Il manoscritto di Francesco Sergio come si presenta nella sua rilegatura.

L'Abate Sergio gode ottima salute !

di Salvatore Libertino


Via dei Condotti è l'arteria commerciale romana di riferimento dei più prestigiosi marchi italiani nel mondo dell'alta moda e del design di valore. L'antica 'Via Trinitatis' si parte da Piazza di Spagna, ai piedi della famosa scalinata della SS. Trinità dei Monti, fino a confluire in Via del Corso, la 'Via Lata' di una tempo, dopo un percorso di un paio di centinaia di metri dalle mille vetrine dal richiamo accativante che espongono i prodotti esclusivi dell'ultimo momento delle varie case: Bulgari, Valentino, Gucci, Prada, Trussardi, Versace, Armani, Dolce & Gabbana, Damiani....
Per tutto il tragitto fanno da cornice d'eccezione antichi palazzetti nobiliari di impareggiabile bellezza e locali tipici dove il visitatore trova una pausa accogliente in veri e propri salotti sia all'interno che sulla pavimentazione stradale come, al numero 86, al famoso ed elegante 'Antico Caffè Greco' che tiene banco fin dal 1700 da quando serve ancora il caffè migliore della piazza dall'aroma unico. Un microcosmo importante dentro il quale il turista, l'uomo d'affari o il semplice cittadino romano si sente a suo agio, coccolato, accarezzato, preso per mano amorevolmente da un'opulenta e affascinante figura che non abbandona mai la presa, la Pubblicità.


Roma. Il Palazzo di Via Condotti, sede del Sovrano Militare Ordine di Malta.

A metà percorso, al numero 68, un importante palazzo con lo stemma sul portale, sormantato da una deliziosa terrazzina imbandierata con le note drappella crociate, ci dice che siamo davanti alla sede del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, uno dei più antichi ordini religiosi cattolici, Ente di diritto pubblico internazionale che svolge attività mediche e umanitarie in 120 paesi e relazioni diplomatiche con 94 Stati.


Una veduta di parte degli scaffali della Biblioteca del Sovrano Militare Ordine di Malta
dove viene custodito il manoscritto di Francesco Sergio.

Anche qui, all'interno, nei locali della biblioteca, vere e proprie opere d'arte da consultare e ammirare, tra cui un inaspettato made in Tropea, questa volta niente moda ma uno speciale design intellettuale. E' il manoscritto di Francesco Sergio (1642 - 1720) che racconta la storia della Città dei Tropeani dalla fondazione fino al 1720 e che con molta probabilità, durante i suoi viaggi a Roma, sarà passato da queste parti proprio per gustare quel buon caffè propinato dal barbuto proprietario levantino Nicola della Maddalena.
Qualche settimana fa siamo andati a fargli visita. Abbiamo così potuto conoscere ed ammirare di persona il prezioso manufatto che misura 21x31 cm. e si compone di 206 pagine di testo numerate in un sol verso; in più, a completamento del testo storico, ci sono XVIII fogli con funzione introduttiva, numerati anche questi in un unico verso, 22, senza numerazione, riservati alla monumentale autobiografia corredata di un ritratto da assegnare al pittore tropeano Giuseppe Grimaldi che omaggia l'amico Sergio con due sonetti, e 24, anche questi senza numerazione, con funzione di indice analitico dell'intera opera. Ha una semplice copertina di cartone, anonima, non quella originale, mentre lungo il dorso sono visibili il titolo riassunto dell'opera, il nome dell'autore e gli iniziali del secondo possessore del volume 'D.A.P.' e cioè Don Antonio Pontoriero, che curò l'attuale rilegatura. Il primo possessore, immediatamente dopo lo stesso autore, è stato - proprio lui - Don Giuseppe Grimaldi, il celebre pittore tropeano le cui opere si possono ammirare a Tropea in Cattedrale, nella Chiesa dei Gesuiti, di San Demetrio, di Santa Caterina, di San Giuseppe, Di San Francesco di Paola, della Michelizia ma anche in quelle di Gasponi e di Ricadi. Il terzo passaggio del manoscritto fu a favore, ai primi del 1900, di un componente della famiglia tropeana Cesareo che lo acquistò. E finalmente nel 1973 il dr. Giuseppe Cesareo ne fece dono al Sovrano Militare Ordine di Malta, nella cui sede, infine, al numero 68 di Via dei Condotti il manufatto viene attualmente custodito.


Il ritratto dell'autore Francesco Sergio sul foglio del manoscritto
con il quale ha inizio l'autobiografia. Si può notare l'effetto
dell'inchiostro color seppia della scrittura che pervade
notevolmente il verso della facciata del foglio.

A farci gli onori di casa c'era la Direttrice della Biblioteca, Dr.ssa Valeria Maria Leonardi, che ci ha rassicurato sullo stato delle pagine e della relativa rilegatura. <<Il vostro Abate Sergio - ci ha riferito - gode ottima salute. L'unico lato negativo è da riscontrare nell'effetto dell'inchiostro color seppia, molto aggressivo sul biancopagina, la cui scrittura col tempo ha pervaso il verso della facciata di ciascun foglio. L'effetto, tuttavia, sarà ricondotto in una misura molto più contenuta in caso di realizzazione di un'ulteriore anastatica del volume1, grazie alle apparecchiature tecnologiche della digitalizzazione. Qui è in buone mani. Il volume segue il trattamento e la custodia dei manoscritti, cui è riservata la massima attenzione. Per quest'opera noi preferiamo dare in consultazione agli studiosi una copia anzichè l'originale.>>.
Queste notizie non potevano che sollevarci l'animo, erano quelle che volevamo sentire. Abbiamo ringraziato la gentile Direttrice, non senza rivolgere un cenno di saluto anche all'Abate Sergio, che è stato riposto nel suo scaffale, con l'augurio da parte dei Tropeani di una lunga vita e che a presto il suo capolavoro - made in Tropea - possa circolare in una seconda ristampa nel mondo della cultura !

NOTE
1 Del manoscritto di Francesco Sergio, Chronologica Collectanea sive Chronicorum de Civitate Tropea, eiusque Territorio, Libri Tres... ab Urbe nostra Condita usque ad annum MDCCXX, è stata tratta e pubblicata nel 1988 un'edizione anastatica (in bianco e nero) a cura di Pasquale Russo, Athena, Napoli.
 

 
 
ABATE SERGIO
Il Manoscritto
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