Chiese
di San Giuseppe e Santa Caterina
Progetto di
Restauro e recupero Funzionale Ex Complesso San Domenico
11 dicembre
1998 ore 1700
Sala della
Biblioteca del Seminario Vescovile - Via Glorizio 6
Tropea
Maria Antonietta
Campenni, Vincenzo Carone, Gioele Paolo Pelaggi, Antonio Preiti illustreranno
il progetto per il restauro delle Chiese di San Giuseppe e Santa Caterina,
da loro curato e promosso dall'Associazione Tropeafenice, dalla Parrocchia
di Santa Caterina e dall'Amministrazione Comunale
INDAGINE
STORICA E DESCRIZIONE DEL COMPLESSO
La
Chiesa di S. Giuseppe sorge nel sito della precedente Chiesa di San Domenico,
presente sino al sisma del 1783.
L'attuale Chiesa
si sviluppa esattamente nella parte in cui erano situati la cupola ed il
presbiterio della precedente; San Giuseppe fu edificata dunque dopo il
1783. Sulla parete esterna è riportata la data del 1806. La costruzione
fu dovuta all'iniziativa della congrega dei falegnami.
Non vennero completamente
abbattute le strutture preesistenti, soprattutto nella parte attigua al
Palazzo Adesi, che furono riutilizzate nelle nuove costruzioni (S. Caterina
e S. Giuseppe).
Durante le operazioni
di rilievo sono venuti alla luce uno dei pilastri su cui poggiava la cupola
dell'antica Chiesa ed i resti di un grande arco in corrispondenza del muro
di separazione delle due Chiese, in ogni caso il riutilizzo di queste strutture,
in San Giuseppe, non ha impedito la definizione di uno schema organizzativo
del nuovo impianto del tutto differente da quello precedente.
Si tratta di un
organismo monodirezionato a distribuzione semplice con la prevalenza di
un unico asse funzionale.
La
Chiesa si presenta ad aula con la copertura costituita da una volta a botte
lunettata realizzata in legno, canne e stucco (incannucciata), è
provvista di una cantoria, posta sopra l'ingresso principale, e un altare
in legno, muratura e stucco collocato sulla parete di fondo.
Accostati alle
pareti laterali, per tutto il loro sviluppo, sono collocati gli scranni
lignei ad un solo ordine di posti, sui quali sedevano i membri della congrega
durante le celebrazioni.
Sugli scranni sono
ben visibili cinque dipinti attribuiti al Grimaldi, pittore tropeano del
'700, raffiguranti vari momenti dell'infanzia di Gesù.
Esternamente l'edificio
si presenta libero su due facciate, che risultano scandite dalle finestre,
dalle due porte d'ingresso e dalla custodia per le campane posta sulla
facciata longitudinale.
L'ingresso settentrionale,
su largo S. Giuseppe, è arricchito da un portale in muratura e stucco
(riprende i motivi ornamentali del portale settentrionale del Duomo poco
distante). L'ingresso su Largo Rota risulta molto più semplice;
nel complesso l'apparato decorativo esterno di tutta la costruzione risulta
abbastanza scarno. La copertura è ad una falda con coppi.
CONTENUTI
E SCOPO DEL PROGETTO
Il
progetto intende rifunzionalizzare la Chiesa di San Giuseppe e procedere
al restauro conservativo di tutte le sue componenti storiche, architettoniche
e formali. Intende inoltre restaurare l'attigua Chiesa di Santa Caterina
conservandone la sua funzione di Culto.
Trovandosi le due
Chiese ubicate nel luogo in cui sorgeva il complesso di San Domenico, ed
essendo superstiti i ruderi dello stesso, inglobati parzialmente nella
struttura delle due Chiese, si ritiene opportuno rimetterli in luce, per
quanto possibile, e renderli fruibili da un punto di vista percettivo.
Ciò è possibile soprattutto nella Chiesa di S. Giuseppe.
La rifunzionalizzazione
della Chiesa di San Giuseppe intende essere attuata nell'ottica di una
utilizzazione come sala polivalente attrezzata per lo svolgimento di attività
concertistiche, conferenziali, ecc..
CONSISTENZA
DELL'INTERVENTO
INTERVENTO
NELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE:
a) rifacimento della
copertura e di tutta la struttura del tetto
b) sistemazione
della volta in cannucce - integrazione parti crollate con struttura metallica
e cartongesso
c) consolidamento
delle parti murarie con tecniche appropriate
d) consolidamento
o sostituzione degli intonaci esterni e degli apparati decorativi esterni
e) pulitura e ripristino
delle parti mancanti nell'apparato decorativo interno
f) restauro arredi
lignei
g) impianto elettrico
ed idrico
i) rifacimento
scala di accesso al vano delle campane, con relativa passarella
l) rifacimento
della scala di accesso alla cantoria
m) sistemazione
dei servizi e dei relativi impianti, nel vano della segrestia
n) arredamento
e illuminazione
INTERVENTO NELLA
CHIESA DI SANTA CATERINA:
a) rifacimento degli
intonaci esterni e delle modanature esterne
b) rifacimento
degli impianti elettrici interni
c) tinteggiatura
interna di tutta la chiesa
L'Assessorato
alla Cultura, Beni Culturali e Formazione Professionale della Regione Calabria
ha finanziato le opere di cui sopra.
A COMPLETAMENTO
DEL RECUPERO E DELLA FUNZIONALITA' DOVRANNO TROVARE COPERTURA ATTRAVERSO
ADOZIONE, SPONSORIZZAZIONI E CONTRIBUTI, LE SEGUENTI OPERE:
-
Restauro dipinti e
organo
-
Arredi fissi e corpi
illuminanti d'arredo
-
Arredi mobili e attrezzature
varie
-
Supporti informatici
e audiovisivi
-
Impianti tecnici, riscaldamento