AQUINO CASTIGLIONE



       Ha goduto nobiltà nel Sedile di Tropea

      Ramo del Conte di Caserta – i primi due rami sono estinti.

      Discendenti da Atenulfo Principe di Capua detto il Sommacela di sangue Longobardo che possedeva la
      terra di Aquino fin dal 996 che dal luogo presero il nome i discendenti.

      Prendeva il titolo per Grazia di Dio nelle concessioni e negli atti pubblici.

      Fa parte della famiglia s.Tommaso d’Aquino detto l’Angelico, Dottore della chiesa 1274.

      Nel 1302 un Adinolfo fu Duca di Capua è poi nominato da Carlo II vicere di Calabria.

      Il ramo trapiantato in Tropea, dal 1316 nel Sedile di Portercole, trae origine dai Principi di Castiglione
      avendo Giacomo III di detto casato preso in moglie una tropeana detta Eleonora Gentile e di conseguenza,
      trovatosi qui a suo agio, vi restò.

      Nel 1508 certa Caterinella Guarnirei , ultima della casata, sposa Matteo d’Aquino.

      Ressero la carica di sindaco: Giacomo nel 1567; Alessandro nel 1586, Ferdinando nel 1605, (nel 1606
      incaricato, assieme a Luigi Lauro e Tommaso Pelliccia, di difendere la causa per la vendita della città ai
      Principi Ruffo di Calabria e furono proclamati dai concittadini nel 1612 Liberatori della Patria avendo
      fatto recedere tale vendita), rieletto nel 1620, Francesco nel 1643, Ferrante nel 1649, Carlo nel 1735;
      Francesco nel 1764; Ferdinando nel 1796 e nel 1803;Francesco nel 1800; Carlo nel 1819; Giuseppe dal
      1839 al 40.

      ARME: nel primo e quarto punto bandato d’oro e di rosso, nel secondo e terzo del medesimo con il leone
      dell’uno e dell’altro

      MOTTO: Bene scripsisti de me Thoma