TACCONE
Ha goduto nobiltà nel Seggio di Tropea
Di origine anch’essa quasi sicuramente aquilana, almeno per la parte che
ci riguarda più da vicino, dove
godette nobiltà, citata così dal Cispamonti nel 1609 nella
sua "MS. Historia della origine e della
Fondazione di Aquila" dove sono elencate anche le famiglie Coccia, Mattei,
Pipino, Ruggeri, Coppola e
Teotino. Molti altri Taccone si credono essere discesi da famiglie di Pavia,
Piperno, Sesse ed anche
Genova.
Trasferita, con il ramo aquilano, in Calabria in ondate successive, si
ha la prima notizia in Tropea con
Paolo nel 1497 rilevamento effettuato da un atto notarile di un notaio
napoletano che lo nomina quale
"possidente tropeano" nel 1490 e poi citato da Notar Cannella, di Tropea,
nel 1521 quale Giudice a
Contratti. Un Nicola lo si vede annoverato tra gli Eletti dei Nobili nel
1578 e, con ugial carica nel 1582
e 84 un Marcello. Un Francesco fu Tesoriere Generale del Regno e Pasquale,
Consigliere di Corte
d’Appello, fu decorato da Medaglia d’argento al valor civile. Parte della
famiglia si trasferì a
Monteleone, ma torna in Tropea nel 1624 ed annoverò due Sindaci:
Giuseppe nel 1668 e Pietro Antonio
nel 1712. Nel 1860 Felice Toraldo sposa forse l’ultima Taccone, Raffaella,
del ramo cittadino della
famiglia.
ARME: di azzurro alla fascia di oro accompagnata da cinque stelle dello
stesso tre al capo e due in punta.