LA RIVINCITA
DI
CIPOLLINI

Tenore: Francesco Anile
Al piano: Francesco Silvestri

Da "Gennarello"

Duca, quel casto fiore
 

GENNARELLO

(con le mani nei capelli)

Gran Dio! quell'empio fato!
Qual mistero!... quale orror!

Dove fuggo?... ove mi ascondo?
Ah! nessun mi uccide ancor?...

(con disperazione)

Apriti, o terra, inghiottimi!!

(stringendo il pugnale)

Ferro riparator!.. squarciami il cor!

(se lo immerge nel petto: gridi d'orror in tutta la scena.
Gennarello cade nelle braccia di frate Cono, e morente porge al Duca la lettera)

Voci

Qual mistero!... orrore! orror!

GENNARELLO

Duca, quel casto fiore,
Chinato innanzi a te,
E' degno del tuo amore,
Degno de la tua fè!
Tu d'ogni gioia infiora
Il grande suo martir,
Nè fia che di quest'ora
Vi attristi il sovvenir!

(Il Duca legge la lettera avidamente:
Gennarello mostrandosi assorto in una celeste visione evanescente)

Dolce ideal - sogno d'amor,
Che le ali d'or - dispieghi al ciel;
Tu, come il fior, - spento dal gel,
Dolce ideal, - mi lasci il cor!
Per te, soffrir - del mio destin
Potei il furor! - Te vo' seguir
Nel tuo cammin, - fra gli astri d'or:
Dolce ideal, - bello è morir!

(cade al suolo:
Frate Cono gli s'inginocchia vicino)

FRATE CONO e Coro generale

L'alma accogli in ciel, Signor!

(Quadro)