ELEZIONI AMMINISTRATIVE TROPEA 2002
7.9.2001 Un sindaco manager Si chiude il sipario sulla stagione estiva (assai discussa per come è andata) e un altro si alza sulle scelte elettorali per le elezioni amministrative 2002. È iniziato da alcuni giorni il «Toto-candidato» sindaco. Il problema assume proporzioni assai vaste e sentite nella popolazione. Una «febbre» che sta contagiando un po' tutti, data l'importanza della posta in palio. Dopo due mandati, conquistati con oltre il 65% di preferenze, ad aprile si conclude l'incarico dell'Amministrazione Vallone; la legge attuale impedisce una terza candidatura a chi è stato eletto sindaco per due mandati. Anche se ufficialmente nomi ancora non se ne fanno, sono in molti ad aver fatto un pensierino sulla candidatura; e ciò accende la competizione di interesse. Questa volta, si dice, scenderanno in campo coalizioni elettorali in rappresentanza dei partiti tradizionali, quasi sempre nei piccoli paesi raggruppate intorno a una lista civica; ma non si esclude che venga riproposta la lista «Uniti per Tropea», che ha fatto vincere il sindaco uscente per ben due volte. Il problema è che, però, non potrà più essere capeggiata da Gaetano Vallone ma dovrà affidarsi al «carisma» di un nuovo candidato. Cosa certamente non facile, considerata la personalità, il carattere e il lavoro fin qui svolto dall'attuale primo cittadino che si è già detto disposto a candidarsi alla carica di vicesindaco per poter continuare nell'opera amministrativa. Sul nome del candidato a sindaco, però, viene mantenuto il massimo riserbo anche se sono in molti pronti a scommettere che il nominativo sarà pescato all'interno dell'attuale compagine amministrativa, facendo così restringere la rosa dei nomi ai collaboratori più stretti del sindaco Vallone. Sull'altro fronte, invece, è cominciato il lavoro dei contatti; e più incontri fra le forze politiche di destra e di sinistra si stanno susseguendo per poter al più presto chiudere la partita con largo anticipo. La scelta viene motivata dal fatto che sia la coalizione dell'Ulivo che quella della Casa delle Libertà si sentono in grado questa volta di poter vincere la battaglia elettorale e vogliono presentarsi all'elettorato tropeano con proposte programmatiche nuove e serie, ma soprattutto affidando la guida politica delle coalizioni a personaggi di provata esperienza amministrativa e di indiscussa capacità, proprio perché i tempi che verranno impongono scelte difficili che solo un programma «futurista», affidato a un «sindaco-manager», potranno attuare.
(Da "La Gazzetta del Sud")
16.9.2001 Un'aspirante molto Cortese Mancano poco più di sei mesi al fatidico giorno (ancora da fissare) del rinnovo del Consiglio comunale e già circolano i primi nomi quali possibili candidati alla carica di primo cittadino a Tropea. Niente di ufficiale ancora, ma la «vox populi» è unanime: potrebbero essere almeno tre o forse anche quattro le liste che si presenteranno alla futura tornata elettorale. Se così sarà, saranno infatti il doppio i candidati che si proporranno alla prossima compagine per tentare la scalata al seggio consiliare, ma saranno anche in quattro ad aspirare alla poltrona di sindaco di Tropea. L'attenzione di tutti è adesso puntata sulla lista civica «Uniti per Tropea» che dovrà scegliere il nome del successore di Vallone, considerato che non sarà possibile ricandidare l'attuale sindaco. E qui gli occhi di tutti si puntano sul vicesindaco Domenica Cortese che, anche se nessuno della componente amministrativa si sbottona, viene vista quale sicuro «alter ego» del sindaco in carica. L'aver infatti ricoperto fin dalla prima ora la carica di vicesindaco e di assessore alle Politiche sociali porrebbe la dottoressa Cortese in una posizione particolare che la vedrebbe primeggiare nella scelta rispetto agli altri collaboratori e fa perciò pensare che l'indicazione del capolista di «Uniti per Tropea» per un terzo mandato popolare non potrà che ricadere su chi ha retto, condiviso e collaborato in piena fiducia con il sindaco per due legislature consecutive. Un'investitura quindi quasi scontata nella maggioranza come assai probabile si sta delineando, nel centrosinistra, la possibilità che venga affidata all'assessore provinciale Alfonso Del Vecchio la guida del gruppo sfidante. Un'attribuzione quest'ultima quasi naturale per il rappresentante dello Sdi che si occupa di politica da sempre e che, nel corso degli anni, ha ricoperto più volte incarichi amministrativi. Una candidatura che, una volta confermata, sarà da considerare «forte» anche per il ruolo di assessore all'Ambiente della Provincia di Vibo Valentia occupato da Del Vecchio. Sembra infatti che sul nome di Del Vecchio stiano premendo anche i partiti dell'Ulivo provinciale, che lo vorrebbero alla guida della coalizione locale per raccogliere il consenso popolare, avendo già avuto riscontro di incoraggiamento da parte soprattutto di molti cittadini. Altro nome assai gettonato è quello dell'ex sindaco Giuseppe Maria Romano. E potrebbe essere questa volta un richiamo in servizio per chi ha retto le sorti comunicali di Tropea per oltre quindici anni e che ha ripreso la battaglia politica dopo un fermo di qualche anno, sfiorando per poco l'elezione a consigliere regionale. Nel gioco del «totosindaco» rientrano pure i movimenti intorno a probabili alleanze e si cerca di accaparrare posizioni senza peraltro abbandonare l'idea di presentare, ognuno per proprio conto, numeri e credenziali per rivendicare quotazioni e candidature. Un movimento naturale che è quasi scontato in vista delle elezioni ma che potrebbe anche portare alla ribalta la possibilità che un candidato di una coalizione raccolga le adesioni di tutti, aprendo così le porte alla quarta lista in corsa. Fermento in casa di An e in quella di Forza Italia, dove il rappresentante cittadino Giuseppe Lonetti si sta dando molto da fare per riunire intorno a un tavolo tutti i componenti della Casa delle libertà nel tentativo di offrire la soluzione del nome intorno al quale sviluppare il programma del centrodestra.
16.11.2001 “Uniti per Tropea” verso la Casa delle Libertà Le elezioni amministrative della prossima primavera stanno mandando in fibrillazione i partiti a Tropea. L'attivismo politico è alle stelle e molti sono gli scenari, così come le incertezze. Sembra ormai tramontata per il sindaco uscente la possibilità di potersi ricandidare per la terza volta e più passano i giorni, più questa ipotesi si fa concreta tanto che la stessa lista civica «Uniti per Tropea» non ha disdegnato dal partecipare alle prove tecniche di dialogo con chi sente più vicino per accostamento ideologico, accettando l'invito partito dai rappresentanti politici della Cdl a «verificare i termini di una eventuale collaborazione, nella speranza di proporre alla prossima tornata elettorale una lista politica di centrodestra, sulla quale possa convogliare l'attuale amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Vallone». All'incontro programmato qualche giorno fa hanno preso parte, oltre alle delegazioni dei partiti, il sindaco Gaetano Vallone e i componenti della Giunta, Domenica Cortese, Teresa Macrì, Salvatore Saturno, Bernardo Giroldini e il consigliere Giuseppe De Vita. L'accordo definitivo ancora non c'è, ma sono molti i presupposti perché ci possa essere. Le trattative in corso prevedono una ipotesi di collaborazione tra la Casa delle Libertà e la lista «Uniti per Tropea», fondata sul confronto di una proposta di organigramma alla cui composizione i due schieramenti parteciperebbero in uguale misura, con otto candidati per ognuno, mentre il capolista sarà scelto di comune accordo. La palla, con questa offerta, passa quindi nelle mani dei partiti che dovranno al più presto sia trovare un accordo interno per stabilire le rappresentanze di ognuno indicandone i nomi, ma soprattutto venire a un'intesa sul nome del candidato a sindaco, nel caso l'attribuzione (come sembra) toccasse alla Cdl. Una soluzione, questa, politicamente assai attraente e desiderabile ma che si presenta, sul piano pratico, difficile da percorrere proprio perché dietro le parti vi sono i partiti con i loro interessi politici. All'incontro però non ha partecipato il Ccd di Giuseppe Maria Romano che vive questo passaggio prendendosi una pausa di «riflessione» per verificare fattivamente le probabilità reali di questa intesa elettorale. Assai probabile appare anche la costituzione della lista per il centrosinistra, le cui componenti stanno prendendo contatti per allestire la squadra che dovrà scendere in campo ad aprile. Dinamismo che, però, ancora non ha prodotto niente di concreto e resta ancora da vedere chi sarà indicato a sfidare gli altri candidati a sindaco. Avances in tal senso sono state fatte dai diessini che hanno già designato il dott. Antonio Euticchio, scelta che dovrà poi essere discussa con gli altri partiti che porteranno di sicuro sul tavolo delle trattative altri nominativi. Un attivismo e un fermento, quindi, che vanno da un capo all'altro delle coalizioni, attraversando e interessando tutti i partiti grandi e piccoli presenti nel territorio tropeano. Ma non solo. Anche i cittadini, pur lontani mille miglia dai giochi partitici che in questi giorni si stanno svolgendo sopra le loro teste, sono in fermento e vorrebbero dire la loro nella scelta dei nomi di quanti saranno proposti ad amministrare Tropea. L'idea prevalente è che si punti su nominativi nuovi, scelti più per le qualità e capacità personali che per altre logiche.
5.12.2001 Le Amministrative di primavera: ancora i partiti procedono a vista Si sta procedendo a piccoli passi verso le elezioni amministrative a Tropea. Da mesi, ormai, i partiti lavorano per stringere alleanze elettorali e definire programmi con largo anticipo considerato che l'appuntamento per il rinnovo del Consiglio comunale avverrà in primavera. Una scadenza questa, molto attesa ma anche ponderosa per i partiti che sentono il peso di allestire una nuova classe politica che sappia non far rimpiangere la gestione della passata Amministrazione. Calma e gesso. Sembra sia questa la massima adottata come modo di procedere nelle trattative fra i vari gruppi politici. Mentre a sinistra sembra sia rimasto tutto fermo dopo l'avance dei Ds sulla candidatura di Antonio Euticchio; dall'altro lato, nell'ultimo incontro di qualche settimana fa, un certo accordo sembra sia stato raggiunto tra gli esponenti della Casa della libertà e la lista «Uniti per Tropea» capeggiata dall'attuale sindaco Gaetano Vallone. Sono state infatti gettate le basi di un patto, per il momento ancora verbale, per presentarsi uniti in un unico cartello elettorale ampiamente, si dice, favorito dall'offerta che il primo cittadino ha formulato nei confronti della Cdl. Come è stato pattuito spetterebbe quindi ai partiti del Polo indicare il candidato a sindaco che dovrebbe governare la cittadina, traghettando verso il centrodestra il consenso popolare che per due volte ha premiato la lista «Uniti per Tropea» impedita di fatto, in questa tornata elettorale, dal ripresentarsi di Vallone come candidato a sindaco. Quasi un contratto tra gentiluomini con l'unica eccezione che si potrebbe definire forse, nello stesso momento in cui, per legge, sarà definitivamente preclusa a Vallone la possibilità di candidarsi per la terza volta (e per ciò si aspetterà la presentazione della finanziaria alle Camere). Ma, come nei contratti, anche qui ci sono clausole e scadenze, o meglio tempi di attuazione. Secondo gli accordi presi, infatti, entro la metà del mese di dicembre i partiti del Polo dovrebbero presentare i nomi da discutere per le candidature, e qui la lotta sarà certamente dura fra gli alleati. Anche se è dato per certo che ciascun partito avanzerà richieste, nel merito delle candidature, per i propri esponenti, due sono visti quali probabili candidati «forti», in grado di contendersi l'imprimatur della coalizione e cioè Giuseppe Maria Romano, esponente del Ccd e Giuseppe Lonetti, di Forza Italia. Due per una poltrona sono però troppi e si capisce bene il perché si proceda quindi con grande cautela verso una scelta che potrebbe condizionare non poco un accordo appeso a un filo e per il quale pare sia stata fissata una scadenza ultima entro la fine dell'anno. A quel punto, se non se ne dovesse fare niente, saltando l'accordo si potrebbero rimescolare le carte e perciò la mano e il gioco passerebbero alla lista «Uniti per Tropea». Ma anche qui le scelte non sembrano essere facili, visto che chiunque tra gli assessori potrebbe tranquillamente essere candiato a sindaco. Nel borsino delle quotazioni del toto-sindaco però assicurano i bene informati, rimane sempre invariata la posizione preminente del vicesindaco Domenica Cortese mentre da qualche giorno crescono anche le quotazioni del consigliere provinciale di An Francesco Cuturello che, proprio perché nella doppia veste di appartenente alla lista «Uniti per Tropea» ed esponente politico di rilievo, potrebbe rivelarsi la carta giusta da spendere.
6.1.2002 Nasce il movimento “La Città del Sole” TROPEA – A Tropea l'anno appena iniziato comincia con una novità. Un gruppo di cittadini si è costituito in movimento civico «La Città del Sole» decidendo così di «mettersi in gioco, affrontare il da farsi, uscire dal torpore nel quale Tropea è immersa» per misurarsi col favor popolare alla prossima tornata amministrativa di primavera. Con una lettera aperta inviata a tutte le famiglie tropeane (circa mille) il movimento «apre» la campagna elettorale che porterà la cittadina al rinnovo della pubblica amministrazione in un contesto del tutto nuovo. Quest'anno infatti scade il secondo mandato dell'amministrazione in carica e il sindaco, già eletto per due volte, non potrà essere ricandidato per la terza volta. Vallone chiude così la sua esperienza lasciando aperto il giudizio sul suo operato che sarà certamente oggetto di discussione durante le fasi della competizione elettorale, ma soprattutto, come sottolineato nella missiva, «lascia molti interrogativi sul futuro della città, sulle sue prospettive di sviluppo, sugli esiti dell'esperienza amministrativa trascorsa». Tocca a Antonio Bretti, uno dei promotori del nascete gruppo, anticiparne i contenuti partendo dalla premessa». È da un po' di tempo che a Tropea manca il confronto politico con i cittadini, anzi la comunicazione non è mai iniziata. Quando si avverte il disagio del rapporto con la cosa pubblica è un dovere costruire una risposta in termini di partecipazione attiva delle scelte comuni. Il nostro movimento ha come principi fondati la libertà, la responsabilità, l'allargamento della democrazia, l'affermazione concreta dei diritti. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita, rafforzare le basi del confronto per costruire una risposta alla pressante richiesta di partecipazione». «Le scelte future – continua Nello Maccarone – come ampiamente sottolineiamo nella lettera, non possono essere delegate in bianco a una sola persona, bensì ridistribuite a un'intera rappresentanza amministrativa, nelle diverse competenze; questo, secondo noi, il salto di qualità finora mancato». «Siamo presenti nel panorama cittadino da pochi giorni – aggiunge poi Antonio Bretti – ma già contiamo numerosi consensi che si stanno traducendo in adesioni spontanee al nostro «progetto» che speriamo possa costituire un'alternativa credibile all'attuale gestione della cosa pubblica. Ciò che ci distingue, infatti, è la volontà di dialogo con i cittadini, che sono poi i veri padroni dei destini di Tropea ed è insieme a ogni cittadino che vogliamo riuscire a manifestare la voglia di cambiamento. Ed è per questo che accanto al nostro logo che rappresenterà l'Isola di Tropea abbiamo pensato a uno slogan, ”uno sguardo al futuro”, che racchiude le speranze un po' di tutti e che comparirà da oggi in poi in ogni nostro intervento».
19.1.2002 Due le liste sicure ed entrambe sono civiche Anche se la scadenza per la prossima competizione elettorale a Tropea non è poi così lontana e i giochi elettorali sono iniziati da un bel po' di tempo, i partiti scesi in campo non tutti ancora hanno trovato i condottieri. Sono due le liste finora annunciate che parteciperanno alle elezioni di primavera, ma entrambe appartengono a movimenti civici. La prima, guidata da Domenica Cortese attuale vicesindaco della cittadina, è quella della coalizione «Uniti per Tropea» incalzata questa volta, nella corsa al titolo di lista indipendente, dal neonato movimento. «La Città del sole» coordinato da Anna Fazio e che a sorpresa si è posto in poco tempo all'attenzione di tutti quale elemento di novità per le elezioni di primavera. Diversa cosa, invece, è per i partiti che vivono un momento di grossa difficoltà nell'esprimere i candidati che risultino graditi a tutte le forze che compongono le coalizioni. Centrodestra se non nel guado certamente in affanno dopo la rottura delle trattative con il sindaco Vallone che, rompendo ogni indugio ha qualche giorno fa ufficializzato per primo la volontà di partecipare alla tornata di primavera con una lista autonoma indicando il nominativo della candidata al ruolo di sindaco. Una mossa che ha spiazzato e quasi infastidito un po' tutti i partiti della Casa della libertà che hanno accusato il colpo e che dovranno quindi correre ai ripari in tempi assai brevi per trovare sia un'intesa al loro interno ma soprattutto un accordo sul nome del candidato sindaco. Una lotta che fino a pochi giorni fa si presentava a due ma che, dopo le dimissioni del rappresentante di Fi da coordinatore della coalizione, potrebbe rendere più facile la strada della candidatura a Giuseppe Maria Romano del Ccd. E il centrosinistra? Nessuna notizia concreta, tanto che in molti si domandano quando ci sarà la quarta lista. Possibile – si chiedono molti cittadini – che l'Ulivo, che attualmente siede nel consiglio comunale rappresentando l'opposizione, non sia ancora pronto a misurarsi nella prossima tornata elettorale con una propria lista rappresentativa? Alcuni tentativi, a dire il vero, ci sono stati ma gli appelli e gli inviti al dialogo non sono stati raccolti in tempi dalle altre forze politiche che compongono l'Ulivo facendo così naufragare, prima che nascesse, l'accordo elettorale e deludendo quegli elettori che vedevano nel centrosinistra la forza alternativa in grado di ribaltare la situazione. Una cosa sono però le intenzioni, altra cosa sono i fatti e pur se in tutti i modi e in tutte le salse il capogruppo dei consiglieri di minoranza ha sempre dichiarato la volontà di presentarsi uniti alle prossime elezioni comunali per «sconfiggere» l'attuale amministrazione, sembra allontanarsi di fatto ogni giorno che passa la possibilità che ciò avvenga presto. Un'eventualità che preoccupa l'assessore provinciale dello Sdi, Alfonso Del Vecchio, al punto che, pur di raggiungere un accordo si è dichiarato disponibile ad accettare «se non si troveranno alternative e se ci saranno le condizioni» di essere il candidato del centrosinistra. Una situazione quindi come si può ben vedere, frammentata delle forze politiche che si presume scenderanno in campo per conquistare la poltrona di sindaco di Tropea, accentuata nel livello di scontro e di competizione dalla convinzione, insita un po' in tutti, che questa volta non ci saranno liste favorite in partenza. Un gioco a tutto campo, perciò, che renderà la lotta assai dura per accaparrarsi anche quel voto in più che potrà fare la differenza.
31.1.2002 L'Ulivo ritrova unità di intenti Avanti tutta verso le elezioni di primavera. Si ritrova il centrosinistra e subito parte la volontà di misurarsi alla pari per conquistare la poltrona di primo cittadino di Tropea. L'incontro decisivo per sancire l'accordo tra le forze politiche è avvenuto nella sede del Ppi, presenti i segretari dei Ds, Antonio Euticchio, dello Sdi, Alfonso Del Vecchio, dell'Udeur, Giuseppe Rodolico, del Ppi, Michele Locane, oltre a Gerardo Barone Adesi. «Accordo certamente non privo di novità – sottolinea il consigliere di minoranza Sandro Cortese – la lista e i candidati ci sono, ma più importante è il fatto che abbiamo ritrovato lo spirito vincente e siamo sicuri che poco importa se sarà approvato il terzo mandato per il sindaco uscente, quel che conta, invece, è che questa volta da un'attenta analisi emerge la volontà dei cittadini di partecipare attivamente alle scelte elettorali e tutti sono per il cambiamento della condizione attuale». Un'occasione da non perdere per i rappresentanti dell'Ulivo che «aprono» alle altre forze rivolgendo lo sguardo proprio al Movimento civico «La Città del sole» invitato all'incontro di ieri sera. Sul piatto anche la scelta del candidato a sindaco che volutamente è stata rinviata in quanto, va discussa insieme alle forze della società civile. Altro punto di contatto su cui conta il centrosinistra potrebbe poi anche essere la linea già intrapresa dal movimento civico che attivamente si sta muovendo per coinvolgere i cittadini, esortati con un manifesto a «partecipare concretamente alla gestione della città, esprimendo idee sul futuro di Tropea. Saper scegliere candidati e programmi – stigmatizza «La Città del sole» – è il presupposto irrinunciabile per un'alternativa». Sono ad un punto delicato, le trattative del centrodestra con la lista «Uniti per Tropea». Il nodo da sciogliere, ma di portata rilevante, è condizionato dalla incertezza sull'approvazione del terzo mandato che permetterebbe al sindaco uscente, Gaetano Vallone, di ricandidarsi. Fino ad allora tutto è possibile e infatti gli scenari cambiano continuamente anche se esiste già per la lista «Uniti per Tropea» l'indicazione a sindaco della dott.ssa Domenica Cortese.
(TM - 24.02.2002). Appaiono decisive, per le sorti del nuovo Comune di Tropea, le ultime notizie sugli schieramenti delle liste in corsa alle prossime consultazioni. Lo scorso 23 febbraio infatti è stato siglato l'accordo tra "Uniti per Tropea" e Casa delle Libertà, i cui rappresentanti sono Giuseppe Lonetti (Fi), Tino Mazzitelli (AN), Egidio Repice (Ccd), Franco Simonelli (Cdu), Nicola Mazzocca (nuovo Psi). L'accordo prevede che provengano dalle fila di "Uniti per Tropea" il nuovo sindaco, nella persona dell'attuale vicesindaco Domenica Cortese, come anche i titolari dei quattro assessorati in corso di esercizio. Le cariche di Presidente del Consiglio comunale e dei rimanenti assessori spetteranno invece alla Casa delle Libertà. Si attende ora di conoscere gli orientamenti degli esponenti del Centrosinistra.
24.2.2002 Il sindaco detta le condizioni e impone la Cortese come suo successore Alla fine ce l'hanno fatta. La Casa delle Libertà ha sottoscritto un protocollo d'intesa con il sindaco Gaetano Vallone primo rappresentante della coalizione «Uniti per Tropea» che governa la città da otto anni. Il tiramolla per raggiungere l'accordo andava avanti da mesi, ma proprio ieri nell'ultimo incontro ha avuto un esito felice con buona pace e viva soddisfazione per tutti i partiti che hanno sottoscritto l'intesa. Vallone rinuncia così a ripresentare a questa tornata elettorale la lista «Uniti per Tropea» come lista di estrazione civica ed entra, infine, con tutti i suoi rappresentanti nel cartello elettorale di centrodestra sotto le insegne della Casa delle Libertà rappresentate da Egidio Repice Ccd, Francesco Simonelli Cdu, Tino Mazzitelli An, Nicola Mazzocca Nuovo Psi e Giuseppe Lonetti Fi. A favorire l'accordo hanno contribuito notevolmente i due massimi rappresentanti provinciali del centrodestra, il senatore Francesco Bevilacqua e il deputato del Cdu Michele Ranieli, che in questi ultimi giorni si erano attivati fortemente a smussare gli angoli e ogni resistenza per addivenire a una soluzione che potesse soddisfare tutti. Indubbio il vantaggio che ne riceverà la Casa delle Libertà rafforzata dall'entrata nelle proprie file del sindaco Vallone con tutte le sue truppe, pur pagando in termini di rappresentanze una certa visibilità. Gli accordi, a quanto si dice, vedrebbero un Vallone pigliatutto con il candidato a sindaco designato nella persona dell'attuale vicesindaco, Domenica Cortese, e con i quattro assessorati vigenti, mentre alla Casa delle Libertà spetterebbero, una volta istituiti, la presidenza del consiglio comunale e i due assessorati restanti. L'operazione portata avanti dai partiti a questo punta porta a un rimescolamento in quanto sovverte il quadro generale delle forze che si preparavano alla competizione elettorale del 26 maggio. Molti nomi che fino a ieri circolavano nell'ambiente cittadino quali promotori di liste elettorali saranno da domani costretti a uscire allo scoperto o abbandonando per sempre l'idea di una candidatura oppure sciogliendo un riserbo ormai inutile. E subito, appena è iniziata a circolare la notizia, sono partite le prime reazioni. «Una società civile reclinata e subalterna alla cabina di regia dei partiti non serve allo sviluppo di Tropea – è stato il commento di Anna Fazio, coordinatrice del movimento "Città del sole", rimasta l'unica lista civica in competizione nella prossima tornata elettorale. I rappresentanti della "Città del sole" – sottolinea la Fazio – in controtendenza con un pensiero comune che li vorrebbe residuali affermano che parteciperanno alle prossime elezioni quale nuovo soggetto politico fuori dagli steccati degli interessi consolidati, non spinti dall'ambizione personale né dai novelli equilibri della "politichetta" locale». Da qualche settimana si sono mossi pure gli uomini del centrosinistra dove fervono gli incontri che sembra stiano per approdare a una soluzione. Favorito nella corsa sembra essere l'assessore provinciale, Alfonso Del Vecchio, che ha incassato già il sì convinto di quasi tutti i rappresentanti dell'Ulivo a eccezione del Partito popolare che ha voluto prendere ancora qualche giorno di tempo.
29.3.2002 Tra la lista “Uniti per Tropea” e la Casa delle libertà è subito divorzio È durata ben poco la luna di miele tra la lista «Uniti per Tropea» e i partiti della Casa delle Libertà. Hanno finito infatti col divorziare rompendo, questa volta definitivamente, gli accordi stipulati non più di qualche mese fa. Nocciolo della questione, sfociata poi nel disappunto «inaccettabile>> per entrambi, è stato il simbolo sotto il quale avrebbero dovuto presentarsi le due forze politiche nella competizione elettorale di primavera. Già dalle prime battute, però, non erano mancate le incomprensioni e i distinguo e per più volte si era annunciato un accordo che poi, alla prova dei fatti, qualche giorno dopo veniva puntualmente smentito. Questa volta, però, sembra siano venuti meno tutti i presupposti per affrontare uniti una battaglia elettorale che vede ancora scompaginati tutti gli schieramenti in campo anche se di giorni a disposizione ne restano ben pochi. «Non sono state rispettate le ragioni per le quali la Casa delle libertà aveva stipulato un accordo programmatico con la lista “Uniti per Tropea”. accordo anche politico – sottolinea Tino Mazzitelli, che fino a ieri ha condotto le trattative per conto di An –. Non dimentichiamo infatti – aggiunge ancora Mazzitelli – di appartenere alla stessa area di riferimento politico cui appartiene l'Amministrazione in carica. Non è stato capito, però, il progetto di cambiamento che la Casa delle libertà aveva prospettato. Avremmo voluto, infatti, rinnovare l'Amministrazione non solo nelle competenze, ma soprattutto nella progettualità facendo così rinascere nuovi stimoli essenziali per rilanciare Tropea. Un vento di cambiamento che sta interessando l'Italia e in particolare la Regione Calabria ma che, per come sono andate le cose, è stato respinto da Gaetano Vallone per privilegiare nel nome la continuità politico-amministrativa di una lista a carattere cittadino, scegliendo le «campane» quale miglior simbolo per essere ancora presente nella battaglia elettorale». Cosa succederà ora è difficile pronosticare, essendo tutte le ipotesi ancora in piedi, compresa, a questo punto, anche la possibilità per la lista di Vallone di cambiare tutto l'organigramma predisposto. Il centrodestra tuttavia sembra non sia rimasto molto scosso dalla rottura e ha subito organizzato incontri per tentare l'allestimento in extremis di una lista comprendente partiti, movimenti e associazioni sotto le insegne della Casa delle libertà. Se la cosa però non dovesse riuscire, preannuncia prudentemente Mazzitelli che saranno comunque tentate altre strade di voto ai propri iscritti senza alcuna indicazione.
2.4.2002 Fiamma tricolare bussa alla "Casa delle libertà" Mano tesa della Fiamma tricolore verso i partiti del Polo in difficoltà il giorno dopo della rottura con la lista «Uniti per Tropea». È il segretario cittadino del Ms, Carmine Adilardi, a prendere carta e penna per rivolgere al coordinatore della Casa delle libertà «l'invito a un incontro, assieme ai rappresentanti dei partiti del Polo per valutare la possibilità di candidarsi assieme così comè stato fatto in tantissimi altri Comuni». Non vuole stare alla finestra a guardare i giochi elettorali Adilardi senza perciò poter far nulla perché il centrodestra trovi la giusta rappresentanza politica ma anche di coalizione per il dopo-Vallone e ricorda a tutti che con il rappresentante locale di Forza Italia Pino Lonetti «aveva avviato contatti per stabilire tempi e modi per la presentazione di una lista comune per le elezioni di primavera». Un lavoro iniziato ma che va ripreso dal punto nel quale si era interrotto per unire nella sola rappresentanza della Casa delle libertà tutte le forze che si richiamano ai valori e ai programmi della destra. L'iniziativa, se portata a buon fine, potrebbe avere una sua valenza politica che vedrebbe per la prima volta partecipare alle elezioni amministrative la Casa delle libertà schierata con tutti i partiti ad essa costituiti, ma anche un effetto trascinamento per tutti gli elettori di centrodestra che potrebbero perciò far confluire su questa nuova coalizione le loro preferenze, mettendo così in seria difficoltà la lista «Uniti per Tropea» del sindaco Vallone. Com'era prevedibile lo scossone procurato dalla separazione tra la lista «Uniti per Tropea» e la Casa delle Libertà sta avendo notevoli riflessi oltre che nel Polo anche nel centrosinistra dove pare si stia preparando la strada per presentare una candidatura «d'eccellenza».
12.4.2002 Scendono in campo i Verdi Si accende l'entusiasmo in vista delle prossime Amministrative a Tropea, ma ancora la situazione rimane parecchio confusa per il ritardo che le forze politiche stanno accumulando nell'allestimento delle liste che si presenteranno fra poco meno di venti giorni al nastro di partenza della grande gara elettorale. Dopo «Uniti per Tropea», la seconda lista che si dice pronta all'avventura è «La Città del sole». Il movimento civico, infatti, al momento sembra avere tutte le carte in regola per presentarsi da solo avendo già stilato un programma proprio, un'ampia rosa di candidati ed avendo anche più di un nome disponibile per la candidatura a sindaco. Procedono però con prudenza i componenti di «Città del Sole» nel decidere sulla scelta di presentarsi con una lista autonoma all'appuntamento del 26 maggio. L'esitazione infatti è dettata dal ragionamento logico che con più liste in campo si verificherebbe un'inevitabile dispersione di voti tra i soggetti politici che puntano a una netta affermazione elettorale. E allora che fare? «Dopo aver “svegliato” la città ed aver acceso il dibattito politico con la nostra presenza – sostiene Nello Maccarone, esponente del movimento civico – stiamo lavorando con grande senso di responsabilità per costruire una lista di soggetti politici nuovi, capaci e volenterosi, cercando così di offrire ai cittadini un'alternativa da valutare seriamente, soprattutto per quelli che, volendo cambiare, non trovano scelta». Un panorama politico quindi più che mai frammentato, quello tropeano, dove sembra siano almeno quattro le liste in fase di allestimento. Quasi fuori tempo ormai la possibilità che il centrodestra riesca a formare una sua coalizione, resterebbero in gara i partiti del centrosinistra e, in posizione indipendente, l'ex sindaco Giuseppe Maria Romano di cui si dà per scontata la candidatura pur non essendoci ancora nulla di ufficiale. Spasmodica si sta rivelando, in queste ore, per entrambe le forze la ricerca di trovare candidati «forti» a cominciare, per il centrosinistra, dal candidato a sindaco. Solo da qualche giorno, poi, l'onorevole Domenico Romano Carratelli si sta facendo promotore di un'iniziativa di alleanze elettorali che però ancora non ha trovato concretezza mentre ieri è già stata ufficializzata la posizione che andranno ad assumere i Verdi. «La federazione – annuncia Scordo in una nota – ha chiuso la lista che scenderà in campo capeggiata con la candidatura a sindaco del capogruppo del consiglio comunale uscente Pasquale Scordo, che però è disponibile a fare un passo indietro se all'orizzonte si profilasse una lista civica che, ad avviso dei Verdi, potrebbe essere vincente».
8.5.2002 In cinque per la poltrona di sindaco È partita quasi in sordina la campagna elettorale che vede ben cinque liste a Tropea competere per l'elezione del sindaco in calendario il ventisei maggio. Ad aprire per prima la competizione è stata la lista «Con Romano per Tropea» guidata da Giuseppe Maria Romano, che nella serata di sabato ha presentato candidati e programma nella sala della Biblioteca comunale. Domenica invece è stata la volta del sindaco uscente, Gaetano Vallone, che ha tenuto un comizio in piazza Ercole dove ha passato il testimone alla guida della lista «Uniti per Tropea» alla neocandidata a sindaco Domenica Cortese. In posizione di partenza anche l'altra lista civica «La Città del Sole» guidata da Anna Fazio che invece sta organizzando per i prossimi giorni un dibattito dove si confronteranno, sui temi più scottanti che interessano la città e soprattutto sul futuro che intendono prospettare per Tropea, tutti i cinque candidati che aspirano a conquistare la poltrona di primo cittadino. Non si conoscono ancora invece le intenzioni, quando e come daranno inizio alla loro campagna le altre due liste in lizza, la «Fiamma Tricolore» di Carmine Adilardi e i «Verdi» di Pasquale Scordo. È appena iniziata ma l'intendimento è chiaro. Ogni lista, infatti, sembra stia adottando una propria strategia per scalzare dopo nove anni l'Amministrazione in scadenza e anche se ancora i toni sono rimasti bassi le previsioni sono che ci aspettano giorni caldi quando il clima elettorale sarà acceso dalla lotta per conquistare quel voto che farà la differenza. E cinque liste, anche se si dice che siano troppe, restano un fatto insolito che scompagina le previsioni e non vede favorita già in partenza alcuna lista proprio perché toglie la possibilità, con la frantumazione dei voti, di raccogliere un consenso plebiscitario, come invece era successo in passato quando le liste erano in numero inferiore. Se prudente è apparso a molti l'inizio della campagna elettorale di Giuseppe Maria Romano che al chiuso di una sala conferenze, sostenuto da amici e simpatizzanti, si è limitato a illustrare programmi e progetti per le città messi a punto dalla sua squadra, diversa è apparsa l'apertura del sindaco uscente, che ha invece tenuto il bilancio consuntivo delle opere e dei risultati ottenuti sotto la sua guida non risparmiando tuttavia critiche non solo ai candidati presenti in altre formazioni ma anche ad altri avversari politici che non sono neppure presenti in alcuna lista. Un attacco a tutto raggio per difendere il suo operato dalle probabili offensive dei concorrenti senza, però, sottovalutare l'incertezza a cui, in questa tornata, andrà incontro la formazione da lui creata che si presenta ampiamente rinnovata negli uomini e con un candidato a sindaco che, sì, è stato vice per lungo tempo, ma che ora dovrà affrontare in prima persona una campagna elettorale che appare assai dura e incerta.
14.5.2002 Faccia a faccia a tre: in due danno forfait L'iniziativa è riuscita soltanto a metà, ma l'idea del confronto sui temi della città fra i cinque candidati a sindaco era piaciuta a tutti e aveva aperto un modo nuovo di condurre la campagna elettorale. L'idea era partita dalla lista del movimento civico «La Città del sole» e subito era stata accolta dagli altri quattro aspiranti candidati alla guida della città che avevano dato conferma della loro partecipazione al dibattito all'aperto. Un confronto «all'americana» che già prima della preparazione aveva stuzzicato l'interesse della città tutta che aspettava la sfida fra i «campioni» non tanto per conoscere progetti e programmi elaborati dalle rispettive liste in gara ma quanto per assistere a questa per Tropea inedita formula spettacolare di discutere e dibattere di fronte ai cittadini. Per l'occasione era stato anche chiamato a fare da moderatore il presentatore Lino Polimeni. Nessuno però si sarebbe potuto aspettare che a meno di due minuti dall'inizio del dibattito due dei candidati a sindaco e cioè Domenica Cortese per la lista «Uniti per Tropea» e Giuseppe Maria Romano per la lista «Con Romano per Tropea» avrebbero dato forfait non partecipando al dibattito. L'assenza dei due candidati però certamente non poteva annullare la manifestazione soprattutto per la presenza di un numeroso pubblico, curioso di ascoltare e partecipare al confronto fra i cinque. La cosa comunque non è andata giù agli altri tre partecipanti che hanno considerato l'assenza come un atto di fuga dalle responsabilità oltre che un'offesa alla città che vorrebbero amministrare. Lo stesso Polimeni, poi, non si è trattenuto dal criticare aspramente la defezione dei due tanto più che lo stesso sindaco Vallone gli aveva telefonicamente assicurato la presenza della Cortese. Superata la naturale reazione del primo momento, seppure monco il confronto ha avuto luogo ugualmente e molti sono stati gli argomenti e i problemi che i cittadini hanno potuto ascoltare dalla voce degli altri tre aspiranti. Anna Fazio, Carmine Adilardi e Pasquale Scordo, malgrado tutto, hanno dialogato per circa due ore con i cittadini affrontando insieme a loro i problemi di Tropea e le possibili soluzioni, avanzando proposte e progetti su ciò che è mancato e su quanto si dovrà ancora fare in futuro per rilanciare Tropea come cittadina «da vivere». Sul tappeto argomenti scottanti come il problema dei trasporti, la carenza di parcheggi, la ricettività alberghiera, il recupero e la rivitalizzazione del centro storico e non ultima l'affermazione della legalità. Un confronto a 360 gradi che ha raccolto l'interesse di un pubblico attento ai problemi della città e che ha seguito con viva partecipazione le risposte che i tre candidati a sindaco presenti hanno dato alle domande formulate loro in diretta dai cittadini, segno concreto che la campagna elettorale sta cominciando a entrare nel vivo. Non demorde comunque «La Città del sole» e rilancia per la seconda volta agli assenti «ingiustificati» l'invito a partecipare a un prossimo confronto lasciando a loro la facoltà di stabilire modo, tempo e luogo.