Alfonso Frangipane (1881 - 1970)

Alfonso Frangipane è nato a Catanzaro nel 1881. E' stato un pittore, disegnatore, decoratore e autore di saggi e studi sull'arte italiano, ricordato come una delle figure più importanti della Calabria, nel tempo in cui visse, per una serie di meriti, ma soprattutto come uno dei più notevoli valorizzatori del patrimonio artistico calabrese.
Compì studi d'arte a Napoli con vari maestri, il Lista, il Tedesco, il Perricci, diplomandosi nel corso speciale di decorazione. Fu l'organizzatore della prima Mostra d'Arte Calabrese a Catanzaro del 1912 e delle Biennali Calabresi d'Arte e di Artigianato di Reggio Calabria fino al 1947.
Nel 1919 si trasferì a Reggio Calabria come titolare del Regio istituto Magistrale e aprì una bottega d'arte, con il preciso scopo della valorizzazione degli artisti calabresi. Fondò nel 1920 l'"Istituto d'Arte di Reggio Calabria" cui fece seguito il "Liceo Artistico" ed il Museo Nazionale della Magna Grecia nella stessa città.
Sempre a Reggio Calabria nel 1922 fondò e diresse la rivista "Brutium", fonte inesauribile di notizie per ogni studioso di cose d'arte calabresi, che vide la collaborazione dei più importanti studiosi calabresi e scrittori di prestigio; ancora oggi la rivista Brutium è l'organo ufficiale dell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Frangipane fu autore di varie pubblicazioni a carattere artistico, tra cui, per il Poligrafico dello Stato, L'inventario degli oggetti d'arte del 1933, e L'elenco degli edifici monumentali della Calabria del 1938.
Dal 1923 al 1927 tenne una serie di mostre nell'ambito della sezione calabrese, voluta da Ugo Ortona, della Biennale d'Arte Decorativa di Monza.
Nel 1933 fu commissario per la Calabria del Sindacato Nazionale Fascista delle Belle Arti. Morì a Reggio Calabria nel 1970.
 


I Vianeo di Tropea
e la Chirurgia dei sec. XV e XVI
 

di Alfonso Frangipane
(1941)


Giuseppe Chiapparo ha ricordato (<<Messaggero>>, 20 settembre XIX) le tre generazioni dei Vianeo da Tropea, pionieri della chirurgia, e celebrati <<per lo mirabile segreto che hanno ritrovato di ristorare i nasi tagliati>>. Le operazioni chirurgiche eseguite da Vincenzo Vianeo e poi da Paolo e Pietro, suoi fratelli, tutti vissuti in Tropea verso la fine del '400 e nel corso del '500, erano forse alquanto empiriche, ma è certo che i Vianeo furono stimati come benefattori dell'umanità, e percorsero i metodi delle operazioni autoplastiche della scienza italiana, meritando stima e gratitudine di insigni personaggi. Anzi, fin dal sec. XVI ci furono polemiche nel campo medico per attribuire ad altri o rivendicare ai Vianeo il merito di avere gettato le basi della scienza autoplastica in Italia; così a Bologna tra Gaspare Tagliacozzo, che attribuiva a sè tale merito, e G. Battista Cortesi, che difese strenuamente i lontani chirurgi di Tropea di Calabria. Infatti Pietro Vianeo, trentasei anni prima che il Tagliacozzo avesse pubblicato il suo sistema a Bologna, aveva eseguito, con successo, l'operazione al celebre storico napoletano Camillo Porzio, il quale, nel 1561 si recò espressamente a Tropea, e di quì scrisse al Cardinale Seripando - che si trovava a Trento per il Concilio - una lettera per fortuna riportata in una sua memoria dal Gervasio, accademico pontaniano, a proposito della vita e delle opere del Porzio. La lettera dice:
<<... Questi dì addietro ricevei una di V. S. Ill.ma e R.ma, alla quale se di subito non risposi ne fu cagione che mi trovò in lecto, e certo che ne presi tanta consolazione che non solo mi diede aiuto a guarire, ma anche mi portò seco l'ultimo compimento del mio naso, il quale la Iddio mercè, l'ho quasi ricuparato e tanto simile al primo che da coloro che nol sapranno, difficilmente potrà essere riconosciuto; è ben vero che ci ho patiti grandissimi travagli, essendo stato di bisogno che mi si tagliasse nel braccio sinistro duplicata carne della persa, dove si è curata per più di un mese e poi me l'ha cucita al naso, col quale mi è convenuto tenere attaccato quindici dì il predetto braccio. Signor mio, questa è un'opera incognita agli antichi, ma di tanta eccellenza e tanto meravigliosa che è gran vitupero del presente secolo che per beneficio universale non si pubblichi e non s'impari da tutti i corusici, essendo che oggi sia ristretta in un solo uomo, il quale non è quel medico, nè altro suo creato, che come la dice le puosi i denti in Portogallo, perchè colui per quanto ho veduto fuit imitator naturae, ma costui fa quel medesimo che l'istessa natura.
Da Tropea il dì 9 luglio 1561.
Di V. S. Ill.ma e R.ma deditissimo servitore Camillo Porzio>>.
 
 
TROPEA MAGAZINE  -   42^ TORNATA
I FRATELLI VIANEO 
E l'autoplastica italiana
INDICE
Presentazione di Salvatore Libertino  |
 | 'Il tesoro della vita umana' di L. Fioravanti 
|  'Miscellaneorum medicinalium decades denae' di G. B. Cortesi   |
| Baroni e Feudatari nel Napoletano di G. Parisio |
| I Vianeo di Tropea e la Chirurgia dei sec. XV e XVI  di A. Frangipane |
Il Convegno di Tropea di A. Manna  |  Atti del Convegno del 1947
Magia Tropaeensium di M. Mazzitelli  |  Il Convegno di Tropea di G. Pizzuti |
Lettera a G. Toraldo di Francia di M. Mazzitelli |
I Vianeo di Maida e l'invenzione della plastica di A. Parisi
| La Rinoplastica e una gloria tropeana misconosciuta Di G.Toraldo di Francia
 |  Maida patria natale dei Vianeo di F. Pascuzzi  |
In margine all'articolo 'Maida patria natale dei Vianeo' di G. Turchi  | 
 | Ancora sui Vianeo, San Francesco e Maida di A. Parisi  |
 | Sull'arte di accorciare i nasi di D. Tripodi |
| I viaggiatori del Cinquecento e la rinoplastica di L. Monga
La ricostruzione del naso prima del 600 di P. Santoni Rugiu |
Dati biografici dei Vianeo di F. Rombolà  |
I Vianeo e Tagliacozzi di S. Marinozzi  |
Rubare fa bene alla scienza: la rinoplatica nel '500 di M. Rizzardini  |