Le quattro fasi della ricostruzione del naso. Da 'De curtorum chirurgia per insitionem libri duo' di Gaspare Tagliacozzi (1597).
IL CONVEGNO STORICO-SCIENTIFICO A TROPEA SU PIETRO E PAOLO VIANEO
di Arturo Manna (1947)
Alla vigilia del Convegno Storico-Scientifico che si terrà a Tropea nel mese di giugno, abbiamo chiesto al Prof. Arturo Manna che ne è stato l'ideatore e in gran parte l'organizzatore, un articolo sugli scopi del Convegno stesso e sulla figura dei chirurgi calabresi Vianeo, vanto e onore della chirurgia plastica italiana. Il Prof. Arturo Manna, oriundo da Corigliano Calabro, è Libero Docente di Patologia Chirurgica presso l'Università di Roma, e Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica. E' autore di oltre cinquanta lavori scientifici su argomenti vari di chirurgia, pubblicati in Italia e all'Estero.
Dopo circa quattro secoli dall'epoca in cui vissero i fratelli Pietro e Paolo della famiglia Vianeo, chirurgi che nell'arte dell'autoplastica si resero celebri e la cui fama, come da molteplici e indiscussi documenti, fu riconosciuta dai contemporanei e varcò i confini d'Italia, per iniziativa di studiosi e per unanime consenso dei loro conterranei, la città di Tropea, posta su un suggestivo e pittoresco promontorio del litorale tirrenico, dove sorgeva l'antico Portus Herculis, si prepara a rievocare e commemorare questi due suoi illustri figli per ricordare il loro genio e le loro virtù ai più lontani nepoti. Perchè, se Tropea non ha ancora, al lume delle attuali incomplete ricerche, la sicurezza di aver dato i natali, pure è giustamente orgogliosa di sapere e far conoscere che i fratelli Vianeo, nella cerchia delle sue torri e delle sue mura merlate, stoltamente demolite in epoca non lontana, esercitarono la loro arte, con soddisfazione e ammirazione di genti vicine e lontane ed anche di uomini illustri che a loro furono, con palese ricordo, riconoscenti e devoti. La loro maggiore attività si svolse tra il 1540 ed il 1560 ed in quel volger di tempo essi furono i soli nella Calabria e nell'Italia ad esercitare la chirurgia plastica, perchè Antonio Branca di Catania era già morto da parecchi decenni e Gaspare Tagliacozzi di Bologna era appena adolescente. Ma ciò che li ha messi più in luce nel quadro della storia della plastica chirurgica è l'applicazione del metodo autoplastico, che consiste nel prelevare la pelle del braccio, metodo che Antonio Branca aveva tentato e che in molti casi, specialmente di operazioni facciali, è servito a sostituire definitivamente il metodo di Celso ed il metodo indiano, i quali, per riparare una mutilazione o per correggere una malformazione congenita del viso, producevano un difetto secondario quasi sempre peggiore del primo. I Vianeo hanno inoltre il merito di essere stati l'anello di unione tra i Branca e Gaspare Tagliacozzi, il quale ultimo, indubbiamente solo da loro imparò il "segreto", e poichè era titolare della cattedra di anatomia a Bologna, seppe dare veste scientifica al metodo e lo divulgò, oscurando e dimenticando ingiustamente i suoi predecessori. Ora Tropea vuole rivendicare questa gloria e questo primato calabrese ed è stato già formato un comitato d'onore a far parte del quale sono stati chiamati illustri uomini della medicina, dell'arte e della politica, mentre un comitato promotore, formato dai più nobili ed attivi tropeani e che è già al lavoro da alcuni mesi, sta apprestando un programma della celebrazione che sarà gradito ai congressisti e che si svolgerà nei giorni 15 e 16 del prossimo giugno. Così Tropea, che ha dato alla Calabria ed all'Italia un complesso di uomini illustri che altamente l'onorano, annovererà ufficialmente nel suo albo d'oro anche questi due pionieri di una branca della chirurgia che ha importanza scientifica, umanitaria e sociale e che l'incuria e l'invidia di uomini passati avevano ingiustamente dimenticati.