RESOCONTO UFFICIALE DEL CONVEGNO
di Michele Lojacono
Nei giorni 15 e 16 giugno 1947 si è svolto a Tropea un convegno storico scientifico per la celebrazione dei chirurgi tropeani Pietro e Paolo Vianeo, che verso la metà del secolo XVI si resero celebri in Italia e fuori nell'esercizio dell'antica autoplastica italiana. Detto Convegno era stato ideato ed organizzato dal Prof. Arturo Manna dell'Università di Roma con il valido concorso del Sindaco di Tropea, marchesa Lidia Toraldo, del Dott. Michele Lojacono, Direttore del preventorio antitubercolare e dei più eminenti cittadini di Tropea. Il Marchese Bernardo Toraldo aveva messo a disposizione tutte le sale del suo sontuoso palazzo: l'Alto Commissario per l'Igiene e Sanità, vari Enti assistenziali ed alcune Ditte di specialità medicinali avevano contribuito nel finanziamento. Il 15 mattina ha avuto luogo l'inaugurazione; erano presenti oltre coloro che pronunciarono discorsi il marchese Gilberto Toraldo di Francia, l'On Serra, presidente della Deputazione provinciale di Cosenza, l'Avv. Iannini, presidente della Deputazione provinciale di Catanzaro, il comm. Pelazzi, segretario capo della provincia, l'Avv. Turco Sindaco di Cosenza, l'Avv. Chiaravellato Sindaco di Pizzo, l'Avv. Buccarelli Sindaco di Vibo Valentia, il Dott. Pasquale Valensise, in rappresentanza del comitato regionale "Pro Calabria", il marchese Ing. Pasquale Toraldo, il Prof. Oreto, il Dott. Caminiti, il Dott. Galletti, il Dott. Coccia, il Dott. Scrugli, il Dott. Cimino, il Colonnello Manna, varie altre personalità di Tropea e numerose e distinte ed eleganti Signore. Numerosissime le adesioni pervenute da ogni parte d'Italia a cominciare dal S. Padre e dal Capo dello Stato, e poi Rettori di Università, professori universitari, illustri medici, uomini politici ed autorità delle provincie limitrofe. Iniziato il Congresso ha parlato per il primo il Sindaco di Tropea, Marchesa Lidia Toraldo, che, dopo aver letto un telegramma di adesione e di augurio del Capo dello Stato, ha rivolto un saluto ai congressisti ed ha aggiunto che lui e tutti i tropeani sono presi da un sentimento di legittimo orgoglio e di intima commozione nel vedere riuniti in quella piccola città le più eminenti autorità della Calabria ed insigni Maestri della Chirurgia, ed ha infine ringraziato il Prof. Manna, presidente della Società italiana di chirurgia plastica ed ideatore ed organizzatore del congresso. Hanno poi parlato: l'ispettore generale medico Consoli a nome dell'Alto Commissario per l'igiene e sanità, il Comm. Morelli per il Consiglio nazionale delle ricerche, l'Avv. Iannini Presidente della Deputazione provinciale di Catanzaro, il Prof. D'Agata in rappresentanza dell'Università di Messina, il Dott. Iliceto medico provinciale di Catanzaro per il Prefetto, il Prof. Patania per l'Istituto nazionale infortuni sul lavoro, il Prof. Castagna per l'Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, il Prof. Puca per la società medico-chirurgica calabrese, il tenente colonnello Carpino, direttore dell'ospedale militare di Catanzaro a nome della Sanità Militare, il Prof. Carmona dell'Università di Messina, il Dott. Lojacono per i medici della zona e numerosi altri. Infine si è levato a parlare il Vescovo di Tropea, Mons. Cribellati che in mezzo a vivi applausi, ha letto un telegramma del S. Padre che benediceva i lavori del congresso ed inviava auguri per la buona riuscita di esso. Ha pronunciato poi l'annunciato discorso commemorativo il Prof. Manna, il quale sulla base di attendibili documenti, ha illustrato l'origine e l'attività chirurgica della famiglia Vianeo, ma specialmente dei fratelli Pietro e Paolo, mettendo in giusta luce il contributo da essi portato allo sviluppo della chirurgia plastica, che essi soli esercitarono in Calabria nel periodo decorso tra la morte di Antonio Branca e l'inizio dell'attività di Gaspare Tagliacozzi. Purtroppo, ha concluso l'oratore, molti chirurgi anche di fama, e le migliori enciclopedie ignorano il nome dei Vianeo, anzi alcuni, che si credono bene informati, mettono perfino in dubbio che siano esistiti, mentre numerosissimi autori, a loro contemporanei o posteriori, tra i quali il Barrio, il Marafioti, il Porzio e perfino Tommaso Campanella, parlano con ammirazione delle ardite operzioni praticate dai Vianeo. Dopo aver visitata una mostra di pittura ed un'altra di specialità medicinali, sistemate in alcune sale del palazzo, i congressisti si sono recati all'ospedale civile, ove per incarico dell'On. Prof. D'Amico, Alto Commissario aggiunto per l'Igiene e Sanità, il Prof. Manna ha pronunciato poche parole in occasione della scoperta di una lapide che ricorda ai posteri il genio ed i meriti dei due illustri chirurgi calabresi. Ha anche parlato il Prof. Carmona. I congressisti hanno poi visitato il magnifico preventorio antitubercolare diretto con passione e competenza dal Dott. Lojacono. Alle ore 1330 infine, in un salone del palazzo Toraldo è stata offerta ai congressisti una colazione di ottanta coperti alla quale ha partecipato anche il Vescovo. Nel pomeriggio i congressisti medici e non medici hanno tenuto una seduta scientifica. Ha parlato prima il Prof. Caminiti della clinica chirurgica di Messina, illustrando alcuni particolari degli innesti alla "Davis"; poi il Prof. Carmona, direttore dell'Istituto di patologia chirurgica di Messina; l'Ing. Toraldo ha riferito su alcune ricerche riguardanti l'origine della famiglia Vianeo; e successivamente hanno fatto dotte comunicazioni il Prof. D'Agata, il Prof. D'Este, il Prof. Piccone ed altri. Il Prof. Manna ha illustrato un film rappresentante alcuni interventi chirurgico-plastici da lui praticati su feriti di guerra usando in alcuni casi i lembi cutanei tubulati che rappresentano una modificazione dell'antica autoplastica italiana. Nella serata è stato offerto un ricevimento nel locale circolo di cultura e subito dopo al circolo operaio, che è stato intitolato a Pietro Vianeo. Alle ore 2200 ha avuto luogo un trattenimento familiare sulle terrazze del palazzo Toraldo. Il giorno 16 mattina vi è stata un'altra riunione scientifica ed una breve seduta operatoria eseguita dal Prof. Manna; nel pomeriggio i congressisti si sono recati a Pizzo, ove, ricevuti dalle Autorità locali, hanno visitato la tonnara ed il castello nel quale nel 1815, fu fucilato Giacchino Murat. Il giorno 19, in seduta plenaria, il Consiglio comunale ha conferito al Prof. Manna la cittadinanza onoraria con una splendida motivazione.