ARTURO MANNA - I "Vianeo" e l'antica autoplastica Italiana Atti del Convegno storico-scientifico di Tropea 15-16 giugno 1947 S.n.t. (ma Roma, 1950)
di Gaetano Pizzuti (1950)
Con un ritardo di circa tre anni, ma curato con buona diligenza e in ottima veste editoriale, ha visto la luce questo volume, atteso ormai con impazienza. Oltre gli atti ufficiali del Congresso, il resoconto delle attività svolte e le adesioni ricevute, esso contiene il discorso inaugurale pronunciato dalla Marchesa Lydia Toraldo Serra, sindaco di Tropea, che purtroppo non ha saputo resistere alla tentazione della retorica, nonchè alcune comunicazioni scientifiche su recenti casi trattati con la plastica. Tra esse avremmo preferito che in luogo di altre comunicazioni le quali sono affatto prive di riferimenti storici fosse pubblicato per esteso lo scritto del dott. Luigi Mario Piccone dal titolo <<I chirurghi Vianeo, tropeani medioevali, e chirurgia riparatrice>> che è quello più aderente al tema e di cui invece è dato un riassunto troppo scarno. Nè molto valore ha lo scritto dell'ing. Pasquale Toraldo <<Tropea e i Boiano (Vianeo)>>, divagando e disperdendosi in inutili ricerche genealogiche. La parte più considerevole di questa pubblicazione è quella che contiene lo studio <<I chirurghi calabresi Vianeo precursori della chirurgia plastica>> del prof. Arturo Manna: uno studi molto accurtato e condotto su larghe ricerche bibliografiche, col quale l'illustre autore accerta come tra il 1540 e il 1565, periodo in cui si svolse la loro maggiore attività, i fratelli Tropeani siano stati i soli in Italia ad esercitare la chirurgia plastica, perchè il catanese Antonio Branca era già morto da lungo tempo, ed il bolognese Gaspare Tagliacozzi (che poi da loro apprenderà l'<<arte mirabile>>) era ancora adolescente. Il merito maggiore dei Vianeo è di avere applicato alla chirurgia plastica il metodo autoplastico <<che consiste nel prelevare un lembo di pelle da un braccio mantenendolo a questo unito per un peduncolo fino al suo attecchimento sul viso>>. Questo intervento Pietro Vianeo, il più rinomato dei fratelli, operò con risultati che hanno del miracoloso sul viso del celebre storico, Camillo Porzio, il quale, privato del naso, per un colpo di spada vibratogli da un marito geloso, si era recato a Tropea per farselo restaurare.