GAETANO FAZZARI
di Luigi Borrello
(1935)
Godeva da parecchio tempo
il meritato riposo e da un anno appena si era trasferito a Messina, dove
il giovane nipote e genero prof. Ignazio Fazzari, oggi chiamato a Firenze
alla Cattedra di Anatomia che fu del Chiaruggi, iniziava la sua magnifica
carriera universitaria. E là, di fronte alla sua Calabria, che amò
sempre con fervido affetto filiale, chiuse serenamente, il 13 luglio 1935,
la vita operosa ed esemplare di Maestro e di studioso.
Era nato a Tropea il 6
ottobre 1856, aveva compiuto gli studi universitari a Napoli, dove conseguì
la laurea in Matematica il 6 marzo 1884, e subito iniziava la sua nobile
missione nelle Scuole Tecniche della Direzione dell'Artiglieria di Napoli.
Passato poi alla Scuola Tecnica di Viggiano, fu promosso nel 1887 alla
cattedra nei RR. Licei e destinato a Caltanissetta. Fu trasferito al R.
Liceo Umberto I all'inizio dell'anno scolastico 1898-99 e vi rimase sino
al 1926, anno in cui fu messo a riposo.
Fu qui, nel nostro Umberto
I, che diede la parte migliore della sua attività feconda di bene,
educando parecchie generazioni di giovani con la parola e con l'esempio.
Il valore non comune dell'attività didattica ed educativa nobile
e lodevole da Lui esplicata, con intelletto d'amore ed infaticabile zelo,
in questo Istituto, ebbe il meritato riconoscimento delle Autorità
Superiori e fu premiato dal Ministero dell'Educazione Nazionale, che Gli
decretò due promozioni per merito distinto, Lo iscrisse nel Ruolo
d'Onore degl'Insegnanti delle Scuole Medie e Lo nominò Ispettore
per l'insegnamento della matematica nei RR. Ginnasi e nelle RR. Scuole
Tecniche e Complementari del Circolo di Napoli per il biennio 1911-12 e
1912-13.
Alla nostra Scuola fece
dono di una ricca collezione di testi e di riviste di Matematica, collezione
della quale si è attribuito un valore molto approssimato di L. 10712.
E qui da noi, per parecchi
anni diede l'opera Sua saggia ed illuminata come Vice-preside.
Il grande fervore, con
cui attendeva costantemente allo studio della Matematica, è testimoniato
dalle Sue numerose ed apprezzate pubblicazioni, delle qual ecco l'elenco:
Alcuni teoremi sulle
coniche (Napoli, Vincenzo Morano, 1884, pag. 8).
Teoremi relativi alle
coniche inscritte, circoscritte e coniugate. Nota del Dott. E. Schroeter
dell'Università di Breslavia, Traduzione dal manoscritto (Vol. XXII
del Giornale di Matem. del Prof. G. Battaglini, pag. 10).
Alcune relazioni fra
i semiassi delle coniche (Vol. XXIII del Giornale di Mat. del
Prof. G. Battaglini, pag. 5).
Alcuni teoremi di massimi
e minimi relativi alle coniche (Id.,
vol. XXV, pag. 3).
Della Sfera in coordinate
quadriplanari (Id., vol. XXIX, pag. 19).
Volume di un tetraedo
e superficie di un triangolo nello spazio in coordinate quadriplanari (Id.,
vol. XXIX, pag. 10).
Momenti d'inerzia di
un sistema di masse rispetto a rette nello spazio. Napoli, Tip. A.
Tocco e C., 1886, pag. 21.
Trattato di Algebra
elementare. Parte prima. Avellino, 2^ ediz., Maggi, 1894, pag. 136.
Trattato di Algebra
elementare. Parte II. Caltanissetta, B. Punturo, 1889, pag. 137.
Leonardo Pisano e le
equazioni di 2° grado (Palermo, <<L'Istruzione secondaria>>
anno I, n. 11, 1903).
Lorenzo Mascheroni e
le sue opere matematiche. (Introduzione alla nuova edizione della <<Geometria
del compasso>>. Palermo, <<Era nuova>>, 1901, pag. 16).
Elementi di Aritmetica
con note storiche e numerose questioni varie. Parte I. Palermo, A.
Reber, 1909, pag. 127.
Elementi di Aritmetica
etc. Parte II. Palermo, A. Reber, 1909, pag. 87. Id., in unico volume,
6^ edi., Palermo, Antonio Trimarchi, 1923, pag. 196.
L'insegnamento della
matematica nelle Scuoile classiche, critiche e proposte. Roma, Manuzio,
1911.
I numeri reali e l'equazione
esponenziale a=b, per le Scuole Medie Superiori. Palermo, Capozzi,
1918, pag. 75.
Dell'esperienza in Geometria
di C. de Freycinet. Traduzione, con una nota del traduttore. <<Sui
postulati delle rette parallele>>, Palermo, A. Reber, 1912, pag. 119.
Proprietà formali
delle operazioni aritmetiche (in <<Revista del Centro estudiantes
de Ingenieria>>, anno XXI, marzo 1921, n. 225, pag. 162-179).
Il <<Metodo>>
di Archimede. esposto con note in linguaggio moderno (in <<Archimede>>,
Rassegna bimestrale di matematica, fisica e ingegneria>>. Anno I, n. 4-5,
dicembre 1923, <<Prefazione>>, pag. 182-92. Testo, pag. 193-220.
Interrotta la pubblicazione del Testo, non essendosi più stampata
la Rassegna).
Il problema <<de
Bovino>> attribuito ad Archimede (in II Annuario del R. Liceo-ginnasio
Umberto I di Palermo, 1925, pag. 13-22).
Ettadecagono regolare
convesso (in III Annuario del R. Liceo-ginnasio Umberto I di
Palermo, 1926, pag. 39-44).
La Misura del Cerchio
di Archimede (in <<Esercitazione matematiche>>, anno V, fasc.
1°, Catania 1925, Prefazione, pag. 10. Testo, pag. 9, totale, pag.
19).
Breve storia della Matematica
dai tempi antichi al Medio-Evo. Palermo, Sandron, 1907, pag. 267. (Quest'opera
è stata tradotta, nel 1923, in russo dal prof. S. Galascin di Rostow).
Il Pitagora, Giornale
di matematica per gli alunni delle Scuole Secondarie. Iniziata la pubblicazione
nel 1895, pubblicati 21 volumi fino al 1915, nel quale anno è stata
sospesa la pubblicazione, che, ripresa nel 1917, è cessata nel 1918.
Palermo.
Il Liceo "Umberto I" nel 2002.
Come tutti i calabresi buoni,
Egli era in apparenza burbero, ma, a stargli vicino, si sentiva subito,
sotto quella scorza, una bontà serena e uno spirito di bene non
comune.
Ammirevole per senso e
per dominio di sè, sapeva contenersi e superarsi: la Sua impassibilità
piena di riguardi, gli procurava la stima e l'affetto di quanti lo avvicinavano,
D'una modestia pari al
fervido amore per la Sua scienza, fu quello che si dice <<un carattere>>.
I Suoi scritti più
che le Sue lezioni, rispecchiano la lucidezza meravigliosa di una mente,
vera miniera di cultura profonda.
Ciò che colpiva
innanzi tutto in quell'uomo tarchiato dalla barba grigia, taciturno, era
la serenità.
Le Sue numerose pubblicazioni
ne raccomanderanno il nome ai cultori delle Matematiche, ma noi, che l'abbiamo
avuto venerando Collega, e i giovani che lo hanno apprezzato Maestro coscienzioso
e colto, avremo sempre davanti agli occhi e nel cuore la cara e buona immagine
fraterna e paterna.