Il Professore Giuseppe Lo CaneIl professor
Giuseppe Lo Cane

nel ritratto di un’ex-allieva

di Anna Maria Macchione


Il prof. Ludovico Fulci nel mettere in evidenza la peculiarità del prof. Lo Cane come appassionato di studi filosofici, accenna anche a quanto il suo impegno di docente sia stato apprezzato dagli allievi: nulla di più vero!
E’ stato mio professore al Liceo Classico di Tropea ed ho avuto, quindi, l’opportunità di conoscerlo e, a volte, di "scontrarmi".
Il Prof. Lo Cane con i suoi allievi di Liceo nell'anno 1962Era, la nostra, una classe piena di curiosità, di amore verso il sapere e che, pur vivendo spensieratamente quegli anni (fine anni ’50, inizi anni ’60), non disidegnava l’approccio a problemi esistenziali. Il ricordo di quelle lezioni di filosofia teoretica è ancora chiaro in me!
Eravamo un gruppo a seguire quelle lezioni -fuori orario scolastico- e non sempre avevamo le idee chiare, ma problematizzare, mettere in discussione alcune nostre "convinzioni" è stato per me positivo e penso anche per gli altri.
A distanza di anni la comune appartenenza al Centro Studi Galluppiani e ad Anthropos e quindi una maggiore frequentazione mi hanno consentito di apprezzare il suo impegno nel sociale e di conoscerne meglio lo spessore culturale e umano.
Oggi noto che quella sua voglia di aprirsi, di dedicarsi ai giovani non è affatto dimenticata, anzi, per certi versi, si è ampliata volendo anche essere uno strumento che stimoli il ragionare.
Rapportarsi con i giovani è, certamente, stimolante ma anche tanto difficile.
Gli incontri-dibattito che, come Centro Studi Galluppiani, si sono avuti lo scorso anno con gli studenti, ne hanno evidenziato infatti l’entità e il prof. Lo Cane, con la scrupolosità che lo contraddistingue, si è interrogato su come instaurare un colloquio veramente fattivo, su come maggiormente coinvolgere, quest’anno, gli studenti; su come farli partecipare in prima persona. Perché tali incontri hanno sì lo scopo di far conoscere il pensiero e la personalità di Pasquale Galluppi ma, soprattutto, vogliono aiutare i giovani ad uscire da se stessi, riflettere sulla vita, su quanto capita intorno. Essi hanno bisogno di "certezze", di confrontarsi con persone competenti, che sanno quello che dicono ma che mettono il loro sapere in discussione con loro: e il prof. Lo Cane è una di queste!  E tale rapporto/confronto con i suoi allievi, ricorrente liet motiv di una vita dedicata agli studi ed all'insegnamento, viene da lui stesso espresso in modo quanto mai significativo nella dedica "Ai miei ex alunni (G. L.)" nella pubblicazione del 1995 di una importantissima opera galluppiana inedita, la Filosofia della matematica, Edizioni Mapograf, Vibo Valentia.
Il Prof. Lo Cane con i suoi ex allievi di liceo alla Festa di Classe 1999Il suo è un messaggio che mira, anche alla riscoperta dell’identità di ognuno, all’orgoglio di appartenenza ad una terra in cui fioriscono grandi uomini come Galluppi. "ripensare alla propria tradizione culturale -dice il prof. Lo Cane- per i Calabresi, in questo momento storico, diventa indispensabile, sia ai fini del loro sviluppo che della riscoperta della loro missione nel mondo chesembra oscurato dalla tecnica e a rischio di desrtificazioni spirituali". La ristampa degli Elementi di Filosofia di Galluppi, che ha in corso il Centro Studi Galluppiani di Tropea, risponde pienamente a questo "progetto": è un’opera difficilmente reperibile ma è giusto che possa essere consultata soprattutto dalle giovani generazioni. E’ questo il primo passo di un progetto più ampio e ambizioso: la pubblicazione dell’Opera Omnia del filosofo tropeano. Ma non basta l’entusiasmo, è necessario il sostegno economico da parte di quegli Enti che hanno a cuore la formazione culturale e umana dei giovani.
Quello del prof. Lo Cane, quindi, è un messaggio che stimola i giovani ad avere fiducia nelle loro possibilità, che tende ad abituarli a riconoscere e a rimarcare, anche la propria individuale diversità proprio per evitare che si adeguino, accettando, magari, passivamente ciò che quotidianamente viene loro offerto.
E’ questo un clima culturale veramente stimolante.
Discutendo con lui si ha il piacere di ritrovare ideali e valori comuni, si avverte la necessità di approfondire alcuni ragionamenti: solo facendo affiorare le ansie profonde possiamo comprendere le nostre ragioni più vere!