RECENSIONI
Le scene di mercato e più
in genere del villaggio calabrese nelle tele di Albino Lorenzo
rappresentano quanto di
più vigoroso resti ancora nell'atmosfera locale
sia per la scelta dei colori
che per la struttura stessa della composizione
dove la luce che inonda
le regioni meridionali
viene mirabilmente diretta
e governata dalla sapiente intuizione di Lorenzo.
Le sue tele rappresentano
una stretta fusione di luce ed ombre
che creano
la sua atmosfera, intensa
e calda, carica di passioni.
(La revue moderne, Parigi - 1.8.67)
Per raggiungere nell'area
dell'allegoria sentimentale
Lorenzo non ha bisogno
di capricciosi sofismi:
gli basta accentuare il
senso di una presenza, un'ala di cielo
o di fumo dei campi arati
per superare
i confini del quotidiano.
Renato Civiello
(Secolo d'Italia - 30.4.1970)
Mi rallegro molto con questo
pittore Lorenzo
vivo - mediterraneo - estroso
- umano con bagliori autentici
ispirati alla forte terra
calabrese (senza il solito folclore)
un giorno non lontano sarà
un nostro grande pittore
per queste qualità
nascoste e gelosamente custodite -.
A ben presto Lorè!
Michelle Cascella
E' quella di Lorenzo una
pittura d'impeto,
che, in motivi in gran
parte d'ispirazione meridionale,
coinvolge una realtà
precisa (animali, paesaggi, donne, scene di mercato)
in una specie di drammatico
ripensamento,
in una espressionistica
e appassionata rievocazione.
Stefano Ghiberti
(Gente - 2.6.1975)
La sua pittura di rude,
popolana soggettistica,
veramente da uomo del profondo
Sud,
fatta di movimento e di
luce, di affocate abbreviazioni, di audacissime sintesi dinamiche,
è un "caso" singolare
nel panorama dell'arte
italiana d'oggi...
Marziano Bernardi
(Gente - 2.6.1975)
Tre elementi dominano nella
pittura di Lorenzo:
colore, movimento, studio
dell'anima.
E un quarto elemento -
che è poi lo stile - costituisce la sintesi dei tre precedenti:
un'atmosfera che assume
i caratteri di un'emozione musicale:
le note di colore, i movimenti
delle persone, degli animali, degli alberi
a volte pronunciatissimi
e le espressioni dei volti,
fortemente segnati dai
moti dell'animo,
sono come onda sonora e
prolungata di un'orchestra.
Mario Sassoli
(Il Giornale d'Italia - 19.12.1979)
Il gesto della mano dell'artista
sembra guidato dal ritmo e dall'urgenza delle passioni avvertite:
così sulla tela
ritorna proprio lei, quella Calabria sofferente,
che non riesce a fare complimenti,
piegata da un destino di fatica, ma da esso non piegata.
Terra che però è
sempre culla di antichi valori,
custode di una dignità
senza tramonto
con cui affrontare l'oscuramente
forte esistenza.
Lucio Barbera
(Gazzetta del Sud - 24.1.1984)
1988 - In aprile la Guardia
di Finanza recupera, nei pressi di Vibo Valentia,
18 quadri di Albino Lorenzo
facenti parte di uno stock di 25 opere.
I quadri del pittore di
Tropea, noto anche all'estero,
erano stati rubati la notte
tra il 15 e il 16 ottobre nell'anno precedente.
Le opere, destinatee ad
una esposizione a Zurigo,
rappresentano scene agresti
e figure contadine.
La Guardia di Finanza ritiene
che
le altre sette siano state
già collocate sul mercato romano.
(da "Gazzetta del Sud", 7.4.1988)
Pittura percettiva e trasgressiva
eppure distesa in modulazioni liriche,
sia pure fondamentalmente
acromatiche ma di rara afficacia formale,
pur nella rinuncia deliberata
ai moduli del facile e del suggestivo,
Lorenzo consegna alla storia
della pittura italiana un'opera di decifrazione post-realista
- un "ripensamento del
realismo" sul quale, prima o poi, ci si dovrà soffermare -
saldamente ancorata, come
tematiche, al racconto della verità-realtà,
in cui alla ruvidezza spinosa
del materiale di fondo (la masonite),
già paradigma di
scelta, si intreccia
e si mescola un agglomerato
di pennellate secche e serrate...
Agostino Formica
(L'Impatto - 1.3.1991)
I cieli e i mari di Lorenzo
sono grigio-rossastri,
quasi uniformi, quasi come
i personaggi dei suoi quadri, i buoi, le pecore, i cani, le persone stesse,
sempre protesi in un andare
o in un venire
sotto il peso di una sofferenza
antica, di uno stato d'animo crepuscolare
reso dinamico e marcatamente
espressivo dalla deformazione delle figure e delle cose,
dello stesso ambiente tormentato
della natura...
Mario Rappazzo
(Prometeo - Febbraio/Marzo 1994)
Bibliografia
Essenziale
Comanducci, Patuzzi 1962
Dossier d'Arte, Bugatti
1978
Albino Lorenzo (monografia),
Magalini 1983
I Maestri del Colore, Ente
Nazionale Manifestazioni d'Arte, 1987