CINTA MURARIA
E
PORTE DI
ACCESSO
Disegni del Campese (prima metà del '700): Porte Vaticana e di Mare
Le mura furono costruite intorno al 535 d.C.
dal Generale Belisario, emissario di Giustiniano, nel quadro del progetto di
fortificazione di alcuni Centri della Calabria, dopo la cacciata dei Goti dalla
Sicilia.
Due
erano le porte di accesso alla Città, munite di ponte elevatoio: la "Vaticana" e
quella, di più antica costruzione, "di Mare", affiancate e protette da
altrettanti bastioni, "Vaticano" e "della Munizione".
Le chiavi di ciascuna
porta erano custoditi da due Mastri Giurati eletti mensilmente dal Sedile
Portercole.
In tempo di guerra ed in
caso di pericolo incombente proveniente dall'esterno, le chiavi venivano
affidate al Governatore spagnuolo - autorità responsabile dell'ordine pubblico -
che assumeva nella circostanza il grado di Capitano di guerra e di
mare.
In
assenza di minaccia o pericolo o situazione particolare interna, le porte di
solito venivano lasciate aperte.
Al centro della cinta era localizzato
il Castello, nelle cui vicinanze si ergeva una Torre detta
"lunga".
Lungo le mura, verso porta "Vaticana", vi era un'altra Torre, di
più recente costruzione, detta "bassa" o "mastra", voluta dallo stesso Re
Ferdinando d'Aragona e chiamata anche "aragonese".
Successivamente, dopo il
terremoto del 1783, venne aperta, ad opera dell'Ingegnere Sintes, una terza
porta, nei pressi del Castello, che prese il nome di "Nuova": l'unica che dava
la possibilità di entrare in città dalla terraferma, attraverso un ponte
elevatoio che sormontava il fossato incavato nella pietra a ridosso del tratto
di mura tra le due porte preesistenti.
Su proposta dello stesso
Sintes, d'intesa con il Consiglio Comunale del tempo, nel quadro di un più ampio
e radicale progetto di ristrutturazione della città, fu avviata l'opera di
demolizione delle fortificazioni che si concretizzò in modo velocissimo
nell'arco del decennio 1815 - 1825.
L'uno dopo l'altro, il Castello (il
Paladini dice che nel 1825 era "diruto quasi completamente"), il bastione
"Vaticano", le due Torri, oltre alla stessa Porta "Nuova", furono smantellate.
Poderose strutture queste che per ben 4 secoli difesero in maniera determinante
la città in innumerevoli circostanze critiche.
Nel 1928, durante i lavori di restauro
della Cattedrale, venne abbattuto l'ultimo bastione in vita "della
Munizione".