1942
Noi vivi - Addio Kira !
Regia di Goffredo Alessandrini. Soggetto: Ayn Rand. Sceneggiatura: Goffredo Alessandrini, Corrado Alvaro, Oreste Biancoli, Anton Giulio Majano, Orio Vergari. Fotografia: Giuseppe Caracciolo. Musiche: Renzo Rossellini. Montaggio: Eraldo De Roma. Scenografia: Giorgio Abkhasi, Andrea Belobodoroff. Produzione: Scalera Film - Era Film. Distribuzione: Scalera Film - Domovideo. Origine: Italia. Con Alfredo Anghinelli, Sennuccio Benelli, Clelia Bernacchi, Annibale Betrone, Elvira Betrone, Rossano Brazzi, Emilio Cigoli, Gioia Collei, Pia De Doses, Bianca Doria, Paolo Ferrara, Leo Garavaglia, Cesarina Gheraldi, Fosco Giacchetti, Giovanni Grasso, Walter Lazzaro, Silvia Manto, Claudia Marti, Evelina Paoli, Lamberto Picasso, Mario Pisu, Gina Sammarco, Fernando Simbolotti, Guglielmo Sinaz, Alida Valli, Gero Zambuto (210').
Si tratta di una pellicola di propaganda antisovietica che, comunque, ebbe un buon successo sia per la trama romanzesca sia per gli attori notissimi. Presentato a Venezia nel 1942, il film venne poi diviso in due parti, proiettate separatamente. La seconda parte è intitolata "Addio Kira!". Lamberto Picasso, Silvia Manto e Gina Sammarco non appaiono nella prima parte, pur apparendo nei titoli di testa, ma solo nella seconda. Il film vinse il premio della biennale. Nel novembre del 1989 il film è stato presentato, per la prima volta, negli Stati Uniti in un unico spettacolo, distribuito con il titolo "We the Living" dalla Angelike Films.
A Pietroburgo, nei primi anni della rivoluzione, Kira e la sua famiglia mal si assoggettano al nuovo regime. Essa si innamora di Leo, giovane aristocratico inviso alla Ghepeù, e i due si incontrano furtivamente. Kira, mentre ritorna da un appuntamento viene arrestata come complice del fuggiasco, ma viene rimessa in libertà da Andrei, fanatico capo della Ghepeù locale, segretamente innamorato di lei. Dopo uno sfortunato tentativo di fuga la salute di Leo è seriamente minacciata e poiché egli non ha denaro, Kira, a sua insaputa, diviene l'amante di Andrei per mantenerlo al sanatorio. Tornato dalla Crimea guarito Leo si rivela venale e antipatico, si aggrega ad un gruppo di speculatori e si stacca da Kira. A sua volta Andrei che non crede più nella sua idea né nella sua donna, si toglie la vita e Kira viene uccisa mentre tenta di superare il confine dell'infernale e sventurato paese.
1949
Riso Amaro (Bitter Rice): Marco Galli
Regia di Giuseppe De Santis. Soggetto: Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Gianni Puccini. Sceneggiatura: Corrado Alvaro, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Carlo Musso, Ivo Perilli, Gianni Puccini. Fotografia: Otello Martelli. Costumi: Anna Gobbi. Montaggio: Gabriele Varriale.Scenografia: Carlo Egidi. Collaboratori alla Regia: Basilio Franchina, Gianni Puccini. Assistente alla Regia: Piero Nelli. Musica: Goffredo Petrassi, Armando Trovajoli. Musica diretta da Ferdinando Previtali. Produzione: Dino De Laurentiis per Lux Film. Distribuzione: Lux Film - Ricordi Video - Skema - Panarecord - Gruppo Editoriale Bramante - L'Unità Video. Origine: Italia. Con Vittorio Gassman (Walter Granata), Doris Dowling (Francesca), Silvana Mangano (Silvana Melega), Checco Rissone (Aristide), Nico Pepe (Beppe), Adriana Sivieri (Celeste), Lia Corelli (Amelia), Maria Grazia Francia (Gabriella), Dedi Ristori (Anna), Anna Maestri (Irene), Mariemma Bardi (Gianna), Maria Capuzzo (Argentina), Isabella Zennaro (Giuliana), Carlo Mazzarella (Mascheroni), Ermanno Randi (Paolo), Antonio Nediani (Nanni), Mariano Englen (Capomonda), Attilio Dottesio, Manlio Mannozzi (103').
I treni che portano le mondine stanno per partire alla volta della pianura del riso: una grande agitazione regna nella stazione. Confusi tra la folla delle donne, alcuni agenti in borghese sono sulle tracce di un delinquente che ha rubato una collana del valore di cinque milioni e adesso cerca si svignarsela. Walter Granata, il ladro, ha dato appuntamento alla sua donna alla stazione, dovrebbero partire insieme. Ma la polizia sorveglia ogni treno in partenza. Walter affida il malloppo a Francesca, raccomandandole di nascondersi tra le mondine e di custodire gelosamente il prezioso gioiello: lui la raggiungerà appena possibile. Silvana, una ragazza che sta per partire per la monda è l’unica ad essersi accorta delle loro manovre: ha messo gli occhi su Walter, che è un bel tipo di uomo tenebroso ed affascinante. Sul treno si fa amica Francesca, cerca di accattivarsi la sua fiducia e, per riuscirci, la aiuta a trovar lavoro in risaia presentandola come "clandestina" ad un "caporale". Le clandestine sono ragazze che vengono a lavorare alla monda senza contratto di ingaggio. Per Silvana, che ha un regolare contratto della camera di lavoro, non ci sono problemi di sorta. Le mondine si stabiliscono in una caserma momentaneamente deserta: è qui che Silvana, di nascosto, sottrae a Francesca il suo tesoro. La poveretta è disperata. Del resto pare che quest’anno le clandestine non potranno lavorare. Dopo un simbolico scontro che ha per teatro la risaia, le lavoratrici regolari si schierano al fianco delle clandestine per imporre al padrone di dar lavoro a tutte quante. Silvana che aveva aizzato le sue compagne contro Francesca, additandola come crumira, le restituisce il gioiello, sotto gli occhi di Marco, un giovane militare in servizio nella zona. Dopo la riappacificazione, Francesca narra a Silvana la storia della sua vita. La ragazza la ascolta a bocca aperta, affascinata soprattutto dal racconto delle ribalderie di Walter. Quando questi poco tempo dopo giunge alla caserma delle mondine si scazzotta subito con Marco per via di Silvana; poi rivela a Francesca che la collana è falsa. Essendo tuttora ricercato dalla polizia e avendo compreso che il posto è abbastanza sicuro, il malvivente vi si stabilisce: dorme nel grande magazzino del riso, dove Francesca ogni giorno si reca per rifornirlo di cibo. Egli, intanto, si mette in combutta con alcuni caporali e organizza un piano per impadronirsi delle tonnellate di riso che giacciono rinchiuse nel magazzino. Il sergente Marco corteggia senza alcun risultato la bella Silvana, la quale a sua volta s’è invaghita di Walter e riesce facilmente a scalzare Francesca dal cuore del bel tenebroso, che fa di lei la sua amante e la sua complice. Il colpo è progettato per l’ultimo giorno di lavoro. E’ sera: le mondine hanno organizzato una festa d’addio. Walter conta sulla confusione per potersi allontanare indisturbato con i camion carichi di riso. E per accrescere il bailamme, organizza l’allagamento della piantagione. Silvana viene eletta reginetta della serata e proclamata "Miss Mondina 1948"; ma, all’arrivo della notizia dell’allagamento, tutti - mondine, sorveglianti e caporali - si riversano nella piantagione per salvare il riso. Il piano di Walter sembra funzionare alla perfezione. Ma per sua sfortuna interviene Marco e impegna il bandito in un duello all’ultimo sangue, che vede impegnate pure Francesca, a fianco del militare, e Silvana, a fianco del bandito. Quest’ultimo è ucciso proprio dalla sua amante, disperata e delusa dal vile comportamento dell’uomo che ella aveva ammirato e amato come un eroe. Poi Silvana sale su un’alta impalcatura e si precipita nel vuoto.
Il film si inserisce nel filone del neorealismo. Il movimento era nato come esperienza letteraria e pittorica negli anni '3O, ma ebbe la sua più grande espressione nel cinema. Nel 1942 Visconti gira "Ossesione" primo film neorealista diretto durante il fascismo e dopo la liberazione di Roma esce "I bambini ci guardano" di De Sica (1947), altro film fondamentale del Neorealismo. Negli anni succesivi Rossellini gira "Roma città aperta" (1945) e "Paisà" (1947), De Sica "Sciuscià" (1946) e "Ladri di biciclette", De Santis "Caccia tragica" (1948) e nel 1949 "Riso amaro". Sono i films più conosciuti che hanno fatto scuola in campo internazionale. Ma nel 1946 c'è anche "Vivere in pace" di Zampa; nel 1948 "Fuga in Francia" di Soldati, "Senza pietà" di Lattuada, "Sotto il sole di Roma" di Castellani, "La terra trema" di Visconti; nel 1949 "E' primavera" di Castellani; nel 1950 "Il cammino della speranza" di Germi, "Cronaca di un amore" di Antonioni, "Miracolo a Milano" di De Sica, "Non c'è pace tra gli ulivi" di De Santis; nel 1951 "Achtung! Banditi!" di Lizzani, "Due soldi di speranza" di Castellani, "Roma, ore 11" di De Santis; nel 1952 "Umberto D." di De Sica. In queste opere viene colta la massima espressione del neorealismo, ma i registi che lo hanno creato girano ancora film straordinari con cui riprendono e sviluppano, ciascuno a modo suo, i temi degli anni precedenti.
Non c'è pace tra gli ulivi (Under the Olive Tree): Francesco Dominici
Regia di Giuseppe De Santis. Soggetto: Giuseppe De Santis, Gianni Puccini. Sceneggiatura: Libero De Libero, Carlo Lizzani, Giuseppe De Santis, Gianni Puccini. Fotografia (bianco e nero, Ferrania Pancro C7 e Infrarosso): Piero Portalupi. Operatore: Marco Scarpelli. Assistente Operatore: Idelmo Simonelli, Pasqualino De Santis. Scenografia: Carlo Egidi. Costumi: Anna Gobbi. Montaggio: Gabriele Varriale. Musica: Goffredo Petrassi. Musica diretta da Antonio Petrotti. Produzione: Domenico Forges Davanzati per Lux Film. Distribuzione: Lux - Panarecord (Classici del Cinema Italiano). Origine: Italia. Con Lucia Bosè (Lucia Silvestri), Folco Lulli (Agostino Bonfiglio), Maria Grazia Francia (Maria Grazia Dominici), Dante Maggio (Salvatore Capuano), Michele Riccardini (Maresciallo), Vincenzo Talarico (Difensore di Dominici), Piero Tordi (Don Gaetano Pettarelli), Attilio Torelli, Giacomo Sticca, Maddalena Di Trocchio, Giuseppina Corona, Angelina Chiusano (Madre di Bonfiglio), Tommaso Di Gregorio, Giovanni Paparella; Vincenzo Jannone, Vincenzo Vaticone e i pastori della contrada "Querce" di Fondi (100').
Menzione Speciale al Festival di Karlovy Vary (1951). Siamo in Ciociaria. Si avvicina la brutta stagione. Francesco Dominici è un pastore di ventotto anni: gli ultimi sei li ha trascorsi tra guerra e prigionia, lontano dal suo paesino. Appena tornato a casa, ha la brutta sorpresa di vedere la sua famiglia ridotta in miseria. Dell’intero gregge gli resta solo un agnellino. Le pecore se le è prese Agostino Bonfiglio, un pastore senza scrupoli che s’è arricchito negli anni della guerra facendo l’usuraio e depredando gli altri pastori. Francesco decide di farsi giustizia da sé e, di notte, insieme ai suoi familiari, va a prendersi le sue pecore. Bonfiglio si accorge quasi subito del fatto e si lancia all’inseguimento dei fuggitivi: non riesce a recuperare tutte le pecore, ma solo una piccola parte che è rimasta indietro e che la sorella di Francesco, Maria Grazia, sta disperatamente cercando di sospingere verso l’ovile dei Dominici. E’ proprio sulla ragazza che l’uomo sfoga la sua ira. Quando torna a casa, la sventurata non ha il coraggio di confessare la violenza subita. Col suo gesto Francesco Dominici s’è messo dalla parte del torto. Bonfiglio lo denuncia come ladro di bestiame e il poveraccio viene arrestato. Invano chiama in sua difesa gli altri pastori, i quali sanno bene che egli non ha fatto altro che riprendersi la roba sua. Ma solo pochi gli danno ragione. Tutti gli altri preferiscono tacere e non immischiarsi nella faccenda. La fidanzata del giovane pastore fu l’unica che, a suo tempo, vide Bonfiglio appropriarsi indebitamente delle pecore dei Dominici. Francesco è sicuro di vincere la causa in tribunale proprio perché confida nella testimonianza della ragazza. Ma i genitori di Lucia hanno contratto diversi debiti con Bonfiglio e, d’accordo con lui, la costringono a testimoniare il falso. Bonfiglio ha comprato molti falsi testimoni, ha minacciato gli altri pastori della contrada. E a quelli che non gli hanno dato retta ha avvelenato le pecore. Così Francesco viene condannato a quattro anni di carcere. Agostino Bonfiglio prosegue la sua scalata. In breve tempo, diviene il padrone incontrastato della contrada. E’ riuscito a farsi affittare tutte le terre da pascolo circostanti e le affitta a sua volta ai pastori, a prezzi esorbitanti. Egli è tanto potente che i genitori di Lucia non possono rifiutargli la mano della figlia. Il giorno delle nozze, però, la povera Maria Grazia si para dinanzi al corteo nuziale che si dirige verso la chiesa e, pubblicamente, accusa Agostino di aver approfittato di lei. Le nozze non si fanno più. Maria Grazia, presa sotto la protezione della madre di Agostino, andrà a vivere nella casa dei Bonfiglio. Poco prima di Pasqua, Francesco evade dal carcere insieme ad un borsaiolo napoletano, suo compagno di cella, e ritorna sulle montagne della Ciociaria con la precisa intenzione di ammazzare Agostino Bonfiglio. Appena appresa la notizia, Lucia raggiunge il fuggitivo per riappacificarsi con lui. Intanto i carabinieri perlustrano invano la montagna in cerca degli evasi. Ormai Francesco gode dell’aiuto degli altri pastori, i quali hanno compreso che Bonfiglio è erbaccia da estirpare. Il bravo pastore raggiunge la casa del suo nemico, che lo accoglie a raffiche di mitra; ma adesso è Bonfiglio a fuggire. L’inseguimento è una vera caccia tragica. Il gregge gli viene dietro, suo malgrado. Per aiutare Francesco, gli altri pastori fermano le loro greggi, in modo che il polverone sollevato dalle pecore di Bonfiglio in movimento riveli a Francesco gli spostamenti del "cattivo". Bonfiglio, nella sua fuga, si è trascinata pure Maria Grazia e quando la ragazza, terrorizzata, manifesta il proposito di abbandonarlo, egli la strangola. Francesco si fa sempre più vicino e Bonfiglio non ha una buona mira. Così spreca tutte le sue cartucce, fino all’ultima. Poi, si getta da un dirupo e va a sfracellarsi sulle rocce sottostanti. Francesco Dominici si consegna ai Carabinieri, richiamati dagli spari. Certamente ci sarà la revisione del processo. E’ il giorno di Pasqua: le campane suonano a stormo.
1950
Cuori senza frontiere (The Withe Line): Domenico
Regia di Luigi Zampa. Soggetto di Piero Tellini e Stefano Terra. Sceneggiatura: Pietro Tellini, Stefano Terra. Fotografia: Carlo Montuori. Musiche: Carlo Rustichelli. Musica diretta da Ugo Giacomozzi. Scenografia: Aldo Buzzi. Aiuto Regista: Mauro Bolognini. Assistente alla Regia: Giuseppe Colizzi. Produzione: Carlo Ponti per Lux Film. Distribuzione: Lux Film - RCS Films & TV. Origine: Italia. Con Gina Lollobrigida (Donata Sebastian), Cesco Baseggio (Giovanni Sebastian), Erno Crisa (Stefano), Enzo Staiola (Pasqualino Sebastian), Ernesto Almirante (il nonno), Fabio Neri (Gaspare), Mario Sestan (Lampadina), Antonio Catania (Acquasanta), Giordano Cesini (Cacciavite), Callisto Cosulich (Ufficiale Sovietico), Tullio Kezich (Sottotenente Iugoslavo), Piero Grego (Sergente Americano), Gino Cavalieri (Pentecoste), Silvia Curetti, Costantino Smaniotto, Aurora Trampus (90').
Alla fine della seconda guerra mondiale una commissione internazionale traccia una linea di divisione fra l'Italia e la Jugoslavia, senza tener conto che lo sbarramento di paletti e filo spinato taglia in due un paesino. Gli abitanti devono scegliere da quale parte stare, ma si trovano in difficoltà, come la famiglia Sebastian, rimasta dalla parte italiana, con la terra in quella jugoslava. Dopo qualche tempo il capofamiglia dei Sebastian segue l'esempio del giovane Stefano e sceglie di passare in Jugoslavia. Stefano è innamorato di Donata Sebastian, che a sua volta si è segretamente promessa a Domenico, reduce italiano. Lo sbarramento di paletti divide quindi anche sentimenti e passioni e nella tensione che ne deriva si prepara a scoppiare una tragedia.
Il cammino della speranza (The Road of Hope): Saro
Regia di Pietro Germi. Soggetto e Sceneggiatura: Pietro Germi, Federico Fellini, Tullio Pinelli. Fotografia: Leonida Barboni. Musiche: Carlo Rustichelli. Montaggio Rolando Benedetti. Scenografia Luigi Ricci. Musiche dirette da Fernando Previtali. Assistente al Montaggio: Lina Caterini. Direttore di produzione: Antonio Musu e Enzo Provenzale. Aiuto Regista: Marcello Giannini e Salvatore Russo. Ispettore di Produzione: Sergio Barbonese. Segretario di Produzione: Piero Beldi e Ferruccio Diotti. Assistente alla regia: Argi Rovelli. Operatore: Mario Parapetti. Assistente Operatore: Alfieri Canavero. Truccatore: Attilio Camarda. Sarta: Annunziata Piacentini. Produzione: Luigi Rovere per la Lux Film. Distribuzione: Lux Film - Panarecord. Origine: Italia. Con Elena Varzi, Saro Urzì, Saro Arcidiacono, Giuseppe Cibardo, Mirella Ciotti, Chicco Coluzzi, Luciana Coluzzi, Nicolò Gibilaro, Angelo Grasso, Ciccio Jacono, Liliana Lattanzi, Francesco Navarra, Giuseppe Priolo, Assunta Radico, Michele Raffa, Paolo Reale, Francesca Russella, Angelina Scaldaferri, Renato Terra, Francesco Tomolillo, Carmela Trovato (101').
Un "Road Movie" alla Ford. Un gruppo di minatori siciliani, a causa della carenza di lavoro, parte in cerca di fortuna verso la Francia. Superate le Alpi, vengono ingannati dal mediatore che li aveva ingaggiati. Essendo passati clandestinamente sono scovati dalla polizia e rispediti in Italia. Ma il miraggio di un futuro migliore spinge alcuni di loro a ritentare la fortuna. Il gruppo più deciso inizia così un viaggio massacrante e, una volta al confine, riesce a convincere i finanzieri a farlo passare.
Il film, che ha vinto l'Orso d'Argento a Berlino (1951) ed ottenuto la Menzione Speciale al VI festival di Karlovy Vary (1951), è tratto dal romanzo "Cuore negli abissi" di Nino di Maria. E' il sesto dei 21 films diretti da Germi (1914 - 1974). Da notare che anche Fellini collaborò alla stesura della sceneggiatura di questa pellicola. Nel cast l'ottima figura di Saro Urzì, spesso chiamato da Germi per i propri films.
Il Cristo proibito (The Forbidden Christ): Bruno
Regia di Curzio Malaparte. Soggetto: Curzio Malaparte. Sceneggiatura: Curzio Malaparte. Fotografia: Gabor Pogany. Musiche (popolari): Curzio Malaparte (arrangiatore). Musica diretta da Ugo Giacomozzi. Scenografia: Leonida Maroulis. Montaggio: Giancarlo Cappelli (non accreditato). Aiuto Regista: Paolo Heusch e Antonello Falqui. Produzione: Eugenio Fontana per Excelsa Film. Distribuzione: Minerva Film. Origine: Italia. Con Elena Varzi (Nella), Gino Cervi (Segrestano), Anna Maria Ferrero (Maria), Rina Morelli (Madre di Bruno), Alain Cuny (Antonio), Philippe Lemaire (Pinin), Ernestina Rosmino (Donna anziana), Luigi Tosi (Andrea), Gualtiero Tumiati (Padre di Bruno), Lianella Carell, Giulia Sabatini (95').
Dal romanzo omonimo di Curzio Malaparte. E' l'unico film dello scrittore e saggista Curzio Malaparte (1989-1957), autore di "Kaputt." Un reduce dalla Russia torna al paese per cercare il traditore del fratello, fucilato dai tedeschi. Si trova di fronte all'omertà dei compaesani, stanchi della guerra e decisi di dimenticare. Sarà la madre del protagonista a lasciarsi sfuggire il nome del colpevole che alla fine, tuttavia, verrà perdonato.
1951
Le avventure di Mandrin (Le Chevalier sanse loi): Mandrin
Regia di Mario Soldati. Soggetto di Giorgio Bassani, Augusto Frassinetti, Vittorio Nino Novarese, Mario Soldati. Sceneggiatura: Giorgio Bassani, Augusto Frassinetti, Vittorio Nino Novarese, Mario Soldati. Fotografia: Mario Montuori. Mario Nascimbene. Scenografia: Guido Fiorini. Aiuto Regista: Cesare Olivieri. Assistente Regia: Agostino Richelmy, Renato Cinquini. Costumi: Vittorio Nino Novarese. Produzione: Nicolò Theodoli per ICS - Cormoran Folm (Parigi). Distribuzione: Regionale. Origine: Italia. Con Silvana Pampanini (Rosetta), Alberto Rabagliati, Jacques Castelot (Barone di Villemure), Michèle Philippe (Marchese di Maubricourt), Pina Piovani, Gualtiero Tumiati, Nietta Zocchi, Roland Armontel, Sandro Bianchi, Piero Capanna, Marino Di Fulvio, Giulio Donnini, Michele Malaspina, Pina Piovani,Riccardo Rioli, Bruno Smith, Vinicio Sofia (90').
Nel settecento, in Savoia, Mandrin capeggia una famosa banda di contrabbandieri. La favorita di re Luigi XV affascinata dal personaggio desidera conoscerlo, ma dopo esserne stata beffata cerca di farlo condannare a morte. Cambierà idea quando ammirerà gli sforzi della fidanzata di Mandrin, una locandiera generosa e combattiva, per salvare il suo uomo.
Il bivio (Brigades Volantes)
Regia di Fernando Cerchio. Soggetto: Leonardo Benvenuti, Marcello Giannini, Giuseppe Mangione. Sceneggiatura: Leonardo Benvenuti, Aldo Bizzari, Fernando Cerchio, Giuseppe Mangione, Calogero Marrocu, Corrado Pavolini. Fotografia: Renato Del Frate. Musiche: Carlo Rustichelli. Scenografia: Luigi Ricci. Produzione: Luigi Rovere per Rovere Film - Epica Film. Distribuzione: Regionale. Origine: Italia. Con Charles Vanel, Saro Urzì, Claudine Dupuis, Gianni Rizzo, Saro Arcidiacono, Pierangelo Attino, Franco Balducci, Mimo Billi, Natale Cirino, Alberto Collo, Claudine Dupuis, Gianni Luda, Evar Maran, Franco Navarra, Piero Pastore, Ermanno Pavarino, Winni Riva, Gianni Rizzo, Carlo Sposito, Delfi Tanzi, Enzo Tarascio (88').
Un giovanotto entra nella polizia all'unico scopo di carpire preziose informazioni che gli permettono grosse imprese criminali senza colpo ferire. Benchè il commissario capo sospetti di lui, tutto gli va liscio, finchè la morte di un collega, durante un tentativo di rapina, non lo getta in piena crisi di coscienza. Decide di confessare e di consegnare la sua banda nelle mani della polizia, ma una pallottola dei complici lo ferma per sempre.
1952
Anna: Andrea
Regia di Alberto Lattuada,Sceneggiatura: Giuseppe Berto, Franco Brusati, Ivo Perilli, Giuseppe Malerba, Dino Risi, Rodolfo Sonego. Sceneggiatura: Giuseppe Berto, Franco Brusati, Ivo Perilli, Dino Risi, Rodolfo Sonego. Fotografia: Otello Martelli. Musiche: Nino Rota. Montaggio: Gabriele Varriale. Scenografia: Gino Brosio e Piero Filippone. Costumi: Giuliana Mafai. Direttore di Produzione: Fernando Pisani. Aiuto Regista: Paolo Heusch. Assistente alla Regia: Paolo Cossa e Roland Stragliati. Produzione: Carlo Ponti e Dino De Laurentiis per Lux Film. Distribuzione: Lux Film - Ricordi Video, Vivivideo, Panarecord (Classici del Cinema Italiano). Origine: Italia. Con Silvana Mangano (Anna), Vittorio Gasman (Vittorio), Jacques Dumesnil (Professor Ferri), Gaby Morlay, Sofia Lazzaro, Gaby Morlay (Madre Superiora), Patrizia Mangano (Luisa), Natascia Mangano (Lucia), Piero Lulli (Dottor Manzi), Dina Romano (Suor Virginia), Rosita Pisano (Suor Carmela), Bianca Doria (Una madre), Rocco D'Assunta (Un padre), Lila Rocco (Una nurse), Dina Perbellini (Un paziente), Emilio Petacci (Il colonnello), Ignazio Balsamo, Mariemma Bardi, Mimo Billi, Vittoria Donato, Paolo Ferrara, Tina Lattanzi, Armando Libianchi, Lamberto Maggiorani, Nino Marchetti, Carlo Mazzoni, Antonio Nicotra, Mimmo Poli, Otello Serio (108').
Anna ha deciso di prendere i voti. Una scelta definitiva. Non può e non deve tornare indietro. Fa l'infermiera nell'Ospedale Niguarda di Milano. Un giorno la sua vita viene sconvolta. Negli occhi di un ferito, infatti, riconosce lui. Andrea. Il grande amore della sua vita. L'avrebbe sposata. Il futuro era proprio lì, a portata dei sogni e delle realizzazioni… Lui le avrebbe fatto lasciare il lavoro, in quello squallido night club. Se solo quell'assurdo incidente non fosse mai capitato… Andrea infatti, anni prima, aveva ucciso per legittima difesa, l'ex amante di Anna. E la giovane donna, per espiare le colpe di entrambi, era entrata in convento. Ma all'amore non basta frapporre l'alibi della vocazione…
Questo è un film da record: è stato il primo lavoro italiano ad incassare oltre un miliardo di lire sul territorio nazionale. E' la prima pellicola straniera ad essere doppiata negli Usa. Forte dello stesso tris di protagonisti del fortunato Riso Amaro: la prorompente Silvana Mangano, contesa tra Vittorio Gassman e Raf Vallone. Per il regista Alberto Lattuada, invece, è un tentativo di riscatto dopo i risultati deludenti del film Luci del varietà. La vicenda è costruita su una serie di flashback che alternano le lacerazioni interiori di Anna ai ricordi brucianti, della sua storia con Andrea. Ne risulta così un'interessante ritratto di donna italiana, tra erotismo e senso del dovere. Una curiosità: le sorelle della Mangano, Patrizia e Natascia, interpretano rispettivamente il ruolo delle sorelle di Anna e Andrea. Mentre, tra le audaci cameriere del night-club c'è Sofia Lazzaro: quella che diventerà presto Sofia Loren. Appositamente per "Anna" fu composta la canzone "Non dimenticar (Don't Forget)" da Michele Galdieri (parole) e da P.G. Redi (musica). L'interpretazione fu affidata a Nat King Cole. Nella versione inglese le parole furono composte da Shelley Dobbins:
Non dimenticar means don't forget you are my darling Don't forget to be All you mean to me Non dimenticar my love is like a star, my darling Shining bright and clear Just because you're here
Please do not forget that our lips have met And I've held you tight, dear Was it dreams ago my heart felt this glow? Or only just tonight, dear?
Non dimenticar although you travel far, my darling It's my heart you own, so I'll wait alone Non dimenticar
Se ci separò, se ci allontanò L'ala del destino Non ne ho colpa, no, e mi sentiro sempre a te vicino
Roma ore undici: Carlo
Regia di Giuseppe De Santis. Soggetto e sceneggiatura: Cesare Zavattini, Basilio Franchina, Giuseppe De Santis, Rodolfo Sonego, Gianni Puccini. Fotografia: Otello Martelli. Operatore: Roberto Gerardi. Scenografia: Léon Barsacq. Arredamento e Costumi: Elio Costanzi. Montaggio: Gabriele Varriale. Musica: Mario Nascimbene. Musica diretta da Ugo Giacomazzi. Aiuto Regista: Elio Petri. Fonico: Giovanni Rossi. Produzione: Paul Graetz per Transcontinental Film (Roma - Parigi) - Titanus. Distribuzione: Titanus. Origine: Italia. Con Lucia Bosè (Simona), Carla del Poggio (Luciana Renzoni), Maria Grazia Francia (Cornelia), Lea Padovani (Caterina), Delia Scala (Angelina), Elena Varzi (Adriana), Massimo Girotti (Nando), Paolo Stoppa (Impiegato), Armando Francioli (Romoletto), Paola Borboni (Matilde), Irene Galter (Clara), Eva Vanicek (Gianna), Checco Durante (Padre di Adriana), Alberto Farnese (Augusto), Bianca Beltrami, Cabiria Guadagnino, Teresa Ellati, Maria Pia Trepaoli, Fulvia Trozzi, Donatella Trombadori, Helène Vallier, Nando di Claudio, Fausto Guerzoni, Michele Riccardini, Renato Mordenti, Piero Tordi, Ezio Rossi, Henry Vilbert, Marco Vicario, Mino Argentieri, Cabiria Guadagnino e con le protagoniste della sciagura Anna Maria Zijno, Maria Ammassari, Renata Ciaffi (105').
Nastro d'Argento per la migliore musica. E’ mattino a Roma. Davanti al cancello di un palazzetto di quattro pini al Largo Circense, una ragazza dall’aria spaurita tiene tra le mani un quotidiano aperto alla pagina degli annunci economici. Un dettaglio ci fa leggere una delle tante inserzioni nella colonna delle offerte di impiego :"Cercasi dattilografa primo impiego, miti pretese, presentarsi alle ore 11,00, Largo Circense n°37". Davanti al cancello giungono, alla spicciolata, altre ragazze. Sono in molte. Ce n’è di tutti i tipi: la pettegola e la sciagurata, la timida e l’arrogante, la popolana e la piccolo borghese. C’è Caterina, una puttana che sogna di sbarcare il lunario in maniera più rispettabile; c’è Simona, che ha abbandonato la sua facoltosa famiglia per andare a vivere insieme ad un giovane artista squattrinato; c’è Luciana, che ha il marito disoccupato; c’è l’eterea Cornelia, che per far bella figura s’è messa le scarpe col tacco, rubandole alla sorella. C’è Giorgetta, figlia di un generale in pensione. C’è Clara, che sogna di fare la cantante. E ne giungono altre ancora: in breve, dinanzi al cancello le ragazze formano una piccola folla. Finalmente arriva il ragioniere che ha fatto mettere l’annuncio sul giornale: "C’è un solo posto!", le avvisa. Le ragazze lo seguono per le scale. La lunga fila si snoda lungo le rampe. Le candidate entrano nell’ufficio una alla volta. Intanto, le altre aspettano fuori: qualcuna si lamenta, Clara intona una canzone, altre spettegolano. Cornelia, che mentre stava in strada ha accettato la corte di un simpatico marinaio, fa amicizia con Luciana. Persino Angelina, che fa la serva nel palazzo di fronte, si è messa in fila: aspira pure lei a diventare dattilografa. Una grandeagitazione comincia a serpeggiare tra le ragazze quando il ragioniere annuncia che, per motivi di tempo, potrà esaminare solo un piccolo gruppo di candidate, le prime trenta o quaranta della fila. Luciana, che è in uno degli ultimi posti, usa uno stratagemma per scavalcare le altre ragazze e ottiene di essere esaminata. Ma, quando esce dall’ufficio, nasce un’alterco che in breve si trasforma in una gran baruffa. La ringhiera scricchiola sotto ilo peso, si distacca e cade. Alcune rampe cedono. C’è un gran polverone. Grida di terrore. Passa qualche istante ed ecco i primi gemiti delle ragazze ferite. Accorrono le ambulanze, i pompieri e la polizia. Luciana, la ragazza che ha provocato la tragica baruffa, esce illesa dal palazzetto e fugge via. All’ospedale le ragazze ferite vengono visitate da genitori, amici e parenti. Solo una versa in gravi condizioni: è Cornelia, che spirerà qualche ora più tardi. Il padre di Adriana, che fa il vetturino, scopre con raccapriccio che sua figlia è incinta. Nella camerata, intanto, si aggira un giornalista della Radio, che raccoglie le testimonianze delle ragazze. A Clara il radiocronista offre la sospirata occasione di cantare davanti ai microfoni della Radio. Sono arrivati pure i genitori di Simona e cercano di convincere la ragazza ad abbandonare il suo squattrinato amante, che non potrà mai offrirle una vita confortevole. Caterina, la puttana, è uscita illesa dal crollo ed è infastidita dalla presenza di un ricco commerciante toscano che insiste per passare qualche ora con lei. Alla fine Caterina accetta e se lo porta a casa sua. Ma "casa sua" è una miserabile baracca e l’uomo, che non se la sente più di darsi ai bagordi, se ne valasciandole dei soldi. Angelina, la serva, s’è fatta solo qualche graffio. Ma ha preso una decisione importante: non farà più la serva, anche a costo di dover tornare al suo paesino. Una delle ragazzescampate al crollo si propone subito per il posto di serva rimasto vacante. Adriana si riconcilierà col padre. E Simona tornerà dal suo pittore squattrinato. Intanto il maresciallo ha avviato un’ inchiesta per accertare le responsabilità dell’accaduto. Si reca sul luogo del sinistro ad interrogare il proprietario del palazzo, il costruttore, gli inquilini, il ragioniere ed alcune delle ragazze. Anche Luciana, che si sente colpevole della morte di Cornelia, viene convocata: è disperata, tanto che per un attimo pensa al suicidio. Ma l’arrivo del marito scongiura la nuova tragedia. Ormai s’è fatta sera: se ne tornano tutti a casa. Anche il maresciallo. C’è solo una ragazza ferma davanti al cancello. "Quel posto di dattilografa deve essere ancora libero!", confessa timidamente ad un cronista.
Uomini senza pace (Los ojos desan huellas): Martin Giordan
Regia di José Luis Saenz De Heredia. Soggetto di Carlos Blanco. Produzione: Chapalo. Distribuzione: Centro Latino. Origine: Spagna. Con Elena Varzi (Berta Ayala), Julio Peña (Roberto Ayala), Fernando Fernán Gómez (Agente Díaz), Emma Penella (Lola), Félix Dafauce (Commissario Ozalla), Gaspar Campos (Conserje), Aníbal Vela (Commissario Principale), Fernando Sancho (Commensale irascibile), Carlos Díaz de Mendoza (Prestamista), Antonio Riquelme (Sereno), Beni Deus (Impiegato del Caffé Gijón), Julia Pachelo, Juana Mansó (Impiegata del telefono), Francisco Bernal (Guida de El Escorial) (100').
L'avvocato Martin, radiato dall'albo in seguito ad una scandalo, è sceso di gradino fino a fare il piazzista di profumi. Una sera, al ristorante, ha un alterco con Ruiz, suo ex compagno d'università, ricco ed elegante libertino, totalmente ubriaco. Dopo averlo picchiato, Martin è costretto ad accompagnarlo a casa, dove conosce sua moglie, bella donna, che il marito tradisce. Martin se ne innamora. Nei giorni seguenti Ruiz si serve dell'amico come di un paravento, per nascondere alla moglie le sue avventure. Una notte Ruiz invoca l'aiuto di Martin: sorpreso presso una donna, ha litigato con un tale, che teme di aver ucciso spingendolo giù dalle scale. Martin accerta che l'uomo è solo ferito; ma dà ad intendere a Ruiz che è morto. Fingendo di voler sottrarre Ruiz alle ricerche della giustizia, gli consiglia di simulare un suicidio in luogo pubblico: facendolo credere morto, egli lo farà fuggire. Tradito da Martin, Ruiz mentre crede di simulare il suicidio, s'uccide veramente. Non essendovi prove contro Martin, la polizia deve accettare la versione della morte volontaria; ma la vedova che, malgrado tutto, amava suo marito, non l'accetta. Essa si finge innamorata di Martin, si promette a lui, e l'induce così a confessare il suo delitto. Quando s'accorge del tranello in cui è caduto Martin uccide la donna e si consegna alla polizia.
Carne inquieta: Peppe
Regia di Silvestro Prestifilippo e Carlo Musso. Sceneggiatura: Carlo Musso, Silvestro Prestifilippo, Jacques Remy, J. Rosso. Fotografia: Carlo Nebiolo. Musiche: Alessandro Cicognini. Scenografia: Carlo Egidi, Vittorio Valentini. Direttore di Produzione: Franco Serino. Produzione: Paolo Montesano. Distibuzione: Regionale. Origine: Italia. Con Marina Berti, Luigi Cimara, Clara Calamai, Giuseppe Chinnici, Ada Colangeli, Angelo Dessy, Mary Jokam, Diana Lante, Silva Melandri, Achille Millo, Adolfo Ottorino Guerrino, Pina Piovani, Gino Saltamerenda, Aldo Silvani, Bruno Smith, Liliana Tellini, Dino Terra, Pietro Tordi, Maria Zanoli (90').
Un melodramma calabrese tratto dal romanzo di Leonida Repaci. Il contadino Peppe fugge dal paese con l'amata Femia, che non può sposare, perchè lei è troppo più ricca di lui. Ma i compaesani li raggiungono e approfittano di Femia, che finisce disperata in convento. Peppe impazzito torna al paese e comincia ad incendiare una ad una tutte le case degli uomini che hanno violentato Femia: i paesani dopo aver cercato inutilmente di fermarlo lo uccidono.
Camicie rosse: Giuseppe Garibaldi
Regia di Goffredo Alessandrini e Francesco Rosi. Soggetto: Enzo Biagi, Suso Cecchi D'Amico, Renzo Renzi, Sceneggiatura: Enzo Biagi, Sandro Bolchi, Suso Cecchi D'Amico, Nino Frank, Anna Magnani, Renzo Renzi, Mario Serandrei. Fotografia: Leonida Barboni, Mario Parapetti, Marco Scarpelli. Musiche: Enzo Masetti. Scenografia: Alfredo Montori. Coproduzione: P.G.F. - Alessandrini (Italia Francia). Distribuzione Sangraf - PGF - Regionale. Origine: Italia. Con Anna Magnani (Anita Garibaldi), Serge Reggiani (Lantini), Michel Auclair (Un volontario), Carlo Ninchi (Ciceruacchio), Gino Leurini (Andrea), Alain Cluny (Bueno), Jacques Sernas (Gentile), Emma Baron, Giulio Battiferri, Memo Benassi, Ciro Berardi, Enzo Cerusico, Luca Cortese, Peppino De Martino, Attilio Dottesio, Luigi Esposito, Cesare Fantoni, Felice Minotti, Marisa Natale, Piero Pastore, Massimo Serato, Pietro Tordi, Joop Van Hulsen (99').
Film sfortunato per traversie produttive. Un incidente costrinse Alessandrini a passare la mano a Francesco Rosi, suo assistente, che lo portò a termine. L'opera, che ambiva ad essere una ricostruzione attendibile d'un momento della vita di Garibaldi (dalla caduta della Repubblica Romana alla fuga nel Ravennate e alla morte di Anita), risulta purtroppo frammentaria e approssimativa.
1953
Perdonami: Stefano
Regia di Mario Costa. Soggetto di Mario Costa e Giuseppe Valentini. Sceneggiatura di Mario Costa, Alessandro De Stefani, Anton Giulio Majano e Mario Monicelli. Fotografia: Mario Bava. Musiche: Carlo Rustichelli. Musica diretta da Ferdinando Previtali. Scenografia: Virgilio Marchi. Produzione: Guido Gianbartolomei e Carlo Salsano per Royal Film - Rizzoli Editore. Distribuzione: Dear Film. Con Antonella Lualdi, Tamara Lees, Marisa Allasio, Dante Maggio, Dante Vitale, Celeste Almieri Calza, Emma Baron, Valeria Bonamano, Aldo Bufi Landi, Laura Carli, Marga Cella, Giuseppe Chinnici, Annette Ciarli, Carlo D'Angelo, Attilio Dottesio, Clelia Genovese, Zoe Incrocci, Anna Maestri, Augusto Pennella, Aldo Pini, Patrizia Remiddi, Rossana Rory, Lina Tartara Minor (90').
Stefano, traviato da cattivi amici, partecipa ad un furto in un magazzino del porto. Colti sul fatto, i ladri fuggono ed uno di loro uccide il guardiano. Per sottrarsi alla cattura Stefano fugge nel Venezuela: sua madre e la sua giovane sorella Anna sono oppresse dal dubbio ch'egli si sia reso colpevole d'assassinio. Il fratello del guardiano ucciso, Marco, viene a Genova col proposito di vendicare il fratello: avendo conosciuto Anna, se ne innamora. Anna ricambia il suo affetto e quando da una lettera di Stefano apprende che suo fratello non è stato l'uccisore del guardiano, acconsente a divenire sua moglie: il matrimonio, allietato dalla nascita di due figli, è felice. Dopo sei anni, Stefano ritorna a Genova: i suoi ex compagni, temendo ch'egli riveli la verità, gli impongono di ripartire, ma gli permettono d'incontrare sua sorella in un alberghetto equivoco. Si tratta però soltanto di un tranello: entrata nell'albergo, Anna non vi trova Stefano, ma un bandito, che tenta di usarle violenza. Della situazione approfitta Nadia, una sgualdrina, innamorata di Marco, cui dà ad intendere che sua moglie lo tradisce. Intanto Stefano riesce ad avvertire la polizia, che arresta tutti i banditi. Anna, ingiustamente accusata d'adulterio, tenta d'uccidersi; ma è fermata in tempo da Marco, che s'è ricreduto.
Gli eroi della domenica (Sunday's Heroes): Bardi
Regia di Mario Camerini. Soggetto di Franco Brusati, Ennio De Concini, Lionello De Felice, Dino Risi. Sceneggiatura: Franco Brusati, Mario Camerini, Lionello De Felice. Fotografia: Mario Bava. Musiche: Alessandro Cicognini. Montaggio: Adriana Novelli. Scenografia: Piero Filippone. Produzione: Rizzoli Film e Mario Camerini. Distribuzione: Dear Cineriz. Origine: Italia. Con Marcello Mastroianni, Elena Varzi, Carmine Greco, Cosetta Greco (Laura), Franco Interlenghi, Galeazzo Benti, Gianni Cavalieri, Erno Crisa, Walter Crosini, Ada Dondini, Cesare Fantoni, Alma Giusi, Carlo Lamas, Guido Martufi, Marisa Merlini, Sandro Ruffini (Dottore), Giovanna Scotto, Guglielmo Barnabò, Emilio Carton, Enrico Cristallini, Walter Crociani, Ettore Jannetti, Calciatori Milano, Aldo Nardi, Vittorio Pozzo, Tertù Sandborg, Luciano Scroccano, Florindo Stocchi, Paolo Stoppa, Franca Tamantini, Silvano Tartaglini, Maria Pia trepaoli, Livio Urbani, Valentino Valli, Enrico Viarisio, Piero Vitiello (98').
Una squadra di calcio deve giocare nell'ultima partita di campionato per ottenere una definitiva classifica. Dirigenti e tifosi confidano soprattutto nel centro-attacco Bardi, campione di gran classe. Il giorno prima dell'incontro, Bardi riceve la visita della sua amante, Laura, che lo esorta a non impegnarsi a fondo, lasciando che la sua squadra sia battuta. Se farà così, avrà una ricompensa di tre milioni, che potranno godersi insieme. Indignato, Bardi scaccia Laura. Al colloquio ha assistito involontariamente un ragazzetto, e Bardi lo prega di serbare il segreto. La mattina dell'incontro, Bardi si reca da un medico per sottoporsi ad un esame radiografico, ma il medico è costretto ad affidarlo ad un assistente. All'ora stabilita, Bardi scende in campo coi suoi; ma i tiri del centro-attacco risultano imprecisi e il primo tempo finisce col vantaggio degli avversari. Nell'intervallo egli incontra il ragazzetto e nei suoi occhi crede di vedere l'ombra di un dubbio. Intanto giunge il medico che, in base ai risultati dell'esame, l'invita a non riprendere la partita. Benchè sofferente, Bardi raccoglie le sue energie e con eroico sforzo riesce ad assicurare la vittoria della sua squadra. Alla fine cade a terra sfinito: egli non giocherà più, ma si riavrà e troverà conforto nell'amore di una brava ragazza.
Thérèse Raquin (The Adultress): Laurent
Regia di Marcel Carné. Soggetto: Emile Zola. Sceneggiatura: Marcel Carnè, Charles Spaak. Fotografia: Roger Hubert. Musiche: Maurice Thiriet. Dialoghi: Charles Spaak. Produzione: Hakim per La Lux Film. Distribuzione: Lux Film. Origine: Francia - Italia. Con Simone Signoret (Thérèse Raquin), Sylvie Duby (Camille Raquin), Maria Pia Casilio (Georgette), Marcel André (Michaud), Martial Rèbe (Grivet), Paul Frankeur (Ispettore), Alain Terrane (camionista), Bernard Véron (Postino), Jean Sylvère, Françoise Vernillat (Françoise), Lucien Hubert (Capostazione), Jacques Hiling, Jean Rozenberg, Madeleine Barbulée (Signora Noblet) (105').
Teresa, innamorata di un camionista italiano, confessa tutto al marito che le chiede di andare con lui a Parigi prima di abbandonarlo, ma scoppia una lite e l'amante uccide l'uomo. Un ricattatore ha visto tutto e, nonostante costui muoia in un incidente, il destino provvederà alla punizione della coppia.
Da "Destini di donne" (Love, Soldiers and Women - Destinées) Lisistrata, nemica della guerra: Callias
Regia di Marcello Pagliero, Jean Delannoy, Christian-Jaque. Con Eleonora Rossi Drago (Angela), Claudette Colbert (Elisabetta), Mirko Ellis (Anthony), Michèle Morgan (Giovanna d'Arco), Michel Piccoli (Pasquerel), Andrée Clément (la madre) (94'). Lisitrata, nemica della guerra. Regia: Christian-Jaque. Soggetto: Jean Ferry, Henry Jeanson, Gian Luigi Rondi. Sceneggiatura: Jean Ferry, Henry Jeanson, Gian Luigi Rondi. Fotografia: Raffaele Masciocchi, Christian Matras. Musiche: Roman Vlad. Scenografia: Jean D'Eaubonne, Ottavio Scotti. Origine: Francia - Italia. Con Martine Carol (Lisistrata), Paolo Stoppa (Niceforo), Anna Amendola, Nerio Bernardi, Pussy Bethlen, Mario Carotenuto, Nyta Dover, Patrizia Lari, Susanne Levesy, Giuseppe Porelli, Aldo Silvani.
Il soggetto è impegnativo: la donna e la guerra. Nel primo dei tre episodi, la vedova di un soldato Usa lascia all'amante italiana del marito il figlio nato dai loro rapporti; nel secondo Giovanna D'Arco (Michéle Morgan) vince gli inglesi e muore martire; nell'ultimo, dal titolo "Lisistrata nemica della guerra" (protagonista: Raf Vallone), Lisistrata e le altre donne ateniesi si rifiutano al proprio consorte fino a quando lo Stato non conclude la lunghissima guerra contro Sparta.
Delirio (Orages): Andrea
Regia di Giorgio Capitani e Pierre Billon. Sceneggiatura: Pierre Billon, Vittorio Calvino, Giorgio Capitani. Fotografia: Gabor Pogany. Musiche: Renzo Rossellini. Scenografia: Mario Chiari. Produzione: Bellotti Film (Roma), S.G.C. (Parigi). Distribuzione: Bellotti Film - Republic. Con Françoise Arnoul (Françoise), Elena Varzi (Elena), Ave Ninchi, Giorgio Albertazzi, Ferdinando Cappabianca, Annetta Ciarli, Alessandro Fersen, Guglielmo Inglese, Berto Monaci, Rita Andreana, Roberto Onorati, Aldo Silvani, Andrea Valle (90').
Dalla Commedia "Le Venin" di Henric Bernstein. Molto attaccato alla propria donna Elena, Andrea accetta tuttavia di intrattenersi con Françoise fidanzata di suo cognato. E' il colpo di fulmine immediato a tal punto che Andrea decide di rifarsi una nuova vita. Françoise apprende nel corso di una discussione con Elena che quest'ultima aspetta un bambino. A questo punto Françoise accetta di tirarsi in disparte.
1954
Domanda di grazia (Obsession): Aldo Giovanni
Regia di Jean Delannoy. Soggetto di Antoine Blondin, Jean Delannoy. Sceneggiatura: Antoine Blondin, Jean Delannoy, Roland Laudenbach. Produzione: Continental. Distribuzione: Ceiad. Origine: Francia - Italia. Con Michèle Morgan (Hélène Giovanni), Maria Mercader (Arlette Bernardin), Jacques Castelot (Me Ritter), Robert Dalban (Ispettore Chardin), Dora Doll (L'entraîneuse), Albert Duvaleix, Jean Gaven (Alexandre Buisson), Olivier Hussenot (Louis Bernardin), Louis Seigner, Roberto Reina (100').
Due acrobati, Aldo ed Hélène, lavorano insieme. Un giorno lui le chiede di sposarlo e lei accetta. Aldo ha un incidente e a sostituirlo arriva Alex. Tra i due non corre buon sangue e Aldo teme che il rivale gli insidi la moglie. Quando Alex viene misteriosamente ucciso, Hélène si convince a tal punto della colpevolezza del marito che lo denuncia.
La spiaggia (La pensionnaire)
Regia di Alberto Lattuada. Soggetto: Alberto Lattuada. Sceneggiatura: Alberto Lattuada, Luigi Malerba, Rodolfo Sonego, con la colllaborazione di Charles Spaak. Fotografia: Mario Craveri. Musiche: Piero Morgan. Montaggio: Mario Seramdrei. Scenografia: Dario Cecchi, Maurizio Serra Chiari. Costumi: Dario cecchi, Maurizio serra Chiari. Produzione: Titanus Gamma/Film Française C.C.C. (Parigi). Distribuzione: Titanus. Origine: Italia. Con Martine Carol, Carlo Bianco, Mario Carotenuto, Valeria Moriconi, Clelia Matania, Carlo Romano, Anna Bassi, Mara Berni, Bruno Bettiol, Mario Bettiol, Georges Brehat, Patrizia Deaton, Edouard Delmont, Marco Ferreri, Nada Fiorelli, Ennio Girolami, Enrico Glori, Elio Lo Cascio, Rosy Mazzacurati, Luciana Momigliano, Elly Norden, Turi Pandolfini, Nico Pepe, Anna Gabriella Pisani, Zina Racewsky, Marcella Rovena, Sandro Somarè, Francesco Tensi, Maria Pia Trepaoli, Giancarlo Zarfati (100')
Anna Maria Montorsi, una giovane donna che vive in una "casa chiusa", si prende una vacanza per condurre al mare la propria bimba, Caterina. Le circostanze la obbligano a prendere alloggio in un albergo di lusso, frequentato dalla ricca borghesia: ella si spaccia per vedova e il suo contegno serio e dignitoso le concilia le generali simpatie. Tutto va bene fino al giorno in cui nell'albergo prende alloggio un tale che conosce Anna Maria e sa quale sia la sua vera condizione. Egli tenta di abbordarla con galanti proposte: respinto, si vendica rivelando ad un amico il doloroso segreto che la donna ha finora potuto custodire. Un incidente fa si che la verità venga ben presto conosciuta da tutte le ospiti dell'albergo, le quali, benchè il loro contegno sia tutt'altro che irreprensibile, si mostrano indignate e reclamano l'espulsione della pecora nera. La sera stessa però si produce un colpo di scena: un maturo miliardario, ch'è il più ricco proprietario del luogo e nutre per la donna un onesto interesse, le offre il suo braccio e le fa percorrere tutta la passeggiata tra i reverenti saluti dei villeggianti. Anna Maria può ritornare a fronte alta al suo albergo.
Siluri Umani: Comandante Carlo Ferri
Regia di Antonio Leonviola e Marcantonio Bragadin. Soggetto di Marcantonio Bragadin. Sceneggiatura: Marcantonio Bragadin, Giangiacomo Cossa, Ennio De Concini. Fotografia: Riccardo Pallottini. Musiche: Angelo Francesco Lavagnino. Scenografia: Flavio Mogherini. Produzione: Carlo Ponti - Dino De Laurentiis per Ponti De Laurentiis Cin.Ca - Valentia Film. Distribuzione: Paramount. Origine: Italia. Con Andrea Checchi (Giorgio), Franco Fabrizi (Antonio), Elena Varzi (Anna Avanzi), Ettore Manni (Marco), Paolo Bergamaschi (Un secondo superstite), Nerio Bernardi (Capitano Mauri), Franco Chianese (Sommergibilista), Emilio Cigoli (Ammiraglio), Giovanni De Fazio (Pietro), Evar Maran (Un superstite), Christian Marquand (Paolo), Enrico Maria Salerno (Virgilio), Carlo Pedersoli (Magrini), Gino Anglani, Dora Calindri, Saverio Capriò, Giovanni Di Fazio, Cesare Fantoni, Livio Lorenzon, Federico Scarlatti (98').
Dopo pochi giorni di lavorazione, Leonviola venne sostituito da carlo Lizzani che non volle che apparisse il suo nome nei titoli. Collaborazione alla scenografia: non accreditati Carlo Lizzani e Franco Brusati.
Nella scuola per mezzi d'assalto della Marina Italiana vengono addestrati gli uomini che dovranno condurre gli audaci barchini contro gli sbarramenti e le navi nemiche. Quand'è+giunta l'ora, gli uomini partono per destinazione ignota: un idrovolante li porta nell'isola di Stampalia. Là soltanto apprendono che dovranno assalire il porto di Suda, importante base, che accoglie le navi da guerra inglesi destinate a molestare ed impedire la navigazione delle navi italiane. Recatosi al comando, a Lero, il comandante dei mezzi d'assalto apprende che un convoglio italiano ha lasciato Tobruk: alcune unità nemiche, entrate nella baia di Suda, si preparano ad attaccarlo. Il comandante riparte per Stampalia a bordo di un sommergibile: quando questo emerge, in vista di Stampalia aerosiluranti inglesi appaiono all'orizzonte. Tra il sommergibile e le aerosiluranti ha luogo una lotta disperata: ben presto centrato da due siluri, il sommergibile affonda incagliandosi sul basso fondale. Da Stampalia gli uomini si portano sul luogo dell'affondamento: con sforzi sovrumani riescono a salvare marinai e ufficiali, tra i quali c'è il loro comandante. Il piano dell'attacco alla baia di Suda viene preparato nei minimi particolari. La sera del 25 marzo, con tempo bello i barchini d'assalto vengono messi in acqua a dieci miglia dalla costa di Suda. La prima e la seconda ostruzione vengono oltrepassate; i proiettori scrutano ininterrottamente lo specchio d'acqua del porto. Alle 4,30 si arriva alla terza ostruzione: è impossibile superarla. Uno dei piloti si lancia contro l'ostacolo per farlo saltare, andando incontro a sicura morte. Si ode il fischio dei marinai inglesi che danno la sveglia. Il comandante dà il via e i barchini sfrecciano veloci, nel silenzio del porto, verso i grandi bersagli ormai vicinissimi.
1955
Il segno di Venere: Ignazio
Regia di Dino Risi. Soggetto: Edoardo Anton, Luigi Comencini, Dino Risi, Franca Valeri. Sceneggiatura: Edoardo Anton, Luigi Comencini, Ennio Flaiano, Dino Risi, Franca Valeri. Fotografia: Carlo Montuori. Musiche: Renzo Rossellini. Montaggio: Mario Seandrei. Scenografia: Gastone Medin. Produzione: Marcello Girosi per la Titanus. Distribuzione: Titanus. Origine: Italia. Con Sofia Loren (Agnese), Franca Valeri (Cesira), Vittorio De Sica (Alessio), Peppino De Filippo, Maurizio Arena, Giuseppe Chinnici, Eloisa Cianni, Anita Durante, Franco Fantasia, Lina Gennari, Gustavo Giorgi, Furio Meniconi, Mario Meniconi, Tina Pica, Virgilio Riento, Marcella Rovena, Marcello Ruffini, Alberto Sordi, Leopoldo Trieste (100').
La Direzione della recitazione di questo film sarebbe affidata a Vittorio De Sica. Cesira e Agnese sono cugine e vivono insieme, in casa del padre di Agnese. Quest'ultima è una bella ragazza, mentre Cesira, sognatrice e sentimentale, è piuttosto bruttina: quando sono insieme, Agnese richiama su di sé tutti gli sguardi e la cugina resta nell'ombra. Ciò nonostante Cesira non dispera di trovare l'uomo della sua vita, perché un'indovina le ha detto che ella è nel «segno di Venere». Ella cerea quindi di approfondire ogni conoscenza maschile ed ha così l'occasione di avvicinare Romolo, un ragazzaccio, che vive d'espedienti, ed un maturo sedicente poeta Alessio che la conquista col suo fare distaccato e superiore. Un incidente fortuito le fa conoscere Ignazio, un aitante pompiere: ma costui, quando conosce Agnese, si dedica tutto alla bella cugina. Una sera tutti gli amici si trovano casualmente riuniti. Dopo cena Cesira se ne ritorna con Alessio, il quale si fa accompagnare a casa; ma il suo contegno non è incoraggiante. Cesira, sconsolata, va ora verso casa sua ma qui l'aspetta una più amara sorpresa: dietro il portone vede Ignazio e Agnese, che s'abbracciano. Ella cerca la compagnia di Romolo, ma il giovanotto, accusato di furto, viene arrestato. La relazione tra Agnese e Ignazio non è rimasta senza conseguenze un rapido matrimonio verrà a sanare una situazione scabrosa. A Cesira non resta ormai che riprendere con animo amareggiato la solita esistenza.
Il segreto di Suor Angela (Le secret de soeur Angèle): Marcello Maglione
Regia di Léo Joannon. Soggetto: Léo Joannon. Fotografia: Robert Lefebvre. Musiche: Michel Michelet. Coproduzione: Cino Del Duca, Regina, Filmsonor e Cinedis. Distribuzione: Cino Del Duca. Origine: Francia - Italia. Con Sophie Desmarets, Enrico Glori, Berthe Vovy (95').
Suor Angela resta coinvolta nell'uccisione di un antiquario noto come un poco di buono ed intravede il volto dell'assassino. A distanza di tempo, imbarcandosi da Marsiglia per l'Indocina, la suora rivede il killer che, braccato dalla polizia ed ignaro dell'identità di Angela, le confida il suo crimine. La giovane suora, impietosita dalla vicenda, si prende cura del povero Marcello. Lui si innamora e finirà per costituirsi alla polizia.
L'isola delle Donne sole (Le possédèes): Angelo
Regia di Charles Brabant. Soggetto: Ugo Betti. Sceneggiatura: Charles Brabant. Fotografia: Edmond Sechan. Coproduzione: Letitia (Roma), Les Films Marceau (Parigi). Distibuzione: Dear Film (1957). Origine: Francia - Italia. Vietato: ai minori di 16 anni. Con Madeleine Robinson, Magali Noel, Dany Carrel (90').
Tratto dalla commedia "Delitto all'Isola delle Capre" di Ugo Betti. Un uomo sconvolge con la sua presenza il finto equilibrio di tre donne che coabitano in una solitaria fattoria su un'isola desolata. Ognuna lo vorrebbe per sè, in un crescendo di tensione emotiva.
Andrea Chenier: Andrea
Regia di Clemente Fracassi. Sceneggiatura: Mario Curradi, Clemente Fracassi, Anna Gobbi, Jacques Remy. Fotografia: Piero Portalupi. Musiche: Umberto Giordano. Adattamento musicale: Giulio Sonzogno. Orchestra diretta da Franco Ferrara. Montaggio: Mario Bonotti. Scenografia: Flavio Mogherini. Costumi: Marcel Escoffier. Direttore di produzione: Mario Cecchi Gori. Aiuto Regia: Anna Gobbi. Assistente Regista: Antonio Thellung. Fonico: Aldo Calpini, Franco Groppioni. Coproduzione: Lux Film (Roma), Lux De France (Parigi). Distribuzione: Lux Film, Golden Video. Origine: Italia. Con Antonella Lualdi, Michel Auclair, Antonio Pierfederici, Piero Carnabuci, Claude Beauclair, Alfredo Bianchini, Franco Castellani, Fernando Cicero, Ferruccio Colla, Decimo Cristiani, Denis D'Ines, Tiziana Delfi, Rosanna Fabrizi, Charles Fawcett, Angelo Galassi, Marco Guglielmi, Giorgio Gusso, Marianna Liebl, Mario Mariani, Franca Mazzoni, Felice Minotti, Berto Monaci, Valeria Montesi, Rina Morelli, Aldo Saporetti, Sergio Tofano, Michael Tor, Catherine Valnay, Maria Zanoli (110').
Dall'Opera omonima di Umberto Giordano e dal libretto di Luigi Illica. Andrea Chénier poeta e uomo politico s'innamora di un'aristocratica fanciulla concupita anche dal servo Gérard. Scoppia la rivoluzione francese e Chénier e Gérard sono tra i capi, ma Chénier è un moderato, per di più amante di una nobildonna. Gérard ci mette poco a portarlo davanti al comitato di salute Pubblica e a farlo condannare.
1956
No Escape
Con Magali Noel (89').
Un'incantevole vedova, sotto l'attento occhio di un malvagio patrigno, viene coinvolta da un tipo che evade dalla prigione.
Rosa nel fango (Rose Bernd - The Sins of Rose Bernd): Arthur Streckmann
Regia di Wolfgang Staudte. Soggetto di Gerhart Hauptmann e Walter Ulbrich. Fotografia: Klaus Von Rautenfeld. Musiche: Herbert Windt. Produzione: Bavaria Filmkunst. Distribuzione: RKO. Origine: Germania. Con Maria Schell (Rosa Bernd), Käthe Gold (Henriette Flamm), Leopold Roberti (Christoph Flamm), Hannes Messemer (Augusto Keil), Arthur Wiesner, Christa Keller, Siegfried Lowitz, Helmut Brash (90').
La contadina Rosa lavora presso il ricco Flamm. Della ragazza si innamora un operaio, Guglielmo. ma a sedurla è il padrone. C'è di mezzo anche il padre di Rosa, che le ha scelto come marito il mite Augusto. La donna resta incinta ma partorisce un bambino morto. E' dunque al massimo della disperazione, ma a soccorrerla accorre Augusto.
Uragano sul Po (Liebe)
Regia di Horst Hacler. Coproduzione: C.C.C. (Berlino), Esedra (Roma). Distribuzione: Regionale. Origine: Germania. Con Maria Shell, Eva Rotthaus, Ave Ninchi (93').
La storia di due sorelle berlinesi, una innamorata del marito dell'altra. Quest'ultima muore durante un'alluvione nella bassa padana, ma non per questo il sogno d'amore dell'altra si realizzerà.
1957
Guendalina: Guido, padre di Guendalina
Regia di Alberto Lattuada. Soggetto: Valerio Zurlini. Sceneggiatura: Leonardo Benvenuti, Jean Blodel, Piero De Bernardi, Alberto Lattuada. Fotografia: Otello Martelli. Musiche: Piero Morgan. Montaggio: Leo Catozzo. Scenografia: Maurizio Serra Chiari. Produzione: Carlo Ponti Cinematografica, CEI Incom (Roma), Les Films Marceau (Parigi). Distribuzione: CEI Incom. Con Jacqueline Sassard, Sylva Koscina, Raf Mattioli, Leonardo Botta, Loretta Capitoli, Lilli Cerasoli, Enzo Cerusico, Tonino Cianci, Giancarlo Cobelli, Decimo Cristiani, Titti Fabiani, Carla Gravina, Fanny Landini, Patrizia Lari, Fiorella Lavelli, Gloria Ledal, Fiammetta Lovatelli, Pietro Malò, Antonio Mambretti, Geronimo Meynier, Emanuele Pantanella, Nadia Scarpitta, Flavia Solivani, Patrizia Tosi (103').
Nastro d'Argento per il miglior soggetto e sceneggiatura. E' stato il debutto della protagonista Jacqueline Sassard, alla quale fu dedicata un'ampia campagna pubblicitaria che la carriera successiva dell'attrice, bella ma inespressiva, non sempre giustificò. Guendalina è una ragazza giovanissima, figlia di un ricco ingegnere, che insieme ai genitori passa le vacanze al mare, a Viareggio. Ella ha intorno a sè un gruppo di giovani e spensierati amici e, piuttosto viziata in famiglia, ama essere corteggiata; ma ha un carattere autoritario e alquanto scontroso. I suoi genitori, Francesca e Guido, ancora giovani, non vanno d'accordo, perchè lei rimprovera a lui le numerose avventure extraconiugali. In casa Guendalina tiene le parti del padre, dal quale ottiene tutto cio' che vuole; benchè la madre cerchi da farle comprendere le proprie ragioni. Il dissidio dei genitori prolunga la loro permanenza a Viareggio; ma, mentre molti dei giovani amici sono partiti, Guendalina si accorge delle particolari attenzioni che le usa Oberdan, un giovane e timido studente d'architettura. Quando questi va a caccia, ella vuole seguirlo, procurandogli del guai e facendogli sequestrare il fucile. La ragazza parla all'amico dei dissidi esistenti tra i suoi genitori e gli racconta come questi pensino di separarsi; la loro amicizia si fa piu' sentita e sincera, tanto che Guendalina non disdegna di passare la notte in casa di Oberdan, per aiutarlo, com'ella dice, a studiare, nonostante i timidi rimbrotti della madre di lui. Al ritorno a casa trova i genitori preoccupati per la sua assenza: il padre mostra maggiore comprensione, aiutandola poi a ritrovare l'amico che intanto è stato promosso agli esami. Mentre a poco a poco l'amicizia tra i due giovani si trasforma in amore, anche i genitori, che hanno trovato nell'affetto della figliola un punto d'incontro, si riconciliano e decidono di fare un lungo viagglo. Per Guendalina è un momento assai duro: giacchè mentre gioisce per la riconciliazione dei genitori, è costretta a lasciare Oberdan.
Ho giurato di ucciderti (La Venganza): Luis
Regia di Juan Antonio Bardem. Soggetto: Juan Antonio Bardem. Sceneggiatura: Juan Antonio Bardem. Musica: Isidro B. Maiztegui. Montaggio: Margarita Ochoa. Coproduzione: Svevia Guion (Spagna) - Vides (Italia). Origine: Spagna. Con Carmen Sevilla, Jorge Mistral, Arnoldo Foà, Fernando Rey, Jose Maria Prada, Manuel Alexandre, Manuel Peiro, Luis Seigner, Conchita Bautista, José Marco Davo, Rafael Bardem, Maria Zanoli (90').
Antiche faide separano le famiglie di Juan e Luis. Il lavoro comune dei campi lentamente avvicina i due giovani. La storia d'amore tra la sorella di Juan e Luis cementa la nuova pace.
La trappola si chiude (Le piège): Gino Carsone
Regia di Charles Brabant. Soggetto: Jacques Marceron. Sceneggiatura: Charles Brabant, Jacques Marceron, Andrè Tabet. Fotografia: Edmond Sechan. Musiche: Alain Goraguer, Maurice Le Roux. Montaggio: Huguette Brabant. Coproduzione: Globe Omnium (Francia), Electra (Italia). Distribuzione: Cineselezione. Origine: Francia. Con Michel Bouquet, Dany Carrel, Roland Lesaffre, Magali Noël (Cora Caillé), Madeleine Robinson, Charles Vanel (Caillé), Betty Schneider (97').
Jane Eyre (TV/RAI)
Regia di Anton Giulio Majano. Soggetto: Charlotte Bronte. Con Ilaria Occhini.
Dal romanzo di Charlotte Bronte. Inghilterra, fine ottocento. Jane Eyre, figlia illegittima vive affidata a una famiglia che la odia. La terribile zia la affida a una scuola durissima. Entrata a tredici anni, Jane ne esce a ventitrè con la qualifica di insegnante. Assunta presso la famiglia di un nobile come istitutrice, si fa apprezzare e amare dal padrone. Lui la sposerebbe, ma ha già una moglie pazza, che vive in una soffitta. Alla fine il destino è benevolo. Jane eredita una fortuna e sposa l'uomo rimasto vedovo. Vivranno felici ed avranno figli.....
1958
La Violetera: Fernando
Regia di Luis César Amadori. Soggetto di M. Villegar Lopez. Adattamento di André Tabet. Fotografia: Antonio L. Ballesteros. Musiche di Juan Quintero. Montaggio di Antonio Ramírez de Loaysa. Origine: Spagna. Coproduzione: Lux (Italia - Spagna). Con Sara Montiel, Frank Villard, Tomàs Blanco, Emilio Alonso, Modesto Blanch, Julia Delgado Caro, Charles Fawcett, Félix Fernández, María Francés, Rosa Fúster, Aurora García Alonso, Julio Goróstegui, María Gámez, Rufino Inglés, Ana de Leyva, Ana Mariscal, Teófilo Palou, Heriberto Pastor Serrador, Robert Pizani, Carmen Rodríguez, Nora Samsó, Tony Soler, Vicente Soler, Blanquita Suárez, Laura Valenzuela (93').
Madrid. Anno 1900. Un giovane aristocratico lascia una povera cantante che diventerà famosa. Si incontreranno anni dopo, lui rimasto vedovo e lei caduta in miseria, e si uniranno per non lasciarsi mai più.
1960
Tra due donne (Recours en grace): Mario di Donati
Regia di Laslo Benedek. Scenografia e adattamento: Laslo Benedek, Noël Calef, Claude Brûlé. Dialoghi: Noël Calef. Direttore della fotografia: Michel Kelber, assistito da Roger Cleyze. Musiche: Maurice Jarre. Suono: William Sivel. Montaggio: Marinette Cadix, assistita da Catherine Kelber. Con Emmanuelle Riva (Germaine di Donati), Annie Girardot (Lilla), Bernard Andrieu, Michel Ardan (Marcel, camionista), Edmond Ardisson (gendarme Piletti), Jack Ary (Georges), Yves Barsacq (avvocato), Louis Bugette (Jules), Vittorio Caprioli (Sergio), Pierre Collet (gendarme Fromont), Mario David (Jacques, camionista), Hubert de Lapparent (Octave), Jacques Dhéry (ispettore), Hélène Dieudonné (Madame Fournier), André Dumas, Michel Etcheverry (commissario), Guy Favières (padre di Octave), Jacques Galland, YvesGladine, Patricia Gozzi (Denise, figlia di Germaine di Donati), Françoise Lauby, Fernand Ledoux, Robert Manuel, Marie Mansart (institutrice di Denise), René Marc (commissario), Renaud Mary (Paulier, l'amante di Lilla), Renata Manso (Nérina), Ginette Pigeon, Fernand Ledoux (95').
Un disertore cambia nome e si sposa. La moglie scopre il suo segreto e lui si costituisce. Il giorno del processo fugge ancora e i poliziotti, quando lo ritrovano, gli sparano credendolo armato e deciso a vendere cara la pelle.
La garçonniere: Alberto Fiorini
Regia: Giuseppe De Santis. Soggetto e sceneggiatura: Carlo Bernari, Roberto Gerardi, Giuseppe De Santis, Franco Giraldi, Tonino Guerra, Elio Petri, Ugo Pirro. Fotografia: Otello Colangeli, Roberto Gerardi. Operatore: Pasqualino De Santis. Scenografia: Ottavio Scotti. Musica: Mario Nascimbene. Musica diretta da Gianni Ferrio. Montaggio: Otello Colangeli. Fonici: Giulio Tagliacozzo, Renato Cadueri. Produzione: Roberto Amoroso per la Amoroso, Ramo Film. Distribuzione: Variety Film. Origine: Italia. Vietato: ai minori di anni 16. Con Eleonora Rossi Drago (Giulia Fiorini), Marisa Merlini (Pupa), Gordana Miletic (Laura), Nino Castelnuovo (Vincenzo), Maria Fiore (Clementina), Clelia Matania (Angelina), Ennio Girolami (Alvaro), Renato Baldini (Padre del bambino), Franca Marzi (Madre del bambino), Nando Di Claudio, Miranda Campa, Franco Balducci, Luigi Borghese, Piero Bugli, Marrico Melchiorre, Mauro Del Vecchio, Maria Antonietta Leoni, Fabio Altamura, Gabriele Pagani, Emma Baron, Anna Campori, Dante Di Paolo (94').
Roma. L’apprezzato professionista Alberto Fiorini ha ormai passato i quaranta. Vive in una zona elegante dei quartieri alti insieme alla moglie Giulia e ai due figli. Nonostante l’età, egli non ha rinunciato a fare il dongiovanni e continua a ricevere in una garçonnière le ragazze che corteggia. Laura, una giovane mannequin, è solo l’ultima di una lunga serie. La sua garçonnière Alberto de l’è scelta in un quartiere popolare, in modo da esser certo di non imbattersi in qualche conoscente. La portiera dello stabile gli fa le pulizie e ogni tanto, visto che l’ingegner Fiorini viene assai raramente, dà la chiave dell’appartamento a suo nipote Vincenzo, che è venuto a Roma dalla provincia per studiare medicina. Giulia ha dei seri sospetti riguardo alla fedeltà di Alberto e finalmente, un giorno, si decide a pedinare il marito: la accompagna, in auto, la sua amica Pupa. Le due donne vedono Alberto entrare da solo nella garçonnière e Laura raggiunge poco dopo la casa. Giulia riconosce nella ragazza la mannequin di un atelier presso il quale andava a fare acquisti, insieme ad Alberto, e la affronta prima che questa possa varcare il cancello. Le dice cose molto dure, ma nulla di più. Poi Giulia si mette al volante e torna a casa con l’amica. Quando entra nella garçonnière la ragazza non parla ad Alberto dell’incontro con Giulia. Alberto ha dei problemi con certe cambiali che quel giorno stesso scadono. Il suo amministratore, Todeschini, riesce ad ottenere un rinvio del pagamento. Ma occorre pure la firma di Giulia. Dalla garçonnière Alberto telefona a casa: la moglie, che è appena rientrata, fa finta di niente. Poi, appena abbassato il rivevitore, propone ai bambini di fare una bella "passeggiata" e li porta proprio dinanzi alla garçonnière. Insieme a loro monta nell’auto di Alberto, parcheggiata dinanzi all’edificio, e innesca la potente suoneria del sistema antifurto. La nota monocorde del clacson risuona in tutta la strada. Alberto la riconosce e Laura, che intanto ha visto dalla finestra Giulia coi bambini, gli rivela di che si tratta. Dopo aver rassicurato la sua giovane amante, l’uomo scende in strada. Giulia, intanto, ha abbandonato l’auto per accompagnare i bambini in un cinemino che è proprio nella piazzetta attigua (si proietta La grande guerra di Monicelli, con Gassman e la Mangano, oltre a Sordi). Solo per caso la donna s’imbatte nel marito, proprio mentre viene pestato da alcuni giovinastri che vogliono far sfoggio di violenza. Ma Alberto vuole tornare dalla sua amante e Giulia non può impedirglielo. Nella garçonnière, sul fatale giaciglio, teatro di tanti colloqui amorosi, Alberto finalmente possiede la tanto desiderata Laura. Ma la ragazza gli confessa che quella non è la sua prima volta e il quarantenne alla ricerca di purezze perdute accusa pesantemente il colpo. Dopo aver ritrovato un bimbetto che si era smarrito, Laura -è sera ormai- se ne va, mentre Alberto dorme. All’indomani l’uomo s’accorge con grande stupore che sua moglie ha passato l’intera notte nell’auto parcheggiata dinanzi alla garçonnière. Naturalmente i due si riconciliano, ma senza giuramenti di fedeltà.
La ciociara (Two Women - Paysanne aux pieds nus): Giovanni
Regia di Vittorio De Sica. Sceneggiatura: Cesare Zavattini. Fotografia: Gabor Pogany. Musiche: Armando Trovajoli. Montaggio: Adriana Novelli. Scenografia: Gastone Medin. Effetti: M. Urbisaglia. Produzione: Carlo Ponti per Compagnia Cinematografica ChampionRoma - Les Films Marceau-Cocinor Paris. Distribuzione: Titanus - Creazioni Video, Mondadori Video, De Agostini (Il Grande Cinema). Origine: Italia. Con Sofia Loren (Cesira), Jan-Paul Belmondo (Michele), Emma Baron (Maria), Eleonora Brown (Rosetta), Tony Caliò, Carolina Carbonaro, Bruna Cealti, Andrea Checchi (Fascista), Luciana Cortellesi, Mario Frera, Pupella Maggio, Elsa Mancini, Vincenzo Musolino (Alessandro), Carlo Ninchi (Padre di Michele), Luciano Pigozzi ("Scimmione"), Renato Salvatori (Florindo), Franco Balducci, Antonella Della Porta, Remo Galavotti, Antonio Gastaldi, Curt Lowens, Ettore G. Mattia, Giuseppe Ruggeri, Luigi Terribile (110').
Oscar Per Sofia Loren. Nastro d'Argento per Sofia Loren. Migliore interpretazione femminile al XIV Festival di Cannes. David di Donatello . Premio della Critica a New York..... Tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia. Durante l'ultima guerra Cesira, giovane vedova coraggiosa e battagliera, si rifugia con la figlia adolescente nel paese natale. Di lei si innamora Michele, un giovane intellettuale tormentato. Cesira decide di tornare a Roma: sulla strada del ritorno madre e figlia vengono violentate da alcuni soldati marocchini. La ragazza esce dalla terribile avventura totalmente sconvolta e la madre tenta invano di riavvicinarsi alla figlia: soltanto un nuovo dolore, la notizia della morte di Michele, scioglierà l'incomprensione tra le due donne. Superba è l'interpretazione della Loren che per questo film vinse l'Oscar.
1961
El Cid: Count Ordonez
Regia di Anthony Mann e Giovanni Paolucci. Soggetto: Diego Fabbri, Frederick M. Frank. Sceneggiatura: Ben Barzman, Diego Fabbri, Frederick M. Frank, Philip Yordan. Fotografia: Manuel Berenguer, Massimo Dallamano, Robert Krasker. Musiche: Miklos Rozsa. Montaggio: Robert Krasker. Musiche: Miklos Rozsa. Montaggio: Robert Lawrence, Renzo Lucidi. Scenografia: Venerio Colasanti, John Jay Moore. Coproduzione: Samuel Bronston, Michael Waszynsky, Jaime Prades (Samuel Bronston Produc. Dear Film - Allied Art.). Distribuzione: Dear Film - Ricordi Video, BMG Video (Parade). Origine: Spagna. Con Sofia Loren, Charlton Heston, Genevieve Page, John Fraser, Herbert Lom, Raphael Albacin, Nerio Bernardi, Tullio Carminati, Andrew Cruickshank, Alberto Cuby, Franco Fantasia, Carlo Giustini, Hurd Harfield, Michael Hordern, Paul Muller, Rosalba Neri, Josè Nieto, gary raymond, Christopher Rhodes, Roberto Rossi, Massimo Serato, Bruno Smith, Frank Thring, Gerard Tichy, Fausto Tozzi, Ralph Truman, Lolita Vergara, Palomita Vergara, Douglas Wilmer (180').
Basato sul testo di Pierre Corneille. Il giovane Rodrigo, accusato di tradimento, deve difendersi davanti al Re. Insultato da Gormaz, padre della sua fidanzata Jimena, Rodrigo lo uccide a duello. Jimena pur amando Rodrigo, giura di vendicare la morte del padre. Rodrigo ha intanto chiesto al Re di poter combattere in duello contro un avversario per la conquista di una città. Rodrigo supera la prova ed il Re lo proclama suo campione riconoscendolo innocente dell'accusa di tradimento. Nonostante ciò, Jimena non ha ancora perdonato all'uccisore di suo padre e si ritira in un convento giurando di non rivedere mai più Rodrigo. Subito dopo che sono state celebrate tra loro le nozze per volere del Re. Passa il tempo ed al Re, morto, succedono i suoi tre figli che lottano tra loro per la conquista del potere assoluto. Privato del suo rango e dei suoi averi, Rodrigo viene bandito per sempre dalla Castiglia; ma avrà la gioia di essere raggiunto da Jimena che ha finalmente compreso la grandezza d'animo del marito. Passano gli anni e Rodrigo - chiamato il Cid Campeador - è diventato uno dei condottieri più temuti di Spagna. Il Cid è ora dinanzi a Valencia: quando la città cade, a Rodrigo viene consegnata la corona di Valencia. Davanti alla città sono intanto sbarcati numerosissimi guerrieri Mori. Valencia non può sopportare un altro assedio. Rodrigo alla testa dei suoi uomini, semina il terrore nel campo nemico, ma una freccia lo colpisce in pieno petto. Durante la notte il Cid muore. Il mattino seguente il corpo di Rodrigo viene posto sul suo destriero. I Mori, atterriti dall'apparire dell'invincibile figura, fuggono verso il mare.
1962
Uno sguardo dal ponte (A View From the Bridge - Vu du pont): Eddie Carbone
Regia di Sidney Lumet. Soggetto: Arthur Miller. Sceneggiatura: Jean Aurenche. Fotografia: Michel Kelber. Musiche: Maurice Leroux. Montaggio: Francoise Javet. Scenografia: Jacques Saulnier. Coproduzione: Paul Graetz per la Transcontinental Film (Parigi) - Produzioni Intercontinentali (Roma). Distribuzione: Paramount (Euro Internazionale Film Italia). Origine: Francia - Italia. Con Maureen Stapleton, Carol Lawrence, Jean Sorel, Raymond Pellegrin, Vince Gardenia, Andrea Aureli, Frank Campanella, Morris Carnovsky, Vincent Gardenia, Mickey Knox, Harvey Lembeck (117').
Dal dramma omonimo di Arthur Miller. Eddie Carbone, un emigrato italiano a Brooklyn che vive con la moglie Bea e la nipote diciottenne Caterina, non ha difficoltà a far sbarcare due cugini di Bea, Marco e Rodolfo, che sono arrivati clandestinamente dall'Italia per lavorare. Li ospita in casa sua e trova loro un'occupazione nel porto. Ma la serenità della famiglia è subito messa a dura prova. Tra Caterina e Rodolfo nasce infatti una reciproca simpatia, che Eddie non riesce assolutamente ad ammettere. Egli crede infatti che Rodolfo corteggi la ragazza per farsi sposare da lei ed ottenere in tal modo la cittadinanza americana e il diritto di restare in America. Le continue provocazioni, con cui Eddie sfida Rodolfo fanno insorgere Marco, Caterina e Bea. Incapace di trattenere il suo risentimento, Carbone denuncia all'ufficio immigrazione i due clandestini, che vengono subito fermati e condotti nel centro di raccolta di Long Island. Rodolfo, ottenuta la libertà provvisoria, decide di sposare Caterina. Ma Marco, profondamente offeso dal comportamento di Eddie, gli dice in faccia tutto il suo disprezzo e lo sfida. Mentre i due giovani si avviano alla chiesa per la cerimonia, tra Eddie e Marco s'ingaggia una lotta furibonda sulla piazza del quartiere. Marco ha la meglio ed Eddie, incapace di vincere il suo orgoglio ferito, in un gesto di disperazione si uccide (in teatro veniva ucciso, nel film è lui a togliersi la vita).
Fedra (Phaedra): Thanos
Regia di Jules Dassin.Soggetto: Margarita Liberaki. Sceneggiatura: Jules Dassin. Fotografia: Jacques Natteau. Musiche di Mikis Theodorakis. Montaggio: Roger Dwyre. Produzione: Melina. Distribuzione: Dear. Origine: Grecia. Con Melina Mercouri, Antony Perkins, Jules Dassin, Liza Mattet, Olimpia Papaduca, Andreas Phillipides, Georges Saris (120').
Il mito greco riproposto in vesione aggiornata. Fedra è la giovanissima moglie di un potente armatore, Thanos; Alexis, il figliastro, fa il pittore a Londra e trascura gli studi. Quando Fedra e Alexis si conoscono, si innamorano appassionatamente. Thanos viene a sapere della relazione e si scaglia con ira contro il figliastro il quale, sconvolto, si toglie la vita guidando a pazza velocità. Fedra si avvelena.
1963
Il Cardinale (The Cardinal): Cardinal Quarenghi
Regia di Otto Preminger. Sceneggiatura: Robert Dozier. Fotografia: Leon Shamroy. Musiche: Jerome Moross. Montaggio: Luis R. Loeffler. Produzione: Otto Preminger. Distribuzione: CEIAD - Playtime, Center Video. Origine USA. Con Tom Tryon, Carol Lynley, John Saxon, Dorothy Gish, Robert Morse, Romy Schneider, Burgess Meredith, Jill Haworth, John Huston, Russ Brown, Tullio Carminati, Ossie Davis, Dino Di Luca, Jose Duval, Berenice Gahm, Bill Hayes, Donald Hayne, Pat Henning, James Hickman, Arthur Hunnicutt, Cecil Kellaway, Peter Mac Lean, Don Francesco Mancini di Veroli, Maggie McNamara, Doro Merande, David Opatoshu, Cameron Prud'Homme, Billy Reed, Loring Smith, Peter Weck, Chill Wills (130').
Stephen Fermoyle è un sacerdote di Boston uscito dalla penna del romanziere Henry Morton Robinson. Trasponendo il libro sullo schermo, Preminger dà un quadro della vita della chiesa cattolica dalla prima guerra mondiale alla caduta del nazismo, attraverso le difficoltà pastorali, le tentazioni e i dubbi di questo pastore americano, che diventerà cardinale.
Il mulino del Po (TV/RAI)
Regia di Sandro Bolchi, con Giulia Lazzarini.
Tratto dal romanzo di Riccardo Bacchelli. Una ricca fanciulla, fidanzata ad un benestante contadino, finisce in miseria, manda a monte il matrimonio e va a lavorare presso gli zii dell'ex innamorato. Intanto si organizzano le prime agitazioni contadine che, portate ai limiti estremi sia da una parte che dall'altra, danno origine a scontri. Durante uno di questi, il fratello della ragazza, a causa di un equivoco, ne uccide il futuro sposo; quindi si costituisce.
1964
Cinque per la gloria (The Secret invasion): Roberto Rocca
Regia di Roger Corman. Soggetto: R. Wright Campbell. Sceneggiatura: R. Wright Campbell. Fotografia: Arthur E. Arling. Musiche: Hugo Friedhofer. Montaggio: Ronald Sinclair. Tecnico del suono: Gene Corso. Produzione: Corman. Distribuzione: Dear. Origine: USA. Con Stewart Granger (Maggiore Richard Mace), Mickey Rooney (Terence Scanlon), Edd Byrnes (Simon Fell), Henry Silva (John Durrell), Mia Massin (Mila), William Campbell (Jean Saval), Helmo Kindermann (Comandante della Fortezza tedesca), Enzo Fiermonte (Gen. Quadri), Peter Coe (Marko), Nan Morris (Stephana), Helmut Schneider (Capitano della petroliera tedesca ), Giulio Marchetti (Ufficiale Italiano), Nicholas Rend (Capitano del peschereccio), Craig March (Petar) (120').
Durante la seconda Guerra Mondiale, cinque detenuti per crimini diversi, accettano di attuare una missione pericolosa: liberare un generale prigioniero dei nazisti nel carcere di Dubrovinik.
1965
Jean Harlow, la donna che non sapeva amare (Harlow): Marino Bello
Regia di Gordon Douglas e Alex Segal. Sceneggiatura: John Michael Hayes. Fotografia: Joseph Ruttenberg. Musiche: Neal Hefti. Montaggio: Frank Bracht, Archie Mar Shek. Produzione: Joseph E. Levin. Distribuzione: Paramount.Origine: USA. Vietato: ai minori di anni 14. Con Carroll Baker, Martin Balsam, Red Buttons, Mike Connors, Angela Lansbury, Peter Lawford, Michael Dante, Hermione Baddeley, Hurd Hatfield, Carol Lynley, Ginger Rogers, Barry Sullivan, Michael Connors, Peter Hansen, Hanna Landy, Mary Murphy, Leslie Nielsen (127').
Un sofisticato film biografico sulla vita dell'affascinante regina del cinema, Jean Harlow. Basato dall'omonimo libro di Irving Shulman.
Una voglia da morire
Regia di Duccio Tessari. Soggetto: Enzo Battaglia, Enzo Gicca. Sceneggiatura: Enzo Gicca, Duccio Tessari. Fotografia: Carlo Carlini. Musiche: Giampiero Boneschi. Montaggio: Franco Fraticelli. Scenografia: Demofilo Fidani. Produzione: King Film (Roma), Les Films Number One (Parigi). Distribuzione: Regionale - Schermi Associati. Origine: Italia. Vietato: ai minori di anni 18. Con Annie Girardot, Alberto Lionello, Regine Ohann, Michel Lemoine, Sophie Daumier, Carlo Giordana, Lorella De Luca, Giuliano Giunti, Calisto Calisti, Mario Lanfranchi, Janine Reynaud, Lucio Rama (99').
Due signore della ricca borghesia milanese, Clara ed Eleonora, in vacanza ad Arenzano, spinte da rivalità dapprima si contendono Aldo, un giovane studente della zona, poi escogitano una "caccia all'uomo" e si mettono per una notte a battere il marciapiede per confrontare il loro potere di seduzione. Nel corso di questa strana sfida, Clara rimane uccisa ed orrendamente sfigurata in un incidente ed Eleonora fugge terrorizzata a Milano dove il marito la ritrova in casa ubriaca e sconvolta. Il fatto, mentre pone in moto il meccanismo della polizia per l'identificazione della morta e la scoperta del movente dell'eventuale delitto, mette in azione i mariti delle due donne che, dopo l'iniziale contrasto, si accordano nel ricercare una soluzione che li salvi dallo scandalo. Così costoro escogitano un piano materiato di cinismo che consente loro di superare senza conseguenze questo spiacevole incidente convincendo al silenzio anche Aldo pronto anche lui a far tacere la propria coscienza dopo una sterile ribellione.
1966
Nevada Smith: Padre Zaccardi
Regia di Henry Hathaway. Sceneggiatura: John Michael Hayes. Fotografia: Lucien Ballard. Musiche: Alfred Newman. Montaggio: Frank Bracht. Produzione: Joseph E. Levine. Distribuzione: Paramount - CIC Video. Origine: USA. Con Steve McQueen, Karl Malden, Arthur Kennedy, Martin Landau, Suzanne Pleshette, Howard Da Silva, Pat Hingle, Brian Keit, Janet Margolin (120').
Nevada Smith all'inizio si chiama Max Sand ed è un giovane mezzosangue figlio di un bianco e di un'indiana. I suoi genitori vengono uccisi da una banda di assassini. Max giura di vendicarli. Impara ad usare le armi e poi insegue i banditi, uccidendoli ad uno ad uno. Risparmia solo l'ultimo.
La fuga di Marek (The Desperate Ones - Beyond the Mountain): Victor
Regia di Alexander Ramati. Soggetto di Alexander Ramati. Fotografia di Christian Matras. Musica di Cristobal Halff. Montaggio di Peter Weatherleyter. Coproduzione: Unger Production Jack Grynberg. Distribuzione: Regionale. Origine: USA. Con Theodore Bikel (Kisielev), Irene Papas (Ajmi), Maria Perschy (Marusia), Fernando Rey (Ibram), Maximilian Schell (Marek), Carmen Carbonell (Moglie di Ulug Beg), Luís Castro, Mariela Chatlak, Antonio Duque, Maruchi Fresno, Fernando Hilbeck, Cris Huerta, Mark Malicz, Alberto de Mendoza (Hamlat), Andrés Monreal, Ricardo Palacios, Robert Palmer (Ucraino NKVD), Alexander Ramati, Vicente Sangiovanni (Shura), Max Slaten, Danny Stone ( Guardia NKVD), Luis Tejada, Antonio Vico (Ulug Beg), George Voskovec (Dottore) (104').
Dal romanzo omonimo di Alex Ramati.
Se tutte le donne del mondo...- Operazione Paradiso (Kiss the Girls and Make Them Die): Ardonian
Regia di Henry Levin. Soggetto: Dino Maiuri. Sceneggiatura: Dino Maiuri. Fotografia: Aldo Tonti. Musiche: Mario Nascimbene. Musica diretta da Roberto Pregadio. Montaggio: Alberto Gallitti. Scenografia: Mario Garbuglia. Effetti: Joseph Nathanson. Produzione: Dino De Laurentiis Cin.Ca. Distribuzione: Medusa - De Laurentiis. Origine: Italia. Con Michael Connors, Margaret Lee, Nicoletta Macchiavelli, Marilù Tolo, Dorothy Provine, Beverly Adams, Nerio Bernardi, Sandro Dori, Endi Ho, Jack Jwillin, Oliver McGreevey, Edith Peters, Seyna Seyn, Renato Terra, Terry Thomas (106').
Il solito scienziato pazzo vuole sterilizzare tutta l'umanità. Il valoroso Kelly manda a monte il progetto.
1967
Flash 03: se stesso
Regia di Félix Martialay. Con Dolores Abril (Herself), Rocío Dúrcal (Herself), José María Elorrieta (Himself), Ricardo Palacios (Himself), Luciana Parisi (Herself), Juanito Valderrama (Himself), Rosanna Yanni (Presenter).
Un breve documentario. E' un vero e proprio corso di cinematografia e gli insegnanti sono gli stessi attori.
1968
Sharaz (A Thousand and One Nights - La esclava del paraiso): Sharaz
Regia di José Maria Elorrieta. Soggetto di José María Elorrieta. Con Luciana Paluzzi (Mizziana), Jeff Cooper (Omar), Ruben Rojo (Ali), Tomás Blanco (Cassim), Bernabe Barta Barri, Charly Bravo, Ana Casares (Miriam), Perla Cristal (Favorite), Guillermo Méndez, Ricardo Palacios (Mamet), Brigitte St. John (94').
Sharaz è un folletto che assume le sembianze di una bella ragazza per aiutare un giovane arabo a vendicare la morte del padre. Il padre era il signore di Granada e il suo vizir, con l'inganno, l'aveva spodestato e ucciso. Il figlio uccide il vizir.
1969
Un colpo all'italiana (The Italian Job): Altabani
Regia di Peter Collinson. Soggetto di Troy Kennedy Martin. Direttore della Fotografia: Douglas Slocombe. Musica di Quincy Jones. Produttore: Michael Deeley in associazione con Paramount Pictures. Con Harry Baird (Big William), Timothy Bateson (dentista), Tony Beckley (Freddie), Margaret Blye (Lorna), Rossano Brazzi (Beckerman), Michael Caine (Charlie Croker), Stanley Caine (Coco), John Clive (gestore del garage), Noel Coward (Mr. Bridger), Barry Cox (Chris), Simon Dee (camiciaio), Arnold Diamond (informatico), Fred Emney (Birkinshaw), Richard Essome (Tony), John Forgeham (Frank), Lana Gatto (Mrs. Cosca), Irene Handl (Miss Peach) Benny Hill (Professor Peach), Alastair Hunter (guardiano), George Innes (Bill Bailey), Frank Jarvis (Roger), David Kelly (parroco), John Le Mesurier (governatore), Franco Novelli (autista di Altabani), Graham Payn (Keats), Robert Powell (Yellow), Robert Rietty (ispettore di Polizia), Renato Romano (Cosca), David Salamone (Dominic), Michael Standing (Arthur), Mario Volgoi (Manzo), Michael Ware (Rozzer) (101').
Dal romanzo di Troy kennedy Martin. Micheal Caine recita in questa esilarante e stravagante commedia che vede anche la partecipazione di grandi talenti come Noel Coward e Benny Hill. Caine entra magnificamente nel ruolo di Charlie, un piccolo criminale, che una volta lasciata la prigione, progetta un colpo di 4 milioni di dollari in oro, in Italia. Noel Coward interpreta Mr Bridger che si unisce a Charlie con il suo gruppo di londinesi. Non curanti degli avvertimenti della Mafia e aiutati da tifosi di calcio, Charlie ed i suoi uomini mettono in pratica il piano. La vicenda culmina con uno spettacolare inseguimento di auto per le vie di Torino per guadagnarsi la..... fuga.
Lettera al Kremlino (The Kremlin letter): Burattinaio
Regia di John Huston. Soggetto di Noel Behn (racconto) e Gladys Hill. Sceneggiatura: Gladys Hill, John Huston. Fotografia: Ted Scaife. Musiche: Robert Drasnin. Montaggio: Russell LLoyd. Scenografia: Elven Webb. Origine: Gran Bretagna - USA. Produzione: John Huston 20th Century Fox. Distribuzione: Fox - Fox Home Entertainment. Vietato: ai minori di anni 14. Con Bibi Andersson (Erika), Richard Boone (Ward), Nigel Green (Prostituta), Dean Jagger (Bandito), Lila Kedrova (Sophie), Micheál Macliammóir (Alice), Patrick O'Neal (Rone), Barbara Parkins (B.A.), Ronald Radd (Potkin), George Sanders, Max von Sydow (Kosnov), Orson Welles (Bresnavitch), Sandor Elès (Grodin), Niall MacGinnis, Victor Beaumont, Sacha Carafa, Antony Chinn, Guy Dechy, Laura Forin, John Huston, Fulvia Ketoff, Marc Lawrence, Vonetta McGee, Niall McGinnis, George Pravda, Hanamaria Pravda, Ronald Radd, Saara Rannin, Rune Sandlunds, Christopher Sanford, Cyril Shaps, Olof Siren, Daniel Smid, Steve Zacharias (121').
Dal romanzo omonimo di Noel Behn. Un gruppetto composto da quattro americani deve rientrare in possesso di una lettera inviata a Mosca e probabilmente intercettata dai cinesi. Nonostante manovre di ricatto e pressioni varie la missione fallisce: uno dei componenti è una spia sovietica che costringerà un collega ad uccidere la famiglia di un russo residente in America.
1970
La morte risale ad ieri sera (Death Took Place Last Night): Berzaghi
Regia di Duccio Tessari. Soggetto di Artur Brauner, Biagio Proietti, Duccio Tessari. Fotografia: Lamberto Caimi. Montaggio: Mario Morra. Musiche di Gianni Ferrio. Coproduzione: Lombard Films (Milano) Films Cinematografica (Roma) CCC Filmkunst (Berlino). Distribuzione: Titanus - Creazioni Home Video, Mondadori Video. Origine: Italia. Vietato: ai minori di anni 14. Con Frank Wolf (Dr. Lamberti), Eva Renzi (Moglie di Lamberti), Gabriele Tinti (Mascaranti), Gillian Bray (Donatella), Gigi Rizzi, Checco Rissone (Salvatore), Wilma Casagrande, Beryl Cunningham (Terrell), Riccardo De Stefanis, Helga Machaty, Marco Mariani, Nicky Zuccola (100').
Dal Libro "I minanesi ammazzano al sabato" di Giorgio Scerbanenco. L'ispettore Duca Lamberti, cerca una ragazza minorata che crede sia stata rapita e finita nel racket della prostituzione. Lo aiuta una prostituta, ma il padre della ragazza vuole farsi giustizia da sè.
1971
Quattro per Cordoba (Cannon for Cordoba): Cordoba
Regia di Paul Wendkos. Soggetto: Stephen Kandel. Sceneggiatura: Stephen Kandel. Fotografia: Antonio Macasoli. Musiche: Elmer Bernstein. Montaggio: Walter A. Hannemann. Produzione: Mirisch Production Company. Distribuzione: Dear. Origine: USA. Con George Peppard (Cap. Rod Douglas), Giovanna Ralli (Leonora), Peter Duel (Andy Rice), Don Gordon (Jackson Harkness), Gabriele Tinti (Antonio), John Larch (Warner), Hans Meyer (Svedborg), Nico Minardos, Lionel Murton (Colonnello Hammond), John Russel (John J. Pershing), Francine York (Sophia), Nico Minardos (Peter), Richard Pendrey (Adam), Takis Emmanuel (Campo), Janis Hansen (Ragazza) (103').
Stati Uniti e Messico danno la caccia ad un pericoloso bandito. Falliti tutti i tentativi di catturarlo, gli americani inviano quattro uomini con l'incarico di ucciderlo. Ad essi si unisce l'amante del malvivente che, una volta giunti sul posto, li tradisce. Nonostante ciò, il bandito e i suoi uomini vengono eliminati.
Quattro tocchi di campana (A Gunfight): Francisco Alvarez
Regia di Johnson Lamont. Soggetto: Harold Jack Bloom. Sceneggiatura: Harold Jack Bloom. Fotografia: David M. Walsh. Musiche: Laurence Rosenthal. Montaggio: Bill Mosher. Produzione: Harvest Thoroughbred Joel. Distribuzione: Medusa Film. Origine: USA. Con Kirk Douglas, Johnny Cash, Karen Black, Jane Alexander, Eric Douglas, Keith Carradine, James D. Cavasos, Dana Elcar, Paul Lambert, Philip L. mead, Robert J. Wilke (91').
Film prodotto dalla tribù indiana dei Jicarilla Apaches. Will e Abe, conoscendosi solo per nome, si incontrano per la prima volta e la loro mera presenza nella stessa città porta gli abitanti della città a scommettere sul risultato di un duello. Loro decidono di inscenare un reale duello e vendono i biglietti dello spettacolo; il vincitore prende l'incasso.
1972
Ricatto alla mala (Un verano para matar - Summertime Killer): Alfredi
Regia di Antonio Isasi. Soggetto: Reid Buckely, L. Comeron, Jorge Illa, Antonio Isasi Isasmendi. Sceneggiatura: Reid Buckely, L. Comeron, Jorge Illa, Antonio Isasi Isasmendi. Fotografia: Juan Gelpi. Musiche: De Mellis. Produzione: Isasi 16, Tritone 35. Distribuzione: Regionale. Origine: Spagna. Vietato: ai minori di anni 14. Con Christopher Mitchum (Ray Castor), Olivia Hussey, Karl Malden (Capitano John Kiley), Claudine Auger (Segretaria di Alfredi), Gérard Barray (Maestro di Tania), Olivia Hussey (Tania Scarlotti), José Nieto, Gustavo Re, Gérard Tichy (Alex), Ricardo Valle (110').
Un giovanotto, per vendicare la morte del padre, giura di ucciderne l'assassino, pezzo grosso della mafia. Intanto comincia con il rapirgli la figlia. I due ragazzi però si innamorano. Lui rinuncia alla vendetta e decide di partire. Finisce male solo per un vecchio poliziotto, pagato dalla mafia, che lascia andare i giovani e ne deve rispondere con la propria pelle ai datori di lavoro.
1973
Onora il padre (Honor Thy Father) (TV): Joseph Bonnano
Regia di Paul Wendkos. Sceneggiatura: Lewis John Carlino. Fotografia: Arthur J. Ornitz, Howard Schwartz. Musiche: George Duning. Montaggio: Richard Hasley. Produzione: Alcyon Metromedia Producers Corp.. Distribuzione: Fox. Origine: USA. con Joseph Bologna, Brenda Vaccaro, Richard Castellano, Joe De Santis, Robert Burr, Crmine Caridi, Anthony Charnota, Marc Lawrence, Felice Orlandi, Luis Zorich (98').
<<Esiliato>> dal consiglio supremo della mafia americana, Joseph incarica il figlio Salvatore di condurre gli affari di famiglia in modo da non disturbare gli altri mafiosi.
Un tipo con una faccia strana ti cerca per ucciderti (Cauldron of Death)
Regia di Tullio De Micheli. Soggetto di Mario di Nardo e Santiago Moncada. Con Claudine Auger, Barbara Bouchet, José María Caffarel, Eduardo Fajardo, Olivia Hussey, Arthur Kennedy, Malisa Longo, Karl Malden, Christopher Mitchum, Paola Senatore, Gérard Tichy, Manuel Zarzo, Ángel Álvarez (83').
Rico vuole vendicare il padre, boss della malavita, ucciso da un rivale che poi si è impossessato della sua gang. Dopo tradimenti, furti, ricatti, vi riesce, ma rimane pure lui ucciso.
La casa della paura (Girl in Room 2A)
Regia di William Rose. Soggetto di William Rose. Con Sara Bay, Nuccia Cardinali, Daniela Giordano, Brad Harris, Angelo Infanti, Frank Latimore, John Scanlon, Karin Schubert (83').
Uscita da prigione, una giovane donna è costretta a vivere in una casa dallo strano e sinistro aspetto. Quì è terrorizzata da spettri incappucciati e tappeti che secernono sangue.
Grazie amore mio (Volver al vivir): Luigi Rubio
Regia di Mario Camus. Soggetto di Mario Camus, Miguel Rubio. Sceneggiatura: Mario Camus, Miguel Rubio. Fotografia: Juan Julio Baena. Musiche: Angelo Francesco Lavagnino. Montaggio: Jolanda Benvenuti. Coproduzione: Meteor (Roma) Dia (Madrid). Distribuzione: Regionale - Ricordi Video. Origine: Italia. Con Marcelo Arroita-Jáuregui, Ángel Lombarte, Lea Massari (María), Alberto de Mendoza (Garrido), Carlos Otero (Moro), Julio Peña, Luis Peña (Andrés Medina, periodista), Julio Pérez Tabernero, Manuel Zarzo (Sierra) (87').
Luigi Rubio, vecchia gloria del football spagnolo, torna in patria, dopo un lungo soggiorno in America Latina, per dirigere come allenatore, la squadra in cui aveva militato, la quale corre il rischio di finire in serie C. Grazie alla sua abilità, le sorti dell'equipè- dopo alcuni insuccessi iniziali - volgono ben presto al bello, ed essa termina al primo posto della classifica il girone d'andata. Legandosi sentimentalmente a Maria, moglie infelice di un dirigente della sua associazione. Rubio, combattuto fra l'amore per la donna, che vorrebbe fuggire con lui, e la volontà di terminare il campionato, comincia a trascurare il proprio lavoro di allenatore, tanto che la squadra, che sembrava avviata al successo, se lo vede contendere da un'èquipe concorrente. Dopo tanta indecisione, l'allenatore decide di abbandonare tutto e di fuggire in Francia con Maria. La donna però, si dice non più disposta a seguirlo e lo abbandona. Licenziato dai suoi dirigenti, Rubi, sapendo che le sorti della squadra dipendono tutte da una imminente partita, decide di ignorare il provvedimento e di riprendere gli allenamenti. Galvanizzata, la squadra vince. Confusa tra gli spettatori, Maria sorride contenta.
Il conflitto (Catholics) (TV): Padre Generale
Regia di Jack Gold, con Trevor Howard (L'Abate), Martin Sheen (Padre Kinsella), Cyril Cusack (Padre Manus), Michael Gambon ( Frate Kevin), Andrew Keir (Padre Matthew), Godfrey Quigley (Padre Walter), Leon Vitali (Frate Donald), Seamus Healy (Frate Pius), John Kelly (Frate Paul), John Franklyn (Frate Martin), Patrick Long (Frate Sean), Cecil Sheridan (Frate Malachy), Tom Jordan (Padre Terrence), Liam Burk (Frate Daniel), Richard Oliver (Padre Alphonsus) (96').
Dal romanzo di Brian Moore. Un giovane prete cattolico esponente dei cambiamenti in atto della Chiesa è mandato ad ispezionare un antico monastero, dove la vita procede come ai tempi di S. Benedetto. Ma appena arrivato, l'inviato del Vaticano entra in conflitto con il vecchio priore del convento, contrario ad ogni trasformazione. Fittamente dialogato, un tantino schematico, è comunque un film notevole e di grande intensità drammatica.
Small Miracle (TV): Padre Superiore
Regia di Jeannot Szwarc. Soggetto di Paul Gallico. Con Vittorio De Sica, Marco Della Cava (85').
Il piccolo Peppino pensa che visitando la tomba di S. Francesco di Assisi sarà aiutato dal Santo a guarire il proprio asinello che sta per morire. Sebbene il Padre Superiore sia contrario a tale visita, il ragazzo spera nell'aiuto benevolo di Padre Damico che interviene a suo favore.
Madigan, "The Naples Beat" (TV/NBC):
Con Rossano Brazzi, Arnoldo Foà, Franco Giornelli, Richard Widmark.
Quinto di una serie di sei episodi trasmesso dalle ore 2030 alle ore 2200 dalla NBC il 31 gennaio del 1973. Madigan protegge un gangster italiano ricercato le cui informazioni lo fanno risalire ai responsabili di un giro di eroina.
1974
Simona (Histoire de l'oeil)
Regia di Patrik Longchamps. Soggetto: Patrick Longchamps. Sceneggiatura: Patrick Longchamps. Fotografia: Aiace Parolin. Musiche: Fiorenzo Arcalli, Pina Rigitano. Coproduzione: Roi (Roma), De Leoil (Bruxelles). Distribuzione: Dear Film. Origine: Italia. Vietato: ai Minori di anni 18. Con Laura Antonelli, Patrick Magee, Maurizio Degli Esposti, Margot Saint'Ange, Marc Audier, Ramon Berry, Maxane, Quentin Milo, Margot Saint Ange (88').
Il film, di genere drammatico, inizia e termina con due scene di corrida spagnola. Simona vi assiste ma senza interesse e intanto rivive le sue esperienze erotico-sessuali nel Belgio, in riva al mare o in casa sua con George. Nella loro vicenda si intromette la marchesina Marcelle de Paille, che dovrebbe essere morta e sepolta assieme al marchese suo padre e invece conduce una vita da sepolta viva nella villa paterna, assieme al padre, esperto imbalsamatore, morbosamente attaccato alla mummia di sua moglie e a sua figlia. Marcelle è giovane e vuol vivere anche se non le mancano esperienze erotiche con suo zio. Compito di Simona e George è di liberare Marcelle dalla dispotica soggezione al padre e così le esperienze, che degenerano anche in orge sessuali, si svolgono a tre. La conclusione della squallida vicenda è una serie di uccisioni da parte del marchese. Sono uccisi George, Marcelle, suo zio e uno stalliere. Simona come risvegliandosi da un macabro sogno, si ritrova alla corrida ove uccidono un toro e lo trascinano fuori dell'arena mentre nella cupa villa del marchese de Paille tutti gli uccelli e animali imbalsamati prendono vita e fuggono in libertà.
Marco Visconti (TV/RAI): Marco Visconti
1975
Il giustiziere (The Human Factor): Dr. Lupo
Regia di Edward Dmytryk. Soggetto: Thomas Hunter, Peter Powell. Sceneggiatura: Thomas Hunter, Peter Powell. Fotografia: Ousama Rawi. Musiche: Ennio Morricone. Montaggio: Alan Strachan. Produzione: Frank Avianca. Distribuzione: Pac. Origine: Gran Bretagna. Con George Kennedy, John Mills, Rita Tushingham, Arthur Franz, Thomas Hunter, Haydee Rimmer, Barry Sullivan (95').
Decadenza
Rosebud: George Nikolaos
Regia di Otto Preminger. Soggetto di Erik Lee Preminger. Con Amidou (Kirbane), Brigitte Ariel (Sabine), Richard Attenborough (Edward Sloat), Debra Berger (Gertrude), Françoise Brion ( Melina Nikolaos), Kim Cattrall (Joyce), Adrienne Corri (Lady Carter), Claude Dauphin (Charles-Andre Fargeau), Cliff Gorman (Yafet Hemlekh), Isabelle Huppert (Helene), Peter Lawford (Lord Carter), Peter O'Toole (Larry Martin), Yosef Shiloa (Hacam), Lalla Ward (Margaret) (121').
Durante una ardita rapina un gruppo di terroristi palestinesi rubano uno yacht e sequestrano 5 figlie di miliardari che si trovano a bordo. Come prima cosa chiedono di mostrare nelle maggiori TV europee dei clips di film. L'agente segreto Martin viene incaricato di catturare i terroristi.
Toccarlo...porta fortuna (That Luky Touch): General Peruzzi
Regia di Christopher Miles. Soggetto: Monia Danischewky. Sceneggiatura: John Briley. Fotografia: Douglas Slocombe. Musiche: John Scott. Montaggio: Tom Priestley. Produzione: Gloria Films. Distribuzione: FAR. Origine: Gran Bretagna. Con Roger Moore, Susannah York, Shelley Winters, Lee J. Cobb, Sydne Rome, Jean-Pierre Cassel (90').
Un venditore d'armi e una giornalista pacifista si conoscono a Bruxelles, durante un'assemblea della Nato. Lui vuole piazzare alle truppe Nato un micidiale mitragliatore, lei glielo vuole impedire, ed alla fine vi riesce. Nonostante tutto, i due finiranno per innamorarsi.
1977
L'altra faccia di mezzanotte (The Other Side of Midnight): Constantin Demeris
Regia di Charles Jarrott. Soggetto: Rac di Sidney Sheldon. Sceneggiatura: Herman Raucher, Daniel Taradash. Fotografia: Fred J. Koenekamp. Musiche: Michel Legrand. Montaggio: Donn Cambern, Harold F. Kress. Produzione: Yablans. Distribuzione: Fox. Origine: USA. Con Noelle Page, John Beck Marie-France Pisier, Susan Sarandon, Clu Gulager, Christian Marquand, Michael Lerner (165').
Durante i turbolenti anni prima dello scoppio delle seconda guerra mondiale, una giovane ragazza francese viaggia attraverso il mondo, coinvolgendo se stessa sempre di più in sporchi affari, uno dietro l'altro. Basato su un racconto di Sidney Sheldon. Ha ottenuto una nomination all'Academy Award, per i migliori costumi.
1978
Il magnate greco (The Greek Tycoon): Spyros Tomasis
Regia di Jack Lee Thompson. Soggetto: Mort Fine, Nico Mastorakis, Dwin Wells. Sceneggiatura: Mort Fine. Fotografia: Anthony Richmond. Musiche: Harry Rabinowitz. Montaggio: Alan Setrachan. Produzione: ABBCO. Distribuzione: CIC. Origine: USA. Con Anthony Quinn, Jacqueline Bisset, Luciana Paluzzi, Marilù Tolo, Edward Albert, Robin Clarke, Roland Culver, Charles Durning, James Franciscus, Camilla Sparv (115').
Film che si ispira chiaramente alla figura dell'armatore greco Onassis e alla sua love story con la vedova del presidente Kennedy. La rissa tra Quin e Vallone è un pezzo da antologia...
L'avvocato del diavolo (Des Teufels Advocat - Devil's Advocat)
Regia di Guy Green. Soggetto di Morris L. West. Con John Mills (Blaise Meredith), Paola Pitagora, Stéphane Audran, Jason Miller.
1979
Un amore perfetto o quasi (An Almost Perfect Affair): Freddie
Regia di Michael Ritchie, con Keith Carradine, Monica Vitti, Christian De Sica, Dick Anthony Williams, Henri Garcin (93').
Tentativo di Monica Vitti di esportare il suo personaggio di simpatica sospirosa. Durante il festival di Cannes Monica, moglie di un potente produttore, si innamora di un giovane ingenuo regista americano. Una passione che sembra destinata a durare il tempo di un festival, invece.....
1980
Retour à Marseille (Rückkehr nach Marseille)
Regia di René Allio, con Andréa Ferréol, Jean Maurel, Gilberte Rivet (77').
Lion of the Desert (Omar Mukhtar): Diodiece
Regia di Moustapha Akkad. Soggetto di H.A.L. Craig. Con Anthony Quinn (Omar Mukhtar), Oliver Reed (Gen. Rodolfo Graziani), Rod Steiger (Benito Mussolini), Massimiliano Baratta, Gianfranco Barra, Rodolfo Bigotti, Lino Capolicchio, Claudio Cassinelli, Escort Guar, Mark Colleano, Sky Dumont (Principe Amadeo), Takis Emmanuel, Franco Fantasia, Mario Feliciani, Scott Fensome, Piero Gerlini, John Gielgud (Sharif el-Gariani), Claudio Gora, Andrew Keir (Salem), Adolfo Lastretti, Gastone Moschin (Tomelli), Irene Papas (Mabrouka), Stefano Patrizi (Ten.Sandrini), Eleonora Stathopoulou, George Sweeney, Pietro Tordi, Ihab Werfali.
Questo film tratta le vicende di Omar Mukhtar e di una ribellione araba messa in atto contro la conquista italiana della Libia durante la seconda guerra mondiale.
1981
Sezona mira u Parizu
1983
Tempo di morire (A Time to Die)
Regia di Matt Cimber. Soggetto di Mario Puzo. Con Edward Albert (Michael Rogan), Rex Harrison (Van Osten), Rijk de Gooyer, Rod Taylor, Cor van Rijn, Linn Stokke, Lucie Visse (89').
Scarlatto e Nero (The Scarlet and The Black) (TV): Padre Vittorio
Regia di Jerry London. Soggetto di David Butler. Con Gregory Peck, Christopher Plummer, John Gielgud (156'). Con Gregory Peck (Monsignor Hugh O'Flaherty), Christopher Plummer (Tenente Colonnello Herbert Kapplar), John Gielgud (Papa Pio XII), Kenneth Colley (Capitano Hirsch), Walter Gotell (Generale Max Helm), Barbara Bouchet (Minna Kapplar), Julian Holloway (Alfred West), Angelo Infanti (Padre Morosini), Olga Karlatos (Francesca Lombardo), Michael Byrne (Reinhard Beck), T.P. McKenna (Reichsführer Heinrich Himmler), Vernon Dobtcheff (Conte Langenthal), John Terry (Tenente Jack Manning), Peter Burton (Sir D'Arcy Osborne).
Un buon dramma televisivo su un prete del Vaticano che favorì la fuga di militari alleati da Roma occupata dai nazisti. Il prete, Monsignor Ugo O'Flaherty, rischiò la propria vita per aiutare quella gente che versava in condizioni disperate. Basato su una storia vera.
1985
Cristoforo Colombo: Jose Vizinho
Regia di Alberto Lattuada, con Gabriel Byrne, Faye Dunaway, Oliver Reed, Max Von Sydow, Nicol Williamson, Eli Wallach, Jose Ferrer (130').
Gli eventi, le avventure della vita di Cristoforo Colombo e la scoperta del nuovo mondo sono ricreati nella loro attuale visione storica.
Il potere del male (Pouvoir du mal - Paradigma): Direttore di Laboratorio
Regia di Krzysztof Zanussi. Soggetto: Krzysztof Zanussi. Sceneggiatura: Krzysztof Zanussi. Fotografia: Slawomir Idziak, Pierluigi Santi. Musiche: Wojciech Kilar. Montaggio: Huguette Pierson. Coproduzione: Challenge Film and Television Productions (Roma), Pierrson Productions (Parigi). Distribuzione: Istituto Luce Italnoleggio Cinematografica. Origine: Italia. Con Marie-Christine Barrault (Sylvia), Vittorio Gassman (Goffredo), Benjamin Vöelz (Hubert), Cinzia De Ponti, Hervé Bellon, Valeria Antinelli, Eugeniusz Priwieziencew, H. Marquardt, Piero Gerlini, Vladimir Press, Michel Monsay, Erika Wackernagel, Mario Esposito, Jan Biczycki, Helene Guillou (109').
Hubert, giovane studente di teologia, è deciso di chiedere una borsa di studio al potente Goffredo, un ricco fabbricante di armi, che a volte si atteggia benefattore di persone in modeste condizioni economiche. Un giorno in cui si trova in chiesa a pregare, Hubert salva dal suicidio una donna bella ed elegante e la conforta con parole di fede e di speranza. La sconosciuta è Sylvia, che dichiara al candido giovanotto di non voler più tornare a casa propria, dove un marito perverso non solo le nega un figlio, ma la frusta sadicamente. Nell'alberghetto in cui i due si sono rifugiati, Hubert cede affascinato alle lusinghe della donna. Dopo un colloquio e l'amabile accoglienza dell'industriale, egli ottiene da quest'ultimo la sospirata borsa di studio. Poi Sylvia rimane incinta; desidera liberarsi del nascituro, ma Hubert la dissuade: troveranno bene il modo di vivere insieme tutti e tre. Sylvia accetta, sembra felice con il giovane, ma ormai non ha più denaro. Disperato, Hubert pensa di chiedere aiuto al suo benefattore, ma non ne ottiene. La donna lo spinge allora ad entrare di notte nella villa di lui, dove si fa trovare (è ben presto chiaro che la moglie di Goffredo è proprio lei) e dove Goffredo giace malato; essa dà una rivoltella all'amante e lo incita a togliere di mezzo il suo rivale ma, nel colloquio con Goffredo (bene al corrente di tutto ciò che è fino allora accaduto) lo studente viene irriso ed umiliato crudelmente. Il fabbricante di armi morirà comunque per un attacco cardiaco (l'incontro e la discussione con Hubert sono stati fatali ed il giovane si considera indirettamente un assassino). La donna eredita la fabbrica, cui intensamente mirava (anche perchè alla fine si atteggia a finanziatrice di una corrente rivoluzionaria che sta già attivamente operando nel Paese). Ad Hubert essa impone il bambino, sbarazzandosene senza rimpianti di sorta. Tutta la macchinazione è nata nella mente ambiziosa e malvagia di Sylvia che, inventando sevizie fisiche e morali mai subite nella realtà e simulando freddamente una inesistente passione, consegue lo scopo prefissato. Ad Hubert non resta che di errare vagabondo ed elemosinando pane e pietà con il bambino, dopo essere stato sballottato, schiacciato nel gioco perverso di due esseri umani preda del Male, che nel mondo sembra inestinguibile e potente e a difesa del quale il giovane - peccatore, sì, ma sempre fiducioso nel perdono e nella Grazia - erge il muro della propria Fede.
1990
Der Bierkonig (TV)
Regia di Tom Toelle, con Bruno Dallansky, Wera Frydtberg, Hans Holt, Dieter Kirchlechner, Laure Marsac, Otto Tausig, Martin Umbach, Stefan Wigger.
Il Padrino Parte III (The Godfather Part III): Cardinale Lamberto
Regia di Francis Ford Coppola. Sceneggiatura: Mario Puzo, Francis Ford Coppola, Basato su un racconto di Mario Puzo. Fotografia : Gordon Willis. Musica composta e diretta da Carmine Coppola, musica aggiunta di Nino Rota. Montaggio: Barry Malkin, Lisa Fruchtman, Walter Murch. Interpreti: Al Pacino (Michael Corleone), Diane Keaton (Kay Adams), Talia Shire (Connie Corleone Rizzi), Andy Garcia (Vincent Mancini), Eli Wallach (Don Altobello), Joe Mantegna (Joey Zasa), George Hamilton (D.J. Harrison), Bridget Fonda (Grace Hamilton), Sofia Coppola (Mary Corleone), Franc D'Ambrosio (Anthony Corleone), Donald Donnelly (Arzobispo Gilday), Richard Bright (Al Neri), Al Martino (Johnny Fontane), Helmut Berger, Don Novello, John Savage (Andrew Hagen), Mario Donatone (Mosca), Vittorio Duse (Don Tommassino), Enzo Robutti (Licio Luchessi), Franco Citti (Calo) (170').
Terzo capitolo della saga della famiglia Corleone diretto ancora una volta da Francis Ford Coppola. Al contrario delle prime due parti, che erano state volute espressamente dal regista, questa volta la spinta è la necessità finanziaria dettata dall'insuccesso commerciale delle sue ultime opere. Il costo rimane altissimo: 54 milioni di dollari. Ritroviamo Don Michael Corleone che nel frattempo è invecchiato e ha problemi di salute. E' sempre più duro per lui mantenere il potere, inoltre ha assolutamente bisogno di un erede. Decide così, su consiglio della sorella Connie, di adottare il figlio illegittimo di Sonny, l'ambizioso Vincent. Si fa anche riferimento alla morte di papa Luciani e durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana avverrà la strage finale. Diretto col grande senso del cinema a cui Coppola ci ha sempre abituati è tuttavia il più debole dei tre Padrini e contiene momenti di manierismo. La palma per il più antipatico va senz'altro ad Andy Garcia, mentre quella del migliore a Eli Wallach. In ruoli di comparse troviamo Franco Citti e l'intramontabile Helmut Berger.
1991
Julianus baràt I: Arcivescovo
Regia di Gábor Koltay. Soggetto di János Kodolányi e Gábor Koltay. Con Tibi Antal (Györk), Misi Dunai (Györk), Ottilia Kovács (Madre di Györk), Mária Varga (Madre di Györk), Annamária Széles (Cseperke), Edina Somlai (Cseperke), László Csendes (Padre di Györk), Sándor Horváth (Bernáld), Jácint Juhász (Ottó), Péter Benkö (Pelbárt), Ferenc Begányi (Aloisius), István Szilágyi (Gate-keeper Friar), Bálint Kisfalussy (Georgius), Adriana Russo (Margherita), Gyöngyi Polónyi (Margherita).
Györk è molto interessato alle antiche leggende pagane. Suo padre disapprova e lo mette in un monastero. Quì Györk apprende che il vero Regno degli Ungheresi si trova ad Est e che là gli Ungheresi vivono ancora. Lui ha l'idea di andare alla ricerca del Regno....
Julianus baràt II: Arcivescovo
Regia di Gábor Koltay. Soggetto di János Kodolányi e Gábor Koltay. Con Misi Dunai (Györk), Ottilia Kovács (Madre di Györk), Mária Varga (Madre di Györk), László Csendes (Padre di Györk), Sándor Horváth (Bernáld), Jácint Juhász (Ottó), Péter Benkö (Pelbárt), Ferenc Begányi (Aloisius), István Szilágyi, Bálint Kisfalussy (Georgius), Adriana Russo (Margherita), Antonella Tomassi, Maria Chiara Sasso, Emy Valentino (Rita), Auguszta Tóth (Rita).
Julianus intende sempre arrivare nel vero Regno degli Ungheresi. Ha intenzione di chiedere aiuto al Re che ha ben altro cui pensare. Dopo svariati mesi di attesa Julianus riesce a parlare con il Re che promette di aiutarlo.
Julianus baràt III: Arcivescovo
Regia di Gábor Koltay. Soggetto di János Kodolányi e Gábor Koltay. Con Tibi Antal (Györk), Misi Dunai (Györk), Ottilia Kovács (Madre di Györk), Mária Varga (Madre di Györk), Annamária Széles (Cseperke), Edina Somlai (Cseperke), László Csendes (Padre di Györk), Sándor Horváth (Bernáld), Jácint Juhász (Ottó), Péter Benkö (Pelbárt), Ferenc Begányi (Aloisius), István Szilágyi, Bálint Kisfalussy (Georgius), Adriana Russo (Margherita), Gyöngyi Polónyi (Margherita) (83').
Julianus e tre dei suoi amici alla ricerca del vero Regno degli Ungheresi. Nel deserto, dei banditi rubano i loro cavalli. Continuano il viaggio a piedi elemosinando da mangiare nelle città che incontrano lungo il percorso.
Il primo cerchio (The First Circle) (TV)
Regia di Sheldon Larry, con F. Murray Abraham, Heath Lamberts, Laurent Malet, Christopher Plummer, Victor Garber, Günther Maria Halmer, David Hemblen, David Hewlett, Robert Joy, Robert Powell, Gleb Nershin, Dominic Raacke, Nikolaj Schtschagow, Alexandra Stewart (110').
Dal romanzo <<maledetto>> di Aleksander Solzhenitsyn. E' la rievocazione dell'odissea dell'armata russa al comando del generale Sansonov durante la prima guerra mondiale. Gli alti comandi, con la loro inettitudine, provocheranno il massacro degli uomini di Sansonov da parte delle truppe persiane.
A Season of Giants (Michelangelo) (TV)
Regia di Jerry London, con F. Murray Abraham (Papa Giulio II), Steven Berkoff (Savonarola), Juliette Caton, Vernon Dobtcheff, Mark Frankel (Michaelangelo), John Glover (Leonardo Da Vinci), John Hallam, Ian Holm, Anna Kanakis, Ornella Muti, John Steiner, Ricky Tognazzi.
Una storica miniserie televisiva sul tempo e sul luogo quando e dove i giganti camminavano sulla terra - Michelangelo, Da Vinci, Raffaello, Savonarola, i Medici, Papa Giulio II e tanti altri. Il regista Jerry London, meglio conosciuto per l'altra miniserie SHOGUN, drammatizza in modo magistrale le rivalità e le alleanze nel campo dell'arte e della politica. E' basata sul libro di Vincenzo Labella, che è anche il produttore.
1992
Mit Dem Herzen einer Mutter (TV): Federico de Conti
Regia di Franz Josef Gottlieb, con Sabine Kaack (Eva De Conti), Marina Berti (Carla De Conti), Christopher Barker (Reuter), Pascal Freitag (Michael De Conti), Martin Halm (Luigi De Conti) (105').
1999
Vino Santo (TV)
Regia di Xaver Schwarzenberger, con Anna Galiena (Serafina), Gisela Schneeberger, Alida valli (Sveva), Simon Verhoeven, Helen Zellweger (Gioia), Friedrich von Thun.
Toni: Il Vecchio
Regia di Filomena Esposito, Soggetto di Filomena Esposito e Patrick Laurent. Con Alessandro Gassman (Toni), Beatrice Dalle (Marie), Venantino Venantini (Minelli), Elena Varzi (Sylvana), Martin Esposito, Roland Marchisio, Salvatore Ingoglia, Alessio Caruso.
TONI (Alessandro Gassman), un giovane di venticinque anni, arriva alla stazione di Lione. Proviene da un piccolo paese del Sud Italia. TONI è un mafioso, inviato a Parigi per eseguire un contratto con la propria "Famiglia". Lui non ha mai messo in discussione la propria educazione mafiosa nè le sue regole alle quali rimane legato da sempre. Prende contatto con colui che si chiama IL VECCHIO (Raf Vallone), un personaggio messo in "esilio" dalla "Famiglia" ma che riesce a rendere ancora qualche servizio. Il Vecchio comunica a TONI le informazioni necessarie per un migliore esito della missione. Pocodopo incontra MARIA (Beatrice Dalle), una giovane giornalista, solitaria, smarrita. Tra i due nasce una misteriosa relazione.
UNO SGUARDO SUL MARE: se stesso
Testi, Montaggio e Regia: Donatella Baglivo. Musiche Originali: Pietro Grignani, Giuseppe Gandolfo. Direttore della Fotografia: E. Pisani, S. Bosco, R. Romei, P. Albertini. Ricerche e Documentazione: Saro Miseferi, Domenico Vitucci. Assistente alla Regia: Giovanni Giacobelli, Antonella Valeriani. Montaggio Digitale: Francesco Brignola. Produttore Esecutivo: Adriano Zonin. Operatori: A. Feliziani, G. Maitan, T. Redavide, A.Occhiuto. Assistenti Operatori: Antonio Lalli. Fonici: P. Panno, F. Mazzon, S. Provenzani, R.Vairano. Sigla di Testa: Pietro Grignani. Mixer Audio: Francesco Brignola. Assistente al Montaggio: David Capelli. Montaggio Colonne Sonore e Titoli: Giuseppe Gandolfo. Assistenti alla Produzione: Emanuele Santi, Valentina Santi. Segretaria di Edizione: Daniela Battaggello. Responsabile Archivio Storico: Laura Quarta. Truccatori: Pierre Orlando, Maurizio Nardi. Parrucchiere: Diano Rizzi. Trascrizione Dialoghi: Fosca Josephine Jacona. Responsabile Archivio Negativi: Bianca Pupella. Post-Produzione: CIAK 2000 srl. Edizioni Musicali: CIAK 88. Prodotto da CIAK 2000 Srl (83').
Una monografia che fa parte della prima enciclopedia audiovisiva sul cinema italiano, ideata, realizzata e diretta da Donatella Baglivo. Una grande antologia sugli autori, attori, tecnici che hanno fatto la grande storia del cinema italiano.
Copyright © 2000-2006 s.libertinoAll rights reserved E' una produzione