Raf
riposa nella sua terra
(foto Saveriocaracciolo)
di Salvatore Libertino
E' stato ancora una volta
protagonista assoluto, come nei suoi films più belli. Questa volta,
l'ultima, nella Città natale, a Tropea, che, il 13 novembre, gli
ha spalancato le braccia accogliendolo amorevolmente con gli onori riservati
ai figli più illustri.
Nella Cattedrale, sotto
lo sguardo misericordioso della sua Madonna di Romania, Gonfaloni dei Comuni
di Tropea e di Parghelia, guardie in alta uniforme, intere scolaresche,
rappresentanze dello spettacolo, della politica e della cultura della Calabria,
di cui è stato ambasciatore in tutto il mondo. Presenti i figli
Saverio, Eleonora e Arabella, la moglie Elena Varzi e la nipote Maria Grazia.
Hanno preso la parola per ricordarlo affettuosamente Saverio e Eleonora,
il Sindaco Mimma Cortese, Antonio Arcuri in rappresentanza dell’accademia
d’arte drammatica della Calabria e Don Ignazio Toraldo che con Don Francesco
Sicari ha officiato la funzione funebre.
Moltissimi e interminabili
applausi da parte dei tropeani, come nell'indimenticabile serata del 31
luglio del 1991, quando Raf salì sul palco, in largo Gesuiti, ad
interpretare magistralmente la parte di primo attore ne "Il Signor Ornifle"
di J. Anouihl.
Ora riposa, per suo espresso
desiderio, nella sua terra davanti a quel mare azzurro dove "vedevo ogni
tanto passare i delfini a frotte addirittura: era uno spettacolo stupendo
e assai frequente... è un mare tutto particolare, profondissimo,
che arriva fino a riva. E questo dà una sonorità all'onda
che è unica. Una sonorità rimasta da sempre impressa nella
mia memoria" ('Alfabeto della memoria', di Raf Vallone, Gremese Editore,
Roma, 2001, pag. 62).