Nel Nome dei Beatles

Una valida opera di consultazione per gli "addetti ai lavori", oltre che un libro di piacevole lettura per coloro che hanno solo sentito parlare dei Beatles e canticchiano ogni tanto qualche loro canzone.

Cercare nelle 230 canzoni dei Beatles la spiegazione della loro fama e grandezza è una sterile avventura.

Gli stessi Fab Four non si sono mai montati la testa a proposito della loro produzione: mai compiaciuti, mai trionfanti, in tutto diversi dai divi facili di cui è zeppo il mondo della musica pop.

Le ragioni di un primato schiacciante e indiscutibile sono altrove, in una combinazione favorevole tra tempo e "modo" giovanile di un'epoca intera, che i quattro ragazzi di Liverpool furono capaci di simboleggiare.

Se il Rock and Roll costituì un ponte tra senso della musica nera e giovani bianchi, i Beatles ebbero la stessa funzione di tramite tra il Rock and Roll e cultura comune della musica leggera. E' questa doppia mediazione ad aver reso la loro "ricetta" il punto di riferimento insuperato di tutto ciò che la musica giovanile ha prodotto nell'occidente del mondo nella seconda metà del secolo.

Essi non composero la migliore musica pop nè suonarono e cantarono meglio di tutti: descrissero, come dei profeti, la metodica di principio per fare musica moderna ed "essere" artisti Rock di respiro internazionale.

Il libro raccoglie ed esamina tutto ciò che ruota intorno ai beatles, fuori della leggenda e delle sole curiosità private, per proporre qualche risposta ai tanti "perchè" non solamente del passato, ma anche del presente: con i 20 milioni di dischi venduti nel 1996, i Fab Four si candidano a rappresentare, oggi, l'unico esempio di visibile transito di musica "leggera" all'ambito del classico moderno.

Dopo l'analisi critica del senso storico della loro apparizione negli ancora svagati anni '60 e del valore artistico della loro produzione, l'autore propone tutto ciò che di importante oggi accade nel nome dei Beatles, tra festival, mercati, emulazioni e celebrazioni.

Dai resoconti e dalle rivelazioni emerge prepotente il vero protagonista del volume: la passione e la ricerca, nella musica "primordiale" dei Fab Four, d'una "pietra magica" di rinnovamento giovanile eterno, materializzatasi nell'intera leggenda beatlesiana.

E' nato a Torino nel 1950, ma vive a Roma dove esercita la professione di avvocato.

Autore di opere giuridiche ed economiche di larga tiratura, con particolare riguardo al mondo delle associazioni senza scopo di lucro, è collaboratore del "Sole 24 ore", nel cui inserto domenicale "Cultura" ha pubblicato per la prima volta articoli sui Beatles, ed è editorialista del settimanale di volontariato e solidarietà "Vita".

Collezionista libraio e discografico, è consigliere delegato ai profili culturali dell'Associazione dei Beatlesiani d'Italia, attraverso la quale cura i rapporti con i "siti" più accreditati inglesi ed europei.

E' Presidente dell'Associazione benefica "Beatle Charity", costituita nel 1997, la cui attività si incentra prevalentemente su concerti di beatlesmusica con la partecipazione/adesione delle migliori "tribute band" italiane ed estere.