La Vera Storia dei Beatles

di

Marco Moltauro


 Da "She Loves you" a "Yesterday", a "Let It Be" a "Michelle": come quattro ragazzi di Liverpool hanno cambiato in dieci anni la storia musicale dei nostri tempi.

Lo spettacolo racconta dieci anni di mode e avvenimenti attraverso le vicende dei quattro ragazzi di Liverpool più famosi del mondo: John Lennon, Paul McCartney, Ringo Star e George Harrison.

Si apre la scena, tre giovanotti in giubotto di pelle e ciuffo alla Elvis provano a mettere insieme una band. Vogliono fare colpo sulle ragazze, non sanno che quel motivo a cui stanno lavorando sarà un giorno considerato un pezzo di storia della musica pop, non immaginano nemmeno quale sia il destino che li aspetta.

La carriera dei Beatles inizia con le canzoni suonate al Cavern (il locale di Liverpool dove cominciano ad esibirsi), arrivano i primi successi, l'isterismo collettivo di fans scatenate, i concerti in giro per il mondo, la nomina a baronetti (perfino davanti alla Regina i Beatles non perdono il loro spirito e si prendono gioco del ciambelleno).

Il secondo atto ha inizio in un turbinio di luci, colori, suoni psichedelici. Il successo raggiunto e lo star system impongono delle regole forse difficili da accettare e i Beatles cercano nuovi stimoli musicali e nuovi spazi sulla scena internazionale

La storia riprende anche i cambiamenti politico-ideologici, le "rivoluzioni" di pensiero che un periodo, a cavallo tra gli anni '60 e '70, ha prodotto direttamente o indirettamente sulla società. I Beatles inventano un nuovo linguaggio, mettono in musica nuove emozioni, per primi comunicano parole e idee della loro generazione, esperienze di vita che i giovani del tempo condividono ma che nessuno prima di loro aveva espresso con una canzone.

Si coglie in ogni scena il fermento di idee caratteristico di quegli anni, si rivive un periodo di ricerca, creazione, sperimentazione in tutti i campi artistici. Un periodo forse irripetibile, sicuramente importante, che ha influenzato e continua a influenzare le generazioni di ieri e di oggi.

L'idea di scrivere questo spettacolo non nasce dalla voglia di celebrare un mito e neppure dalla banale nostalgia degli anni '60.

Ripercorrere la storia dei Beatles significa piuttosto evocare un periodo di grande creatività, analizzare un'amicizia personale che lega quattro grandi talenti, una unione feconda che nell'arco di un decennio, o poco più, sfornerà idee di fondamentale riferimento per generazioni future di artisti.

Il palcoscenico si anima costantemente di danze e colori, la musica irrompe prepotente sulla scena e coinvolge il pubblico con note familiari che tutti continuano a canticchiare anche a sipario chiuso

Una commedia musicale di oggi, che parla di "giovani" di trentacinque anni fa, come se il tempo non fosse passato e, forse, per i Beatles il tempo non è passato.
Una commedia realizzata con schemi diversi di comunicazione e di espressione che costituiscono una novità interessante per il pubblico, senza distinzione di età, ma con la sola caratteristica di "essere" tutti giovani

Uno spettacolo che sarà amato anche da coloro che, per la prima volta, conosceranno l'unicità e la magia della "scena".


Dal 16 Ottobre al 9 Novembre 1997
al
T E A T R O * N A Z I O N A L E
di
Roma

Sull'Autore, Marco Maltauro.



E' del 1989 il suo primo progetto come drammaturgo e regista: "OPERETTA MORALE", dai testi di Giacomo Leopardi, in scena al Teatro Politecnico di Roma, all'Università "La Sapienza" di Roma e "Ca' Foscari" a Venezia.

In seguito riadatta "CASA DI BAMBOLA" di Ibsen, premiato all' "Ibsen Festival" di Oslo nel '94.
"COMMEDIA FEMMINILE" di Dacia Maraini al Teatro Ateneo.
"PREOCCUPAZIONE PER LALLA" di Antonia Brancati al Politecnico, e ripreso nel '96 dal Teatro della Cometa.

"L'ANGELO DELLA SIGNORA", testo elaborato in occasione della riapertura del Teatro dell'Angelo di Roma

"IL BELLO INDIFFERENTE", da Cocteau, vede Moltauro, oltre che regista, interprete senza parola insieme con Milena Vukotic.

"ULTIMA FERMATA MESTRE" di Adriano Vianello e "ECTASY" di Giordano Raggi, segnano un periodo di grande attenzione al mondo giovanile.

Un primo passo verso un teatro ed un pubblico più ampio è rappresentato da "LA CONVERSAZIONE CONTINUAMENTE INTERROTTA" di Ennio Flaiano messo in scena al Teatro Flaiano.
Il primo testo interamente scritto da Maltauro e "PIRANDHORROR - IL NOVECENTO E' FINITO", presentato al Teatro Spazio Uno, è stato ripreso al Nazionale nella stagione '96/97.

"PENSACI, GIACOMINO!". Una favola umoristica di marionette meccaniche, unico umano, il Professor Toti, un solitario, allegro e malinconico Mario Scaccia, applaudito da pubblico e critica.