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Esce "Tropea e il suo territorio" di Pasquale Russo Salpa Goletta Verde, con i ragazzi dell'Ipsia 'Calabria Ora' prende il volo Nasce la Città della fiction Vibo Valentia, tre morti per il mal tempo 4 morti per il nubifragio nel vibonese Vibonese, ingenti danni e centinaia di sfollati. Deliberato da Loiero lo stato di calamità naturale A pochi passi dall'inferno d'acqua e fango Col fango negli occhi 12° Raduno FAIRLINE E Moggi, dopo Reggina-Juventus sequestrò Paparesta e i guardalinee Calabria, dalla Caritas 20mila euro per i primi aiuti Cibi e cultura calabrese a Vaiano Quarant'anni fa la 'Freestonesmania' Cesare Ruperto 'I bagni e il sole di Tropea per un pò mi faranno dimenticare Calciopoli' Alluvione. Proteste nel Vibonese, lunedì incontro in Regione Franco Aquilino poeta tropeano Karate, la Calabria al Campionato Universitario USA La Juve resta in B, Lazio e Viola in A, Milan Champions TV: in viaggio per l'Italia con 'Notte Mediterranea' Grave lutto in casa Vallone Vibo: Presentato il progetto “Strada del mare” Telecamere per sorvegliare il Sud. Occhi elettronici contro il "pizzo" TV: al via 'Notte Mediterranea' condotta da Tortora e Volpe Spilinga: in arrivo il Talk Show 'Ndujamo' Shhhh! ovvero Bocca Cucita secondo il 'Dizionario Vallone' Toccarlo... porta fortuna SilaInFesta 2006 a Lorica-Camigliatello dal 20 agosto al 25 agosto Vento, estate calda a Tropea con Calopresti Le passeggiate ferragostane dei Giganti a Messina Dopo la notte di San Lorenzo, è in arrivo il sole sullo Stromboli Lo spot con la musica calabrese della Pasta Divella TropeaBlues 2006. Ecco i nomi delle Bluesbands Una vacanza da incubo Festa Sinistra Giovanile a Tropea. Dal 18 Al 23 settembre L'assessore Principe chiede che la vita e le opere di Alvaro siano studiate a scuola I più grandi scrittori calabresi. Una straordinaria collana di letteratura per “leggere” la nostra identità L'Ensemble Cameristico dell'Università di Parma in tournèe in Campania e Calabria Un uomo per bene 'Pugni chiusi' Un immenso vulcano sottomarino scoperto in Sicilia Esce il quarto CD classico di Sir Paul 'Saggio sull'umano sapere' di Antonio Jerocades
"Tropea e il suo territorio" di Pasquale Russo, uscita dalle stampe dell'editrice 'Monteleone' a maggio di quest'anno, non è solo una guida turistica, ma l'insieme di frammenti di storia con
ricca iconografia illustrativa, talvolta prima d'ora inedita, che danno al lettore un esauriente quadro di unione della storia del comprensorio di Tropea e di quelli che erano i suoi Casali fino ai
primi anni dell'Ottocento: Ricadi, Parghelia, Zambrone, Spilinga, Drapia, Zaccanopoli.
L'autore, storico del posto e profondo conoscitore dei trascorsi del territorio, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, studi e articoli in diverse riviste specializzate. E' il curatore delle edizioni anastatiche del Manoscritto di Francesco Sergio sulla storia di Tropea e dei Casali dall'origine fino al
1720 e dell'opera di Vito Capialbi "Memorie per servire alla Storia della Santa Chiesa Tropeana" pubblicato a Napoli nel 1852, che costituiscono i due pilastri fondamentali della storia patria tropeana.
Il volume, di 130 pagine, dall'accattivante veste editoriale, è stampato in tre lingue, italiano, tedesco e inglese, e costituisce un'agile guida storica culturale attraverso la descrizione
interessante di cosa c'è da vedere, ammirare e sapere non solo nell'ambito monumentale ma anche in quello paesaggistico.
INFO
'La Libreria' via Roma, 28 Tropea
Tel. 0963 62179
(giu 2006)
Un viaggio lungo le coste di tutta la nostra penisola,
per quasi due mesi, a bordo di tre bellissime navi, per scoprire le nostre acque. Parte domani, per la 21esima volta, il progetto Goletta Verde di Legambiente, che lungo il suo percorso voterà le spiagge più belle con cinque vele, e bacchetterà gli ecomostri con le temute bandiere nere.
Oltre 310.000 miglia marine navigate, più di 900 tappe e 8.000 campioni d'acqua analizzati: questi sono i numeri guadagnati dalla luga esperienza di questa iniziativa, che anche per il 2006 userà sistemi particolarmente avanzati per giudicare la qualità dei nostri mari.
I laboratori mobili, che accompagnano da terra il viaggio delle tre imbarcazioni, preleveranno infatti circa 500 campioni, ed eseguiranno su ognuno le analisi previste dalla normativa in vigore, ma non solo. Come accade da molto tempo, oltre ai parametri microbiologici previsti dalla normativa, le analisi di Goletta Verde
misureranno anche gli escherichia coli e gli enterococchi, anticipando di due anni gli obblighi statali che saranno imposti da una recente direttiva europea.
L'esperienza di Goletta Verde è importante per tutti noi, se consideriamo che a fronte di una timida riconquista di 18 Km di costa balenabile nel 2006, non si devono dimenticare i 243 Km permanentemente inquinati e i 1.045 Km non controllati. Il giudizio della nave di Legambiente, quindi, è un utile momento di riflessione
per migliorare come si deve qualcosa che è proprio di tutti. Già di tutti, ma per qualcuno il mare sarà ancora più suo in realtà. Su due delle tre navi di Goletta Verde, per il terzo anno consecutivo, saranno presenti infatti due studenti dell'Ipsia di Gallarate, che si stanno avventurando in un'esperienza che certamente
arricchirà la loro sensibilità nei confronti del nostro patrimonio naturale più prezioso, il Mediterraneo. Entrambi i ragazzi hanno frequentato il quarto anno dell'indirizzo chimico-biologico, e sono già saliti a bordo delle loro navi.
Il primo, Francesco De Tomasi, è salito sulla Pietro Micca, che lo porterà da Tropea verso il Lazio, poi verso i mari di Sardegna e quelli di Toscana. Il Pietro Micca è l'ultimo rimorchiatore a vapore presente in Italia. Classe 1895, questo museo galleggiante viene dall'Inghilterra e misura 30 metri per 6. Munita di pannelli
fotovoltaici, l'imbarcazione è autonoma per quanto riguarda l'approvvigionamento di energia elettrica.
Il secondo studente, una ragazza Valentina Salvaggio, salirà il primo luglio a bordo della Catholica, partendo da Palermo e rimanendo sulla nave fino a Foggia. La Catholica, classe 1936, è una goletta in legno a due alberi che misura 23 metri di lunghezza e 500 mq di velatura.
La terza nave di Goletta Verde, invece, è quella internazionale, la Chicaboba Magnum. Questa imbarcazione a vela è già partita il 23 giugno, e percorrerà le coste di vari paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo.
Oltre al celebre progetto interessato al Mediterraneo, ne esiste uno relativamente minore, ma per noi ancora più interessante: la Goletta Verde dei laghi. In questo caso si misura la qualità delle acque dei principali laghi italiani, compreso il lago Maggiore, che sarà messo sotto esame dall'11 al 15 luglio.
Non tutti possiamo condividere la bella esperienza dei ragazzi dell'Ipsia di Gallarate, ma ognuno può seguire virtualmente il percorso delle tre navi, basta il cellulare. Lo sponsor principale dell'iniziativa, Vodafone, ha predisposto infatti un sistema che permette di conoscere in tempo reale le informazioni più utili sulla
salute di mare e spiagge, via SMS. Inviando un messaggio al numero 340 43 99 009 ed indicando il nome della località sarà infatti possibile ricevere i dati di Goletta Verde. Chi possiede un telefono di seconda generazione potrà anche accedere al portale wireless di Vodafone ed entrare nella sezione "Mappe&Viaggi", dove troverà
foto ed aggiornamenti sul programma di Goletta Verde. Per ulteriori informazione sulle altre, moltissime, iniziative collaterali, visitate il sito ufficiale.
INFO
Goletta Verde 2006
www.ipsiaponti.it
(giu 2006)
Prende il volo 'Calabria Ora', quotidiano calabrese nato l'anno scorso e che in questi giorni
sta approntando anche l'edizione on line .
E' un giornale giovane non solo anagraficamente parlando. Infatti ha un'alta componente giovane nel reparto dei giornalisti e articolisti che lo scrivono. Le idee nuove quindi ci sono tutte sia nella mentalità di fare un quotidiano sia in quella di destare interesse ai lettori che dal canto loro hanno deciso di premiarlo.
Sembra che loro si divertono a impaginarlo, a proporlo ogni giorno in veste diversa e personalizzata, mantenendo alto nel contempo lo stile professionale e un'à-plombe davvero ammirevole.
Abbiamo voluto proporre uno stralcio di uno dei passaggi più esilaranti degli ultimi giorni, in terza pagina, a firma di Franco Vallone, giornalista, videomaker, etnologo e studioso di antropologia culturale.
I Fimmini
I Masculi
(giu 2006)
I dettagli sono tutti da definire, ma il progetto pare sia in via di realizzazione. Nella piana di Lamezia Terme
sorgerà la Città della fiction, un centro di produzione cinematografica e televisiva con il compito di rilanciare la scuola italiana di Cinecittà, al servizio delle grandi case di Hollywood. Ideatori del progetto sono il direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà, e il governatore della Calabria Agazio Loiero.
Scenari naturali mozzafiato, fondali azzurrissimi, panorami incantati come quelli di Tropea e Scilla. Insomma, ad attirare l'attenzione delle case americane è stata la bellezza di una Regione che, per condizioni climatiche e di luce, funziona come un vero e proprio studio cinematografico a cielo aperto. Se n'è accorto Chris Albrecht, amministratore delegato della
Hbo, guardando la fiction Gente di Mare, che era stata interamente girata a Tropea.
Dopo aver appurato che non si trattava di scenari costruiti appositamente in studio, ha pensato all'opportunità di realizzare una città della fiction in questi luoghi e ha spedito sul posto John Dellaverson, consulente strategico della Hbo e vicepresidente operativo della Lions Gate films. Se il sopralluogo darà i risultati attesi,
il finanziamento è garantito.
Un'occasione unica, quindi, che se andrà in porto regalerà agli appassionati di fiction storie di qualità e dalla fotografia ottima, a livello di serie di successo cone Sex and the City e Desperate Housewives. Serie, queste, prodotte e offerte da Hbo, colosso americano con 40
milioni di abbonati.
(lug 2006)
(Adnkronos/Ign/3lug/1645) Sale il bilancio delle vittime del violento nubifragio che in mattinata ha colpito la zona di Vibo Valentia.
Due persone, un uomo e una donna, sono morti all'interno della loro auto, travolta da una frana, in località Longobardi. In mattinata un pastore è morto colpito da un fulmine a S. Onofrio, mentre un altro è rimasto gravemente ferito. Il bilancio potrebbe aggravarsi, dal momento che un bambino di 15 mesi risulta disperso dopo essere stato strappato dalla furia delle acque alla madre lungo la Strada statale 18. Le ricerche vengono effettuate
con l'ausilio di mezzi aerei.
In mattinata, violenti temporali si sono abbattuti nella zona fin dalle prime luci, causando lo straripamento di alcuni torrenti e conseguenti gravi disagi alla cittadinanza, tanto da indurre la Guardia forestale (nella foto) a dichiarare lo stato di 'massima allerta' e a riconvertire l'attività delle squadre regionali dell'antincendio boschivo per le operazioni di soccorso.
Particolarmente colpiti i territori montani. Nei comuni di Simbario, Spadola e Serra San Bruno gli uomini del Coordinamento Provinciale del Corpo forestale dello Stato di Vibo Valentia sono intervenuti a causa dell'allagamento di alcune abitazioni. I forestali sono inoltre impegnati nel comune di Vallelonga, dove una strada è stata chiusa per frana e in località Pietra Tonda a fornire assistenza ad un gruppo di scout che si trovava sul posto.
Il presidente della regione Calabria, Agazio Loiero, ha diramato un comunicato in cui, oltre a venire rimarcato il dolore per le vittime, si legge che è stato subito disposto ''l'intervento della Protezione Civile con tutti i mezzi e gli uomini necessari per le prime operazioni a sostegno delle popolazioni colpite dal violento nubifragio che ha interessato diverse zone della Calabria''. Allo stesso tempo, il presidente Loiero ha invitato il
vicepresidente Nicola Adamo, nonché gli assessori regionali ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, alla Sanità, Doris Lo Moro, e all'Ambiente, Diego Tommasi, a verificare ''direttamente la situazione e i danni provocati alle strutture e alle abitazioni assegnando immediatamente un milione di euro per le prime esigenze''.
(lug 2006)
(Rainews/3lug/2120) Quattro morti e venti feriti: è il bilancio del violento nubifragio che si è abbattuto nel vibonese sin dalle prime ore della mattina.
Decine le persone rimaste intrappolate nelle loro auto e tratte in salvo dai vigili del fuoco. Impraticabili anche le vie del centro di Vibo Valentia, tra cui il corso Vittorio Emanuele.
Una sessantina di operai dello stabilimento industriale "Nuovo Pignone" sono rimasti bloccati all'interno del capannone invaso dall'acqua e dal fango. Al momento lo stato d'emergenza è cessato, ma i disagi permangono.
Sulla Salerno-Reggio Calabria, nel tratto compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia e Serre, si è verificato uno smottamento le auto viaggiano a senso unico alternato.
Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, con il responsabile nazionale della protezione civile Guido Bertolaso effettueranno una ricognizione in elicottero nelle aree colpite dall'alluvione.
(lug 2006)
(Adnkronos/Ign/4lug/1419) - Il Presidente del Consiglio Romano Prodi è arrivato a Vibo Valentia dove ha effettuato un sopralluogo nelle zone colpite dall'alluvione che ieri ha causato la morte di 4 persone, fra cui un bambino di 16 mesi. Prodi ha poi raggiunto la sede della scuola di Polizia, dove è stato allestito il centro coordinamento dei soccorsi della Protezione Civile.
''Sono qui per vedere la dimensione del disastro ma anche e soprattutto per vedere cosa fare per il futuro. Voglio dare un messaggio di vicinanza'', ha detto Prodi. ''Ora - ha aggiunto - dobbiamo pensare all'emergenza e successivamente si dovrà mettere mano ad un piano organico per rimettere in sicurezza il territorio: necessari interventi attivi per un vero assetto idrogeologico''. E per affrontare l'emergenza - ha comunicato il premier - sono stati stanziati 5 milioni di euro. Il presidente del Consiglio ha poi incontrato Giuseppe De Pascale, figlio di Nicola una delle vittime dell'alluvione. ''Mi ha detto semplicemente che quanto accaduto è inconcepibile. Credo proprio che abbia ragione'', ha sottolineato.
Prodi, che dopo il sopralluogo è ripartito per Roma, era accompagnato dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e dal sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri. Presente a Vibo Valentia, anche il vice ministro dell'Interno Marco Minniti. Questa mattina, intanto, il presidente della Regione Loiero ha convocato d'urgenza la Giunta regionale che ha deliberato lo stato di calamità naturale per le zone colpite ed ha attivato le procedure per la richiesta dello stesso riconoscimento da parte del governo.
Mentre il prefetto di Vibo Valentia Paola Basitone ha reso noto che sono circa trecento le persone che hanno trascorso la notte in albergo o in sistemazione di fortuna. Oltre la metà erano ospiti in una struttura turistica di Vibo marina, seriamente danneggiata dalla violenza dell'acqua. I turisti dovrebbero fare rientro nelle loro abitazioni. Più di 100 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni perché rese inagibili o danneggiate dalla furia del nubifragio.
Circa mille, invece, le utenze Enel da ripristinare.
Nel dettaglio, i danni maggiori si registrano soprattutto nella zona marina di Vibo Valentia, nelle località di Bivona, dove la pioggia ha praticamente cancellato la struttura turistica 'Lido degli aranci', e di Pennello. Moltissime le strade dissestate, le attività e le abitazioni completamente allagate ed inagibili, coltivazioni sommerse dal fango e dai detriti.
Al lavoro da ieri sera, oltre alle squadre della Protezione civile, i Vigili del Fuoco, la Polizia, l'Esercito, il Corpo forestale, una squadra mobile inviata dalla Regione Sicilia, l'Anas e l'Enel.
Guido Bertolaso, arrivato d'urgenza a Vibo ieri sera, ha dichiarato che ''il nubifragio che si è abbattuto a Vibo Valentia, rappresenta un evento eccezionale ed assolutamente imprevedibile. In due ore sono caduti 190 millimetri di acqua, cosa mai accaduta negli ultimi anni''. A parere del capo della Protezione civile ''nonostante la gravità della situazione, le strutture di intervento hanno retto bene''.
L'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente della Calabria) segnala che è attivo un numero verde 800.33.19.29, per qualsiasi segnalazione di emergenze ambientali provenienti dai territori interessati dall'evento calamitoso.
(lug 2006)
(F. Vallone) La Terra vibonese ferita, un vero inferno d'acqua e fango si abbatte improvviso sul vibonese alle 11,30 di due giorni fa. All'inizio sembra solo un forte acquazzone, saltano i tombini del centro di Vibo Valentia, ci troviamo in auto davanti alla sede della Polizia Municipale e proprio dentro la notizia, anzi dentro l'acqua.
Percepiamo, sin da subito, che non si tratta di un semplice temporale, di quelle tropine estive che passano subito, le auto continuano ad arrivare normalmente dal lato Madonnella, dalla galleria, dal lato Villa dei Gerani, dalla via che scende dalla Cisl, si fermano tutte, improvvisamente, davanti alla stazione delle Ferrovie della Calabria che ormai assomiglia ad un grande mare con tanto di alte onde con tanto di barchette in balia dell'acqua. I motori e le luci delle auto si spengono uno dopo l'altro, le auto vengono letteralmente sommerse fino ad impedire anche l'apertura delle portiere, l'acqua penetra all'interno dell'abitacolo e fuori si gonfia paurosamente, sempre di più.
Tutt'attorno a dei tombini enormi zampilli s'ingrossano vorticosi fino ad arrivare a circa due metri di altezza, e l'asfalto circostante si deforma, si gonfia, si modella come un flusso lavico, la strada sembra diventare letteralmente di gomma. Riusciamo a posizionarci a lato di questo inferno, ma non possiamo andare né avanti né indietro, accanto a noi altre tre auto "fortunate", di quelle che non si spengono e che riescono a non essere travolte dall'acqua torrenziale. Proprio accanto a noi la Mercedes dell'assessore comunale al turismo Tedeschi, poco più dietro una signora impaurita e chiusa nella sua piccola Fiat 600, a fianco una Golf che sembra frullata tanto dei vortici sottostanti. Telefoniamo anche noi, vorremmo chiedere aiuto… 112, 113, 115… i
telefonini non danno segni di vita, nessuna comunicazione è possibile, nessun segnale sulla rete Vodafon, nessun segnale sulla rete Wind, nemmeno per i soli numeri d'emergenza. Poi, per un attimo, si riesce a parlare con il 115, risponde la sede di Catanzaro, allerteranno loro i colleghi di Vibo.
Intanto fuori piove, grandine come grossi chicchi d'uva o forse più, fulmini e tuoni. Non si vede nessuno, nel cortile dei Vigili Urbani vengono accesi i lampeggianti blu di una Fiat Panda di servizio, che rimane immobile, sono gli unici lampeggianti blu che riusciremo a vedere in questa zona in ben un'ora e trenta di permanenza forzata, sono le 13.00 le auto navigano ancora, arriva un fuoristrada dei Carabinieri da via Potiri, poi ritornano indietro impotenti. Più che di un fuoristrada ci vorrebbe una motovedetta in questa surreale situazione.
Ore 13.30 l'acqua dal cielo non scende quasi più, ci rendiamo conto di quanto è successo scendendo per la strada che da Vibo scende alla SS 522 passando per Triparni e Porto Salvo, tutto interrotto, tutto distrutto, acqua, fango, frane e alberi abbattuti, allagamenti a volontà. A Triparni la gente è tutta fuori a spalare fango, la strada è interrotta, siamo costretti a passare per una stradina di campagna che passa per Mantineo, poi Pannaconi, Paradisoni di Briatico. Qualcuno rimuove un albero d'ulivo dalla strada, riusciamo ad arrivare sulla SS 522, un vero inferno di fango anche qui, sono quasi le 14.00, in cielo ci sono ancora nuvole nere e gli elicotteri dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, della Polizia e dei Carabinieri.
Le sirene dei mezzi di soccorso non smetteranno fino a tarda serata. A Briatico, nella zona di Safò, frane, acqua e fango si abbattono violentemente sulle strade, un elettricista del luogo che viaggia con la sua Peugeot viene letteralmente sommerso dall'acqua, riuscirà ad uscire dall'automezzo solo grazie all'aiuto e all'intervento dei Carabinieri e del comandante della Stazione, maresciallo Cannizzaro, che lanciandosi in acqua è riuscito ad estrarlo dal portellone posteriore del mezzo. A complicare l'operazione anche un lungo serpente che si è infilato nell'auto assieme all'acqua e al fango. Questa la situazione a pochi passi dal Porto Salvo, da Bivona, dal vero inferno d'acqua e fango.
(lug 2006)
(S. Grammatico/4lug) La Goletta Verde è in questi giorni ormeggiata a Tropea a pochi km dalle frazioni colpite dal nubifragio. Oggi pomeriggio abbiamo visto, accompagnati dai dirigenti del circolo locale, questi luoghi sommersi dal fango.
Abbiamo portato le nostre condoglianze alla popolazione di Pizzo, incontrando l'assessore all'ambiente e quello al turismo. Pizzo nella tragedia ha visto ben tre morti e domani (oggi per chi legge, ndr) sarà lutto cittadino. Al di là della manifesta condizione delle strade (il fango è accumulato ai lati dei guardrail come la neve in inverno dopo una abbondante nevicata, tanto da offuscare la visuale all'orizzonte) e dell'evidenza dei danni causata in primis dall'occupazione delle fiumare che non hanno potuto sfogare l'acqua e il fango, mi ha colpito un particolare.
Rientrando in macchina da Pizzo ha cominciato a piovere, nuovamente in modo copioso e chi ci accompagnava guidando l'auto, nel giro di pochi chilometri ha ricevuto tre telefonate dalla propria moglie in apprensione e preoccupata per un’eventuale nuova tragedia.Un evento che ha quindi creato una sorta di "psicosi" che nessun riconoscimento per danno per calamità naturale potrà risarcire e riparare.
Una considerazione a caldo, col fango "negli occhi".
(lug 2006)
(Nautica Online) A Marina di Tropea fervono i preparativi ed è frenetica l'attesa, per il dodicesimo raduno annuale d'Agosto della Fair Line .
Una edizione che viene già considerata" biblica" questa di Tropea e che si propone di bissare il successo ottenuto negli scorsi raduni.
Grazie alle sue caratteristiche: "quantità, qualità, partecipazione," è l'unico raduno di barche in Italia che ha raggiunto tante edizioni.
La Fair-line si è conquistata un'importante reputazione che nulla ha a che fare con i nomi altisonanti che annovera tra i suoi clienti, anche se a questo proposito non si sbottona più di tanto la titolare, Marina Franceschi Cesana, importatrice per l'Italia della prestigiosa marca inglese, ma tiene a precisare con una punta d'orgoglio: "è d'obbligo la privacy sui nomi degli armatori, come società concessionaria cerchiamo di trasmettere ai nostri clienti l'entusiasmo di navigare in flotta che è un onere molto impegnativo, perchè significa dar vita a una sorta di confronto sportivo e la vocazione sportiva non è da tutti ma solo per personalità schiettamente sportive.
I numeri di questa edizione spiegano il perché di tanta attenzione, oltre 50 barche per oltre 180 persone dei vari equipaggi, una clientela la nostra, sportiva e sofisticata allo stesso tempo, a proprio agio con il jeans e con il frac e coerente con la sua filosofia: valori sani e fair-play, a dimostrazione che quando si ama quel che si fa risulta sempre magico."
Anche per il visitatore del porto è un'esperienza che supera le aspettative; ci si trova circondati da una cinquantina di yacht di tutti i tipi e dimensioni.
Si tratta di qualcosa di diverso dal solito salone della nautica nei quali il pubblico si limita ad osservare le barche, qui lo spettacolo è vero, reale, tutto immerso nello stile italiano, solare, mediterraneo, dinamico e coinvolgente, per tutte quelle persone che sentono il bisogno d'ammirare delle belle barche.
Un raduno pronto per le folle che consente una carrellata molto dettagliata di tutti i modelli fair-line e che interpreta in triplice modo, il mondo della nautica, l'attività di marketing e le vacanze.
Con una immersione totale nelle vacanze si coglie l'opportunità della visibilità uscendo dagli schemi tradizionali da una parte e dall'altra quello che colpisce di più è il livello organizzativo raggiunto che mette a profitto gli insegnamenti delle precedenti edizioni, grazie alla capacità di una pepatissima signora, la presidente di Onda Marina Club di Fair Line, Gabriella Dogliani, che con pazienza certosina insieme al Direttore di Fair-Line, Marina Franceschi Cesana, sta organizzando fin nei minimi dettagli l'evento.
All'arrivo a Tropea ad attendere gli armatori un cocktail di benvenuto con spettacolo di un locale gruppo folcloristico, le Chiazzarole, mentre già si raccolgono le adesioni per il torneo di golf.
La natura come sempre è la prima attrice in tutti i raduni Fair-Line, ed anche a Tropea non potevano mancare mare e monti.
Il percorso del Golf Club Feudo Montalto si presenta come un luogo degno d'eccellenza, nato tra gli anni ottanta- novanta su progetto di Baldovino Dassù è immerso in quaranta ettari di macchia mediterranea.
La scuola di golf è curata dal Maestro Augusto Venier e i professionisti avranno modo di confrontarsi in un campo impegnativo e divertente che si estende in circa 20 ettari di terreno con alberi che fungono da ostacoli e da cornice ambientale e naturalmente offrono ombra e riparo dalla calura estiva.
Già s'intravede un ulteriore successo diplomatico e imprenditoriale per la Fair-Line e Onda Marina Club che non sarà facilmente dimenticato.
(lug 2006)
E' in corso di svolgimento all'Olimpico di Roma il processo sportivo che vede imputati società e relativi dirigenti nonchè designatori, arbitri ed assistenti. Tra gli imputati, l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi e
e l'ex amministratore delegato Antonio Giraudo, indagati anche per concorso in sequestro di persona.
L'accusa si riferisce a un episodio avvenuto al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per la Reggina, ovvero quando i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Paparesta ed i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro.
Tale comportamento sarebbe scaturito dal fatto che la terna arbitrale non avrebbe assicurato "un esito favorevole della gara della Juventus". L'arbitro e guardalinee "privati della libertà personale" sarebbero stati minacciati con "plurime espressioni verbali", come è scritto nell'avviso emesso dai magistrati. Il fatto è accaduto al Granillo di Reggio Calabria il 6 novembre 2004.
Siamo in grado di farvi sentire la sequenza dell'intercettazione, trasmessa da Radio Kiss Kiss alle 1300 del 7 luglio, della voce di Luciano Moggi che racconta alla moglie, Silvana Garufi, l'episodio di Paparesta dopo Reggina-Juve.
(lug 2006)
(S. Arduini) Il maltempo ha colpito ancora una volta il nostro Sud. E ha lasciato ingenti danni soprattutto nella zona del vibonese - Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea -, il dramma della morte di quattro persone e di ottanta feriti e il disagio di molte famiglie rimaste senza tetto, bloccate nei paesi, danneggiate nelle attività commerciali e turistiche appena iniziate.
Il Vescovo di Mileto, Mons. Domenico Cortese, ha inviato una notificazione in cui invita tutte le parrocchie della Diocesi, domenica 9 luglio, a una preghiera di suffragio per le vittime e a una colletta di solidarietà per le famiglie «duramente colpite dalla furia devastatrice dell'alluvione del 3 luglio».
Caritas Italiana, d'intesa con il Vescovo e in collaborazione con la Caritas diocesana, si è attivata per seguire la situazione, per delineare un primo bilancio dei danni, per far giungere solidarietà a tutte le persone in difficoltà, specialmente a quelle che hanno subito maggiori danni economici, anche con perdita della casa e del lavoro. Al tempo stesso, l'alluvione ripropone con drammaticità l'esigenza di riconsiderare e potenziare le politiche di gestione territoriali e ambientali, sia a livello centrale che a livello locale.
Caritas Italiana invita le comunità cristiane, domenica 9 luglio, a unirsi nella preghiera alle famiglie delle vittime e a tutte le persone e le comunità colpite da questa nuova emergenza; assicura, inoltre, sostegno e solidarietà alla Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mettendo a disposizione un primo contributo di 20.000 euro per affrontare l'emergenza.
(lug 2006)
(Quotidiano.net) Sarà un incontro di cultura e sapori calabresi e toscani, la manifestazione 'Sapori del Mediterraneo' che si terrà sabato 15 luglio a Vaiano. A partire dalle 17,30 un gruppo folkloristico di Tropea sarà presente assieme agli stand enogastronomici e, dalle 19.00, via alle degustazioni calabresi (Cannarutie), accompagnate dai tradizionali tortelli toscani.
Le prenotazioni per la cena si possono effettuare presso l'Ufficio Turistico del Comune di Vaiano (telefono 0574 942476) e presso La Sartoria.
Parteciperanno alla serata artisti calabresi che esporranno i loro prodotti presso la Sala Polivalente della Palazzina (lato Sartoria). Ci saranno l'attore e regista calabrese Giancarlo Cauteruccio e gruppi folklorici in costume con musiche e danze che il giorno successivo, domenica 16 luglio, parteciperanno anche alla Festa della battitura del grano alla villa del Mulinaccio. Dal Museo di Nicotera arriveranno in Badia i reperti archeologici bizantini che nel week end potranno essere visitati (sabato 16.00-19.00
e domenica 10.00-12.00; 16.00-19.00) nel percorso museale allestito sul tema 'Tecniche, tessuti e naturalità', a conclusione delle Notti dell'archeologia.
La manifestazione è promossa da Regione Toscana, Provincia di Prato, Comunità Montana e assessorato al turismo del Comune di Vaiano.
(lug 2006)
'The Freestones' è stata la prima formazione Rock tropeana ad esibirsi in pubblico intorno al 1963, anche se la primogenitura è da assegnare ad un gruppo che in quel periodo era in fase di organizzazione e che successivamente iniziò la carriera musicale con il nome de "I Cadetti".
I Freestones si fecero subito notare per lo stile particolarmante raffinato che si ispirava al Merseybeat di Liverpool (Beatles, Searchers, Swinging Blue Jeans, Big Three.....) basato sul concorso dei singoli apporti vocali e sull'eleganza timbrica degli arrangiamenti strumentali.
Con le esibizioni ai Lidi "S. Leonardo", "La Pineta", nei concerti di piazza e al Teatro Eliseo, il gruppo ottenne una grandissima popolarità ed un grosso seguito di pubblico. E fu Freestonesmania.
La notorietà de 'The Freestones' si allargò prestissimo nel resto del vibonese attraverso le performances nei posti più esclusivi del litorale: "Sabbie Bianche", "Roller Club", "Madameo".
Il complesso partecipò con grande successo a competizioni regionali e a importanti manifestazioni musicali, tra cui la "Palma d'oro" di Daniele Piombi al Teatro Valentini di Vibo Valentia accanto a Little Tony e al Teatro Comunale di Catanzaro, accanto a Patty Pravo.
L'attività de "The Freestones" ebbe termine ufficialmente nel 1968, anche se c'è stata in tempi successivi qualche esibizione di alcuni degli elementi, di cui la più importante è stata sicuramente quella, negli anni '70, quando il gruppo accompagnò Mal dei Primitives durante un concerto all'"Eliseo".
Line up originaria
Mario Lorenzo, voce
Ennio Gentile, chitarra solista
Amedeo Giroldini, chitarra ritmica e voce
Masino Ostone, chitarra e voce, fino al 1965
Reno Ostone, batteria e voce, fino al 1965
Ninì Pandullo, basso e voce
Componenti successivi
Peppe Apriceno, batteria e voce, dal 1965
Mario Naso, tastiere, dal 1967
Manager: Giovanni Giroldini dal 1966,
Freestonesmania 1963
Gruppi Musicali
(lug 2006)
(GazzettadelloSport) Il presidente emerito della Corte Costituzionale e presidente della Caf, Cesare Ruperto, si prepara alle vacanze. Dopo aver colpito duro Moggiopoli. Da giurista di alto profilo non si cura né di critiche né di manifestazioni di piazza. Tira dritto. Neanche sente il bisogno di aspettare le sentenze definitive della Corte federale. Cosa fatta, punto e a capo. Sembra pensare l'alto magistrato ch'è stato a capo della Consulta: quarta carica dello Stato. Il professor Ruperto è ancora per qualche altro giorno a Vigna Clara. A casa sua.
Nell'elegante quartiere romano dove abita a due passi dal senatore Mario Pescante, ex sottosegratario vigilante sullo sport e presidente del Coni. Il professor Ruperto sta facendo le valige per andare in Calabria, dov'è nato 81 anni fa. Abitudinario. Bagni e sole a Tropea. Per dimenticare Moggiopoli e i veleni. Ma guai a dirglielo. Farebbe spallucce, perché un giudice è un giudice e non può curarsi di altro che non sia l'amministrazione della giustizia.
Presidente Ruperto, che processo (sportivo) è stato?
«Abbiamo fatto tutti il nostro dovere. Nei diversi ruoli. Ho apprezzato e ammirato il lavoro del procuratore federale Stefano Palazzi. Anche i legali hanno fatto la loro parte».
Le critiche, anche pesanti, non sono mancate.
«Le critiche sono un dazio che tutti debbono sopportare. Figurarsi, poi, un giudice».
Ma c'è stata pure la picconata eccellente di Cossiga.
«Io non ci ho fatto caso»
Sarà, ma, contestualmente lei ricordò che la Caf non subiva condizionamenti da parte di nessuno.
«Non rispondevo né a Cossiga né a qualcuno in particolare, volevo tranquillizzare chi riteneva che i tempi della difesa fossero stati contingentati».
Che eredità lascia alla Corte Federale del professor Piero Sandulli?
«Valuterà una sentenza che è stata fatta con purezza. La sentenza scaturisce dalla serenità d'animo. La possibilità di sbagliare? Di aver fatto qualche errore? Ci può stare. Sbagliare si può. Va capito pure chi critica e chi si lamenta di quello che ritiene un errore. Tutto è relativo».
A proposito di errori: 44 punti di penalità lasciano il Milan in coppa Uefa.
«E allora? Cari miei, non siamo mica dei matematici. Non facciamo calcoli, ma ragioniamo secondo la bilancia della legge e della gradualità delle sanzioni. Noi giudici abbiamo, in tutti i casi, cercato di commisurare la sanzione con il grado di responsabilità. E non ci interessa che cosa accadrà o che cosa si dirà. Questo è il nostro ruolo e la nostra autonomia».
Cominciano le udienze della Corte Federale. Lei, invece, parte per le vacanze nella sua Calabria. Una scelta meditata?
«Auguro buon lavoro alla Corte. Per quanto mi riguarda non vado subito in vacanza, ma dalla prossima settimana. Sì, bagni a Tropea, ma per pochi giorni. Perché debbo lavorare. Mi si stanno accumulando un bel po' di impegni: sta per uscire la mia nuova edizione delle leggi complementari al Codice Civile e la quindicesima edizione del Codice civile commentato».
INFO
Federazione Italiana Giuoco Calcio
Corriere dello Sport
Gazzetta dello Sport
Tutto Sport
(lug 2006)
(Ansa/22.7h1636) E' finita intorno alle 14 la protesta di 500 persone residenti nelle zone del vibonese colpite dall' alluvione del 3 luglio scorso, che avevano occupato i binari della stazione di Vibo-Pizzo.
La protesta, è stato riferito dai manifestanti, è terminata dopo che la manifestazione ha avuto visibilità nazionale con la trasmissione di servizi sui Tg e dopo l' incontro con il vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, e l'assessore regionale, Diego Tommasi, che stamani hanno interrotto una riunione a Catanzaro per recarsi personalmente sul posto. "Con Adamo e Tommasi - ha detto uno dei rappresentanti dei comitati cittadini nati spontaneamente - abbiamo concordato l' avvio di un tavolo di trattativa. Lunedì ci vedremo nella sede della Regione,
a Catanzaro, per stabilire un piano di lavoro per giungere rapidamente alla definizione delle soluzioni dei problemi che ancora ci sono e per l' avvio delle pratiche per i rimborsi". La circolazione ferroviaria, dopo la rimozione del blocco, sta tornando lentamente alla normalità. Nel corso della protesta, Trenitalia, per i convogli regionali, aveva predisposto un sistema sostitutivo di pullman. Per i treni a lunga percorrenza, invece, Trenitalia e Rfi, hanno deciso la deviazione dei convogli su Tropea il che ha provocato ritardi medi di 60 minuti per ogni treno,
ma ha consentito di non bloccare completamente la circolazione.
(lug 2006)
Quasi a voler anticipare il volume che uscirà fra qualche mese e che raccoglierà le centinaia di poesie in vernacolo ancora inedite o già pubblicate in decine di riviste e giornali, non solo
calabresi, il poeta Franco Aquilino ha incontrato a Parghelia amici e simpatizzanti della sua musa presso i locali del Residence Agriturismo 'La Vigna' di proprietà dell'assessore del turismo
tropeano Michele Accorinti, che con l'occasione ha fatto gli onori di casa.
A rappresentare i colori del Comune di Tropea c'era anche il sindaco Antonio Euticchio. Il giornalista Pasqualino Pandullo ha presentato al pubblico l'importante evento culturale.
Per i convenuti è stata una serata magica e culturalmente corroborante. La voce del poeta ha descritto il piccolo mondo antico tropeano che va scomparendo sempre di più lasciando il passo a
quello avveneristico che parla di bandiere blu, delfini, cabinati, depuratori, pizza a mezzogiorno, ombelichi al vento.....
Aquilino anima quel mondo passato e lo fa rivivere volendo dire, con la sua candida spontaneità, che esso, malgrado tutto, ancora ci appartiene. E' un messaggio importante quello del Poeta che suggerisce di accostarci almeno per un attimo a quel quotidiano fatto di genuinità e semplicità che non era favola ma vita reale vissuta dai nostri padri e anche da qualcuno di noi.
Nato a Reggio Calabria il primo gennaio del 1934, figlio di ferroviere, Aquilino visse a Tropea la sua infanzia e la sua giovinezza frequentando il liceo. Conseguita la maturità classica, si trasferì a Milano dove si laureò in
lettere e giurisprudenza. Insegnò materie classiche e la lingua francese. Lavorò con diverse e importanti Case Editrici quale redattore o collaboratore esterno. Attualmente vive a Paullo dove insegna
ancora e collabora con il Comune promuovendo eventi culturali e scrivendo articoli su "Comune Aperto", organo ufficiale dell'Amministrazione Comunale di
Paullo, nonchè libri di pregio di storia patria locale.
Cogliamo l'occasione di proporvi una poesia inedita, recitata dal Poeta, dal titolo ''U Vecchiareu'.
Cuvaliava 'u vecchiareu,
E nu ninnu va i nci spia.
'Picchi ciangi nannu miu?
Dimmi cu è chi ti crucìa?'
Dissi 'u vecchiareu ciangendu
'A mia 'u Tata mi minò.'
L'autru si ndi stava jendu
Quandu arretu poi tornò.
Dissi 'o iu sugnu nu duccu
O chi amu faciti vui
Mu campati chiù 'i nu cuccu?
Novantanni tu dimostri.'
Ciangi u vecchiu e dissi lui
'Ndi facimu i cazzi nostri..'
CONTINUA....
(lug 2006)
(Giornale di Calabria) Il Movimento sportivo Fijlkam, “Karate Calabria per il mondo” parteciperà, insieme alla Nazionale italiana di categoria, al campionato mondiale universitario “Karate in Usa”. “Karate Calabria per il mondo - è scritto in una nota - è stato costituito nel maggio del 2004
a Villa San Giovanni con il patrocinio degli amministratori della città e ora sarà presente in America per esportare lo sport, la cultura, i prodotti calabresi e, soprattutto, per sensibilizzare gli americani a trascorrere le loro vacanze in Calabria.
Nella trasferta di Las Vegas dello scorso aprile, Karate Calabria per il mondo ha realizzato due vittorie con Bellino Francesco dell’Accademia Karate Crotone, che ha vinto due medaglie, la prima d’oro diventando Campione d’America di kata per la classe Master e l’altra di bronzo nel kumite. Questa volta Karate Calabria parteciperà ai Campionati mondiali universitari, che vedranno, oltre alla Nazionale italiana guidata dal calabrese Giuseppe Pellicone, anche il maestro Gerardo Gemelli, leader del Karate calabrese, coordinatore del gruppo operativo di Alto livello (Goal)
della Fijlkam e capo della segreteria internazionale dello stesso Pellicone. Gli atleti della Calabria, convocati inizialmente dal direttore tecnico nazionale, Pierluigi Aschieri, per partecipare a questo Mondiale, erano quattro: Alessandra Benedetto e Giampaolo Caruso della società ginnico-sportiva “Fortitudo 1903” di Reggio Calabria, allenata da Riccardo Partinico, che hanno dovuto rinunciare perché per motivi di studio perché non potevano affrontare allenamenti più impegnativi.
Il terzo convocato, Salvatore Currò, del Karate Gemelli di Villa San Giovanni, ha rinunciato,
invece, per motivi di lavoro”. “Chi difenderà questa volta i colori di Karate Calabria per il mondo - conclude la nota - sarà Edoardo Marmorato della Società Sportiva Tropea del maestro Antonio La Torre.
Marmorato come atleta si è formato in Calabria ed ha continuato gli allenamenti con i maestri, Claudio Culasso e Romolo Torda”.
(lug 2006)
(Reuters 25/7/h2309) La Corte federale ha emesso stasera la sentenza d'appello sullo scandalo del calcio confermando la retrocessione della Juventus in serie B, ma riducendo la penalizzazione a 17 punti.
Nel verdetto di secondo grado, letto dal presidente Piero Sandulli, i giudici hanno riformato la sentenza della Caf riconsegnando la A a Fiorentina e Lazio con una penalizzazione ridotta rispettivamente a 19 e 11 punti, mentre hanno confermato la massima serie per il Milan con una penalità diminuita a 8 punti.
Come per la sentenza di primo grado, alla Juventus è stato revocato lo scudetto 2004-2005 e non assegnato quello della stagione scorsa. A tutte e tre le squadre rimaste in A i giudici hanno sottratto 30 punti nel campionato scorso, quindi il Milan si è garantito il terzo posto e l'accesso ai preliminari di Champions League, insieme al Chievo. Fiorentina e Lazio escono invece dalla zona delle competizioni europee.
In primo grado, la Caf aveva condannato la Juventus alla retrocessione in serie B con 30 punti di penalizzazione, assieme a Fiorentina e Lazio, rispettivamente con 12 e 7 punti di penalità, mentre il Milan era stato condannato a 15 punti di penalità per la prossima stagione e niente Europa.
JUVE: SENTENZA INACCETTABILE. RICORRERANNO ANCHE LAZIO E FIORENTINA
Il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli ha annunciato in un comunicato ricorsi "in tutte le sedi possibili" contro la sentenza, definita "inaccettabile". Per il Milan, l'avvocato della società Leandro Cantamessa ha detto in tv: "Non vi so dire se il Milan ricorrerà, ricorrerà di sicuro [il vicepresidente del Milan Adriano] Galliani".
Ricorsi hanno infine annunciato anche Fiorentina e Lazio, col patron Diego Della Valle e il presidente Claudio Lotito ai microfoni di Rai Uno, col presidente biancoceleste che non ha escluso di richiedere "risarcimenti" se le future sentenze non fossero tanto tempestive da intervenire sul prossimo campionato.
Per quel che riguarda la giustizia sportiva, nonostante il commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi lo abbia escluso, c'è la teorica possibilità di ricorrere alla Camera di conciliazione e arbitrato del Coni. Violando la clausola compromissoria c'è poi il Tar, il tribunale amministrativo.
SANDULLI: ASPETTARE PUBBLICAZIONE SENTENZA PRIMA DI CRITICARLA
Scettico sulla possibilità che le società possano ricorrere alla giustizia amministrativa si è dichiarato il presidente della Corte Piero Sandulli, che parlando coi giornalisti dopo la lettura della sentenza ha detto che si tratta di "sanzioni di carattere sportivo che secondo me non troveranno ascolto altrove".
"Prima di criticarla bisogna aspettare che venga pubblicata - ha continuato Sandulli, riferendosi alla sentenza e alle sue motivazioni, che saranno depositate il 10 agosto. "Nelle sanzioni si è tenuto conto di chi ha organizzato una determinata situazione e di chi ha tentato di trarne giovamento", ha concluso definendo i rapporti fra i dirigenti calcistici incolpati "un clima goliardico di caserma".
Secondo la nuova classifica, Inter e Roma vanno direttamente in Champions, Milan e Chievo parteciperanno ai preliminari e in Uefa andranno Palermo, Livorno e Parma.
La Juventus sconterà nel prossimo campionato tre giornate di squalifica del campo (con 120.000 euro di ammenda), il Milan una giornata (con 100.000 euro di ammenda), la Fiorentina tre giornate di squalifica (e 100.000 euro) e la Lazio due giornate (con 100.000 euro).
IL VERDETTO PER DIRIGENTI E ARBITRI. PENA AUMENTATA A PAIRETTO
Per quel che riguarda i dirigenti, all'ex direttore generale della Juve Luciano Moggi e all'ex amministratore delegato bianconero Antonio Giraudo è stata confermata l'inibizione di cinque anni, il vice presidente del Milan Adriano Galliani è stato condannato a nove mesi di inibizione, l'ex addetto agli arbitri dei rossoneri Leonardo Meani a due anni e sei mesi, il proprietario della Fiorentina Diego Della Valle a tre anni e nove mesi, il fratello Andrea, presidente della società, a tre anni, l'amministratore delegato dei viola Sandro Mencucci a due anni e sei mesi, il presidente della Lazio Claudio Lotito a due anni.
L'ex presidente della Federcalcio Franco Carraro è stato condannato a un'ammenda di 80.000 euro, mentre in primo grado gli erano stati inflitti quattro anni e sei mesi di inibizione. L'ex vicepresidente della Figc Innocenzo Mazzini dovrà scontare 5 anni di inibizione con proposta di radiazione.
Passiamo al capitolo arbitri. I giudici d'appello hanno confermato il proscioglimento di cinque arbitri (Paolo Bertini, Pasquale Rodomonti, Paolo Tagliavento, Gianluca Rocchi e Domenico Messina), la non competenza a giudicare l'ex designatore Paolo Bergamo, hanno prosciolto l'arbitro Paolo Dondarini (che in primo grado aveva ricevuto tre anni e sei mesi), hanno condannato l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto a tre anni e sei mesi di inibizione (che in primo grado aveva ricevuto una pena inferiore, due anni e sei mesi), e l'arbitro Massimo De Santis a 4 anni di inibizione, con una riduzione di sei mesi rispetto al primo grado.
Nel dispositivo del verdetto, i giudici d'appello scrivono poi che si "conferma per il resto la decisione impugnata". Viene quindi confermata l'inibizione all'arbitro Gianluca Paparesta per tre mesi e quella di due anni e sei mesi per l'ex presidente degli arbitri Tullio Lanese.
Il procuratore federale aveva chiesto la condanna di tutti i deferiti.
Lo scandalo che ha colpito il calcio italiano negli ultimi mesi era scoppiato a maggio, quando erano state pubblicate sui principali organi d'informazione del Paese le trascrizioni delle conversazioni telefoniche intercettate fra l'ex dg della Juventus Moggi, e i designatori arbitrali Bergamo e Pairetto.
(lug 2006)
(Adnkronos/Adnkronos Cultura/26.7) - Un lungo viaggio alla scoperta delle bellezze d'Italia con ''Notte Mediterranea'', programma di Rai Due condotto da Max Tortora e Adriana Volpe, ideato e prodotto da Silvia Tani, che andra' in onda in prima serata il 18 e il 25 agosto alle ore 21.00.
Come negli anni precedenti, ''Notte Mediterranea 2006'' vedra' alternarsi sul palco comici e cantanti, che si esibiranno sullo sfondo di Tropea e Crotone che, con i loro paesaggi, colori, suoni e odori, saranno i veri protagonisti dello spettacolo.
Inoltre, ad esaltare le bellezze storiche e paesaggistiche delle localita', dove approdera' la manifestazione, sara' la scenografia di Roberto Miscia.
''Notte Mediterranea 2006'' sara' dunque uno spettacolo itinerante, arricchito da una lunga lista di invitati che prenderanno parte al programma, alcuni in pianta stabile e altri come guest star. Inoltre, la struttura dello spettacolo sara' aperta, perche' ognuna delle due tappe vedra' la presenza sul palcoscenico di ospiti a sorpresa che, nelle varie serate, andranno ad affiancare i personaggi del cast e ancora, tra una risata e l'altra, le voci e le canzoni di Amedeo Minghi, gli Stadio, Anna Tatangelo e gruppi musicali degli anni Settanta e Ottanta.
(lug 2006)
Il 25 luglio scorso un male incurabile ha strocato, dopo una lunga sofferenza, la giovane vita diella Sig.ra Carla Marasco (33 anni), moglie del carissimo amico Franco Vallone, etnologo e giornalista. I funerali
si sono svolti il 26 luglio a Soveria Mannelli. La Signora Marasco, anche lei giornalista, lascia anche un figlio di un anno, Lorenzo.
TropeaNews partecipa con affetto e tristezza al grande dolore che ha colpito Franco, Lorenzo e i componenti della famiglia Vallone/Marasco.
(lug 2006)
Ciao Lidia! Grazie di tutto!
(E. Taccone) La notizia della tua "partenza" mi ha lasciato stupefatto, senza parole. Sapevo che da tempo non uscivi di casa.
L'ultima volta che ci siamo visti è stato quando ci hai dato un contributo per la festa "du tri da Cruci".
Sei stata una professoressa con grande carattere e professionalità. Il tuo rigore ha aiutato a crescere in modo consono e responsabile migliaia di giovani di tante generazioni quando la Scuola aveva il compito di formare, di istruire e non c'era spazio per le feroci contestazioni, quelle di oggi. Allora si sfilava e contestava per Trieste Redenta.
Una tua alunna, (mia cugina), mi diede gli appunti delle tue lezioni chiare, precise, determinanti, in una parola sola, essenziali.
Avevi un'enorme forza di carattere, eri onesta, profondamente giusta e con una fede incrollabile.
Forse non esternavi il tuo mondo interiore ma dal tuo insegnamento traspariva una lezione di vita. Una traccia indelebile che non ti abbandonava un solo momento.
All'ultimo saluto una tua nipotina ha letto la tua preghiera con la quale invocavi la protezione del Signore per la tua famiglia: erano i valori che non ti hanno mai abbandonata.
Avevamo tentato di coinvolgerti alla nostra festa di classe e per il premio al miglior studente ma non ci siamo riusciti per la tua riservatezza e forse anche perché il tempo, trascorrendo inesorabile, ti suggeriva di non partecipare a queste manifestazioni che cercavano proprio quel tempo che fu.
Ricordo di averti dato il libro delle mie poesie e oso pensare che tu abbia apprezzato il tentativo di comunicare le mie sensazioni.
Dirti grazie so che è poco ma ti sono riconoscente perché mi hai aiutato ad affrontare le difficoltà della vita con impegno e grande forza di volontà.
Grazie Lidia, Ciao!
Sarai sempre con noi!
Enzo
(lug 2006)
(Giornale di Calabria) È stato presentato, nella sala giunta della Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, il progetto esecutivo per la realizzazione e l’avvio dei lavori della “Strada del Mare”, che collegherà Pizzo a Rosarno via Tropea.
“Quest’opera di ammodernamento infrastrutturale è sicuramente tra le più importanti della storia dei lavori pubblici della nostra provincia - ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Barbieri - ed avrà sul territorio, per la sua posizione strategica, una notevole ricaduta sociale, turistica ed economica”. L’importante arteria provinciale, che collegherà l’intero versante costiero vibonese, dovrebbe essere completata entro l’11 gennaio 2009.
Il progetto è inserito nell’accordo di programma quadro per il sistema delle infrastrutture della Regione Calabria e prevede un costo complessivo di 30 milioni di euro.
“Con l’avvio di questa significativa opera pubblica intendiamo rilanciare l’attività amministrativa provinciale dopo un periodo di rallentamento - ha dichiarato il presidente della Provincia, Gaetano Bruni -. Sono soddisfatto di questa importante ripresa dei lavori pubblici - ha aggiunto il presidente, Bruni - e ringrazio l’assessore Paolo Barbieri, l’ingegnere, Rosario Ruffa e tutto lo staff dell’ufficio tecnico della Provincia per l’ottimo lavoro svolto. D’ora in poi andremo avanti per la nostra strada senza farci distrarre da inutili polemiche. Lavoreremo con determinazione e concretezza per dare risposte celeri e di qualità
ai tanti problemi che attanagliano la vita dei cittadini vibonesi”.
Il progetto del I lotto prevede la realizzazione di tre interventi distinti, finalizzati a risolvere alcuni punti di criticità sulla rete viaria esistente lungo l’itinerario Rosarno-Pizzo.
(ago. 2006)
(Maria Novella De Luca) Saranno migliaia e saranno dappertutto. Intelligenti, sofisticate, all'avanguardia. Capaci di captare ogni movimento sospetto, dalla corsa improvvisa di un ragazzino che prelude ad uno scippo, ad un assembramento "anomalo", da un motorino con la targa coperta all'auto sospetta che sfreccia in autostrada. Si chiama videosorveglianza
del territorio, ed è un progetto del ministero dell'Interno che nei prossimi mesi porterà all'installazione di centinaia di telecamere in decine di città in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Si comincerà con Napoli, dove già dall'autunno gli "occhi elettronici" vigileranno sul Lungomare, tra i viali del Vomero, e nelle zone industriali che circondano Caserta. Il piano di videosorveglianza delle città del Sud, che costerà circa 40 milioni di euro, e dovrebbe essere ultimato entro il 2007, è stato annunciato ieri dal viceministro dell'Interno Marco Minniti, e nasce nell'ambito del Programma operativo nazionale sullo sviluppo della sicurezza nel Mezzogiorno d'Italia. "Se si controlla in maniera attiva il territorio - ha detto Minniti - diventa più difficile per gli agenti delle mafie andare in giro a chiedere il pizzo".
E infatti queste telecamere "intelligenti", che possono scaricare immagini e dati in tempo reale nelle sale operative di polizia e carabinieri (a loro volta digitalizzate e interconnese) fotografando volti, targhe, luoghi, aiuteranno a contrastare quella criminalità diffusa di scippi, rapine ed estorsioni che rende ormai difficilissima la vita in molti centri del Sud.
Ma l'arrivo di un esercito di telecamere, in Calabria ad esempio ne sono previste circa 900, con uno stanziamento di oltre 15milioni di euro, non si trasformerà in una continua e capillare violazione della privacy dei cittadini? Al ministero dell'Interno specificano che l'intera operazione ha il lasciapassare del Garante, e che quindi questi "occhi elettronici", a differenza delle apparecchiature installate dai comuni o dai privati, sono autorizzati ad immagazzinare e archiviare i dati raccolti, in nome della sicurezza generale. Specificando anche che le registrazioni non saranno a ciclo continuo, tanto per frugare nella vita della gente,
ma che i monitor sono invece programmati per attivarsi soltanto di fronte ad un movimento "anomalo".
Nel piano annunciato dal viceministro Minniti, la copertura del territorio è dettagliata. Subito dopo Napoli toccherà alla Calabria all'inizio del 2007. Gli impianti controlleranno giorno e notte un'autostrada ad alto rischio di furti e aggressioni come la Salerno - Reggio Calabria, e poi città e paesi, da Crotone a Locri, da Villa San Giovanni a Tropea, da Lamezia Terme a Catanzaro, nei centri storici e nelle periferie, e così anche in Sicilia, a Palermo e Catania, in Sardegna e in Puglia, dove verranno presidiate le zone ad alto tasso di criminalità della provincia di Bari.
(ago. 2006)
(Adnkronos/Adnkronos Cultura/6ago/h1957) Al via un lungo viaggio alla scoperta delle bellezze d'Italia con ''Notte Mediterranea'', programma di Rai Due condotto da Max Tortora e Adriana Volpe, ideato e prodotto da Silvia Tani, in collaborazione con Regione Calabria, le Province di Vibo Valentia e Crotone.
Dopo gli ottimi risultati d'ascolto dell'estate 2004, Rai 2 riproporra' in prima serata, il 18 e il 25 agosto alle ore 21.00, la fortunata kermesse giunta alla sua quarta edizione, seguendo una formula semplice ma sempre capace di attirare l'attenzione del grande pubblico ed essere al tempo stesso un'interessante banco di prova per i programmi della prossima stagione televisiva.
''Dopo un anno di pausa riprende questo fortunato programma che chiudera' l'estate di Rai 2 ma al tempo stesso la inaugura perche' terreno utile per collaudare nuove formule televisive da adottare nel prossimo palinsesto della seconda rete. Sara' un varieta' in tutti i sensi con dodici artisti per serata'', ha affermato Stefano Sarcinelli, autore del programma insieme a Francesco Morese e Cristiano D'agostino, questa mattina in occasione della conferenza stampa di presentazione presso l'Euclide di Roma.
Come negli anni precedenti, ''Notte Mediterranea 2006'' vedra' alternarsi sul palco comici e cantanti, che si esibiranno sullo sfondo di Tropea e Crotone che, con i loro paesaggi, colori, suoni e odori, saranno i veri protagonisti dello spettacolo. Inoltre, ad esaltare le bellezze storiche e paesaggistiche delle localita', dove approdera' la manifestazione, sara' la scenografia di Roberto Miscia.
Nel corso del programma, Max Tortora riproporra' alcuni dei personaggi che lo hanno reso popolare al grande pubblico, da Franco Califano a Michele Santoro e Amadeus, e presentera' in anteprima le sue 'interpretazioni' di Sandro Bondi e Luciano Moggi.
(ago. 2006)
A Spilinga (VV), celebre centro sito nell'entroterra di Capo Vaticano e Tropea, lunedì 7 agosto, alle ore 21, "NDUJAMO", un talk show che celebrerà la prima edizione di "Gust'in Italy", show dedicato alla scoperta del gusto italiano e al tema della valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze gastronomiche.
Lo spettacolo sarà condotto da Piero Muscari e Maria Teresa Ruta e diffuso via satellite da "Calabria Channel" e da "Italiani nel Mondo".
Gli ospiti della serata saranno altrettanto celebri. Basti pensare "all'orafo delle dive", Gerardo Sacco, con una sfilata di gioielli "al peperoncino", indossati da splendide modelle; Anton Giulio Grande, il famoso stilista calabrese che ha vestito star del calibro di Anna Falchi, Nina Moric, Eva Grimaldi, Stefania Orlando.
Inoltre sarà presente il gruppo emergente "Calabria Saudita", che fa del dialetto regionale un punto di forza della musica rock.
Durante la serata verrà consegnato il "Premio Piccante" alla famosa attrice erotica Raffaella Ponzo, protagonista, fra l'altro, del film "Fallo" di Tinto Brass.
(ago. 2006)
In 'Ora Esatta' di 'Calabria Ora' di un 9 agosto sonnecchiante esce un'altra dispensa del prezioso 'Dizionario Vallone' da raccogliere e consultare nei momenti di disperazione e sconforto nelle quotidianità calabresi. Una sorta di 'Bon Ton', se volete, di comportamento nelle situazioni difficili. Con punte di un’ironia sagace Vallone riesce a sdrammatizzare la scabrosa realtà, strappando al lettore un sorriso anche nella disperazione più cupa del cammino in salita di un popolo.
Leggiamolo assieme alla voce 'Shhhh!', l'eloquente 'bocca cucita' nostrana.
""Bocca cucita non è un nuovo tipo di piercing oggi tanto di moda anche in Calabria. Bocca cucita è sinonimo di silenzio, di mutismo, del non parlare per omertà. Un uso della parola moderato, molto moderato, assolutamente moderato: si ‘n c’eru no vitti e si vitti no sentivi (se c’ero non ho visto e se ho visto non ho sentito); no sacciu nenti, no vitti nenti e no ‘ntisi nenti (non so niente, non ho visto niente e non ho sentito niente); chiju chi faci a manu destra na a mu sapi mancu a manu sinistra (quello che fa la mano destra non lo deve sapere nemmeno la mano sinistra); a vucca chiusa ‘un trasanu musche (anche nella variante più colorita ‘un cacanu musche).
Interpellati diversi oculisti, otorinolaringoiatri e specialisti in chirurgia maxillofacciale non hanno saputo trovare un rimedio, una terapia medica, una cura, mentre la causa, o per meglio dire la diagnosi, è molto chiara: si chiama omertà, con l’accento sulla a."".
Dizionario Vallone
(ago. 2006)
Sabato 12 agosto 2006 alle ore 09.35 su La7 ci sarà il passaggio del film 'Toccarlo... porta fortuna' con Raf Vallone. E' un film del 1975, ormai da tempo scomparso dalla circolazione dei palinsesti TV e che viene tolto finalmente dal cassetto delle rarità.
Il titolo originario del film è 'That Luky Touch' dove Raf Vallone si muove bene con il nome ed il ruolo di 'General Peruzzi'.
La regia è di Christopher Miles. Il soggetto di Monia Danischewky. Lo sceneggiatore è John Briley. Mentre la fotografia è di Douglas Slocombe. Le musiche sono di John Scott. Il montaggio di Tom Priestley. La produzione è inglese della Gloria Films. Il Cast di tutto rispetto: Roger Moore, Susannah York, Shelley Winters, Lee J. Cobb, Sydne Rome, Jean-Pierre Cassel. Dura 90'.
La trama: Un venditore d'armi e una giornalista pacifista si conoscono a Bruxelles, durante un'assemblea della Nato. Lui vuole piazzare alle truppe Nato un micidiale mitragliatore, lei glielo vuole impedire, ed alla fine vi riesce. Nonostante tutto, i due finiranno per innamorarsi.
Buona visione !
INFO
Tributo a Raf Vallone
(ago. 2006)
Riparte la carovana di suoni, immagini e colori di SilaInFesta che, collocandosi nel solco di un intrigante "meticciato" culturale, richiama ogni anno migliaia di appassionati nel cuore del Parco Nazionale della Sila, tra suggestivi laghi d'alta quota e millenarie distese di pini.
Si parte il 20 agosto a Lorica con Roy Paci & Aretuska per una serata ad altissima intensità ritmica in cui la vulcanica tromba siciliana, protagonista all'ultima edizione di Zelig, proporrà la sua singolare miscela di suoni ska e reggae. Il 21 agosto uno spettacolo originale, Per ghironde e zampogne, con Raffaello Simeoni, ex leader dei Novalia, e la ghironda multitimbrica del bretone Stephane Durand, a evidenziare le segrete affinità che legano mondi lontani, dal saltarello laziale alle danze celtiche. Il 22 agosto gli appuntamenti di Lorica si chiuderanno all'insegna della pizzica con il gruppo di Uccio Aloisi, icona vivente del fenomeno salentino, che obbligherà il pubblico a muoversi al ritmo dei tarantolati.
Il 23 agosto il festival si sposta a Camigliatello con una star del calibro di Carlos Núñez, il "Jim Hendrix of The Pipes", con la sua esplosiva combinazione di melodie celtiche con suoni e ritmi del mediterraneo, dalla musica sufi al flamenco. Il 24 agosto gli Indaco, una delle formazioni più originali della scena musicale italiana, dialogherà con solisti d'eccezione come Rosie Wierdeker degli Agricantus e Francesco Di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso. Il 25 agosto il festival chiuderà facendo ritorno a casa con un concerto originale, Daniele Sepe e Otello Prefazio, in cui il geniale folletto della musica italiana, accompagnato dalla sua nuova formazione, Rote Jazz Fraktion, reinterpreterà alcuni brani del repertorio dell'antesignano del folk revival, insignito di recente del Premio alla Carriera all'ultimo festival di Roano.
Suonatori tradizionali saranno i protagonisti della vigilia, il 19 agosto, quando il corso di Camigliatello sarà animato dai suoni di chitarre battenti, zampogne e tamburi che annunceranno il concerto dei Cugini Nigro, pastori-musicisti, depositari di un'articolata tradizione per voce e chitarra battente che caratterizza la Valle del Trionto. Le tradizioni locali saranno oggetto di una mostra fotografica, La capra che suona. Immagini della musica popolare in Calabria di Antonello Ricci che raccoglie i risultati di una trentennale ricerca sul campo svolta assieme a Roberta Tucci: la mostra sarà arricchita da strumenti tradizionali tipici dell'area, quali in particolari le zampogne costruite dagli stessi cugini Nigro e i tamburi militari e le grancasse di Ippolito Reda, che continua una secolare tradizione artigianale di una vasta area che dai Casali cosentini giunge fino al cuore della Sila Grande. Un'altra mostra fotografica 'Nel paese dei cupa cupa'. Immagini della tradizione lucana di Stefano Vaja, fotografo della Compagnia della Fortezza, e Nicola Scaldaferri, etnomusicologo dell'università di Milano, offrirà una rappresentazione in presa diretta di una delle realtà musicali più vivaci e articolate.
Ancora, un articolato piano di escursioni paesaggistico ambientali, itinerari artigianali e produttivi e percorsi storico-artistici promossi d'intesa con Altipiani e molto altro…
Ingresso gratuito agli spettacoli con inizio alle ore 21,30.
INFO
Tamburi, zampogne e chitarre battenti
Roy Paci a Lorica
Per ghironde, zampogne e tamburi
Uccio Aloisi
e-mail: altrosud@altrosud.it
tel 0984 578154 fax 0984 578766
(ago. 2006)
Flavia Vento ha un nuovo amore, di quelli piuttosto noti. E' il regista Mimmo Calopresti, nato a Polistena, 51 anni, ex di Valeria Bruni Tedeschi. La 29enne biondina e Calopresti sono stati avvistati mano nella mano a Tropea, in Calabria, dove si sono concessi anche spiaggia, sole e cenette a due. E pensare che solo a giugno, dopo Bentivoglio e Cambi, Flavia aveva confessato a Tgcom: " Adesso penso a Hollywood e cerco uno straniero ".
"Gli italiani sono di tre tipi: come Fabrizio Bentivoglio, come Matteo Cambi o..." aveva sentenziato la showgirl rimembrando la storia travagliata con l'attore e quella mediatica con Cambi. Quanto al breve flirt con Leonardo Di Caprio, la scintilla "non era scoccata".
Il Flavia-pensiero sottolinea senza possibilità di appello che "gli italiani sono mammoni" oppure "se la tirano" oppure "ti snobbano". Ecco perché la Vento, quasi rassegnata, due mesi fa pensava a cercare oltre gli italici confini.
Ora invece, come riporta Vanity Fair, sembrerebbe essere la volta dell'italianissimo regista, con i suoi 22 anni in più. Flavia è volubile in amore, lo ammette candidamente, ma dice anche di voler andarci con i piedi di piombo per non avere più delusioni. E in quest'estate mondiale, dove i cuori battono esaltati, non resta dunque che attendere lo sviluppo della nuova puntata di un romanzo solare e... leggero come il vento.
(ago. 2006)
A Messina, durante la settimana di Ferragosto, si sono svolte, come ogni anno, le tradizionali 'passeggiate' dei Giganti “Mata e Grifone”, mitici fondatori della città. Quella di trasferimento da Camero, attraverso viale Europa, via Cesare Battisti, via Garibaldi, per giungere a piazza Unione Europea si è svolta domenica 13 agosto. Il percorso delle due statue equestri è stato accompagnato da cinque gruppi Folk tra canti e balli popolari e da un corteo di carretti siciliani.
Lunedì 14, alle ore 21,30, la seconda passeggiata dei Giganti si è svolta da piazza Unione Europea, lungo le vie Garibaldi lato mare, viale Giostra, Garibaldi lato monte, e ritorno a piazza Unione Europea.
Mercoledì 16 Mata e Grifone, alle ore 8,30, si sono trasferiti da piazza Unione Europea a piazza Duomo, attraversando la via Garibaldi, lato monte, e la via I Settembre.
La credenza popolare locale narra che un gigantesco moro saraceno, di nome Grifone, sbarcò a Messina e iniziò a saccheggiarla.
Un giorno egli vide a Camaro la bellissima Mata, si innamorò di lei e la voleva sposare, ma Mata, nobile fanciulla, oltre ad essere bellissima, era di fede cristiana. Tutti i tentativi del Grifo per conquistarla e sottometterla risultarono vani.
La risolutezza e la determinazione di Mata dai modi gentili conquistarono il saraceno a tal punto che la crudeltà, che fino ad allora era stata il vanto delle sue scorrerie, lasciò il posto ad atteggiamenti più indulgenti e pacifici. Il Grifo decise quindi di convertirsi alla fede cristiana, divenendo un cavaliere dedito al trionfo della giustizia, in difesa dei deboli e degli oppressi.
I due si sposarono e finalmente insieme dedicarono la loro vita a tale nobile proposito, decidendo di stabilirsi in questa parte dell'Isola dove fondarono la città di Messina.
Vissero felici ed ebbero tanti figli.
(ago. 2006)
Un esaltante fenomeno della natura, attesissimo ogni anno da una moltitudine di persone, è il momento magico quando la sfera infuocata del sole finisce il suo percorso giornaliero nella bocca dello Stromboli. Per essere presenti sul territorio tropeano e godere del tramonto più emozionante dell'anno non pochi vacanzieri fanno coincidere la loro permanenza con lo straordinario evento che gli antichi naturisti del luogo hanno definito taumaturgico perchè pare infonda da sempre nei cuori e negli animi
di chi lo ammira un'inaspettata e durevole serenità spirituale.
Noi vi possiamo assicurare la incomparabile bellezza di un purissimo effetto speciale della natura che, al termine di una stagione poco felice, riesce finalmente a dare uno squarcio di luce su una Tropea alquanto spenta e priva di idee.
Vediamo di esaminare quali sono le coordinate e i parametri riferiti a questo evento. Innanzitutto quando avviene. Il giorno varia a secondo del punto di osservazione prescelto. Prendiamo come esempio l'affaccio del cannone di Tropea. In tale circostanza il giorno sarà il 28 agosto (27 se l'anno è bisestile). Qualora il punto di osservazione ricada sul litorale di Parghelia, allora occorrerà guardare il tramonto del 29 agosto. Mentre se dovessimo spostare tale punto, a sud di Tropea, a Capo Vaticano, allora il giorno interessato sarà il 27 agosto. E così via....
Da tenere presente che i parametri sopramenzionati valgono se riferiti al livello del mare. Nel caso che il punto di osservazione venga localizzato in collina, occorre anticipare di un giorno il periodo previsto nel rispettivo punto corrispondente sul livello del mare.
Prepariamo quindi gli strumenti ottici in nostro possesso, binocoli, videocamere o fotocamere e per la perfetta visibilità, indispensabile per cogliere il rasserenante alito spirituale, non ci resta da sperare che quest'anno l'aria all'orizzonte, dove si staglia lo Stromboli, sia abbastanza tersa e le condizioni meteo buone.
Nella foto, un campo lungo dello spettacolare fenomeno, visto dall'affaccio del cannone lo scorso anno, in una condizione meteo non particolarmente perfetta.
A Tropea questi spettacoli, a differenza di Venezia, Firenze, Lipari, Capri, Milano..... sono gratis!
(ago. 2006)
(F. Vallone) Vi domandate quale è stato il tormentone musicale di questa strana estate 2006? Non vi è alcun dubbio, il motivetto che è imperversato per tutti i canali Rai, per le radio nazionali e lungo le strade e le spiagge di quest'anno, è di produzione proprio calabrese ed oggi vi vogliamo presentare il suo autore. La musichetta in questione è davvero una mosca che s'insinua, un'ape, una zanzara che arriva veloce e fugge via dopo pochi secondi, ma colpisce,
rimane nella mente s'insinua e ritorna. Dalla Rai di Roma qualcuno ci dice che è un tormento, nella sua bellezza, un incubo che arriva in prossimità del momento meteo, la pubblicità nello spot della "Pasta Divella". Tutti lo criticano ma a tutti piace questa tarantella cariatese, l'avevamo ascoltata in anteprima in America, a New York nell'aula magna austera della Pace University, alcuni anni fa, con Cataldo c'erano anche il violinista Piero Gallina e alla fisarmonica Enzo Naccarato, con noi mezza Calabria, per curare un evento culturale della Calabria
nella Grande Mela, da Gabriella Capparelli (oggi giornalista per gli esteri del TG 2 Rai) a Pino Ceravolo, a Dominic Procopio di Calabria Society a Filippo Curtosi, dal direttore USA della Mondadori Sandy Auriti a Vincenzo Caruso e tanti altri, calabresi e calabroamericani. Ma non ci distraiamo, parliamo di questo grande personaggio della ricerca musicale che ha voluto deliziare l'estate 2006 con la sua bella Tarantella.
Continua...
(ago. 2006)
Una new entry di lusso a TropeaBlues 2006
Kay Foster Jackson
Svelati finalmente i nomi delle bluesbands e il calendario delle loro esibizioni sui palchi dislocati in Piazza Ercole, Piazza Vittorio Veneto, Largo Ruffa e Largo Galluppi.
Di seguito troverete il relativo programma con utili links che vi rimandano ai websites dei rispettivi gruppi per acquisire i primi elementi di valutazione da verificare sul campo durante le varie performances.
Sono rimaste a casa le bands dell'anno scorso, eccetto - ve lo avevamo anticipato - Johan Eliasson e per quest'ultimo crediamo che ci sia un motivo non solo di merito, ma anche di affetto reciproco e non è un caso che a chiudere l'edizione di quest'anno sarà proprio lui. Ci pare che le scelte su quelle nuove sono ben fatte e ciò si evince dalle prime impressioni da quello che si vede e si sente nelle pagine dei loro siti. Siamo più che convinti che quella di TropeaBlues 2006 sarà un'altra bella edizione, un appuntamento quindi da non perdere.
Oltre la grande maratona dei concerti, che rimane sempre il punto topico della manifestazione, gli organizzatori quest'anno hanno voluto proporre un momento di riflessione preparatoria all'evento attraverso la proiezione - nelle serate del 12 e 13 settembre - di films d'autore sull'affascinante tema del Blues. Per conoscere il programma cinematografico (titoli e orari di visione) vi rimandiamo alle pagine del sito di Tropeablues 2006 .
BLUES FOREVER!
14 settembre
Dick Dastardly Blues Band alle 1930 in Largo Galluppi
Julius E. Green & The Blue in Blues alle 2130 in Piazza Vittorio Veneto
Mississipi Mood alle 2215 in Largo Ruffa
Jaime Dolce & Innersole alle 2335 in Piazza Ercole
15 settembre
Pippo Antonini & The Blues Train alle 1945 in Largo Galluppi
BlueSwingers alle 2100 in Piazza Ercole
Trinity Band alle 2220 in Largo Ruffa
Kay Foster Jackson & Mike Sponza Band alle 2335 in Piazza Vittorio Veneto
16 settembre
De Ville Blues Band alle 1945 in Largo Ruffa
Robi Zonca alle 2100 in Piazza Vittorio Veneto
Robin O'Herin alle 2220 in Largo Galluppi
I Blues Express alle 2240 in Piazza Vittorio Veneto
Andy Martin alle 2340 in Piazza Ercole
17 settembre
Starlets alle 1945 in Largo Galluppi
Cotton Field Hollers alle 2100 in Largo Ruffa
Nine Below Zero alle 2220 in Piazza Vittorio Veneto
Johan Eliasson alle 2340 in Piazza Ercole
INFO
Tropeablues
(ago. 2006)
(Il Giornale di Calabria) Un appartamento infestato dalle formiche, materassi sporchi, stoviglie arrugginite, prese elettriche rotte e impianto del gas non idoneo. È stata questa la situazione che una famiglia di Potenza ha trovato in un villaggio a Parghelia, vicino a Tropea (Vibo Valenzia), e che ha denunciato allo sportello consumatori della Provincia di Potenza.
La vicenda della famiglia di Teresa Benevento è stata resa nota stamani nel capoluogo lucano durante una conferenza stampa della Federconsumatori e del Pioc (Punto informazione orientamento consumatori) della Provincia, che ha accolto la denuncia della famiglia malcapitata. “Quest’estate - ha raccontato la donna - per la prima volta mi sono rivolta a un’agenzia di viaggi per trovare una sistemazione per le vacanze, perché ho due bambini, di otto e un anno, che richiedono condizioni particolari. Il villaggio che ho scelto mi è sembrato, almeno sul catalogo, adatto alle mie esigenze. Il prezzo di 1.800 euro per due settimane (1-15 luglio) mi è sembrato una garanzia, anche perché più alto di quello di altri villaggi”.
All’arrivo la situazione che la famiglia potentina ha trovato era ben diversa da quella del catalogo, come mostrano le foto scattate durante la vacanza.
“L’appartamento - ha detto Benevento - era sporco, i materassi maleodoranti e macchiati, le uniche stoviglie a disposizione, una padella e una pentola, erano arrugginite. La presa del gas era ad altezza bambino: riusciva ad aprirla anche mia figlia, alta meno di un metro. Abbiamo subito contattato l’agenzia e il tour operator e abbiamo chiesto il trasferimento in un altro posto, perché una clausola del contratto diceva di non spostarsi senza l’autorizzazione dell’agenzia”.
Il trasferimento non è mai arrivato e la famiglia Benevento, durante la permanenza nel villaggio, ha conosciuto altre famiglie che denunciavano gli stessi disagi. “Insieme ai “compagni di sventura” - ha detto la signora - abbiamo denunciato la situazione all’Asl di Tropea e abbiamo scritto una lettera alla direzione del villaggio e al tour operator, ma non abbiamo avuto risposta. Al ritorno a Potenza mi sono rivolta alla Federconsumatori e allo sportello Pioc”. “Abbiamo chiesto - ha spiegato la responsabile dello sportello della Federconsumatori di Potenza, Diletta Santopietro - il rimborso per danno da “vacanze rovinate” e da “stress psicologico”, come prevede la legge numero 115 del 1995. È stato un caso di pubblicità ingannevole operata dall’agenzia e dal tour operator.
Il catalogo del 2006 riporta delle foto di qualche anno fa che non corrispondono alla realtà attuale”. “Il problema - ha aggiunto l’assessore alle attività produttive della Provincia di Potenza, Antonio Vitucci - è relativo alla sicurezza e all’igiene. Chiameremo in causa la Regione Calabria e la Provincia di Vibo Valenzia perché possano chiudere lo stabilimento fino alla messa in sicurezza delle strutture”.
E relativamente alla dichiarazione della signora di Potenza secondo la quale il villaggio calabrese in cui ha trascorso quindici giorni di vacanza, assieme alla sua famiglia, sarebbe in condizioni fortemente precarie in termini di sicurezza e di igiene, l’assessore regionale al Turismo Beniamino Donnici ha affermato che “se la denuncia della donna villeggiante con la sua famiglia in una struttura turistica di Parghelia, rafforzata dalla presa di posizione dell’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Potenza, Antonio Vitucci, risultasse fondata, non esiterei ad agire in ogni sede nei confronti del gestore del villaggio turistico”. Nel merito, Donnici fa sapere di aver già disposto un’azione di ricognizione da parte del Dipartimento regionale al Turismo e un’azione
ispettiva d’intesa con la Provincia di Vibo Valentia. “Dalle prime informazioni - aggiunge l’assessore Donnici - sembra si tratti di un residence a due stelle. Ciò non toglie, comunque, che il rapporto qualità-prezzo debba essere adeguato e, soprattutto, non sarebbe tollerabile se si accertasse la mancanza dei requisiti di igiene e sicurezza denunciati dai vacanzieri di Potenza. In questi mesi - prosegue l’assessore - abbiamo fatto, e continuiamo a fare in sinergia con i vari livelli istituzionali e privati, un duro lavoro per rilanciare l’immagine della Calabria. Perciò, non sarà consentito a nessuno gettare discredito sulla nostra regione vanificando l’impegno sin qui svolto”.
(set. 2006)
(Prs/Pn/Adnkronos) Dal 18 al 23 settembre si svolgera' a Ricadi e Tropea, in provincia di Vibo Valentia la Festa dei giovani del Mezzogiorno, promossa dalla Sinistra giovanile. La Festa dei Giovani del Mezzogiorno sara' presentata lunedi' prossimo, 4 settembre, alle 11.30, nel corso di una conferenza stampa che si svolgera' a Lamezia Terme nella sede dell'Unione regionale dei Ds. Alla conferenza stampa parteciperanno il segretario regionale della Sinistra giovanile, Luigi Guglielmelli, il segretario regionale dei Ds,
Carlo Guccione, il segretario della federazione provinciale di Vibo Valentia del partito, Franco De Luca, il consigliere regionale Brunello Censore ed Armando Cirillo, dell'esecutivo nazionale della Sinistra giovanile.
In una nota la sinistra giovanile della Calabria spiegano che ''la Festa dei giovani del Mezzogiorno, inserita nel circuito nazionale delle Feste dell'Unita' sara' un appuntamento di incontro e confronto per circa 500 ragazze e ragazzi della Sinistra giovanile. Un'occasione per mettere in rete le esperienze, progettare future iniziative comuni, condividere elementi di riflessione, analisi e proposte per fare del Mezzogiorno il motore che consentira' all'Italia di ripartire''.
Il titolo dell'iniziativa, ''Dal sud al mondo'', simboleggia, prosegue la nota, ''una visione strategica del Mezzogiorno come piattaforma naturale dell'Italia nel Mediterraneo''. ''Siamo convinti, infatti - sostiene la Sinistra giovanile - che bisognera' intensificare il nostro lavoro per aumentare la proiezione geopolitica dell'Italia e fare del sud un punto di riferimento nell'assetto politico-economico globale''.
INFO
Festa dell'Unità dei Giovani
(set. 2006)
"Lo studio della vita e delle opere di Corrado Alvaro sia inserito nei programmi degli istituti scolastici calabresi". È quanto chiede l'assessore all'Istruzione e Cultura, Sandro Principe, in una lettera inviata al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio. "Nella ricorrenza, quest'anno, del cinquantenario della morte dell'insigne scrittore, avvenuta a Roma nella sua casa di piazza di Spagna l'11 giugno 1956, sollecito la sua cooperazione attiva nei mesi che
seguono - scrive Principe - per celebrare degnamente nelle scuole questa ricorrenza, facendo di essa un'occasione per incentivare la conoscenza di Alvaro che Enzo Biagi, in una recente intervista, ha affermato essere il più importante scrittore del Novecento Italiano".
"Non è senza significato - aggiunge l'assessore - che a New York vengano dedicati due giorni allo studio di Alvaro e che altrettanto avvenga in Nuova Zelanda. Alvaro è divenuto, nel mondo, l'icona stessa della Calabria: l'ampiezza dei suoi orizzonti culturali ed ispirativi hanno congiunto magicamente il microcosmo della Calabria, il paese dell'anima che funge da sostrato a tutto il suo itinerario di scrittore, e la realtà europea, in cui ambiva innestarsi, ma senza svellere le antiche radici, senza cancellare l'identità storico-culturale dei padri. Nell'opera di Alvaro si raggruma e si esalta l'immagine stessa della Calabria, poiché in essa confluisce tutta una linea di tradizione culturale e di civiltà, dalle radici magnogreche a Gioacchino da Fiore, da Campanella a Padula".
"Alvaro - prosegue Principe - è l'unico degli scrittori calabresi del secolo appena trascorso ad essere entrato nella dimensione della classicità. Grande elzevirista, ha disseminato i suoi articoli nelle terze pagine dei maggiori quotidiani italiani; è stato poeta innovativo, romanziere di respiro europeo, diarista, autore e critico di teatro, memorialista del mondo sommerso e, inoltre, finissimo traduttore ed intellettuale e saggista di rilevanza assoluta, anche in virtù di un'esperienza cosmopolita che lo portò a vivere a Parigi ed a Berlino ed a visitare, da inviato speciale, paesi ed entità antropologiche lontane, con esperienze dalle quali scaturiscono i suo libri di viaggio, che rappresentano un aspetto non trascurabile della sua opera".
"Sono convinto che una personalità così complessa, con un riconosciuto alto profilo nazionale ed europeo - conclude l'assessore regionale alla Cultura - meriti di essere studiata, nelle scuole della terra che gli ha dato i natali".
Fondazione Corrado Alvaro
(set. 2006)
Dal 12 luglio in edicola ogni mercoledì, e successivamente anche in libreria, ha preso l'avvio 'Scrittori di Calabria', un progetto culturale ambizioso, realizzato dall’azione congiunta di due qualificati editori, Ilisso e Rubbettino, accomunati dalla volontà di valorizzare e divulgare lo straordinario patrimonio letterario della regione.
Grandi autori: Campanella, Alvaro, Padula, Repaci, Perri, Lanucara, De Angelis, Zanotti Bianco, Calabrò, Abate, Perna, per citarne solo alcuni, che in 25 opere rappresentative, tracciano una avvincente trama, intessuta grazie alla direzione scientifica del prof. Aldo Maria Morace, raffinato studioso di letteratura italiana.
Ciascun volume è corredato da una prefazione al testo e una nota bibibliografica stilate da insigni studiosi, in una veste editoriale di pregio, e comunque dal prezzo contenuto: solo 5,90 euro.
Molti dei testi proposti da anni non erano più disponibili in libreria; altri vengono pubblicati ora per la prima volta: tutti risultano imperdibili.
La distribuzione avverrà nelle edicole della Calabria e nelle principali edicole di alcune città italiane: Roma, Milano, Torino, Bologna, Pisa, Perugia, Sanremo, e successivamente nelle librerie su tutto il territorio nazionale. Il primo volume, proposto all’eccezionale prezzo di 3 euro, è 'Il mare' di Corrado Alvaro, di cui quest’anno ricorrono i 50 anni della scomparsa. 'Il mare' è ritenuto dai recensori e dai critici più attenti uno dei vertici dell’arte alvariana.
(set. 2006)
Tra il 6 e il 16 settembre prossimi l'Orchestra dell'Università di Parma sarà ospite in Campania e in Calabria per una serie di sette concerti da tenersi nell'ambito dell'"Irno Festival" di Salerno e della stagione estiva "Armonie della Magna Grecia" di Tropea-Capo Vaticano.
L'Orchestra, diretta da Luca Aversano, presenterà due diversi programmi musicali, l'uno incentrato su musiche del periodo classico (Haydn, Mozart), l'altro su brani di epoca romantica (Bizet, Brahms, Mendelssohn, Verdi). Collaboreranno con l'ensemble parmigiano il violoncellista Giorgio Fiori, docente di Musica da camera al Conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza, e il violinista Giuliano Fontanella, titolare della cattedra di violino al Conservatorio "F. Cilea" di Reggio Calabria, che eseguiranno rispettivamente il concerto in do maggiore per violoncello e orchestra di F.J. Haydn e il concerto in mi minore per violino e orchestra di F. Mendelssohn. Nell'ultimo concerto, previsto per il giorno 15 settembre, l'orchestra sarà guidata da Antonino Sorgonà, direttore del Conservatorio di Reggio Calabria.
L'Orchestra dell'Università di Parma, composta in massima parte da studenti o laureati delle varie facoltà, uniti a giovani esterni desiderosi di praticare la musica d'insieme, ha già effettuato numerosi concerti, a Parma e in altre sedi (Lecce, Cremona, Ferrara, Trento, La Spezia, Salerno, Lubecca, Firenze, Bologna), promuovendo particolarmente le occasioni d'incontro e di scambio culturale con studenti di altre città, italiane ed estere. Nel giugno del 2005 l'Orchestra si è esibita con successo al Teatro Regio di Parma, accompagnando i celebri cantanti Michele Pertusi e Nicola Alaimo in un recital di arie e duetti d'opera dell'Ottocento italiano. Per ottobre 2006 è in programma un grande concerto sinfonico, dedicato a compositori norvegesi, in collaborazione con l'Orchestra dell'Università di Oslo.
(set. 2006)
(E. Taccone, Tropea/4 Settembre 2006) Giacinto Facchetti è mancato oggi dopo una lunga e sofferta malattia che non perdona.
Si sapeva e si attendeva che il fato si compisse. Aveva 64 anni.
Era stato a Tropea per l’inaugurazione del Club Interista 'Angelo Moratti'. Successivamente, a salutare i tifosi interisti tropeani era venuto anche l'Avvocato ed amico di Giacinto, Peppino
Prisco.
Giocatore di indiscusso valore, del reparto difensivo anche della Nazionale, aveva inventato un modo nuovo di interpretare il ruolo di difensore, portando palla sulla fascia sinistra fino in zona goal.
Di solito cercava Sandro Mazzola, anche lui sulla sinistra. Delle volte provava a tirare a rete riuscendo a segnare: suoi sono i 59 goals fatti con la maglia nerazzurra, quando i difensori non andavano oltre la metà campo. E non a caso da Herrera, in certe situazioni, veniva schierato tout court all'attacco.
Presidente dell’Inter dal 2004, era una persona moderata, equilibrata e mai fuori dalle righe. Una persona per bene. Sicuramente, lo scudetto di quest'anno lo avrebbe voluto conquistare al 90° dell'ultima
partita di Campionato, ma nel calcio nessuno regala niente e l'Inter ha dimostrato, come le altre volte, di averlo comunque vinto sul campo.
Ci lascia un campione puro dello sport, un vero gentleman, di cui il mondo del calcio sentirà la mancanza. Un campione che ha fatto della propria squadra, l’Inter, la seconda famiglia. Adesso sta calciando sui campi celesti
assieme a Armando Picchi, Helenio Herrera e Peppino Prisco. Lassù tutti a gridare: Dai Giacinto, facci un gol .
Rimpiangeremo uno sportivo che ha praticato lo sport interpretandolo in modo genuino e pulito. Anche al 90° della propria esistenza ha trovato la forza per “fluidificare” - con un'eleganza unica - sulla fascia sinistra
come ai vecchi tempi.
Ciao Giacinto!
Caro Cipe,
non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile.
Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me.
Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all’ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili.
Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi con un filo di voce - e con l’espressione di chi ti vuole bene - dell’Inter, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità
umane.
Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi
rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace.
Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell’Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da
allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare.
Grazie ancora di aver onorato l’Inter, e con lei tutti noi.
Massimo Moratti
La lettera è tratta da www.inter.it
(set. 2006)
A metterla in circolazione, al Cantagiro del 1966, fu il gruppo rinnovato dei 'Ribelli' che in quel periodo si staccarono dal Clan Celentano. Fu il loro battesimo discografico con la Ricordi. La melodia riecheggiava molti brani precedenti che provenivano dagli USA e dall'Inghilterra.
Un sistema usuale presso il Clan che faceva razzie di chiavi armoniche e di giri musicali già sul mercato, adattandone il testo italiano e scostandosi, non di molto, dalla musica originale. La nuova formazione si avvaleva di una voce interessantissima, quella del greco Demetrio Stratos.
Si tratta di un blues lento di Beretta, Dall'Oglio e Gianco, che ricalcava un grande successo di quel periodo, "When A Man Loves A Woman" di Percy Sledge. L'introduzione era quella, anche se il motivo è stato addomesticato per il meglio.
Nel retro del singolo c'era "La follia", cover del gruppo 'Easybeats', titolo originale "Friday On My Mind".
Qualche tempo fa "Pugni chiusi" è stata interpretata magistralmente da Piero Pelù durante il programma televisivo di Celentano.
Ascoltiamola ora dal vivo da Franco Blasa in una vecchia registrazione degli ultimi anni Sessanta durante un concerto al 'Cine Eliseo' di Tropea dei 'Cadetti' (F. Blasa, N. Blasa, C. Romano, F. Migliaccio, P. Migliaccio) la cui formazione storica era:
Umberto Giancani, chitarra ritmica
Carletto Romano, batteria
Franco Migliaccio, voce
Ninì Pandullo, basso
Franco Blasa, chitarra solista.
Elementi successivi
Pietro Migliaccio, tastiere
Natino Blasa, basso
Peppe Russo, voce.
Pugni Chiusi dei Cadetti
INFO
Gruppi musicali
(set. 2006)
La Sicilia scopre di avere un immenso vulcano sottomarino, ancora attivo, grande alla base quanto l'Etna. Battezzato "Empedocle", dal nome del filosofo e naturalista greco che si gettò nel cratere dell'Etna per svelare il segreto della sua incessante attività eruttiva, si trova di fronte a Sciacca, a una trentina di chilometri dalla costa meridionale siciliana.
La scoperta è stata fatta nel corso di una campagna oceanografica condotta dal Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare (CoNISMa) e dalla casa di produzione GA&A con la collaborazione scientifica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).
L'intento era quello di realizzare un documentario scientifico-divulgativo su quel che resta dell'Isola Ferdinandea ( Vedi articolo 'L'Isola che non c'è' su Tropeanews), l'Isola che non c'è più', emersa di fronte a Sciacca nel giugno del 1831, e inabissatasi pochi mesi dopo. Ridotta a un banco vulcanico sottomarino che si spinge fino a 6 - 7 metri sotto il livello del mare, Ferdinandea risulta ancora molto attiva sotto il profilo delle emissioni di gas.
Grazie ai rilievi condotti con un sonar multifascio e con "rod', veicolo teleguidato per la ripresa di immagini sottomarine, gli oceanografici si sono così resi conto che la Ferdinandea e i vicini banchi sottomarini "Terribile" e "Nerita" sono ì coni accessori di un più vasto apparato vulcanico a forma di ferro di cavallo che misura alla base 25 chilometri per 30.
L'esistenza dì una struttura simile tuttavia , «non desta nessun motivo di preoccupazione»,ha detto íl presídente dell'INGV Enzo Boschi. La formazione di Empedocle risale a svariati milioni di anni fa quando, a causa della collisione fra Africa e Europa, si sono aperte profonde fratture che hanno dato vita al Canale di Sicilia.
La nuova scoperta farà pendere l'ago della bilancia sui 'NO' riguardo alla problematica non risolta relativamente alla costruzione del ponte sullo stretto.
(set. 2006)
(S. Libertino) Ne era stato dato ufficiale annuncio lo scorso 31 luglio, ora si sa di più sul nuovo album classico di Sir Paul McCartney che uscirà il 25 settembre prossimo. Il titolo? E' in latino 'Ecce cor meum' tradotto affannosamente dai produttori 'Behold My Heart' come un vecchio brano di Lennon - McCartney. La frase originaria potrebbe essere contenuta nelle 'Confessioni' (2.3) di
Sant'Agostino anche se l'autore dice di aver visto le tre parole scritte sotto una statua nella chiesa di sant'Ignazio a New York.
In realtà si tratta di una vecchia composizione, commissionata alla fine degli anni Novanta dal rettore del Magdalen College di Oxford, Anthony Smith (scomparso nel 2005), il quale chiese a Paul 'un'opera corale destinata a essere cantata dalla gente proprio come il Messia di Handel'. E McCartney non si fece pregare due volte.
La prima fu eseguita sonnacchiosamente allo Sheldonian di Oxford nel 2001 senza lasciare alcuna traccia di rilievo nelle cronache musicali dell'epoca.
La registrazione si è svolta negli studi canonici di Abbey Road dal 13 al 17 maggio scorso con a fianco il produttore John Fraser che ha voluto la voce del soprano Kate Royal e una squadra di cori polifonici (The Boys of King's College di Cambridge, Magdalene College, The Academy of St. Martin in the Fields, nella cui chiesa si svolsero i funerali della prima moglie di Paul, Linda Eastman).
I testi sono sia in latino che in inglese, riprendendo le prassi seguite in 'Oratorio' composto nel 1991 e commissianato dal Liverpool Institute High School for Boys.
Il nuovo CD, etichetta EMI Classic, segue le pubblicazioni di altrettante opere composte da Paul: 'Oratorio' del 1991, 'Standing Stone' del 1997, 'Working Classic' del 1999 che non ebbero dalla critica accoglienze entusiastiche .
Siamo in grado di darvi un'anticipazione dell'incipit di alcune sezioni dell'opera (però, non ditelo a Paul):
Ecce Cor Meum
Gratia
Spiritus
Per maggiori informazioni e per ordinare le copie del supporto:
www.paulmccartney.com
(set. 2006)
Un importante progetto culturale promosso dalla Regione Calabria - Assessorato ai Beni Culturali è la Collana di edizioni regionali della civiltà calabrese, la cui realizzazione è stata affidata dalla Giunta
regionale al Sistema Bibliotecario Vibonese.
Esso prevede il recupero e la valorizzazione del patrimonio bibliografico del periodo XVI-XIX secolo attraverso la pubblicazione dei testi più significativi - non solo degli autori più importanti e noti - cercando
di fornire un quadro unitario della cultura regionale.
Finora sono stati pubblicati i seguenti volumi:
Antonio Serra, Breve trattato delle cause che possono far abbondare li Regni d'oro e d'argento. A cura di Domenico Luciano e Antonio Landolfi;
Giovan Battista Marzano, Antologia degli scritti, a cura di Francesco Campenti;
Tommaso Campanella, Poesie, a cura di Dante Maffia;
Antonio Jerocades, Saggio sull'umano sapere, a cura di Domenico Scafoglio;
Francesco Antonio Grimaldi, Riflessioni sopra l'ineguaglianza tra gli uomini, a cura di Franco Crispini,
In corso di stampa, sono:
Gian Lorenzo Anania, La Universal Fabbrica del Mondo, a cura di Carlo Carlino;
Vito Capialbi, Antologia dagli scritti, a cura di Maurizio Paletti .
Tre delle opere citate sono state inserite integralmente nella sezione digitale del sito del Sistema Bibliotecario Vibonese . Si tratta dell'opere di Francesco
Antonio Grimaldi, di Vito Capialbi e di Antonio Jerocades Saggio sull'umano sapere, a cura di Domenico Scafoglio, la cui versione originaria Saggio sull'umano
sapere ad uso dei giovanetti di Parghelia fu pubblicata a Napoli nel 1768.
Nel Saggio Jerocades aveva sostenuto per i giovani l'opportunità di praticare un saggio di meditazioni attraverso una serie di domande, che ricalca i modi della meditazione gesuitica,
ma che arrivava a porsi come guida all'autocoscienza.
Saggio dell'umano sapere di A. Jerocades.
(set. 2006)
di Costanza Toraldo
(N. Scrugli) Un mare verde dalle mille sfumature separa la "Residenza Conte Ruggiero" dalla strada che collega Tropea a Capo Vaticano. Attorno a questo buen retiro, fresco di inaugurazione, fioriscono e fruttificano olivi, agrumeti e piante esotiche, banani, kiwi e avocados, mandarini cinesi e feijoa brasiliani. Al centro di 12 ettari sorge la villa che la nobildonna Costanza Toraldo aveva concepito per sé. La nuova destinazione a residenza ha quindi forte l'impronta della
proprietaria: nelle foto di famiglia incorniciate sul tavolo che accoglie l'ospite sulla destra della vasta hall, nell'atmosfera femminile dello studio o nella passione per i gatti pudicamente esibiti solo su tele o maioliche. Sulla sinistra si apre una cucina attrezzata per mettere a frutto la tradizione culinaria di questo raffinato lembo di Calabria, grazie al recupero di antiche ricette.
Al piano superiore le stanze per gli ospiti, tutte dotate di elegante sala da bagno, si caratterizzano per il colore dominante di sovraccoperte e tendaggi - arancio, blu, verde, rosa e celeste - per i mobili di pregio, per la luminosità e per una quiete sorprendente come il panorama.
INFO
www.conteruggiero.it/
“Tropea Express”, così è denominata l’iniziativa promossa dalla Direzione Regionale Calabria e la Associazione “La Vaporiera Calabria Express” di Reggio Calabria. E’ in programma infatti, per i giorni 1, 8,15, 22, 29, luglio un tour a bordo di un treno d’epoca a vapore lungo la “Costa Viola” e la “Costa degli Dei”, con partenza da Reggio Calabria, alle ore 8.05, e via di seguito con fermate a: Villa San Giovanni, Bagnara, Scilla, Gioia Tauro, Rosarno, Nicotera, Tropea
e addirittura Pizzo, con ristorazione a bordo, a base di prodotti e pietanze tipiche locali.
Il percorso, di andata e ritorno, si farà a bordo di caratteristiche vetture “centoporte”, nei colori originali: “Isabella “ e “Castano Isabella”, trainate dalle sbuffanti locomotive: 740-244 e 626-045.
Domenica 9 luglio, la Direzione Regionale Calabria sarà protagonista all’appuntamento annuale della “Sagra del Pescespada”, che ogni anno si tiene a Bagnara, saranno infatti effettuate due corse, una al mattino l’altra al pomeriggio, sempre con treni d’epoca, il cui rientro su Reggio Calabria è previsto dopo i giochi pirotecnici di mezzanotte. Queste corse consentiranno di raggiungere facilmente la stazione di Bagnara evitando così il traffico estivo oltre che le difficoltà nella ricerca di un posteggio nella piccola ma suggestiva cittadina di mare …e che mare!!!
Prenotazioni presso
nicolamorabito@libero.it
e/o cell. 333 3016138
La 37^ Tornata di Luglio 2006 si occuperà di Francesco Ruffa, drammaturgo e poeta tropeano, in occasione del 155° Anniversario della morte (7 luglio 1851 - 2006), la cui opera teatrale deve essere
rivalutata e fatta conoscere ad una platea più ampia di estimatori del palcoscenico. Si parlerà dell'antichissima Accademia degli Affaticati ma anche della recentissima Associazione che si ispira, anche nel
nome, a quella istituzione accademica che per più di quattro secoli, dal quattrocento all'ottocento, ha mantenuto altissimo lo standard culturale della città di Tropea con le pregevoli opere dei suoi soci accreditati nei
diversi campi letterario, artistico, musicale, scientifico, filosofico, storico, dandole nel tempo un ampio e duraturo lustro culturale nel mondo. Ma anche di brogli elettorali con un nutrito dossier e relativa
documentazione fotografica. E poi della Memoria Apologetica del barone Pasquale Galluppi.
State con noi e con la storia!
www.tropeamagazine.it/
Sponsorizzato dal Banco di Napoli San Paolo e con il patrocinio dell'assessorato provinciale all'Ambiente e della città di Tropea, nei giorni uno e due luglio si terrà l'ottavo raduno Moto Guzzi.
PROGRAMMA
Sabato 1° luglio
- ore 9,30. Iscrizioni "Aquile in strada" e prova dei nuovi modelli Moto Guzzi in Piazza Vittorio Veneto
Ore 20,00. Appuntamento al porto per una mini crociera lungo la "Costa degli Dei" con buffet a bordo
Domenica 2 luglio
ore 9,30. Iscrizioni "Aquile in strada" e prova dei nuovi modelli Moto Guzzi in Piazza Vittorio Veneto.
Seguirà una pausa di ristoro presso lo stand in piazza e un breve giro turistico che si concluderà all'Hotel Rocca Nettuno dove è previsto il pranzo
ore 16,00. Conclusione del motoraduno e premiazione in Piazza Ercole.
INFO
www.motoguzziclub-tropea.it/raduno/
(AGE) TROPEA - Depurazione illegale e abusivismo edilizio. Ecco alcune delle piaghe della costa calabrese, per le quali la Calabria si aggiudica il secondo posto nella classifica delle illegalità
ambientali stilata da Legambiente (Rapporto Mare Monstrum).
A fare il punto della situazione sono i volontari di Goletta Verde, la campagna di informazione e monitoraggio sullo stato di salute del mare e delle coste di Legambiente realizzata in collaborazione con Vodafone e Italgest, in occasione della tappa a Tropea del 3 e 4 luglio. Sono 2.689 le violazioni accertate dalle forze dell’ordine a danno dell’ambiente nel corso del 2005, che fanno salire la Calabria sul secondo gradino del “podio” delle regioni violate.
Al secondo posto anche per le illegalità legate al ciclo del cemento, con 862 infrazioni accertate, 948 persone denunciate e 261 sequestri effettuati. Abusivismo che non risparmia nemmeno le aree protette, con 273 illeciti nei parchi e nelle riserve nel triennio 2003 – 2005. Si conferma dunque il trend di cui la Calabria è stata protagonista negli ultimi 6 anni, che l’hanno vista tra le prime 4 regioni con il maggior numero di cementificazioni selvagge.
Una tendenza confermata dai casi più eclatanti di scempi edilizi sulle coste: l’ecomostro dell’Area marina protetta di Capo Rizzuto, il cemento sulla spiaggia di Falerna Scalo, i 30mila mq di edificazioni abusive sulla costa di Grisolia, l’assalto alla Costa degli Dei, il gigante della Baia di Copanello e l’ecomostro di Siuzzi a Praia a Mare. Allarme rosso anche sul fronte della depurazione: sono 676 i depuratori calabresi, 1 ogni Km di costa, ma solo 422 (il 62,5%)
risultano in esercizio e non tutti hanno un funzionamento corretto. In particolare il tratto di mar Tirreno antistante le coste calabresi si trova in situazione critica, perché qui confluiscono migliaia di torrenti, fiumare e fogne a cielo aperto di 50 – 60 comuni. Il 47 % degli scarichi sono privi di trattamenti depurativi e si riversano nei corpi idrici e nel suolo, nonostante i 337 milioni di euro spesi dalla Regione Calabria tra il 2001 e il 2005, che avrebbero dovuto
permettere la realizzazione della rete di collegamento ai collettori. “Il mare calabrese ha arricchito pochi a scapito de cittadini e dell’economia del territorio. Adesso – ha dichiarato Santo Grammatico portavoce di Goletta Verde – è necessaria una decisa inversione di tendenza nelle scelte dell’amministrazione regionale. Già la Giunta attuale si è costituita parte civile nei processi più eclatanti di abusivismo edilizio, ha elaborato un piano di abbattimento degli ecomostri,
e cercato di fare chiarezza sull’affaire depuratori per arrivare a punire severamente chi continua a pensare che l’ambiente sia una merce su cui mercanteggiare, rubare e truffare per molti o pochi euro. Ma bisogna passare ai fatti – ha concluso Grammatico – e costruire quel sistema di legalità organizzata che rappresenta l’unica risposta credibile allo strapotere della criminalità organizzata”.
“A riguardo Legambiente – ha dichiarato Antonino Morabito coordinatore regionale Legambiente Calabria - ritiene grave e fortemente diseducativo l’approccio con il quale il presidente Loiero e le amministrazioni locali sembrano rincorrere il caso “Europaradiso” (un mega villaggio con 70.000 camere e servizi annessi alla foce del fiume Neto). Il governo calabrese sembra impegnato a cercare il modo di piegare le vigenti norme comunitarie nazionali e regionali anziché nel chiedere
a imprenditori, che volessero investire in Calabria e per la Calabria di partecipare alla valorizzazione e riqualificazione dello sviluppo turistico di località, come Le Castella, Le cannella, Capo Piccolo, Capo Rizzuto e Marinella. Poiché è tanto necessario realizzare nuova occupazione quanto non rubare alle generazioni presenti e future le residue porzioni di costa non cementificate”.
Ma la Calabria è anche terra di grandi ricchezze paesaggistiche e risorse ambientali. Sono 36 su 266 le località segnalate nella Guida di Blu di Legambiente e Touring Club come luoghi di eccellenza, di cui 3 (Pizzo Calabro, Roccella Jonica e Tropea) premiate con le 4 vele di Legambiente, sfiorano il top della classifica, traguardo raggiunto troppo spesso grazie alle straordinarie risorse naturali della Calabria piuttosto che a serie politiche ambientali. Sono 29 le spiagge
calabresi segnalate tra le più belle d’Italia e 5 le località dove poter svolgere attività di snorkelling. Le aree protette si estendono su 271.985 ettari, tra Parchi nazionali (Aspromonte – Pollino – Sila), il Parco regionale delle Serre, le Riserve regionali della Foce del Crati e del Tarsia, l’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto,la Zona RAMSAR del Bacino dell’Angitola e altre 16 Riserve Naturali Statali. Inoltre, sul territorio regionale sono stati individuati ben 179
Siti di Importanza Comunitaria e 6 Zone di Protezione Speciale. Non mancano le produzioni eno-gastronomiche di qualità, frutto di un legame inscindibile tra uomo e territorio: dal caciocavallo silano agli olii Brutio e Lametia, sono 9 i prodotti DOP, 25 gli IGT e i DOC e 271 i prodotti tradizionali calabresi che testimoniano tradizione. “La Calabria – ha aggiunto Morabito – è una terra ricca di risorse paesaggistiche e ambientali, che possono rappresentare il futuro sviluppo di questo territorio.
Il caso di Tropea, che quest’anno perde una vela nella classifica della Guida Blu di Legambiente, dimostra che una cattiva gestione del territorio ricade non solo sull’ambiente ma si paga anche in termini di opportunità di sviluppo economico. La presenza di Goletta Verde – ha concluso Morabito - è, come ogni anno, occasione di denuncia delle scelte che penalizzano il nostro territorio. Ma anche e soprattutto un momento di rilancio e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale di questa regione,
che per troppo tempo ha pagato per una gestione pubblica scellerata”.
(Ansa/4lug/0826)Con la campagna de 'Il Veliero dei delfini' edizione 2005, realizzata in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, il Comando generale delle Capitanerie di Porto, il Cts
ha consegnato un questionario alle amministrazioni ed enti gestori delle aree protette toccate dalla loro barca. Gli indici sui quali si e' basato il giudizio dell'associazione sono stati cinque: l'attenzione all'ambiente dell'amministrazione locale; la presenza di specie protette; l'incidenza del traffico nautico; l'incidenza della pesca professionale; il coinvolgimento del pubblico e dei cittadini.
Nella pagella 'Le bandiere dei delfini 2005' del Cts, tra le 22 localita' la media e' positiva: due hanno raggiunto la 'sufficienza' (un delfino), sette si sono aggiudicate un 'discreto' (due delfini), undici hanno conquistato un 'buono' (tre delfini), solamente due 'l'ottimo' (quattro delfini) e nessuna ''l'eccellenza'' (cinque delfini).
REGIONE---TAPPA VELIERO------------DELFINI ASSEGNATI
SARDEGNA Porto Torres (Pn Isola dell'Asinara) 4 DELFINI
Amp Penisola Sinis - Isola Mal di Ventre 3 DELFINI
La Maddalena 3 DELFINI
Villasimius (Pn Arcipelago La Maddalena) 3 DELFINI
TOSCANA Porto Ercole (Grosseto) 3 DELFINI
Porto S. Stefano (Grosseto) 3 DELFINI
Portoferraio (Isola d'Elba) 3 DELFINI
Porto Azzurro (Isola d'Elba) 2 DELFINI
LAZIO Amp Ventotene 3 DELFINI
Gaeta (Latina) 2 DELFINI
Ponza (Latina) 2 DELFINI
Civitavecchia (Latina) 1 DELFINO
SICILIA Lampedusa (Amp Isole Pelagie) 4 DELFINI
Favignana (Amp Isole Egadi) 3 DELFINI
Mazara del Vallo (Trapani) 3 DELFINI
Capo Murro (Amp Capo Murro) 3 DELFINI
Pantelleria (Trapani) 2 DELFINI
Catania 2 DELFINI
CAMPANIA Camerota (Salerno) 3 DELFINI
Sorrento (Napoli) 2 DELFINI
CALABRIA Tropea (Vibo Valentia) 1 DELFINO
Scilla (Reggio Calabria) 2 DELFINI
Ha stravolto i canoni della canzone italiana con le sue ballate, sospese tra mito e realtà. E ha sfidato gli arroganti di ogni tempo con testi arguti e irriverenti. Ricordo di Fabrizio
De Andrè, poeta cantastorie.
De Andrè usava il linguaggio di un poeta non allineato, ricorrendo alla forza dissacrante dell'ironia per frantumare ogni convenzione. Nel suo mirino, sono finiti i "benpensanti", i farisei, i boia, i giudici forcaioli, i re cialtroni di ogni tempo. Il suo, in definitiva, e' un disperato messaggio di libertà e di riscatto contro "le leggi del branco" e l'arroganza del potere.
Da questi elementi ecco la terza edizione de “Una giornata per De Andrè – Popoli e Culture nel Mediterraneo” organizzata dal Circolo Culturale L’Agorà per sabato 22 luglio presso il Chiostro della Chiesa di San Giorgio al Corso – Tempio della Vittoria e che per tutta la giornata vedrà l’alternarsi di relatori ed una mostra alla quale parteciperanno gli elaborati realizzati dagli studenti degli Istituti Artistici della Provincia di Reggio Calabria e dall’Accademia di Belle Arti e che saranno
visitabili in un’apposita mostra denominata “Galleria Faber” , mentre on-line alla pagina: www.circoloculturalelagora.it/galleriafaber dove si possono vedere tutte le opere partecipanti nelle precedenti edizioni.
Anche quest’anno, vista l’importanza della manifestazione, la giornata di studi ha visto fino al momento il patrocinio della Fondazione De Andrè , del Comune di Genova, Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Provveditorato Regionale della Calabria, Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, il Comune di Reggio Calabria.
La giornata di studi dopo l’introduzione del Presidente del Circolo Culturale L’Agorà Gianni Aiello, vedrà gli interventi di Vincenzo Foti, giornalista, Gianfranco Molinaro, dell’Accademia di Musica e Poesia “Fabrizio De Andrè” e di Gianfranco Cordì, responsabile della sezione reggina del sodalizio organizzatore.
Gli Zero Assoluto si confermano la sorpresa musicale dell’anno: dopo aver guidato per mesi la classifica dei singoli più venduti con il successo sanremese “Svegliarsi la mattina”, oggi il
duo romano piazza ben due brani nella Top Ten, secondo la classifica Fimi-Nielsen: al sesto “Svegliarsi la mattina” (in classifica da 19 settimane) e al settimo posto il nuovo singolo “Sei parte di me”, in vendita da soli 7 giorni.
Un’altra conferma che la musica proposta da Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi incontra sempre più il favore del pubblico.
Tutto succede alla vigilia del loro primo Tour in giro per l’Italia, che partirà proprio questa settimana, giovedì 13 luglio, con la prima tappa di Ponsacco (Pisa), per poi spostarsi direttamente in Calabria, e precisamente a Caria (Vibo Valentia), dove gli Zero Assoluto si esibiranno domenica 16 luglio.
Lo spettacolo sarà in realtà un “Tour della Suite” (dal nome del programma, “Suite 102.5” che Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi conducono in radio su Rtl) e si comporrà di una parte di animazione, con i vj di RTL 102.5 Television, e di una parte concertistica, in cui gli Zero Assoluto, accompagnati sul palco da Enrico Sognato e Danilo Pao, coautori di quasi tutti i loro brani, canteranno live il loro repertorio, dall’Album d’esordio “Scendi”, al successo 2005 “Semplicemente”, fino ad arrivare ai citati
“Svegliarsi la mattina” e “Sei parte di me”.
Durante il concerto, si alterneranno sul palco, con altri cantanti ospiti, tra cui lo stesso Enrico Sognato, Erika Savastani e altri amici musicisti che via via li verranno a trovare nelle varie tappe.
Non mancherà la parte in cui gli Zero Assoluto torneranno ad essere il duo che dal programma radio interagisce moltissimo con gli ascoltatori: “Il senso di questo “tour della Suite”, che è uno spettacolo ma non solo, un concerto ma non solo – dicono Matteo e Thomas – è proprio questo: andiamo a trovare dal vivo chi ci ascolta sempre in radio, oltre che chi ci apprezza come cantanti. Ogni serata sarà diversa proprio perché porteremo sul palco anche i nostri fan.”
Durante lo spettacolo sarà possibile per il pubblico interagire con gli Zero Assoluto anche tramite SMS che poi verranno letti sul palco.
Le altre date del Tour sin qui confermate sono: il 28 luglio ad Acri (Cosenza); il 29 luglio a Vallo della Lucania (Salerno); il 2 agosto a Trani (Bari); il 3 agosto a Marina di Salve (Lecce); il 4 agosto a Sersale (Catanzaro); dal 5 al 13 agosto il Tour sarà in Sicilia, il 14 agosto a Rionero in Vulture (Potenza); il 15 agosto a Ariano Irpino (Avellino), il 16 agosto a vasto; il 18 agosto a Tropea (Vibo Valentia) e ancora in Calabria fino al 22 agosto; il 26 agosto a Palinuro (Salerno), il 27 agosto a
Castrocielo (Frosinone), il 31 agosto a Rapallo; il 9 settembre a Monza (Milano).
La Terra di Calabria e le mille storie dei mondiali
Mille storie e ancora più di mille si dipanano ancora dai campi di calcio giocato di Dortmund, Monaco, Berlino fino ai confini del mondo da dove altre ed ancora di più se ne partono fino a ricongiungersi al
paese ospitante la Fifa Worl Cup 2006.
Per tutto il periodo dello svolgimento, non un attimo di tregua. I continui bombardamenti a tappeto a livello emotivo e percezionale hanno coinvolto i nostri sistemi simpatici e messo a dura prova la
pressione arteriosa, gli apparati cardiovascolari, vocali e uditivi. Ci siamo lasciati coinvolgere perchè tutto è stato affascinante e sapeva di sogno. Tutto aveva un senso logico nella storia del calcio
e in quella della nostra vita.
Storie che hanno percorso e scosso la Terra di Calabria che ha fatto la sua parte. Gattuso, Perrotta, Iaquinta hanno contribuito in modo determinante al successo finale. Veri protagonisti di storie vere i tre ragazzi di Calabria, nella squadra di Lippi, non hanno mai smesso di lottare, correre, fare pressing e segnare.
Perrotta, premio 'Capo Vaticano', il nuovo simbolo della nazionale. Figlio di emigranti, papà Francesco e mamma Annamaria, originari di un paesino in provincia di Cosenza, Cerisano, dove Simone è voluto
ritornare partendo dal Circo Massimo, dopo i festeggiamenti, per essere presente al matrimonio del fratello Massimiliano. Ad accogliere il campione del mondo il sindaco - appena tornato dallo stadio di
Berlino accompagnato da una delegazione di dieci persone - i familiari, la cittadinanza, la banda.
Anche Iaquinta, nato all'ospedale di Crotone, tornerà al paese d'origine, Cutro, nella casetta a mare di Steccato, dove d'estate non manca mai. Per lui si prevedono enormi festeggiamenti. Ci sarà la nonna che era a Berlino in tribuna accanto al Presidente
Napolitano a gustare il trionfo del nipote campione del mondo.
Gattuso, guerriero di razza, di Schiavonea, anche lui premio 'Capo Vaticano', ha portato al campionato oltre la grinta sul campo, l'umanità, la semplicità, la spontaneità e il sorriso. E' la persona che non
sogneresti mai perchè te la trovi sempre vicino nella fila alla cassa del supermercato. Impegnatissimo nel sociale, è delle ultime ore la notizia che ha voluto devolvere il compenso di uno spot per il Parco del
Pollino a favore di una associazione che si prende cura dei disabili.
Il 17 dicembre 2003 fa nascere la Fondazione a suo nome per aiutare “i ragazzi meno fortunati di me, […..] le persone che a mille chilometri di distanza da dove vivo, ma a centinaia di metri da dove sono nato e dove abitano ancora i miei, devono confrontarsi ogni giorno con le difficoltà e i problemi di chi vive in Calabria,
in tutta la Calabria, non solo a Corigliano”.
Ora è suo intento fare qualcosa a favore della comunità colpita dalla recente alluvione nel vibonese. Al riguardo, riportiamo la lettera del Presidente dell'associazione di volontariato Artigianfamiglia Onlus, Carmensissi Malferà, fatta pervenire al campione del mondo.
Caro Rino,
chi ti scrive prima di essere una tua grande fan, è una dei volontari che ha aiutato gli sfollati di Bivona e Longobardi, Vibo Marina, frazioni di Vibo Valentia, colpite lunedì 3 luglio da un violento nubifragio.
Vedi Rino, la situazione è veramente grave, a livello nazionale la stampa non ne ha parlato quasi per niente, siamo stati snobbati da tutti i politici e istituzioni ad alto livello, presidente del Consiglio dei Ministri e
della Repubblica compresi. Non so se tu lo sai, ma in una delle frane lungo la statale 18, sono state travolte e uccise 3 persone, tra cui un bimbo di 15 mesi… solo 15 mesi. Stava tornando dall’ospedale con
la sua mamma, erano diretti a Pizzo, il mio paese. Intanto allo stesso momento, ironia della sorte, stavano salendo a Vibo dalla stessa strada, Ulisse, lo zio del piccolo Salvatore, e il suo collega Nicola, (due
guardie giurate, che lasciano rispettivamente 2 e 3 figli). La stessa frana ha messo fine alle loro vite. Pizzo non ha avuto danni materiali, ma ha pagato il prezzo più alto di vite: Salvatore Gaglioti, Ulise Gaglioti
e Nicola De Pascale… Un’apocalisse, quel giorno ci siamo salvati tutti per miracolo, ma i danni alle zone marinare sono incredibili, e c’è bisogno di aiuto, tanto aiuto. Tantissime persone hanno perso le loro
case, la loro roba, il loro lavoro, le loro auto…il loro mondo. La macchina dei soccorsi non ha funzionato, la tensione è veramente tanta, ed è molto pericoloso lavorare anche per i volontari, tanto che , quelli
del mio gruppo si sono tolti le magliette dell’associazione, per confondersi con i civili per non rischiare di essere picchiati. La gente è esasperata, sono stati lasciati per giorni senza cibo e senza acqua a spalare
fango sotto il caldo e sotto il sole cocente di Calabria. La situazione è stata e continua ad esserlo sottovalutata da chi di competenza, proprio per la mancanza della presenza dei network nazionali. Si rischia la
guerra civile. AIUTACI! Non vogliamo soldi, vogliamo solo la tua presenza, e se possibile anche quella di Vincenzo Iaquinta e Simone Perrotta, anche solo per un’ora, lì sulla zona interessata in modo tale d’
attirare e sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale. So che in questo momento meritereste di godervi al massimo la felicità che giustamente meritate dopo questo meraviglioso mondiale, ma purtroppo nella
nostra terra di Calabria non c’è mai pace. La vostra gente sta piangendo, ha perso tutto, e si sente abbandonata, non si sente italiana. Come tu sai noi del Sud siamo sempre corsi ovunque per aiutare, dove ci
sono state alluvioni, dove ci sono state disgrazie e so benissimo che la colpa non è degli altri cittadini italiani, ma solo dei media che non hanno fatto vera informazione. Avrei voluto scriverti nei giorni passati,
ma ho preferito lasciarti tranquillo per completare il sogno italiano dei mondiali. So che sei molto sensibile ai problemi dei più sfortunati, per questo mi appello a te e al tuo buon cuore.
Carmensissi Malferà
INFO
Artigianfamiglia Onlus
Via I trav. Senatore Parodi, 11/2
89811 Vibo Valentia Marina
A B B IA M O P E R S O T U T T O!
Campioni del Mondo
Dopo i "Il Divo" che hanno scelto Tropea per girare
il loro best-seller, 'Mama', eccone un altro di video che vede la bella cantante canadese, IMA, alle prese con un brano di Zucchero Fornaciari 'Baila'.
Le riprese del video di Ima sono precedenti a quelle del brano dei 'Il Divo'. Esse risalgono infatti al 2003. Il montaggio delle sequenze, girate anche nelle strade di Pizzo e a Capo Vaticano, segue il ritmo
prorompente della musica offrendo un prodotto finito molto accativante che vede come assoluta protagonista la bellezza di Ima che pare voglia competere con il fascino dei borghi di Tropea, di Pizzo e con le splendide
insenature di Capo Vaticano.
Le locations tropeane sono riconoscibilissime. Oltre la rupe, la spiaggia e le rampe dell'Isola, molto è stato girato nel centro storico, a via Boiano, a Largo Gesuiti, a Via d'Aquino ma anche a via Caivano
dove una scena coinvolge direttamente il titolare del market orto frutta, che, affascinato dall'avvenenza di Ima, fa cadere a terra una cassetta di frutta.
Parecchi sono i volti tropeani che si sono prestati alla macchina. In particolare, Onofrio, il Ballotto, che con autorevolezza da il via al video e lo chiude alla fine con altrettanta disinvoltura. L'ultra novantenne Mastro Ciccio Mazzitelli (Pace all'anima sua)
che sembra voler fare degli apprezzamenti sulla figura di Ima che gli passa vicino, come anche un gruppo di pescatori che stazionano sotto l'Isola. Mentre un nugolo di ragazzi - si riconoscono Francesco
Carratura, Massimiliano Crupi - fanno a gara per corteggiare la bellissima cantante senza mollarla mai.
Avevamo adocchiato il video qualche mese fa sul sito tropeano 'Italiano in Italia ' del Prof. Antonio Libertino che presenta la sua scuola per stranieri ed ha pensato bene di promuoverla con l'immagine di Ima,
canadese francofona, che canta in italiano. Lui ha comprato il video e da parte della produzione ha avuto l'approvazione di pubblicarlo sul proprio sito.
E quale appendice alla presentazione del video di Ima, c'è una piacevole sorpresa. Abbiamo scoperto di avere il back stage delle riprese, girato da noi durante il giorno di Carnevale, a marzo 2003, di cui vi proponiamo un breve segmento.
Ci siamo trovati casualmente in mezzo alle riprese della troupe, davanti la porta della chiesa dei Gesuiti e ci siamo messi a filmare pure noi. La ragazza, vestita di bianco, molto scollata, col freddo che faceva, doveva passare davanti la porta della chiesa. Sugli scalini vi era un gruppo
di almeno una cinquantina di bambini, qualcuno con la maschera sul viso.
La macchina era nell'altra piazza (ristorante 'da Cecè') all'imbocco della via d'Aquino che scende verso la chiesa.
Vi rimandiamo sul sito di Ima, che contiene molte informazioni su bio e discografia della bella e brava cantante.
Video 'Baila'
Back Stage
Sito di Ima
Italiano in Italia
A circa 1 Km dal centro storico di Pizzo, a pochi passi dalla riva del mare, sorge la Chiesetta di Piedigrotta, massima espressione dell'arte popolare in Calabria ed esempio del genio creativo degli artisti meridionali.
La chiesetta scavata nel tufo e con una sorgente d'acqua purissima all'interno, oltre che un luogo di preghiera e' un tesoro d'arte reso tale da due artisti locali, Angelo ed Alfonso Barone, i quali, a colpi di piccone, hanno ampliato la grotta preesistente e altre ne hanno create ornandoli poi di una miriade di statue rappresentanti varie fasi della vita di Gesu' della Madonna, dei Santi e dello scorrere del tempo.
E' tra le Opere piu', visitate in Calabria. Grandissima la popolarita', attraverso il passaparola dei turisti che ritornano per godere, anche giu', all'arenile. Lo sciabordio del mare e l'odore degli scogli accompagnano il visitatore fin sull'uscio della chiesa , poi all'entrata di Piedigrotta il silenzio annuncia la luce che si dirada. Le continua macchie del tufo cambiano colore e le statue giocano con la propria ombra secondo i momenti della giornata e i capricci esterni del tempo.!!
Nella chiesetta, li' vedi una grotticina con la Nascita del Bambinello, l'asinello,il bue, le genti accorrenti presso Betlemme;In quell'altro angolo un bassorilievo dedicato alla Madonna di Pompei, il Sacerdote che celebra Messa (il sacerdote che officia ritrae il ritratto dell'artista Barone), inginocchiato un Comunicando, i Fedeli, gli Angeli e due Apostoli; Inquell'altra grotta San Giorgio a Cavallo l'atto di trafiggere il drago (un omaggio a Pizzo di cui il Santo e' Patrono e protettore);
Inquell'altra ancora, "la pesca Miracolosa", e poi ancora San Francesco Da Paola rappresentato nel Miracoloso evento dell'attraversamento dello Stretto di Messina sul proprio mantello, le atrocita' delle guerre, S. Antonio da Padova circondato da orfanelli, Il Sacro Cuore di Gesu', Bernadette in preghiera d'avanti alla Madonna di Lourdes, Santa rita genuflessa dall'angelo della morte a tante altre immagini ancora. Il tutto scolpito con una veridicita' e una somiglianza eccezzionali.
Le espressioni di felicita' infelicita', di commozione di esaltazione che emergono dagli sguardi di queste figure e' cosa incredibile e allo stesso tempo, meravigliosa, specie ove si pensi che la materia non e' nobile marmo ma poverissimo ed umile tufo.
Questo splendido scenario, unico nel suo genere e dai colori ambientali mutevoli e' molto bello osservarlo verso il tramonto quando il sole, penetrando dalle finestrelle e illuminando le statue, crea con il buio della grotta un contrasto di luce-ombra originando un forte senso di drammatica suggestione, che lascia lo spettatore col fiato sospeso.
L'ambiente della grotta e' magico. Non rumori, non suoni: tutto e' ovattato. Il silenzio di questo luogo e' rotto solo dallo sciabordio del mare che sta' a pochi metri.
INFO
Chiesetta di Piedigrotta
L'organo napoletano della Chiesa di S. Giuseppe di Tropea (VV) costruito nei primi anni dell'ottocento (1803), ubicato in cantoria è un classico positivo, la sua cassa lignea è semplice priva di decori dipinta in finto legno. La mostra è composta
da 14 canne di stagno divise in due campate separate da paraste, formante una con doratura a mecca. La tastiera è di 45 tasti (do 1- do 5) con ottava corta in sesta.I registri, azionati da pomelli in metallo tornito situati a destra della tastiera, sono i seguenti: Principale 8 p.- Ottava 4 p.- Decimaquinta 2 p.- Decimanona - Vigesimaseconda - Tirapieno.
Il somiere è a tiro, mentre due mantici a cuneo azionati da stanghe di sollevamento pompano l'aria alla secreta. L'organo si presenta integro nei suoi elementi costitutivi, il suo stato di conservazione è piuttosto precario, le canne della facciata sono notevolmente attaccate dal cancro dello stagno, sia nelle bocche che nei tratti di legatura, il somiere a tiro in legno di noce e le altre parti lignee, sottoposte all'azione degli insetti xilofagi presentano numerosi fori di sfarfallamento; nella manticeria si notano molte scollature e crepe della pelle.
Tutto il complesso meccanico-fonico è ben recuperabile con opportuno intervento di restauro filologico.
Il primo intervento ha riguardato le prime 17 canne di legno del principale e le prime 9 dell'ottava, esse sono state ripulite e consolidate, controllate nelle incollature degli incastri, rimossa la verniciatura a terra non originale per riportare l'essenza costruttiva del castagno a vista.
CONTINUA....
ApneaMagazine pubblica on line sul proprio sito le Tavole di Marea realative a numerose località marittime italiane tra le quali c'è Tropea.
Le Tavole sono elaborate con 'Wxtide', un software gratuito liberamente scaricabile dal Sito.
Anche se i titolari del Magazine dichiarano che tale servizio è fornito "così com'è", non assumendosi quindi alcuna responsabilità sull'attendibilità dei dati ('WxTide', pur essendo diffuso ed apprezzato da molti, non è certificato da nessun istituto scientifico), esso costituisce una guida indicativa per la conoscenza dell'andamento delle maree.
Le Tavole di Marea, aggiornate bimestralmente, rappresentano un utile strumento di pianificazione delle proprie battute di pesca.
INFO
Le Tavole di Marea di luglio-agosto 2006 su Tropea
Ce la propone Cenzina. Ecco ingredienti e modalità di preparazione:
cipolle rosse di Tropea 1 kg
zucchero di canna 300g
vino bianco 20cl
uvetta 50g
coriandolo macinato mezzo cucchiaino
pepe abbondante
herbes de provence una punta
In una pentola a fondo spesso, scaldare tre cucchiai di olio d'oliva e aggiungere le cipolle, sbucciate e affettate, l'uvetta e il coriandolo. Quando le cipolle si saranno amosciate, aggiungere lo zucchero, il vino, le erbe, salare e pepare. Far cuocere per un'oretta finché la marmellata si sia addensata.
In sito , sulla Marmellata della Rossa tropeana, potrete trovare ancora informazioni anche sulla conservazione della confettura.
Provincia/Ufficio Cultura.
Lettera aperta per Loiero agli organi di stampa
Con riferimento alla Legge Regionale 34/2002 - Trasferimento Deleghe all'amministrazione Provinciale - il personale facente parte l'Ufficio Regionale di Promozione Culturale di Vibo Valentia, intende protestare per i diritti calpestati
e chiede al Governatore della Calabria On. Agazio Loiero una riunione urgente alla presenza delle organizzazioni sindacali.
Il responsabile del servizio Dr. Salvatore Lopreiato asserisce che "Con il passaggio si denota, solo ora, la perdita di diritti acquisiti e questo calpesta la dignità del lavoratore.".
"Perciò il personale dell'Ufficio, dipendenti di ruolo della Regione Calabria - continua il Dr. Lopreiato - si sentono penalizzati per l'essere stati trasferiti solo perché facenti parte dell'ufficio Cultura mentre altri dipendenti facenti parte di altri uffici regionali sono stati lasciati al proprio posto regionale. Una disparità di trattamento passivo che non si può ritenere accettabile.".
La Lettera aperta .
Le canzoni dei Beatles in dialetto tropeano
L'antologia era stata pubblicata in uno dei primissimi siti sui Beatles circolanti non solo in Italia, inaugurato a Tropea, con la presenza del sindaco, ad agosto del 1997. Una festicciola a Largo Migliarese, di cui lo sponsor più
generoso era stata la pasticceria di Paolo che aveva messo a disposizione una grandiosa torta con l'effigie di John, Paul, George e Ringo. Il sito si appoggiava al portale tropeano 'tropea.it', all'epoca forse il primo in Calabria.
Il sito, prodotto da TropeaMagazine, da qualche anno non è più alimentato ma ancora tiene duro nella classifica d'eccellenza dei siti dedicati ai quattro ragazzi di Liverpool ed al Meseybeat, il movimento musicale che fece nascere in Europa una robusta risposta all'impero americano affermatosi negli anni Cinquanta nel campo del Rock. Moltissimi navigatori di ogni parte del mondo, semplici curiosi, accaniti collezionisti e sostenitori dei Beatles, chiedono ancora il CD delle canzoni dei Beatles in dialetto tropeano. CD mai esistito.
I brani dell'antologia:
Pi' Piaciri (Please Please Me)
Ja Ti Voli (She Love You)
Dassa Iri (Let It Be)
'U Paecu Subba 'A Muntagna (The Fool On The Hill)
Aiutu! (Help!)
Noricea (Eleanor Rigby)
Gnura Madonna (Lady Madonna)
Terri di Fraguli Pi' Sempi (Strawberry Fields Forever)
'Ncè Na Vanda (There's A Place)
Aieri (Yesterday)
Lignu Nurvigisi (Norvegian Wood)
E Jeu 'Nci Vogghju Beni (And I Love Her)
Nun Mi Poti Accattari L'Amuri (Can't Buy Me Love)
Figghjolea (Little Child)
Magicu Viaggiu Du Misteru (Magical Mistery Tour)
Mannaia! (Misery)
Staju Perdendu (I'm A Loser)
Picchì Nun 'Ndi Pigghjamu 'Nmenzu A Strata? (Why Don't We Do It In The Road?)
Le canzoni dei Beatles in dialetto tropeano .
L'Associazione Culturale CALABRIA LOGOS, senza alcun fine di lucro, nasce con la finalità di riscroprire e rivalutare le tradizioni popolari calabresi attraverso un attento lavoro di ricerca e di studio, affinchè si abbia coscienza che tutto il corpus di tradizione orale, comprendente
gli usi, i costumi, i canti, i racconti, le leggende, le danze, i modi di dire della nostra terra, sia considerato, anche dalle nuove generazioni, un grosso patrimonio da tutelare e mantenere vivo.
L'Associazione si prefigge di effettuare una serie di ricerche sul campo, in cui verranno raccolte preziose testimonianze dalla viva voce di persone appartenenti al mondo contadino e a quello agro-pastorale, osservandoli nel proprio ambiente e in diversi momenti di vita lavorativa e di festa.
Avvalendosi di attrezzature audio-visive idonee per il raggiungimento di tale scopo, l'Associazione si prefigge di riscoprire e rivalutare musiche eseguite con gli strumenti popolari calabresi quali la zampogna, l'organetto, la chitarra battente ...ecc... nonchè il ballo tradizionale della nostra terra, la tarantella.
Tutti i dati raccolti potranno, in taluni casi, servire come valido punto di partenza per proporre nuovi prodotti musicali e letterari.
Per quanto riguarda i prodotti musicali si farà in modo che essi conservino gli echi popolari calabresi nelle melodie, nelle armonie e nella timbrica.
Per i prodotti letterari si lavorerà con una attenta inclinazione alla ricerca dialettale, riproponendo espressioni tipiche comprendenti vocaboli antichi, frasi metaforiche, proverbi, e inoltre, luoghi, personaggi e situazioni di un tempo.
Da tempo è iniziato il Tour di CALABRIA LOGOS. Il 13 agosto il gruppo, alle ore 2100, si esibirà a S. Calogero, in occasione della Sagra del Vino, dove sarà presentato lo spettacolo di punta di musica etnica dal titolo "Seculu brigante" scritto e diretto da Carlo Grillo. In seno al gruppo parteciperà per la prima volta la danzatrice Rosalba. Tarantelle calabresi e pizziche salentine.. e il divertimento è assicurato !!!!!
COMPONENTI
Carlo Grillo, chitarra classica, battente e voce
Antonio Grillo, voce e solista
Elena Tosi, corista
Carmela Ciardullo, voce narrante
COLLABORAZIONI
Giovanni Reale, contrabbasso
Eugenio Mirandola, mandolino
Gennaro Giarrotta, tamburelli e tammorre
Carlo Mercuri, flauto e sax
Jan Kyjovsky, violino
Fausto Guido, fisarmonica
Enzo Ruffolo, organetto
Nando Brusco, Tammorre
Velia Ricciardi, voce solista e recitante
Enzo Naccarato, fisarmonica
Daniela Arena, voce solista e recitante
Checco Pallone, tammorre
Calabria Logos .
La Festa della 'Nduja a Spilinga
L'8 agosto a Spilinga, sulla cresta del Poro, dove - in piena canicola - finalmente si può respirare aria fresca, ritorna puntuale la Festa della 'Nduja, insaccato tipico nazionale, regina ormai della cucina mondiale, che ha avuto origine proprio in questo incantevole borgo calabrese.
E' pensare che i natali della 'Nduja sono stati tuttaltro che nobili. Un tempo infatti era meno ricercata di oggi perchè composta da frattaglie che rimanevano nelle mani dei contadini chiamati ad ammazzare il maiale per ricavarne a favore dei proprietari le parti nobili per allietare il loro palato tutto l'anno: salcicce, prosciutti, soppressate, salami, ma anche zampone, strutto, cotiche, ziringuli e altro ancora. L'arte contadina tuttavia seppe trarre da quel prodotto, quasi nauseabondo, un companatico che si faceva ben apprezzare perchè
vi si associò una massiccia dose di peperoncino molto piccante che cresceva liberamente nella campagna. Il sapore acre del peperoncino aveva il potere di coprire o mitigare quello non proprio saporito delle frattaglie.
La storia della 'nduja sicuramente ha avuto una evoluzione ed un epilogo molto diversi da quell'origine poco fortunata. Attualmente, la lavorazione è in mano a sapienti artigiani delle cose buone, i quali hanno rivisitato la ricetta originaria che oggi vede l'impiego di carne suina di prima scelta e del pepe rosso coltivato, esclusivamente per la lavorazione della 'Nduja, nella zona e successivamente essiccato al sole ed immerso nell'acqua bollente prima della macinazione. Molti sono i laboratori sorti a Spilinga e nel circondario che hanno fatto di questo
insaccato l'ingrediente principe nella cucina mondiale da gustare non solo quale insaccato da spalmare ma anche quale condimento da associare nei sughi e nelle pietanze.
Pertanto, i spilingesi invitano tutti a festeggiare la 'Nduja al suono dei tamburi che accompagneranno per tutto il giorno il ballo dei Giganti. In serata, non mancherà la degustazione gratuita della Regina della Tavola. Ai festeggiamenti sfilerà per le vie del paese il gruppo musicale 'Sombrero'. In piazza si ballerà la tarantella ma anche ritmi brasiliani.
La festa, come tradizione vuole, terminerà con il ballo del 'Camejuzzu i focu' (cammello di fuoco)), che storicamente ricorda la cacciata dei saraceni dal territorio ma in questo caso avrà sicuramente un'azione catartica a favore dei festaioli buongustai della 'Nduja nazionale.
La 'Nduja di Spilinga.
Galleria della Festa.
in Parghelia
Al tempo di Leone III di Bisanzio (675-741), l'Isaurico, imperatore bizantino dal 717 sino alla sua morte, una nave partita dall'Oriente con a bordo due dipinti che effigiavano le sembianze
della Vergine Maria ed il suo Bambino, quando è giunta di fronte alla città di Tropea si arrestò misteriosamente e non andò più avanti. Solo dopo la consegna da parte del capitano di uno dei due
dipinti ai tropeani, la Madonna di Romania, la nave ha potuto riprendere il suo cammino, ma per un brevissimo tratto, fino a quando si trovò nello specchio d'acqua davanti al villaggio di
Parghelia. Quì il vascello si fermò nuovamente e altrettanto misteriosamente, presso 'lo scoglio della Madonna'. E quì si è ripetuto il rituale avvenuto poche ore prima nel porto di Tropea.
L'equipaggio dovette lasciare ai Pargheliesi l'altro quadro con l'immagine della Madonna di Portosalvo con in braccio il suo Bambino. Da quel momento l'antica leggenda che si racconta ancora
nel borgo di Parghelia lasciò il posto al fervente culto popolare in onore della Vergine di Portosalvo che dopo dodici secoli sfida ancora il tempo e si fa sempre più determinato.
Nel tempo antico come in quello moderno il culto venne associato all'attività lavorativa preminente di quel villaggio, la marineria mercantile e da pesca. Pertanto, la Madonna di
Portosalvo divenne la protettrice di Parghelia e dei suoi marinai.
Continua
(Assessore Pubblica Istruzione e Beni Culturali) Prende corpo il Sistema Bibliotecario Regionale collegato al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)
La Prima trance del progetto, promosso dall'attuale Giunta Regionale, è quello relativo al Polo di Reggio Calabria.
In questa prima fase sono state collegate al Servizio Bibliotecario Nazionale 17 Biblioteche, di media e grande dimensione, distribuite nelle Provincie di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Successivamente saranno collegate al Servizio le Biblioteche delle Provincie di Cosenza e Crotone, che troveranno nella Biblioteca Nazionale di Cosenza l'ulteriore Polo che affiancherà il Polo di Reggio Calabria e completerà il Sistema.
Sulla rete saranno presenti Biblioteche comunali, religiose, universitarie e sistemi bibliotecari.
Il primo step di attività, consentirà la catalogazione e l'emissione del patrimonio librario che riguarda la Calabria, i suoi illustri personaggi e le sue tradizioni.
Finalmente avremo in rete il patrimonio di Corrado Alvaro, di Leonida Repaci e di quanti hanno scritto della Calabria e dei Calabresi e nel contempo, per esempio, potremmo consultare lo straordinario patrimonio librario custodito nella Certosa di Serra San Bruno.
Grazie, allora, a quanti stanno faticosamente lavorando nella realizzazione del progetto, dal personale dell'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Calabria, alle Biblioteche ed ai Bibliotecari, ai giovani impegnati nella catalogazione, perchè la Calabria, attraverso la sua cultura, possa continuare il suo cammino verso il raggiungimento di traguardi sempre più ambiziosi.
OPAC Calabria
Il 15 agosto, come ogni anno, a Tropea si celebra la Madonna dell'Isola. La Sacra Famiglia che si venera sull'altare maggiore dell'antichissima chiesa benedettina, possedimento millenario della Badia di
Montecassino, viene fatta calare in processione giù dalla ripidissima scalinata dello scoglio per farla salire su una grande barca.
I portatori che faticano a portare sulle spalle il peso nelle anguste e ripide rampe dello scoglio sono scalzi per fare maggiore presa durante i movimenti sul selciato. Ed è qui che prende l'avvio la processione a mare cui partecipano numerosi natanti che sotto quella data si fanno trovare nella rada del paese. Il suggestivo corteo raggiunge la spiaggia di Parghelia per poi ritornare verso Capo Vaticano. Al tramonto si rientra al punto di partenza: la deliziosa spiaggetta sotto lo scoglio, ora attaccato alla terra ferma ma anticamente vera
e propria isola. A questo punto la Sacra Famiglia viene fatta risalire fino al piazzale antistante la chiesetta, dove i festeggiamenti continuano con il rito della Santa Messa e si concludono con la consueta parata di fuochi artificiali.
Con quella de "I tri da cruci" del 3 maggio, è la festa più radicata nella tradizione popolare locale e quindi molto sentita dai tropeani.
Ma quest'anno la processione non si fa perchè lo scoglio è pericolante e quindi interdetto al pubblico con decreto comunale, di concerto con la Badia di Montecassino. Anche la chiesetta ha bisogno di una consistente ristrutturazione e quindi la tradizionale processione dovrà aspettare fino a quando l'area del santuario non verrà del tutto bonificata.
Accontentiamoci di vedere qualche scena della suggestiva processione attraverso un video che ci fa toccare con mano la difficoltà e la fatica dei portatori proprio tra le rampe dello scoglio.
La Processione a mare della Madonna dell'Isola
Una realtà antichissima calabrese è la zona grecanica di Bova dove ogni anno nel mese d'agosto essa viene espressa e fatta conoscere attraverso un apposito Festival chiamato 'Paleariza', che nella lingua greca parlata ancora oggi in Calabria significa "l'antica radice".
Si tratta di un importante evento culturale, che raccoglie sonorità etniche partendo dal Mediterraneo ed estendendosi verso altre regioni più lontane.
L'edizione di quest'anno 'Isole nel grande mare' è dedicata non solo ai luoghi geografici, ma anche a enclave culturali. Gli artisti di questa edizione infatti non solo provengono da isole grandi e piccole di tutto il mondo, ma anche da minoranze linguistiche come quelle greche (di Calabria e di Puglia) o ebraiche.
Un grande evento musicale che proporrà sonorità che spaziano da Cuba all'Irlanda, dalla Sardegna a Creta.
Tra le manifestazioni collaterali ci saranno escursioni ... a suon di musica nell'area grecanica, documentari a tema isolano, osservazioni del cielo organizzate dalla Società Astronomica Italiana, discussioni e dibattiti e naturalmente ... tanta ottima musica.
Uno dei tradizionali appuntamenti all'interno del Festival bovese, il 16 agosto a mezzanotte, è il ballo del Camiu (nella foto) che in questa zona è chiamato 'camiddu', rivestito ancora di canne come in origine, ed accompagnato da grancassa e rullante.
Il Programma della IX edizione di Paleariza
La Principessa del Tempo non è più
Negli anni cinquanta, sessanta, settanta, ottanta, novanta, nel duemila eravamo convinti che il tempo non sarebbe mai passato per Carmela. Credevamo che la vecchiaia non l'avrebbe minimamente scalfita. Guardandola, abbiamo sempre ritenuto che col passar degli anni i vecchi eravamo solo noi. Mai ci era passato per la testa di non poter vedere di primo mattino quella figura minuta
affacciarsi sul Corso, dopo l'ardita arrampicata sulla strada che dalla Marina, dove abitava, finisce a Porta Nuova.
Ancora una volta, come sempre, ci ha voluto sorprendere. Dal primo agosto, Carmela non è più. Ultimamente ci aveva abituati ad assenze più o meno frequenti, ma poi, puntualmente, si faceva vedere magari non sempre arzilla come voleva apparire ma disposta a regalarci la sua risata squillante che riempiva di buonumore o una delle sue proverbiali massime. Delle volte si vedeva zoppicare, più curva del solito, altre volte con le stampelle, altre ancora con passi lenti si scorgeva arrancare, dall'alto dell'affaccio del Vescovado, minuscola, non più agile ma con una forza che sembrava dire 'Ci sono ancora!'.
La Principessa del Tempo questa volta è andata via in punta di piedi. Circolava voce che Carmela in tanti anni, dicono 86, era stata eletta dai numerosi artisti di passaggio a Tropea la modella preferita. Il personaggio più fotografato o che di più veniva trasferito sulla tela.
Qualche anno fa l'attuale VicePremier Massimo Dalema, passando a Tropea per la campagna elettorale, fu accompagnato all'affaccio del Corso e gli fu offerto un caffè al bar da Tonino. Sulla parete, dietro il banco, Dalema vide un dipinto che raffigurava Carmela Cascino e rimase colpito esclamando che secondo lui si trattava di un personaggio rispettabile. Questo Carmela non lo ha mai saputo, però sapeva che tutti le volevamo un bene dell'anima.
Carmelea a Peppininna
A un paio di settimane dalla messa in scena della 2^ edizione di TropeaBlues, programmata per l'11, 12, 13 e 14 settembre, ancora bocche cucite sulla lista delle bands che si avvicenderanno sui quattro palchi dislocati nel centro storico cittadino.
Tutto tace nelle pagine del sito ufficiale dell'Associazione responsabile dell'evento che l'anno scorso ha dato più fiato e ossigeno alla stagione tropeana facendo registrare, a fine settembre, un notevole afflusso di presenze.
Siamo in grado però di darvi un'anticipazione, che sicuramente sarà accolta con soddisfazione dal popolo del blues, riguardo l'ormai certa partecipazione di Johan 'Bottleneck' Eliasson che si presenterà con una delle sue Band preferite, la 'Johan Eliasson's Heart & Soul'.
Johan, che partecipò alla prima edizione, accompagnandosi con il valido apporto pianistico di Mattias Nordqvist, ha avuto un enorme successo, non solo di pubblico, occupando, secondo noi, il primo posto in una classifica immaginaria, unofficial e mai esisitita. Ciò per tanti ordini di motivi.
Johan è un bluesman ormai affermato, sempre in giro per il mondo con la sua fedele chitarra, che propone il blues del Delta, quello vero, nella sua forma pura, quella forma che da un pò di tempo si vuole ormai estinta. Crediamo invece che Eliasson va a fondo alla radice riuscendo a emettere lo spirito originario della sacralità di quella musica senza sovrastrutture intermedie. Il soffocamento della veridicità di quel blues oggi è da imputare al ricorso dei suoni moderni ma tale contaminazione con Eliasson non avviene perchè tutto è affidato ad una semplice ma efficace struttura vocale che ricorda quella del
vecchio Big Bill Broonzy, uno dei massimi interpreti blues singers, e un altrettanto semplice ma intelligente, avvolgente e riempitivo accordo ritmico.
Johan è nato e cresciuto in Svezia a Lit, un piccolo villaggio. La musica ha fatto parte sempre della sua vita a cominciare da quella familiare. Le prime testimonianze musicali, che custodisce come vere e proprie reliquie, sono state raccolte da nonno Erik su un vecchio magnetofano quando Joan aveva solo tre anni. In famiglia si è sempre respirato musica e canto. La nonna e la mamma, artiste, sono quelle che lo hanno indirizzato e guidato, indicandogli fin dall'inizio il modello afro-americano che poi fu adottato, seguito e sviluppato nella carriera e maturato specialmente negli ultimi anni sia nelle sezioni
del canto che in quelle songwriting e guitarplaying.
Continua...
La calata della Madonna di Romania
(S. Libertino) La giornata che conclude il mese di agosto, il più vacanziero per vocazione, riserva finalmente ai tropeani un momento intimo, di meditazione, introspezione, fede, culto, religiosità antica. La liturgia locale da avvio alla santa Novena che precede i festeggiamenti del 9
settembre, anniversario dell'incoronazione - con corona d'oro - della Madonna di Romania, avvenuta il 9 settembre 1877 a seguito di specifico decreto del capitolo vaticano. Oggi rimane ben poco di quella festa che prevedeva nelle strade della città, molto prima del 31 agosto, l'allestimento della 'villa', una serie di archi retti da pali, a distanza intervallata, con l'inserimento di luminarie composte da numerose candele multicolori, dai disegni animati a grande effetto, per corredare degnamente la festività della Santa Patrona cittadina, ora dell'intera Diocesi. La memoria storica di Micuccio Cortese ricorda ancora le
suggestive luminarie a gas di Don Gilormu che poi hanno lasciato il posto a quelle ad elettricità di mio nonno Salvatore Libertino.
Vi si montava a piazza Ercole un palco illuminato a giorno - o si utilizzava quello fisso, smantellato negli anni Trenta - sul quale prendeva posto il complesso bandistico di turno che veniva chiamato ad allietare le tre serate della festa. Oltre alla grande animazione che si avvertiva in città, dentro la manifestazione si potevano cogliere anche spunti culturali di grande rilievo, sto parlando di quelli musicali.
Oggi i festeggiamenti, da almeno una trentina d'anni, si sono via via ridotti a lumicino fino al solo mantenimento dell'indispensabile processione, senza neppure i tradizionali fuochi d'artificio che di solito concludono ogni festa, ormai anche quella di compleanno.
Non credo ci possano essere valide controindicazioni per ritornare ai vecchi tempi, anche perchè la tradizione per il culto del Santo Patrono continua felicemente senza mai fermarsi o ridursi nel tempo in decine di paesi limitrofi e quindi dentro lo stesso territorio diocesano attraverso feste sontuose - che non poche volte si avvalgono della presenza del Vescovo - come si conviene ad un Santo Protettore di una comunità. Abbiamo l'esempio di Parghelia, Brattirò, Spilinga, Zambrone, Zaccanopoli, Zungri, Ricadi, Papaglionti, Caroniti e altri, nessuno escluso.
Continua...
INFO
Madonna di Romania
Sarà presto restituita all'antico splendore
l''Adorazione dei Pastori' del Grimaldi
Una storia che ben presto avrà un lieto fine è quella della grande tela del '700 ai Gesuiti dell'artista tropeano Giuseppe Grimaldi, che rappresenta il Presepe più antico e amato dalla gente di Tropea. L'opera da più di un secolo è soggetta - e continua ad esserlo - a causa di una cieca, inspiegabile e
ignorante incuria di chi appartiene alla filiera degli Enti preposti alla Conservazione dei Beni Artistici e alla Cultura Tropeana, ad un grave e irreversibile deterioramento.
Ci eravamo occupati del caso nel lontano 2001, accogliendo l'appello di padre Luigi Petrosino della comunità dei Redentoristi, che nel frattempo si è trasferito nella sua terra di Campania. In quella occasione avevamo cercato anche di dare qualche cenno biografico dell'autore, uno spirito illuminato a tutto tondo del settecento tropeano. E' stato infatti pittore, architetto, scultore, poeta e scrittore di storia patria.
Nonostante la promozione di una campagna a tappeto per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità del restauro di un'opera d'arte così significativa - misura 38 mq. - resosi indispensabile già dai primi anni del novecento (!), attraverso contatti con le istituzioni a livello locale, a cominciare dal sindaco, e a quello nazionale con il vice presidente - pro tempore - della Commissione 'Beni Culturali' del Senato e con il competente Ministero, tentativi di sponsorizzazioni e progetti approvati dalla Soprintendenza dei Beni Artistici di Cosenza, non si è fatto nulla per mancanza della copertura finanziaria, equivalente ad una ventina di milioni di lire.
Presto per la grande tela inizierà l'ennesima 'pratica', questa volta quella giusta, a cura dell'Accademia di Belle Arti 'Fidia' di Stefanaconi che avvalendosi della sponsorizzazione da parte di alcuni enti procederà al salvataggio e al recupero definitivo dell'opera. Abbiamo parlato con la Direttrice dell'Accademia, Dr.ssa Maria Concetta Greco, che ci ha spiegato che il restauro avverrà nei laboratori dell'Istituto, procedendo alla difficile ma necessaria asportazione del dipinto dalla cornice. Ci dice poi con soddisfazione: "Appena saputo delle condizioni del dipinto abbiamo eseguito il sopralluogo tecnico, redatto il progetto di recupero ed elaborato il preventivo.
Abbiamo voluto provare a contattare un istituto bancario che si è dichiarato propenso a sponsorizzare i lavori, riservandosi di formalizzare l'intesa con l'inizio del nuovo anno finanziario. Siamo molto soddisfatti di risolvere l'annosa problematica di una tela importantissima in grave deterioramento e di poter lavorare ancora una volta sulla piazza di Tropea, paese meraviglioso e ricco di storia e di risorse culturali.".
L'Accademia non è nuova al recupero di Beni dislocati nel territorio tropeano. Recentemente, è stato restituito alla perfetta funzione il prezioso organo , di bella fattura napoletana, della chiesa di San Giuseppe.
E' utile ricordare che l'Accademia di Belle Arti "Fidia" sorge nei pressi di Vibo Valentia, e precisamente a Stefanaconi. I corsi preparano, con una didattica assolutamente innovativa i futuri operatori nel campo della pittura, della scenografia, della scultura e del restauro, mettendoli a contatto fin dall’inizio con operatori capaci ed esperti, sviluppando l’esperienza didattica con simulazioni del lavoro, utilizzando le nuove tecnologie multimediali e tecnologiche più avanzate, tutto nell’intento di promuovere iniziative e opportunità di lavoro.
Per finire, sul progetto in argomento abbiamo da proporvi, in esclusiva per TN, la relazione 'L’adorazione dei Pastori di G. Grimaldi - La Storia e l’Analisi di una Proposta di Restauro' di Romana Buttafuoco che curerà le operazioni di recupero nonchè il saggio di Antonio Preiti sull'opera omnia del Grimaldi 'Per la conoscenza del pittore Giuseppe Grimaldi. Contributi documentari ed aggiunte al repertorio conoscitivo', tratto da 'Rogerius', anno VII, n°1 gennaio/giugno 2004.
La " Natività' " del Grimaldi è in fin di vita di Salvatore Libertino
L’adorazione dei Pastori di G. Grimaldi - La Storia e l’Analisi di una Proposta di Restauro di Romana Buttafuoco
Per la conoscenza del pittore Giuseppe Grimaldi. Contributi documentari ed aggiunte al repertorio conoscitivo di Antonio Preiti
Accademia di Belle Arti 'Fidia'
Sessantatrè anni fa la notizia dell'Armistizio fece uscire dai ricoveri o tornare al proprio Paese i Tropeani.
E fu subito Festa della Santa Patrona
L'8 settembre 1943 è una data da non dimenticare per quelli che l'hanno vissuta direttamente o da scrivere nella propria memoria da chi è nato dopo. L'evento associato a tale data è l'annuncio ufficiale dell'armistizio con gli alleati e della fine
dell'alleanza militare con la Germania. La storia ci insegna che in quel momento si venne ad innescare un processo storico perverso che non fece altro che inasprire lo scenario bellico di allora, generando la dissoluzione dell'esercito italiano, la cattura di centinaia di migliaia di militari e una dilagante guerra civile.
Quello che interessa a noi è l'effetto che l'armistizio diede alla città di Tropea che aveva subito proprio qualche settimana prima due bombardamenti di cui uno con vittime nel rione Carmine.
A questo punto, diamo la parola al Canonico Antonio Tarantino che ha lasciato tra le pagine di un opuscoletto dedicato alla santa Novena della Madonna di Romania un breve cenno legato al ricordo di quella data, esattamente sessantatre anni fa. Data che è stata dedicata per sempre e con caratteri indelebili alla Santa Patrona di Tropea.
Vediamo perchè...
La Madonna di Romania e la città di Tropea durante la seconda guerra mondiale
si chiama Zcodec
Si chiama Zcodec il nuovo pericolo per i navigatori di Internet: dietro questo nome si cela un pericoloso adware in grado di alterare i risultati delle ricerche sul web e installare programmi pericolosi.
Come scoperto dai laboratori di Panda Software, Zcodec si nasconde dietro una comune procedura di installazione di un programma multimediale. Una volta dato il via a questa installazione, Zcodec si insedia nel sistema in modo irreversibile: l'adware maligno colloca nel sistema un rooktik (un programma progettato per nasconde processi, file o entrate nel registro di Windows) che introduce nel computer due diversi file eseguibili. Il primo altera i risultati delle ricerche sulla rete (come quelle su Google) in modo da condurre i naviganti verso siti che sfruttano il sistema pay-per-click o che addirittura cercano di rubare dati sensibili. Il secondo file a intermittenza fa accedere il Trojan Ruins.MB
(un software programmato per scaricare programmi pericolosi nel sistema) oppure lancia di continuo degli avvisi che chiedono il permesso per l'installazione di giochi di casinò. Zcodec è insomma una vera è propria combinazione di attacchi informatici differenti, e l'unica difesa, oltre a un antivirus aggiornato e reattivo, è verificare la fonte di ogni file scaricato.
INFO
Information From AntiVirus Vendors
Antonio Grillo, voce solista dei Calabria Logos (gruppo di musica etnica che vive ed opera a Cosenza), ha recentemente scoperto il gusto di suonare il tamburello. Ne ha comprati di diversi esemplari in pelle sintetica finchè non si è imbattuto in una tammorra di fattura artigianale. Come per incanto gli è balzata in mente l'idea di costruirsene una da solo.
Un un batter baleno ha allestito un piccolo laboratorio nel garage di casa e da qui è iniziata la grande avventura. Pinze, tenaglie e taglierini insieme a pennelli, colla e chiodini rappresentano ormai la linfa vitale delle sue creazioni. Pelli di capra e di pecora (che lui rimedia presso i pastori del luogo) ormai sono dappertutto.
E' inutile dire che il gruppo Calabria Logos ha da tempo smesso di comprare tammorre. Anche il loro tamburellista ufficiale, Gennaro Sciarrotta, per i concerti, utilizza gli strumenti costruiti nel laboratorio di Antonio.
Il tamburello, di forma più piccola rispetto alla tammorra, è molto diffuso anche in Calabria dove prende il nome di "tammurinu o tambureddu". Esso è presente in molte iconografie calabresi a carattere turistico-commerciale e viene spesso utilizzato come emblema della nostra Regione. Lo troviamo raffigurato su un numero cospicuo di musicassette e dischi ma anche su oggetti di diverso tipo e materiale.
Tamburelli e tammorre vantano origini antichissime.
Sono stati rinvenuti graffiti rupestri che raffigurano sacerdotesse fenice con il tamburo a cornice in mano o nell'atto di suonarlo e da ciò si ritiene che esso sia sempre stato uno strumento essenzialmente femminile, perchè strettamente connesso ai rituali di fertilità. Da noi, come in altre regioni del Sud Italia, sono impiegati per accompagnare la tarantella, che come è noto, richiede un forte sostegno ritmico.
La costruzione ha inizio con la concia della pelle (di pecora o di capra) che si esegue con sale e allume di rocca. La base, su cui si applica la pelle, è costituita generalmente da telai circolari in legno e da una cornice. Però possono esistere, su volontà del costruttore, tamburelli e tammorre di diversa forma come nel caso della forma a mezza luna … ed altre. La pelle, ancora bagnata, viene tesa e successivamente fissata con colla e chiodi (o anche spille). A volte si rende necessaria l'aggiunta di un controcerchio di legno.
Alcuni costruttori sono anche in grado di decorare le cornici di legno con illustrazioni di carattere floreale o raffigurazioni di geste cavalleresche. Una volta applicata la pelle al telaio, il tamburello sarebbe già pronto per essere suonato ma si usa aggiungere (un pò per migliorare il suono, un pò per tradizione) anche una parte metallica costituita dai cimbali, originariamente ricavati da latta di sarde. Sono coppie di piattini metallici battuti e temperati ed applicati con fili di ferro. Sono detti anche sonagli.
Le dimensioni del tamburello variano dai 15 ai 50 cm di diametro. Anche il numero di cimbali varia a seconda della gravità del suono che si vuole produrre. Infatti la componente grave del suono prodotto è costituita dalla percussione della pelle di capretto o di capra, mentre quella più acuta dipende dai cimbali metallici.
Il tamburello si suona scuotendolo con la mano sinistra e colpendolo dal basso con la destra utilizzando la punta delle dita e facendolo vibrare con l'indice o il medio inumidito. A seconda delle varie tecniche vengono impiegate anche il palmo e il polso. In alcuni casi, al fine di ottenere un suono più vellutato, si lasciano i peli dell'animale attaccati alla pelle.
Un tipo di tamburello industriale, privo di pelle con solo i sonagli, è utilizzato nella musica pop e rock. Si suona battendolo contro il fianco.
Per suonare all'aperto durante un rituale è necessario fare uso di strumenti dalla voce potente e a tale scopo il telaio di legno della tammorra viene costruito con un diametro superiore ai quaranta centimetri.
La tammorra viene detta anche tammurro.
Come è stato detto sopra per il tamburello, la tammorra è un tamburo a cornice con la membrana di pelle essiccata di animale (anche per la tammorra è quasi sempre capra o pecora) tesa su una forma circolare di legno alla quale vengono fissati i sonagli.
Suonare la tammorra richiede più sforzo fisico rispetto al tamburello e per questo motivo i suonatori sono, quasi esclusivamente, uomini.
In pratica, bisogna impugnare energicamente il telaio con la mano sinistra e tenuto perpendicolarmente al corpo, mentre la pelle viene percossa dalle dita e dal palmo della destra. La tammorra può essere suonata da sola o anche utilizzata per accompagnare il canto. Nel secondo caso abbiamo la tammurriata una forma musicale vocale e strumentale, ad andamento essenzialmente binario mentre il ritmo della tarantella (è bene ricordarlo) è ternario. La tammurriata si esegue durante le feste religiose ( nell'area Vesuviana) e nelle occasioni rituali che accompagnano i pellegrinaggi devozionali alla Madonna.
Comunque tamburelli e tammorre si accoppiano spesso con altri strumenti percussivi, come le castagnette o nacchere, il cupi cupi e i campanacci.
Alla struttura ritmica corrisponde una particolare scansione metrica dei versi, di undici sillabe, che durante il canto subisce però variazioni estemporanee sia nel numero delle sillabe che nell'organizzazione. La danza, in origine un mezzo medianico inseribile in un vasto complesso magico/religioso, diviene pure essa parte indispensabile della vita di una comunità, in un contesto rurale.
Si svolgerà il 16 settembre prossimo, alle 2000, la XIX edizione della consegna dei premi Anthurium d'argento nella suggestiva cornice naturale del parco termale di Caronte.
La manifestazione, inserita nel programma di "Summertime" la programmazione spettacolistica estiva voluta dall'amministrazione comunale di Lamezia Terme, è promossa e organizzata dal Centro Studi "Anthurium" di cui è
presidente Francesco Ruberto.
Per la Sezione 'Calabria', il Centro studi Anthurium ha deciso di assegnare il riconoscimento alla città di Tropea, la cosiddetta "perla del Tirreno". Sviluppatasi con i Normanni - affermano gli organizzatori - e
ancor più con gli aragonesi, Tropea fu nei secoli un attivissimo centro marinaro e tenne rapporti commerciali con tutti i paesi del Mediterraneo disponendo anche di una sua flotta. Oggi è una delle mete più
rinomate dei circuiti turistici internazionali, fra le località del Sud Europa più suggestive per le sue bellezze naturali ed artistiche.
Nel corso della cerimonia parteciperà la Polifonica "Aulos", diretta da Rosa D'Audino. Attori di grido leggeranno brani di Pavese e Berto.
Editori in mostra
al Castello di Belgioioso
Torna al Castello di Belgioioso il consueto appuntamento di fine settembre con l’editoria. Come sempre, vi si troveranno dal 23 al 24 settembre p. v. quei nomi che ormai da alcuni anni si sono affermati nel panorama editoriale, ma anche marchi emergenti o che da poco si sono affacciati sul mercato.
Una scelta che vuole tener conto come di consueto della qualità e al tempo stesso proporsi come luogo di esordio e favorita vetrina per le novità nazionali.
INFO
Guido Spaini
tel. 0382.969250 - 347.1419507 - fax 0382.970139
e-mail: guido.spaini@belgioioso.it
www.belgioioso.it
L'Inno ai Santissimi Medici Cosma e Damiano
Le guide turistiche locali dicono che a Brattirò, ridente villaggio collinare, che confina con i Comuni di Tropea e Ricadi, il 26 e 27 settembre si onorano ogni anno IMMANCABILMENTE nella Chiesa Parrocchiale i Santissimi e Gloriosi Cosma e Damiano, caduti per mano di Diocleziano nell'era del Martiri, per non aver voluto rinnegare la fede critiana. Non erano prelati ma semplici medici espertissimi nel loro mestiere che ricevettero dal divino Maestro il potere di guarire coi rimedi della medicina gli ammalati incurabili.
Essi cercarono quindi di imitarlo nella sua missione alleviando le sofferenze dei poveri ammalati.
Durante la novena in onore ai Santi la gente brattiroese, che accorre a raccolta nella loro Chiesa da ogni parte del mondo per onorare le reliquie autentiche dei Santi, intona un inno che tocca i più alti livelli di commozione durante la fase finale della processione quando i Santi vengono restituiti al loro altare.
Abbiamo voluto far conoscere il testo integrale dell'inno trascrivendone in queste pagine la lirica appassionata e offrendo la possibilità di assistere in audio e video alla registrazione del 2001.
Continua...
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