Il
Palco di Piazza Veneto durante un concerto alla prima edizione di TropeaBlues Fra
un paio di mesi, la terza
edizione di TROPEABLUES Parlano
i responsabili
di Salvatore Libertino
Fra un paio di mesi le strade e le piazze
di Tropea si coloreranno di Blues. Sei giorni di festa popolare, dal 10
al 15 settembre, metteranno in subbuglio il centro storico e faranno rifiatare
per un bel pò l'economia del territorio quando ormai l'arrembaggio
dei vacanzieri si sarà assopito. Si tratta di un evento importante e ormai
ampiamente collaudato essendo la prima edizione andata in scena a settembre
del 2005 a cura dell'Associazione Tropea Blues capitanata dall'ideatore
Cristian Saturno, coadiuvato brillantemente da Diego Stacciuoli e da Massimo
Pugliese. Qualche mese prima che iniziasse l'edizione
del 2005 abbiamo voluto fare visita al quartier generale dell'Associazione
promotrice del Festival dove abbiamo trovato la triade intenta a definire
le ultime formalità organizzative. Si è parlato del più
e del meno di un progetto ambizioso, di un evento musicale, culturale e
popolare, di una promozione a livello divulgativo del Blues, delle giuste
attese, ma anche del modo come era nata l'idea e come la gran parte dell'imprenditoria,
in particolar modo dei commercianti, ma anche delle autorità istituzionali
e politiche, aveva già accolto prima di nascere la proposta di questi
tre ragazzi determinati che avevano già all'attivo la firma di una
convenzione con i responsabili di Umbria Jazz, in particolare della sezione
del Festival di Perugia dedicato al Blues, che prevedeva una sorta di gemmellaggio
con l'evento tropeano. L'accordo prevedeva per il futuro l'interscambio
di bluesbands sui palchi delle due cittadine e di quelle europee che ospitano
manifestazioni similari. La prima edizione si articolava in soli
tre giorni. Con l'anno seguente i giorni diventarono quattro. Quest'anno
da quattro passeranno a sei. Questi numeri sono le credenziali più
convincenti per capire che TropeaBlues è ormai un evento significativo,
un grande marchio dal successo netto e costante. Certamente, attraversando
livelli sempre più alti, si è dovuta allargare - dallo scorso
anno - la rosa dei componenti dello staff nella distribuzione dei compiti
e dei ruoli organizzativi, ma sempre in vista di un traguardo professionale
che rendesse sempre al meglio lo standard qualitativo del prodotto. Durante quell'incontro ci ha colpito
la fierezza e la deteminazione degli autori del progetto in particolare
quando Cristian sottolineava con una punta di orgoglio che il suolo occupato
dai cinque palchi dislocati nelle varie piazze per l'intera durata della
manifestazione era stato regolarmente pagato all'Amministrazione Comunale.
Ed è proprio l'eccessiva politicizzazione il rischio più
grande che possa minacciare un evento ormai affermato come TropeaBlues,
quando la politica non è vera e reale ma gioco di prestigio. Ci
auguriamo che questo non accada. Vogliamo farvi conoscere Cristian, Diego,
Massimo, la loro determinazione e ciò che hanno detto sul Festival,
sui progetti e sulle aspettative in quella intervista che abbiamo registrato
e che ora ci appare rivelatrice di una realtà che è sotto
gli occhi di tutti. E' interessante notare nel filmato la mole organizzativa
della manifestazione curata in prima persona, anche - quando occorre -
sotto l'aspetto della manodopera, da Saturno, Stacciuoli e Pugliese.