La Regista Ella Pugliese
WE WANT (U) TO KNOW,
ultimo lavoro di Ella Pugliese
di Franco Vallone
Ricadi, 1.12.2007
Anteprima Nazionale del Docufilm di Ella Pugliese
'Di Genti e Giganti'
Ella
Pugliese, professione regista, è nata a Roma nel 1974 da madre siciliana e padre
calabrese originario di Lampazone di Ricadi, in provincia di Vibo Valentia. Ella
si trasferisce giovanissima in Germania, a Berlino, dove effettua studi
specialistici nel campo della germanistica e della letteratura tedesca, con
laurea in lingue e specializzazione in antropologia della migrazione ma la sua
formazione si amplia nel contempo anche nel resto d'Europa e nel Sud-Est del
mondo. Dopo qualche corso di sceneggiatura e montaggio inizia a lavorare sul
campo e nel campo della regia, ricordiamo alcuni suoi interessanti documentari.
Il primo, dal titolo "PLAYING CAMBODIA", girato nella lontana Cambogia, il
secondo in Africa, dal titolo "LES JOURS À CÔTÉ", un documentario girato in
Burkina Faso e poi una serie di dieci puntate messe in onda su Rai Sat Ragazzi
che tratta dei bambini Saharawi, una popolazione originariamente nomade di
lingua araba e spagnola. Persone provate duramente che oggi vivono come
rifugiati nel deserto algerino.
Nel maggio
2007 Ella e la sua troupe internazionale ritorna in Calabria per recuperare
memoria e girare un film documentario nel vibonese. Un documentario che
originariamente doveva durare 46 minuti, una ricerca filmica tra arcaici giganti
processionali, palazzi antichi, gente, bambini, personaggi che escono fuori
prorompenti dalla quotidianità del racconto della vita e si propongono allo
sguardo sempre straordinario della regista Ella Pugliese. Durante le riprese,
abbiamo incontrato Ella a Santa Domenica di Ricadi, a pochi passi dai luoghi
della memoria dei suoi avi, e poi, ancora, nelle campagne assolate di
Papaglionti di Zungri. Lo sguardo, dicevamo, il suo sguardo al femminile,
raffinato, mai retorico, sensibile al punto giusto. Avevamo anche capito che
Ella avesse la cultura giusta e gli strumenti per poter costruire un
documentario diverso e lontano da quegli stereotipi calabresi a cui siamo fin
troppo abituati.
La visione
mitteleuropea di Ella influenza lo sguardo della telecamera, lei osserva le
immagini nel piccolo monitor video, suggerisce tagli e inquadrature in penombra,
con la luce che lei vede mentalmente prima delle riprese. Visione globale e
internazionale in lavorazione e in ambito locale, una chiave di lettura
particolare che allontana da quella documentaristica negativa visione
folkloristica calabrese che porta a nostalgie, a stereotipi consolidati nel
tempo con peperoncini rossi piccanti, tarantellate e vino tosto. La troupe
durante la lavorazione parla italiano e tedesco ma interagisce con personaggi
che parlano dialetto calabrese ma anche arabo, francese o inglese, dietro la
videocamera Luca Bellino e Jens Joester, di Berlino, che cura anche la parte di
animazione grafica, assistente alla regia e fonico, Michele Russo. Mascotte
della troupe e qualche volta anche "rovinariprese", la piccolissima Anouk che
segue, con assiduità, la lavorazione di questo nuovo documentario sulla
Calabria. Successivamente Ella e la sua troupe parte per la Cambogia dove gira
un documentario dalla fotografia straordinaria. Il film racconta a
30 anni dalla caduta di
Pol Pot, nel 2009 attraverso il Tribunale dei Khmer Rossi la Cambogia si
confronta per la prima volta pubblicamente con le responsabilità e i crimini del
regime. L'avvio dell'atteso processo riporta all'attualità e nei discorsi della
gente il tema del ricordo, del lutto, della vendetta, delle speranze per un
futuro che dal passato prenda esempio per non ricadere negli stessi errori.
Insieme ad una equipe internazionale di cineasti, ricercatori e psicologi, i
superstiti del regime prendono, attraverso il documentario di Ella, la parola e
la telecamera. Insieme danno vita ad un film che è fatto, pensato, fotografato,
disegnato da chi senta il desiderio o il bisogno di partecipare. Gli anziani
soprattutto ricostruiscono e rivivono i loro destini personali, li regalano
all'occhio della telecamera e ai loro nipoti, che finalmente cominciano a
credere a tali "storie dell'orrore". Il cinema mobile, lo schermo fissato tra le
palme la notte rende possibile la condivisione in pubblico del processo
creativo, della memoria e del dolore. È il cinema nel cinema, parlando dei Khmer
Rouge in un paesino qualsiasi da qualche parte in Cambogia. Purtroppo c'è da
registrare, nel maggio del 2009, al termine delle riprese, con la proiezione
della Prima del film anche la scomparsa del giovane Jens Joester, compagno di
vita di Ella, padre di Anouk, che in questo film ha guidato e coordinato il
lavoro di fotografia dando la sua inconfondibile impronta poetica.
Tantissime le presenze di Ella Pugliese in Premi e concorsi cinematografici e di Corti, lezioni presso università italiane ed estere, stages, festival del cinema. Tanti i successi conseguiti dalle sue interessanti opere filmiche in tutto il mondo.
Trailer del film 'WE WANT (U) TO KNOW
Galleria di Immagini
Poster del film 'WE WANT (U) TO KNOW
Jens Joester
Reconstruction
Running Girls
Volantino della Premiere
Web del Film:
http://www.we-want-u-to-know.com/
©TropeaMagazine