TROPEA 25 MARZO 2010
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
CAMPAGNA ELETTORALE

 INTERVENTO DI
MASSIMO L'ANDOLINA

Lista "Uniti per la Rinascita"

Massimo L'Andolina accanto a Gaetano Vallone

 

 

Cittadini,

un caro saluto a tutti voi,grato per essere qui e  per l’onorevole opportunità  che mi è stata offerta, di rappresentarvi nella massima istituzione cittadina.

Dopo circa vent’anni di attività professionale presso il nostro Ospedale, mi sento in effetti  tropeano come tutti voi; tropeana è la tradizione della mia famiglia,a Tropea hanno studiato i miei fratelli,a Tropea studiano oggi i miei figli.

In realtà mi sento pienamente integrato in questa vostra realtà,al punto che la possibilità di contribuire a migliorarla è per me motivo di orgoglio ed insieme esperienza lusinghiera ed esaltante.

 

1) I cittadini di Tropea sono chiamati a rinnovare l’Amministrazione cittadina con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale. Dopo una lunga ed estenuante crisi politica si sono avute le dimissioni del Sindaco e di conseguenza  lo scioglimento

ddel consiglio comunale.

 

I motivi che hanno portato a quella crisi politica rimangono,per molti versi, nella loro inspiegabile tortuosità,assolutamente misteriosi; e la cosa più strana è che nessuno ne parli…

 

Stiamo assistendo da parte dei nostri avversari ad una campagna elettorale improntata  su un  passato,ormai storico, che viene inutilmente utilizzato per cercare di sminuire l’attività del Sindaco Gaetano Vallone; e su una girandola di incredibili

esperti che ci vengono propinati praticamente ogni sera;  che avrebbero in tasca,come per incanto,la soluzione a tutti i mali di questa Città.

Eppure c’erano un sindaco e d una amministrazione che oggi non ci sono più…

C’erano delle alleanze che oggi non ci sono più…

Eppure quella Amministrazione aveva suscitato in città molte speranze;  addirittura sembrava si aprisse una fase politica nuova che avrebbe dovuto generare una nuova classe politica.

 

Abbiamo assistito invece al trionfo della anarchia,alle risse tra comari sul pianerottolo del condominio municipale e soprattutto al trionfo del personalismo.

Intendiamoci,non siamo qui a distribuire torti o ragioni sul recente  passato; ma una parola-e forse più di una parola-credo che i cittadini di Tropea la meritassero e qualcuno avrebbe dovuto pronunciarla.

 

Assistiamo  invece alla formazione di una lista che brilla per una serie di innegabili e obbiettive contraddizioni,nata dopo una lunga serie di liti e di veti incrociati,e riproposta solo perché stava scadendo il termine prescritto dalla

legge,ed una lista comunque bisognava presentarla.

 

Il tutto si apre con un gruppo di giovani che sembrano volessero fare sfaceli della vecchia classe dirigente ma poi si ritrovano in una lista in compagnia di molti dei consiglieri della vecchia amministrazione;

 

Si invita  l’onorevole  Angela Napoli a candidarsi alla carica di Sindaco; non si capiva con quale lista,e diversi dei suoi sostenitori sostengono oggi una lista verso la quale l’on. Napoli sicuramente non avrebbe espresso alcuna simpatia;

 

Ci sono persone che per una vita intera ci parlano di coerenza e poi improvvisamente, fulminati sulla via del Po…litecnico appoggiano candidati che fino ad una attimo prima erano come polvere negli occhi…

 

Si dirà: ”E’ la politica”…No, non è la politica…Io dico che sono atteggiamenti effettuati da politicanti che allontanano la gente e i giovani dalla Politica con la “P” maiuscola; che, a mio modo di vedere,rimane l’arte di risolvere i

problemi della gente. Sono atteggiamenti che scollano l’adesione tra amministratori e amministrati e fanno apparire la politica come il campo dell’imbroglio, del marcio, degli affari, dell’intrigo e dell’incomprensibile.

 

Ma nell’assordante silenzio dei protagonisti,una umilissima riflessione occorre pure farla.

Il fallimento politico della amministrazione uscente, in realtà non è il fallimento di un sindaco, di una giunta o di un consiglio; è il fallimento  politico del Partito Democratico a tutti i livelli Comunale, Provinciale e Regionale; ora quel Partito che è stato il principale interprete di quel fallimento,che ha danneggiato gravemente la città:non può proporsi più o meno con gli stessi uomini,come la soluzione ai mali che esso stesso ha determinato.

Né si può far credere ai cittadini di Tropea, che attraverso un restyling abbozzato,riescono a lavare la loro coscienza e a ritornare integri.

E allora, a tutte  quelle personalità venute in città dopo la notte dei lunghi coltelli  e saliti sui palchi a incensare la lista Repice, a predicare una unità che non esiste a prospettare una nuova età dell’oro, e a richiedere il voto per quel partito, gli elettori e le elettrici di Tropea devono  rispondere con una bella espressione tropeana: “ ‘Ndi faciti vavi!”.

Adesso attraverso, dicevo, un restyling che non può coprire incompetenza, individualismo, rivalità, irresponsabilità si vorrebbe riproporre lo stesso medesimo giochetto. Ma statene certi , questa volta il giochetto non funzionerà.

I cittadini di Tropea non permetteranno che la loro  città venga trascinata in un abisso di incertezza e di personalismi senza fine e di ambizioni sbagliate.

Ogni tropeano,per dirla con le parole di Nietzesche, può urlarvi in faccia: “Mi ha scosso non che tu mi abbia mentito ma che io non ti creda più!”E infatti il cittadino di Tropea vi urlerà in faccia “Non vi credo più e il voto non Ve lo do!

 Recita un proverbio tedesco:” Quando la casa brucia,si dimentica persino il pranzo,salvo poi andare ad estrarlo dalle ceneri!”

 Questa è stata,a mio avviso,la sensazione che molti tropeani hanno avuto quando hanno appurato chi avrebbe guidato la lista della “Passione per Tropea”.

 E’ evidente che si è preferito ignorare quell’incendio piuttosto che spegnerlo.

 Cosicchè,qualcuno ha pensato di richiamare in servizio il segretario generale del comune di Torino,tropeano ma estraneo da un ventennio circa, alle vicende politiche della città…

 L’homo novus , come dicevano i romani,si è forse fatto scuotere un po’ dalla poltrona e subito e volentieri, supponiamo, si è rimesso sollecitamente al servizio.

 Ma al servizio di chi ? Di cosa? Della città?

 Levatevelo dalla testa!

 Se il suo riferimento civile, umano, culturale fosse stata la città, non avremmo avuto nulla da eccepire,anzi considereremmo la sua competenza e la sua professionalità,che non discutiamo minimamente,una risorsa.

 Ma il suo riferimento sono stati le vecchie logiche e i vecchi partiti; i suoi strumenti il gattopardismo e il buonismo; i motivi ispiratori l’arroganza e il disprezzo.

 Voglio chiarire che non sono qualità e referenze che attribuiamo alla persona,che rispettiamo,ma al ruolo politico che è stato chiamato a svolgere.

 E se mi è consentito qualche minuto e se avete la pazienza di ascoltarmi, spiego perché.

 I vecchi partiti della sinistra non esistono più;gli ultimi esempi di quei partiti, tramontano malinconicamente tra scandali, mancanza di ideali e scomparsa di quell’alto e nobile meridionalismo che vide come maggiori esponenti Salvemini, Licata, Gullo, La Torre, Mancini; oggi il futuro della sinistra, è affidato a parte della Magistratura, a Di Pietro e alla Bonino.

In Calabria il nuovo era rappresentato da Loiero e la sua giunta di inquisiti.

 

L’affarismo, assurto, a ideologia corrente, è stato così forte, che per la prima volta in Italia si dovette applicare una legge anti-parentopoli che vietasse l’assunzione da parte di assessori regionali,dei propri familiari. Non voglio parlare di sanità, del lavoro, degli incedi estivi, della formazione professionale. Ho svolto questa premessa solo per dare un’idea del riferimento politico cui si richiama la lista avversaria e il suo capolista.

 

-         Vecchi partiti, vecchie logiche, vecchie concezioni, vecchie procedure.

 

L’individuo conta solo per il voto o per il suo portafoglio,come diceva un altro grande esperto presentatoci l’altra sera; e il voto conta solo per il proprio risultato,per soddisfare un’ambizione, non un sogno,non un

 ideale, non un programma che accolga bisogni, meriti, prospettive e speranze.

 Ma come si può pensare che la politica si riduca ad una serie di paragrafi senza tener conto che qualsiasi programma, anche il più avanzato, è niente se non si riesce ad inserirlo nel cuore e nella mente delle persone. Se non

 si tiene conto che è  proprio il cuore umano a dare un senso ai partiti e alla politica. E allora visto che il destinatario della politica non è l’individuo ma il popolo e che lo strumento che scaccia le ombre  i dubbi, gli interrogativi è la trasparenza, noi chiediamo:

 1-Da dove spunta questa candidatura del segretario generale del comune di Torino?

 2- Dov’è nata?

 3- Chi l’ha proposta?

 4-Di che cosa è frutto?

 3- Negli ultimi anni uno dei termini assai diffusi nel gergo politico è “buonismo”

 Per chi non lo sapesse il “ buonismo” è la messa in atto di atteggiamenti e comportamenti che appaiono buoni e che inducono a pensare bene di chi li pone in essere.

 Ma buonismo, cari cittadini, non è l’essere buoni; è solo apparire buoni!

 In sostanza il buonismo è un aggiornamento,adeguato alle logiche dei tempi che viviamo, del “gattopardismo” con cui si intendeva che la sola impressione del cambiamento fosse sufficiente perché poi alla fine nulla cambiasse!

Da questa, chiamiamola filosofia, chiedendo scusa ai filosofi, i nostri avversari hanno tratto ottimo profitto.

Chiamando un candidato proveniente dal Regno del Piemonte, hanno voluto dare l’impressione di una novità,di un cambiamento e invece hanno dimostrato tutte la loro inefficienza, la loro incapacità a costruire una classe politica nuova; la loro impossibilità a creare negli anni, una alternativa a Gaetano Vallone, la loro obbiettiva incapacità ad anteporre il bene di tutti a quello personale.

Con questa scelta sono piombati nel vecchio che più vecchio non si può e naturalmente non per ragioni anagrafiche; le ragioni di questo vecchiume sono culturali prima che politiche e questo lo dimostrano i fatti:

pretendono di rappresentare esigenze popolari ma non interpretano la volontà popolare;

Non hanno fatto altro che litigare e pretendono di assicurare ordine e progresso;

Non sono riusciti a trovare un leader qui a Tropea e vogliono farci credere di aver trovato una sintesi,che sarebbe la vera novità, come se i tropeani non conoscessero persone, cose e vicende!

Quindi non homo novus ma homo del passato!

Ma la cosa più grave, a mio modo di vedere, alla quale stiamo assistendo, in questa campagna elettorale, è il totale disprezzo verso Tropea e al gente di Calabria, camuffata appunto da “buonismo”.

Come tropeano, sia pure di adozione, mi sono sentito indispettito, umiliato rimanendo trasecolato nell’ascoltare i sermoni dei vari esperti dei quali siamo stati fatti dono, in queste serate elettorali;

sermoni intrisi di nauseante retorica; di urtante plageria; di smisurato narcisismo.

Abbiamo il massimo rispetto per tutti,compreso il sindaco di Torino, ma vorrei ricordare,molto sommessamente, che Tropea, per voler Divino, è una città della provincia di Vibo Valentia;e che Vibo Valentia è una delle cinque

province calabresi.

Quindi fortunatamente o sfortunatamente non si trova in provincia di Cuneo  o di Torino e non fa parte della regione  Piemonte.

Possiamo assicurare che in presenza dei finanziamenti necessari, non mancano a Tropea e in Calabria illustri professori universitari, tecnici e studiosi del territorio che sapranno trovare una soluzione ai problemi del

nostro territorio.

 Anche da noi si possono trovare le intelligenze necessarie in grado di risolvere qualsiasi problema.

 Noi rifiutiamo categoricamente questo tentativo di colonizzazione Culturale che nasconde verosimilmente altri tipi di inconfessabili colonizzazioni.

 Voglio ricordare loro che siamo nella città di Galluppi e dei fratelli Vianeo

E che probabilmente qualche neurone in testa ci funziona!

 

Ricordo che In Calabria esiste un’ottima facoltà di urbanistica…Non c’è proprio ragione di scomodare illustri architetti, geologi o ingegneri polacchi o scandinavi che siano…

Né è valso il ridicolo tentativo del Dott Repice a corregere il tiro quando ha affermato che in caso di scelte di tecnici  il 50%  spetterà alla Calabria, bontà sua, e il 50% al Piemonte…o al resto d’Italia… non so se ridere o piangere…

Volevo poi aggiungere che la Regione Piemonte, stando agli ultimi sondaggi,passerà al centro-destra…

E il Sindaco di Torino, che sarà pure uno tra  i Sindaci più amati d’Italia, non risulta tanto amato dal suo stesso partito… c’è il rischio quindi che,diciamo,le buone intenzioni possono improvvisamente venire a mancare per disgrazia politica dei protagonisti e  allora,chi ci penserà ai poveri tropeani?

E allora cosà farà il dr Repice senza questi illustri supporters?

Verosimilmente, considerata la lunga assenza dalla nostra Regione a da Tropea , Il dr Repice pensa che la Calabria sia sempre quella dei manovali e dei braccianti e allora voglio ricordare che la Calabria è fatta anche di tecnici che vendono informatica agli USA,di artisti che vincono l’oscar a Hollywood,di imprenditori e operatori turistici che dal niente hanno creato aziende che funzionano, danno lavoro e creano benessere.

Abbiamo grande rispetto per la Piaggio,per il Politecnico e per la Fiat,specie se invece di chiudere Termini Imerese, e di investire all’estero, avesse contribuito allo sviluppo della nostra regione.

E quindi cosa sono venuti a fare? A portare grandi progetti, grandi investimenti? O a tenere bordone ad una lista senza prospettive, nata già vecchia e destinata al fallimento.

Sono convinto che dopo le elezioni tutti questi esperti si scioglieranno come neve al sole e non li vedremo tanto facilmente. Ma  anche questa è una forma di disprezzo, amici miei ancora più grave perché ammantata da “buonismo e perbenismo” e da prospettive fasulle.

E allora  esprimiamo il nostro il grazie,ma li invitiamo a restare pure nelle loro case..sappiamo sbagliare da soli e correggere da soli  i nostri errori.

Ma non intendiamo barattare il nostro futuro;il nostro futuro intendiamo costruircelo con le nostre forze,con i nostri sostenitori, valorizzando le nostre risorse e potenziano il nostro patrimonio umano non al 50% ma al 100%!

Vorremmo, come la vogliono tutti,una grande Tropea,che possa svolgere il ruolo che le compete nel contesto della realtà calabrese. Abbiamo tanto ma quel tanto non ci basta. Tropea necessita di quel salto di qualità di cui tutti ne avvertiamo l’esigenza;

Occorre una strategia di più ampio respiro che coinvolga in maniera organica Comune Regione e Unione Europea. Dobbiamo essere capaci di costruire un ruolo per questa città e  inserirla in un contesto che superi il localismo e e la veicoli verso uno sviluppo che riguarda l’intera regione Calabria.

E’ indispensabile quindi un rapporto costante con una Regione Calabria Amica e sarà amica perché guidata da Giuseppe Scopelliti, che conosca e faccia sue le esigenze di questa città.

Ma il sogno di una grande Tropea può avere senso se crediamo in noi stessi, se siamo capaci di produrre idee all’altezza dei tempi, se siamo capaci di inserire la città in un circolo virtuoso che la colleghi alle grandi strategie di sviluppo del Mezzogiorno.

Occorrerà riprendere quel cammino bruscamente interrotto che Gaetano Vallone e i suoi collaboratori avevano intrapreso negli anni precedenti e che tanto frutto aveva dato alla popolarità di Tropea in campo europeo e internazionale.

Ma piani di intervento e ipotesi di sviluppo che aprono nuove e concrete prospettive e grandi speranze per Tropea e la nostra area al momento non se ne vedono.

Nel 2011 ricorrerà il 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia; è triste constatare come quest’area sia rimasta esclusa dai piani strategici di intervento; e sfido chiunque a poter realizzare un programma all’altezza dei nuovi bisogni e del nostro futuro se continueremo ad essere esclusi dai quei piani.

Ma  anche questa circostanza è un segno della perdita di peso politico della città e del suo circondario, anche questo è un chiaro segno della crisi politica che opprime e rende  immobile la città.

3- Si è fatto un gran parlare in questa campagna elettorale dei giovani… Naturalmente i nostri avversari con questo nugolo di esperti a rimorchio hanno comunicato di avere sei o sette soluzioni per i bisogni dei giovani…

State attenti cari ragazzi,sono stato giovane anch’io e vi posso assicurare che di  personaggi che paventavano incredibili soluzioni ai nostri malesseri  ne sono piene le fosse; ma sono gli stessi personaggi che una volta eletti si ricordano solo dei loro bisogni e dei loro amici.

Ci accusano di aver composto una lista di giovani inesperti,incompetenti,senza prospettive, lasciando intendere che loro di esperienza ne hanno a iosa.

Si è visto dove ci ha portato la loro grande esperienza! E’ la città intera a pagare le conseguenza di quella esperienza. E queste elezioni anticipate sono la prova lampante di quella esperienza.

Probabilmente avranno pure ragione nel dire che siamo poco  esperti, ma possediamo due qualità che a loro mancano: la passione e l’entusiasmo.

Passione ed entusiasmo saranno i nostri strumenti di lavoro, di confronto e di spinta emotiva; portiamo questi valori tra la gente, li comunichiamo agli elettori, li facciamo trasparire dalla nostra azione quotidiana e ci accompagneranno nella nostra azione amministrativa.

Saremo pure inesperti ,ma quello che ci guida è soltanto lo spirito di servizio per questa città; non ci sono motivazioni personali in queste nostre candidature; dietro di noi non c’è nessuna speculazione edilizia; dietro di non c’è nessuna speculazione turistica; dietro di noi non ci sono potentati economici; dietro di noi non ci sono interessi personali; non ci sono inconfessabili ambizioni;

E’ una lista di giovani e ne siamo orgogliosi! Perchè noi si, nei fatti, abbiamo colto il bisogno di cambiamento che si respira in città e abbiamo dato spazio a quel bisogno perché siamo convinti che nessuno meglio dei giovani sappia interpretare i bisogni delle nuove generazioni.

Affidiamo questi giovani al giudizio del popolo di Tropea convinti che sapranno aprire una nuova fase politica in città perché è giunta l’ora di spazzare via la vecchia e inconcludente classe dirigente con le sue risse e suoi odi incrociati e i suoi intrighi.

E’ una lista di giovani che si stimano,si vogliono bene,che si nutrono degli stessi valori di solidarietà,legalità e rinnovamento. E siamo convinti che questo messaggio sarà raccolto dai cittadini di Tropea… perché questa città ha bisogno di essere amministrata perché i suoi cittadini hanno bisogno di una  amministrazione stabile, coraggiosa e non telecomandata!

Ma se nella nostra lista ci sono inesperti e sprovveduti,nell’altra cosa c’è? Quasi con incredibile vanto qualcuno dice che nella lista del dr Repice ci sono i lupi e le volpi… vorrei  loro ricordare che prima o poi lupi e volpi finiscono   in pellicceria!

E il nostro messaggio senza fronzoli semplice e per questo rivoluzionario trova il maggior interprete e difensore in Gaetano Vallone che ancora una volta decide di porre la sua esperienza e la sua intelligenza al servizio della città. Lo ha fatto in passato ed ha aiutato Tropea a rinascere e a riprendersi il ruolo che le aspettava rimettendo ordine la dove c’era disordine e anarchia; riorganizzando i servizi laddove il senso del dovere pareva smarrito; tutelando l’identità della città e  l’unicità delle sue prerogative laddove il sentimento dell’appartenenza sembrava scomparso; valorizzando le risorse culturali operando con saggezza e lungimiranza.

Ma è tempo di rinascere. E questa rinascita porterà ancora una volta la firma di Gaetano Vallone e dei suoi consiglieri.

Quando Gaetano Vallone mi invitò ad entrare nella sua lista mi disse che Tropea  è come un malato grave e che quindi ci sarebbe stato bisogno anche di un medico…che l’aiutasse a riprendersi… Ho accettato l’invito senza pensarci due volte perché il legame che si è stabilito tra questa città  e il sottoscritto nel corso degli anni che mi permetto di definirlo speciale nella sua semplicità, spontaneità e correttezza… guida quotidianamente il mio rapporto con essa e i suoi cittadini;

Ecco vedete cari amici, tutti noi siamo figli della cultura contadina ed io come tutti gli altri componenti della lista”Uniti per la rinascita con Vallone sindaco” non abbiamo smarrito l’insegnamento di quella cultura che si basa su due essenziali pilastri: Umiltà e lavoro; e anche se la vita è stata generosa dandoci forse molto di più di quello che avremmo meritato,non abbiamo mai smarrito le nostre radici, perché e stata l’umiltà a renderci pronti a tendere una mano a chi ne avesse avuto bisogno; è stata l’umiltà che ci ha costretti ad accogliere anche chi ci ha ferito; perché è stato il lavoro a farci crescere e a servire meglio i destinatari di quel lavoro; perché è stato con il lavoro che abbiamo difeso la città e il suo ospedale; Ospedale che non deve essere considerato da parte dell’Amministrazione Comunale come un corpo estraneo alle sue prerogative. La futura Amministrazione e il suo Sindaco dovranno vigilare attentamente sulle scelte che si fanno in ambito ASL sul nostro Ospedale; non possiamo permettere che gestioni amorfe, inconcludenti, dannose  come quelle del passato minano la funzione stessa dell’ospedale che comunque dovrà rimanere un ospedale per acuti meglio attrezzato di uomini e mezzi.

E’, dunque, con  con questo spirito che intendiamo amministrare Tropea. Negli ultimi vent’anni,qualcuno è rimasto in questa città e ha sofferto con essa i momenti di sconforto e di tristezza, felicitandosi invece quando si coglievano con mano i suoi successi;

Qualcuno dice che Gaetano Vallone è vecchio… Ma un uomo non si misura all’anagrafe, si misura per quello che fatto, per la sua storia, per quello che dice, per la sua cultura, per le sue passioni, per la forza delle sue idee e di suoi comportamenti… Viviamo in un Paese che si ritrova come Capo dello Stato un uomo di 84 anni; Abbiamo in Italia un premio Nobel per la medicina di cento anni che la mattina si alza e va a lavorare… Non mi pare che l’età costituisca un problema il vero problema, per i nostri avversari è proprio Gaetano Vallone in quanto tale, perché è amato, perché gli è riconosciuto un carisma di altri tempi, la suo opera è parte integrante ormai  della storia di questa città… ma l’onda lunga di quella storia non si è ancora esaurita, ecco perchè Gaetano vallone è il Sindaco del momento : perché  non ha alternative; perché, oltre alla sua vicenda politica, sono stati i nostri avversari con le loro strategie autolesionistiche a renderlo ancora una volta indispensabile e insostituibile agli occhi dell’elettorato. Gaetano Vallone è un patrimonio per questa città e non deve essere smarrito. Attingeremo alla sua esperienza di uomo e di politico per imparare e contribuire a rendere Europea questa Città;

Ma  il compito più difficile che spetterà a Gaetano Vallone sarà quello di consegnare a questa città una nuova classe dirigente che si ispiri ai suoi principi e che avrà il compito di guidare Tropea negli anni venire…

Non ci facciamo illusioni perché la ragione  ci  rende  pessimisti; sarà una impresa difficile, complessa, tortuosa; forse qualcuno si perderà per strada, qualcun altro si fermerà perché cambierà idea; qualcun altro cederà alla fatica; ma siamo guidati dall’ottimismo della volontà e siamo certi che sarà una esperienza esaltante, emozionante, perchè tutti ci sentiremo utili e tutti ci sentiremo partecipi di una avventura che ci porterà lontano e se anche la strada sarà a zig-zag, l’avvenire sarà luminoso!

MASSIMO  L’ANDOLINA

 

 

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