Fausto Cigliano in Concerto a Tropea

 

Il concerto di Fausto Cigliano

alla Madonna dell'Isola

 

di Salvatore Libertino

 

Tropea 21 luglio 2005. Fausto Cigliano in Concerto

©TropeaMagazine

 

L’Associazione culturale “TropeaMusica”, una delle poche che opera a pieno regime durante l’anno sul territorio - e non solo nella stagione estiva – negli ultimi anni ha offerto a tropeani e vacanzieri cose egregie. Come ad esempio il concerto di Fausto Cigliano del 21 luglio 2005 niente meno sul sagrato della Chiesa della Madonna dell’Isola la cui sacralità e magicità del luogo trasferisce a qualsiasi cosa vi accada una suggestione unica, intensa e penetrante.

La luna piena, leit motiv delle canzoni di Cigliano, il leggero rumore delle onde del mare, la dolce brezza e la bella gente hanno fatto da complici e da contorno ad una serata tropeana memorabile.  

Fausto Cigliano nasce a Napoli il 15 febbraio 1937 in una famiglia numerosa. Da auto-didatta impara a suonare la chitarra da bambino.

Negli anni cinquanta, ancora studente in ragioneria, si propone al grande pubblico televisivo partecipando con successo e vincendo, assieme a Teddy Reno, l’edizione 1959 del Festival di Napoli con una bellissima canzone di Renato Forlani e Roberto Murolo, autore della musica, “Sarrà chi sà”, che lo stesso anno Raf Vallone vuole interpretare al Musichiere destando nei telespettatori una piacevole sorpresa.

Per il giovane Cigliano si spalanca la porta al cinema. Il primo film lo interpreta nel 1956 “Guardia, ladro e cameriera" (Steno), nel 1957 “Classe di ferro" (Turi Vasile), nel 1958 “Ragazzi della Marina" (Francesco De Robertis), nel 1959 “La  duchessa di Santa Lucia" (Roberto Bianchi Montero, nel 1959 “Cerasella” (Raffaello Matarazzo), nel 1959 “Destinazione Sanremo" (Domenico Paolella).

La faccia da bravo ragazzo e il modo di porgere con garbo le canzoni classiche napoletane ricche di melodia lo fanno eleggere dalla critica – in quei tempi -  "cantante confidenziale".

Partecipa al Festival di Sanremo dal 1959 al 1962 ripresentandosi nel 1964 con il brano “E se domani” che diverrà un grosso successo nella versione di Mina. Nel 1967 conduce nella “TV dei Ragazzi” il programma chitarra Club. Ormai in età matura, si ritira dalle scene e riprende gli studi di chitarra classica sotto la guida del Maestro Mario Gangi. Nel 1976 si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma.

E’ autore di canzoni quali Ossessione ’70, Napule mia, Nella mia città, Ventata nova, Scena muta, E t’aggia perdere, Pecundria ed altre.

Nel 1992 compone la colonna sonora dello sceneggiato in 60 puntate Camilla.

Partecipa, eseguendo musiche proprie per sola chitarra, al film Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni.

Nel 1999 pubblica il CD Teatro nella canzone napoletana, edito dalla Polosud, che raccoglie 13 canzoni di notissimi artisti teatrali, (da Totò a Pupella Maggio, da Eduardo e Peppino De Filippo ad Angela Pagano, da Raffaele Viviani a Nino Taranto), interpretate dallo stesso Cigliano, accompagnato alla chitarra dal Maestro Mario Gangi.

Nel 2002 incide ...e adesso slow!, in cui reinterpreta a modo suo, traducendoli in napoletano, alcuni classici americani degli anni '40 e '50 resi famosi, all'epoca, da Nat King Cole ed accompagnato da arrangiamenti per grande orchestra scritti dal Maestro Rino Alfieri.

Nel marzo del 2004 incide L'oro di Napoli, raccolta di classici napoletani con qualche omaggio ad autori contemporanei, quali Sergio Bruni (Carmela) e Claudio Mattone ('A città 'e Pulecenella). Nello stesso anno riceve a San Salvatore Telesino (BN) il Premio Nazionale Anselmo Mattei, una manifestazione di arte, cultura e spettacolo che si svolge ogni anno nella cittadina sannita.

 

 

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