L'Autrice Gabriella Perucchini 

 

"IL MONASTERO DI SAN SERGIO

IN DRAPIA"

di Gabriella Perucchini - M.G.E. 2010

 

di Salvatore Libertino

 

L'incontro con l'Autrice a Cafè de Paris

 

©TropeaMagazine

 

Gabriella Perucchini è una musicista, già insegnante presso la cattedra di pianoforte principale nel conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e consulente di Italia Nostra e dell’Olivetti per uno studio sulla musica medioevale del Canavese.

Appassionata di religioni e storia antica, è Autrice del libro “Il Monastero di San Sergio in Drapia”, appena  licenziato dalle stampe per conto della M.G.E. nel mese dello scorso giugno.

Trascorre da molti anni le sue vacanze a Drapia. Ed è a Tropea che l’abbiamo casualmente incontrata assieme allo storico Pasquale Russo nei tavoli di Cafè de Paris, in attesa della presentazione dell'opera prevista per il prossimo 24 agosto alle ore 2100 nel cortile settecentesco del Seminario Vescovile.

Il tema della pubblicazione - la più completa del genere - è affascinante e misterioso perché tratta di una delle più antiche realtà basiliane fondata ed operante dall'anno 700 nell’alto vallone della Grazia, dove oggi insiste la campagna di Drapia fino a quando, dopo alterne vicende, fu assegnata nel 1421 dal Vescovo Acciapaccia agli Osservanti i quali la misero in sesto con l'ausilio dell'Università Tropeana per ricadere in seguito, nel 1587, nei beni dei Riformati.

L’Autrice con passione e competenza descrive il percorso storico dell’attività del convento che insieme ad altri tre monasteri ha ricoperto - per oltre otto secoli -, oltre a quello religioso, l'importante ruolo di baluardo culturale e d’istruzione a favore della cospicua comunità sparsa nel territorio.  L'analisi attenta dei fatti tende a mettere in chiara luce i vari falsi storici come quello della presenza al San Sergio e a Tropea di San Bernardino da Siena mentre molti passaggi sono dedicati al modo di vivere dei monaci, alla funzione dei loro canti che scandivano i tempi giornalieri nella liturgia, nella preghiera, nel lavoro, nonché alla loro instancabile opera assistenziale sia spirituale che materiale nei confronti della gente del luogo .

""[…]  Nei primi secoli della sua esistenza e fin dopo l’anno mille, in un’epoca di instabilità politica e religiosa, caratterizzata dalle scorrerie di conquistatori di varie razze e dalle prediche di profeti veri e falsi, la presenza e le attività dei monaci furono un importante punto di riferimento e di coesione per i borghi del territorio. Drapia, Alàfito e Zaccanopoli, quelli più vicini, ne seguirono gli sviluppi e così Tropea, residenza dei ceti più ricchi, possidenti a vario titolo delle terre del circondario. Il monastero era un centro di istruzione oltre che di devozione religiosa e determinò subito una rottura con usanze e superstizioni che potremmo definire barbare e pagane. La vita quotidiana fu scandita dal tempo del monastero con le sue ricorrenze liturgiche e dall’assistenza dei religiosi in un’opera di formazione indirizzata alla costituzione di una società più virtuosa. L’insegnamento dei monaci, che partiva dal Vangelo per il rispetto e l’amore del prossimo, la fiducia nel lavoro e nella fratellanza per arrivare all’igiene e alla cura del corpo, produsse una popolazione più erudita ed attiva. […]"".

Le abbiamo chiesto le motivazioni che l'hanno spinta ad occuparsi di tale argomento, quale anticipazione dell'ormai prossima presentazione che, oltre all'intervento dell’Autrice, si avvale di quello autorevole di Padre archimandrita Nilo Vatopedino del Monastero del Monte Athos in Grecia.

<<Durante l'esposizione del 24 agosto - sottolinea Gabriella Perucchini - ci sarà una rappresentazione divisa in due parti.  Nella prima il Padre archimandrita Nilo Vatopedino si occuperà dell'excursus storico religioso, mentre nella seconda, più leggera, sarà fatto oggetto d'attenzione il territorio d'utenza e il 'dopo San Sergio' attraverso brani musicali d'epoca e voci narranti di Francesco Pugliese, Maria Rosa Riccio, Maria Cabello, Rosa Naso. Non per presunzione ma per dare atto ad una forma di riscossa, ho voluto donare alla Chiesa Matrice di Drapia i primi cinquanta volumi, che sono soldi, per il restauro di due bellissimi quadri del Seicento provenienti dal Convento di San Sergio. Una piccola azione - speriamo - da parte di tutti, per iniziare un movimento di rinnovamento, di ritrovamento delle proprie radici e anche per fare qualcosa di nuovo perché l'immobilità non porta a nulla.>>.

La manifestazione è patrocinata dal Comune di Tropea. Il Comune di Drapia è rappresentato dal Vice Sindaco Cosmo Vallone.

La scenografia e la coreografia musicale sono curate dalla stessa Autrice Gabriella Perucchini.

L'ingresso è libero.