Peppe Muscia, affettuosamente "il Capellone", in un momento dell'intervista
PEPPE MUSCIA
attore per caso
di Salvatore Libertino
Intervista/4.12.'10
Ce lo racconta in un’intervista lo stesso Peppe Muscia che in un film di Christopher Miles avrebbe dovuto sostenere il ruolo del protagonista. “Miles - racconta Peppe che all’epoca aveva 21 anni - dopo un lungo appostamento davanti al mio salone di parrucchiere in via Roma, mi disse che aveva intenzione di fare un film con me come protagonista. Mi parlò anche della sceneggiatura. La mia parte sarebbe stata di un latin lover benestante del posto, un mezzo mafioso, innamorato della moglie del Conte della Città.
La mia magione era il “castello” sullo scoglio dell’Isola. Quando il Conte si accorge del tradimento della moglie organizza delle battute contro di me e del mio braccio destro Mimmo Apriceno, da parte di bande armate che danno vita a inseguimenti tra le vinee del centro storico, e per via mare, nei pressi dello scoglio dell’Isola e a Capo Vaticano. Un film di azione quindi dove alla fine trionfa l’amore.”
Questa è in breve la storia che il regista inglese Miles in compagnia di un suo assistente, che si era presentato a Peppe quale scrittore e verosimilmente sceneggiatore, voleva portare sullo schermo nello sfondo suggestivo della Città di Tropea, cercando nel 1972 di compiere sul posto i primi saggi, provini e approcci con le locations e coloro che sarebbero stati gli ‘attori’ dell’opera.
Muscia racconta inoltre che il filmato di circa cinque minuti che Christopher Miles ha voluto una settimana fa proiettare nei locali di Palazzo Collareto davanti a un folto stuolo di tropeani attenti e molto curiosi di questa vicenda, non includesse tutte le scene effettivamente girate, ma solo una parte.
Non sappiamo però la molla che nel 1972 fece scegliere Tropea al regista londinese che tre anni dopo diresse Raf Vallone nel film “Toccarlo... porta fortuna”, con un cast ragguardevole, rigorosamente inglese, ad eccezione di Jan-Pierre Cassel e Raf Vallone: Roger Moore, Susannah York, Sydne Rome, Lee J Cobb. Crediamo che Miles conoscesse già Vallone e la classe dell’attore tropeano che a Londra era di casa per aver portato sulla scena per molto tempo, come a Parigi, ‘Uno sguardo dal ponte” con la regia dell’inglese Peter Brook. Può darsi che i due si siano conosciuti e Raf gli abbia parlato del paese natale che con le sue caratteristiche paesaggistiche e architettoniche avrebbe potuto far da cornice ad un eventuale lavoro cinematografico.
L’idea di realizzare il film però svanì presto perché non si trovarono i soldi per affrontare le spese di produzione.
Peppe Muscia che aveva preso gusto di farsi inquadrare in varie scene impersonando il 'boss' del paese da quel regista famoso, col passar del tempo, non ci pensò più e come lui i suoi compagni di ventura: Aldo Cimino, Mimmo Apriceno, Mimmo La Torre (gelataio), Domenico La Torre (elettricista), Mastro Michele la Torre (falegname), lo spazzino Murecci, e tanti altri.
Aveva da quell’esperienza tratto e custodito sempre nell'anima, giorno dopo giorno, un caro ricordo, quello di aver conosciuto sul “set” la sua futura moglie Gaetana che gli darà quattro figli. Nel filmato di Miles, Gaetana appare durante le riprese alla Villetta del Vescovado, la ragazzina con il maglione rosso che giocava a “palla prigioniera” con le amiche mentre Peppe seduto vicino al cancello dell’attuale ristorante “Normanno” se la mangiava con gli occhi. Ecco perché durante il recente incontro con il regista, Peppe gli volle presentare tutta la sua famiglia al completo. Ecco perchè, durante l'incontro, la commozione di Peppe si poteva cogliere a piene mani. Miles lo aveva capito perfettamente e ha voluto in separata sede intrattenersi 'in privato' con i ragazzi tropeani del '72 e con loro - dopo quarant'anni - fare un beneaugurante brindisi alle piacevoli sorprese della vita.
Il Filmato di Christopher Miles
Christopher Miles a Tropea
GALLERIA D'IMMAGINI
tratte dal filmato di Christopher Miles
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