Caterina Sorbilli legge il contenuto del capitolo 'Tropea venendo dal Sud'

 

'TROPEA VENENDO DAL SUD'

 

 di Salvatore Libertino



Tropea 10 set. 2009

 

"Tropea venendo dal Sud" è il titolo del capitolo d'apertura dell’ultima opera di Guglielmo, "Onorevole... per caso”, in cui si manifesta più che negli altri l'attaccamento fisico e struggente dell’Autore alla "sua" terra.

Prima di insediarsi a Montecitorio e iniziare quindi l’impegno politico in campo nazionale, Guglielmo passa per Tropea. Una visita devozionale dovuta. Scorge dal finestrino del treno il cimitero, dove “abitano in pace” i genitori: "un posto bellissimo" che si anima e lo saluta ammonendolo "vai vai, qui ti aspetto". Per lui è un patto: “qua tornerò per rimanerci per sempre”.

Scende alla stazione, un’occhiata all’antica alcova "arretu o macellu", attraversa il sottoponte e giù per il lungo viale, che un tempo profumava di zagara. Poi imbocca viale Tondo, la “Gebbia u viscuvu” fino ad arrivare a casa di sua sorella Gasperina. E ancora citando locations e personaggi, la sacra conula di Vico Manco (fido “compagno” d’infanzia che lo accompagnerà per tutto il percorso letterario), “Vampata”, “Ciccillo Rotolo”, “Peppininna”, zio Carlo, mamma Fina, papà Giovanni, Dick e Gemma, riassapora finalmente, come l’esule di ritorno in patria, la dolce aria tiepida di casa e il suo modo di appartenere a Tropea.

E' la brava Caterina Sorbilli a leggere queste pagine in occasione della presentazione del libro il 10 set. 2009.

 

 

 

 

Guglielmo ringrazia, con un 'baciamano', Caterina Sorbilli per aver letto con garbo e leggiadria le pagine del suo libro

 

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