'Calendario di Enzo 2010'.
Antonio Piserà, Enzo Taccone e Salvatore Libertino
al tavolo della presentazione presso la sala operativa della Protezione Civile di Tropea.
Il filmato della presentazione
Lo sconcio di Enzo
di Salvatore Libertino
A una settimana dalla presentazione del 13 agosto 2009 presso la sala operativa della Protezione Civile di Tropea, l'uscita del 'Calendario di Enzo 2010' aveva già suscitato un coro di reazioni indignate nelle fila dei ben pensanti infastiditi dai dodici scatti e dalle scene del DVD (Backstage) allegato che mostravano le gambe scoperte di Enzo in abiti succinti e parrucche femminili perché offendevano la pubblica decenza. A questo modo di pensare, di una Tropea borghesotta e perbenista, si accodava la quasi totalità dei giornalisti (?) che hanno preso le dovute distanze dall'iniziativa declinando l'invito di partecipare alla conferenza stampa. I 'SignorNO' , per fortuna non tanti, visto che il Calendario sta avendo un discreto successo di vendite, hanno perso di vista il senso dell'umorismo, dell'ironia e dell'autoironia cui è improntato, l'idea 'nuova' e originale di averlo fatto e il fine benefico che si prefigge. Il ricavato infatti andrà a confluire nelle casse disastrate, finora mai alimentate - ad un anno della costituzione - del gruppo comunale della Protezione Civile, i cui 24 volontari - non tutti coperti da assicurazione - hanno messo mano più volte al portafoglio per acquistare le divise e le attrezzature basilari richieste dal normale svolgimento delle attività operative cui il gruppo è istituzionalmente preposto. Il ricavo sarà totalmente devoluto a questa giusta causa significando che gli organizzatori e i curatori dell'evento, e cioè il sottoscritto e Enzo Taccone, rinunceranno ad intascare dai ricavi delle vendite il costo equivalente alle spese sostenute.
Questi SignorNO persino hanno perso di vista - e questo che ci fa di più preoccupare - l'essenza della figura, ormai arcinota, di Enzo Taccone che si è prestato a posare e a farsi riprendere per strappare un sorriso in una Tropea, devastata e afflitta da mali di ogni genere. Figura pura e genuina che in ogni momento della vita si è messo a disposizione della comunità in qualsiasi situazione - nel sociale come nel leggero - quale organizzatore di eventi, e solerte collaboratore in decine e di più iniziative.
E' ovvio che quando è stato deciso di realizzare questo progetto, ci si aspettava che l'iniziativa sarebbe stata accolta tiepidamente da una parte dei concittadini. E ciò è stato proprio uno dei motivi che ci ha spinti maggiormente a iniziare e portare a compimento il lavoro con determinazione. Era infatti la provocazione che si andava cercando. Di far prendere atto alla parte perbenista della cittadinanza - se ci fosse stato bisogno - del significato dei termini 'sconcio' 'squallido' 'osceno', 'indecente', 'vergognoso' 'indecoroso' e di altre similari aggettivazioni, le quali una volta metabolizzate, speravamo venissero fuori accompagnate da una adeguata reazione in presenza della sconcezza, dello squallore, dell'oscenità, dell'indecenza, della vergogna in cui si era cacciata la città di Tropea negli ultimi trent'anni. E quali sarebbero i cotanti scempi perpetrati durante tale periodo ai danni della città e di quelli che ci vivono dentro? Sono tanti, tantissimi che intanto hanno contribuito a cambiare mentalità e stile di vita delle persone. Sono i sistematici abusi e violenze di ogni tipo dirette soprattutto a loro, come la storia del cemento depotenziato della scuola media che ha messo in ginocchio intere famiglie, dell'ecomostro che ostruisce lo sbocco del Lumia con gravi pericoli di interramento dello specchio d'acqua del porto e di allagamento del borgo Marina, dei corsi d'acqua (Annunziata, Lumia, Vicce) impediti perché sommersi dalle abitazioni e dalla vegetazione con drammatiche possibili tracimazioni e smottamenti facilmente prevedibili, dei depuratori realizzati sul letto della Grazia e dell'Annunziata esposti in ogni momento a possibili inondazioni di acqua e fango, dell'avanzata dei lidi verso il mare con conseguente depauperamento delle spiagge, della precaria situazione della palestra costruita male e di cui si conosceva la criticità (il vento ha scoperchiato il tetto per due volte), del nuovo campo sportivo galleggiante e quindi inservibile ed inutilizzabile perché costruito su una falda acquifera, della rete fognaria urbana che fa acqua da tutte le parti, del mare pieno di sporcizia e liquame... telecomandati, dell'incontrollato exploit della ristorazione nel centro storico (almeno una trentina di esercizi), dell'occupazione abusiva dello spazio pubblico di intere vie (interrotte) e marciapiedi (definizione = uno spazio sopraelevato posizionato al lato di una strada, riservato al transito ed allo stazionamento dei pedoni), dell'eccessiva rumorosità nel periodo estivo dei locali pubblici vicino alle abitazioni, di un inefficace o inesistente piano regolatore, dell'endemica pericolosità dello scoglio dell'Isola e della rupe che mette sempre di più a repentaglio la sicurezza delle abitazioni, e nonostante la continua caduta massi di voler realizzare a tutti i costi non uno ma due ascensori proprio sulla rupe continuandola a violare, dell'annosa assenza di un cinema (negli anni Sessanta Tropea ne aveva cinque), e di un punto di aggregazione coperto (la recita di fine anno delle elementari si svolgeva qualche anno fa in Cattedrale), del vergognoso stato di abbandono in cui versa la biblioteca comunale con i documenti del prezioso archivio pieni di muffa per le continue infiltrazioni di acqua piovana, della disattenzione verso i problemi dei cittadini a favore delle esigenze dei turisti, della situazione disastrosa delle tradizioni tropeane che ormai stanno scomparendo, dalle processioni (San Giuseppe, Santa Maria dell'Isola, Santa Domenica) alle relative feste, compresa quella patronale, dello stato pietoso in cui versa la cultura patria - enorme risorsa che offre spunti utilissimi per un futuro migliore della Città - che ha sempre patito durante le varie amministrazioni il clima di ignoranza e l'abietto oscurantismo di chi ci ha governato, dell'insensibilità e non curanza dimostrata dalle varie amministrazioni di dedicare a Raf Vallone una semplice targa per gli alti meriti culturali conseguiti durante la carriera cinematografica e teatrale nel mondo, dei troppi debiti accumulati da errori derivanti da allegre attività amministrative .... Questo è solo un assaggio significativo delle sconcezze, degli squallori, delle oscenità, delle vergogne che offendono la pubblica decenza e che devono suscitare - queste sì - le reazioni indignate di tutti noi nei confronti degli autori di tali misfatti!
Crediamo che il Calendario, che ha avuto i riconoscimenti (per la verità mai richiesti) di un flash "AGI" in scala nazionale e di un'intervista di Annarosa Macrì di RAI TRE che è andata in onda oggi 17 novembre 2009 alle 0730 su Rai Tre Regione e di molti altri credits provenienti da simpatizzanti autorevoli, non ultimo quello del glottologo Michele De Luca, la cui dichiarazione la troverete nel filmato della presentazione che state vedendo in questa stessa pagina, ha avuto successo, ha incuriosito e ha appassionato moltitudini di persone. E noi, Enzo e io, ci siamo molto divertiti ad averlo fatto con le nostre mani, aiutati da amici come Anna Accorinti, Lucia Sacchi e molti altri ancora.
Ricordiamo - sempre all'insegna dell'ironia - che il 'Calendario di Enzo 2010', Edizioni Grillo, Zambrone, è in edicola dal 6 agosto scorso. Si compone di 12 scatti esilaranti che cercano di dare una scossa al coma profondo cittadino e che invitano al sorriso cercando di alleviare la pesantezza della crisi che inesorabilmente si abbatte ogni giorno sulle spalle dei "trupiani" e degli amici di Tropea che non riescono ad arrivare alla fine del mese. E' dunque un calendario dedicato a loro, privo dell'inutile ultima settimana nei mesi che lo compongono, ma che fa ben sperare per il prossimo futuro con l'augurio a tutti di superare l'attuale difficoltà.
E' una carrellata di figure e personaggi femminili interpretati con garbo, ironia, intelligenza e capacità espressiva da Enzo, funambolo del travestimento - novello Jean Cocteau - aiutato dal marchio magistrale della costumista Anna Accorinti e della preziosa collaborazione di Lucia Sacchi, a cominciare dalla vaporosa danseuse di Can Can con lo sfondo dell'isola alla Bella Lavanderina davanti alle Tre Fontane, dall'esilarante giarrettiera rossa di Sor Enzina alla provocante Donna Rosina a cavallo del cannone puntato verso il largo del mare smeraldo, dalla severa "Maja spogliata" alla "Zoccola giuliva" che gli ha dato un enorme successo alla Festa del Tre della Croce. Una continua filastrocca di sorrisi sostenuta da DVD, curato dal sottoscritto, del relativo Backstage che continuerà - a latere del Calendario - a dispensare sorrisi a chi a volte la vita riserva delle sorprese inaspettate e a provocare il popolo tropeano che deve pur prendere atto di dover reagire con determinazione alle nefandezze perpetrate ai danni della Città di Tropea e di chi ci vive dentro. E' una deriva che occorre fermare subito, consegnando alla giustizia i pericolosissimi autori di tali misfatti!
€ 6,00 Pro Protezione Civile di Tropea!
L'intervista di Annarosa Macrì (17.11.09)
Galleria di immagini
Antonio Piserà e Enzo Taccone
La costumista Anna Accorinti
Enzo Taccone
Salvatore Libertino
Il glottologo Michele De Luca
Edicola Giovannino Scrugli
Bar Veneto di Ivan Mazzitelli
Salone Barba e Capelli Viale Stazione di Paolo Ascanio
Salone Barba e Capelli Via Regina Margherita di Orlando Padula
Salone Barba e Capelli Via Roma di Franco Florio (qui con Enzo Taccone)
'Jean Luis David' di Fortunato Balbo, intento a curare i capelli di Enzo (CANCAN)
Salone Barba e Capelli Via Veneto di Gabriele Saturno (con Enzo)
Salone Barba e Capelli Via Libertà di Antonio Russo (con Enzo)
Salone Barba e Capelli Via Piave di Enzo Accorinti (con Enzo)
Salone Barba e Capelli Via Veneto di Libero Condò (con Enzo)
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