Filmato superotto anni Settanta
della processione di Santa Domenica a Tropea
Santa Domenica è su Facebook !
di Salvatore Libertino
Sulla
Rete, non si parla d'altro, il social network più
comunicativo del momento è Facebook. Lo hanno
scoperto
politici, esponenti dello spettacolo, dello sport, giornalisti,
religiosi, professionisti, maghi, imbonitori e ora sono lì
a vendere la loro merce e a contare e ricontare a fine giornata il
numero di
accessi nelle loro pagine dei fans e dei sempre più numerosi
naviganti che
stazionano
davanti alla loro vetrina e con i quali si intrattengono per affari o
divertinento o semplicemente per allargare le fruttuose conoscenze
interpersonali. Con Facebook i tempi e il mondo stanno decisamente
cambiando. Il Villaggio si fa sempre più globale. Non ha
importanza se
in peggio o in meglio. E neanche importa se il profilo dei soggetti
appartiene a gatti, a criceti o a persone che storpiano volutamente la
data di nascita o addirittura che non sono in vita. L'importante
è
seguire la 'tendenza' del momento.
Ma
cosa ci fa Domenica di Tropea su Facebook? L'hanno ammazzata nel
301! E il profilo? Quello vero? Una ragazzina di diciotto anni che
difende fino
all'estremo la verginità e i valori della ricchezza della grazia
del
Signore, a cui si è votata. Per il giovane nobile e ricco, che
la
chiede in sposa, non c'è verso. Domenica ha giurato
fedeltà al Galileo
morto in Croce per la redenzione degli uomini. Non potrà
essere sua ma
dovrà morire. Vibrante d'odio il giovane diventa delatore e
denuncia
Domenica come cristiana al proconsole di Calabria il quale ne informa
subito Diocleziano. E fu così che la verginità fece una
martire.
Incatenata, calpestata, flagellata a morte è davanti a
Massimiano
rabbioso. Ma subito dopo il suo corpo non presenta alcun livido. La
ragazzina non si dispera, non implora, sembra anzi più forte di
prima.
Cambiano i carnefici, le torture ma lei è sempre in piedi.
Questa volta
è consegnata a Ilariano, uomo brutale. Adorare gli dei o morire.
'Il
mio pensiero - dice Domenica - tu lo conosci, sai anche la forza delle
mie decisioni...'. Si dia inizio allora allo strazio del corpo
della
colpevole. I ferri infuocati. Gli occhi di Domenica cercano sempre il
cielo. Le piaghe guariscono immediatamente. Il popolo è
incredulo. La
statua di Giove va in frantumi. La folla simpatizza per la giovane, che
viene trascinata nel fuoco al centro della piazza. Quando la legna si
è
consumata, viene fuori intatta. Il persecutore di turno è ora
Apollonio
che la mette di fronte a cinque lupi affamati che lambiscono i calzari
e cercano le carezze della sua mano. E poi ai feroci leoni che agitano
la coda festosamente e le lambiscono le mani. Da questo momento il
popolo è con lei e con il suo Dio. Apollonio l'affida al
flagello della
ruota che le massacra il corpo e si rompe in cento pezzi che volano
verso soldati, folla e governatore. 'Al sorgere del sole, muoia di
spada!'. Il carnefice è pronto. Lei prega, perdonando loro
perchè non
sanno quello che fanno. E' pronta. La testa mozzata cade a terra. Uno
stuolo di Angeli si avvicina al corpo, lo alza in volo trasportandolo
verso la città natale.
Questo
è il profilo di Domenica. Ma allora perchè su Facebook?
Lo
chiediamo a
Enzo Mafale di Mandanici (Messina) responsabile di questa iniziativa.
"Sono
molto devoto a Santa Domenica Vergine e Martire di Tropea,
patrona ufficiale della mia città. Ho avuto questa
idea per far
conoscere Santa Domenica a tutti quelli che ne abbiano voglia. Ho
già
inserito nelle pagine il materiale in mio possesso, imagini, documenti,
invitando i miei amici a inserirsi tra i 'fans' della Santa. La cosa
sta funzionando. E' patrona di Mandanici dal 1700, quando una sua
reliquia ci venne donata dall'allora Vesovo di Tropea Mons. Gennaro
Guglielmini. Nel territorio, secondo alcune fonti, il culto
esisteva prima di quella data. La festa si svolge il 6
luglio, ma i festeggiamenti solenni si rimandano alla seconda domenica
di agosto. La scorsa estate abbiamo ospitato le reliquie provenienti da
Vizzini. Su Santa Domenica nel 2003, anno in cui ricorreva il 1700°
anniversario del martirio, abbiamo scritto e rappresentato un dramma
sacro.
Nel
tempo, abbiamo organizzato vari viaggi a Tropea, l'ultimo risale ad
ottobre scorso, andando sempre incontro a delusioni perchè nella
città
natale non esiste più traccia del culto di Santa Domenica, quasi
dimenticata, ormai rimpiazzato da quello della Madonna di Romania...
Che peccato!
Tutto
ciò che riguarda la Santa (statue, dipinti...) si trova in stato
di totale abbandono, come se questa invitta eroina di Cristo non fosse
mai esistita in quei luoghi...
Qualche
notizia quanto meno più soddisfacente l'abbiamo appresa invece
nell'adiacente villaggio di Santa Domenica di Ricadi, sia pure
nell'amorevole accoglienza del parroco di lì, don Carmelo
Furchì, ma non disperiamo mai di venire in quei luoghi che ci
legano spiritualmente, alla ricerca delle nostre radici..".
E'
vero quello che dice l'amico Enzo Mafale. A Tropea il culto è
scomparso da tempo. Santa Domenica era patrona della città e
della Diocesi di Tropea. La statua, venerata da secoli, è al
museo diocesano, e per vederla occorre
pagare
il biglietto d'ingresso. E' da più di venti anni che non si
svolge la processione. Mentre un paio di anni fa la stessa
statua è
volata in Brasile su richiesta del Cardinale Hummes e l'anno scorso ha
partecipato a Cosenza ad una mostra dedicata agli argenti religiosi
calabresi.
Ed
è per questo che diventa ancora più significativa
l'iniziativa di
Enzo Mafale, che non è tropeano ma sente il bisogno, ponendovi
la dovuta attenzione, di
ricongiungersi,
appena possibile, a Tropea 'alla ricerca - dice lui - delle nostre
radici'.
Intanto,
per fortuna, la gente continua a chiamarsi Domenica/o, Mimma/o, Mica/o,
Micuccia/o, Minica, Mimì... in
tutto il
mondo, in Europa, nelle Americhe, in Grecia, in Medio Oriente, in
Australia... e il culto della Santa tropeana continua ad essere
vivo e praticato fuori dalla città natale, a Caraffa, Monreale,
Messina
Città, Messina Faro, Adrano,
Longobardi, Tremestieri, Mandanici, Pronotaro, Taormina, Vizzini,
Piazza Armerina, Castro Reale, Novara di Sicilia, Rometta, Centuripe,
Santa Maria della
Vittoria, Scorrano, Fiumefreddo, Santa Domenica di Ricadi, Gasponi......
E
ora si spiega il motivo, e ne ha ben donde Santa Domenica, a
prendersi la rivincita e approdare su Facebook Quì almeno
è più visibile.
Grazie Enzo, a nome dei tropeani! Viva
Santa Duminica!