Un
incontro cordiale con Teddy Reno
all''Affaccio
Raf Vallone'
di Salvatore Libertino
Il solito crodino di mezzogiorno a Cafè
de Paris. E' ora di mangiare. Raccolgo la mia roba, giornale, occhiali,
telefono, e Mario mi fa: 'Vedi quel signore di spalle con giacca di pelle
che sta andando verso l'affaccio, è Teddy Reno'. Ed io: 'Non è
possibile perchè Teddy Reno ha una certa età e non può
muoversi velocemente come quel signore'. 'Andiamo a vedere' fa lui. 'OK'.
Ci dirigiamo ad andatura sostenuta verso
quell'uomo sempre di spalle in compagnia di due signore. E' già
quasi arrivato alla ringhiera dell'affaccio. Mi avvicino e cerco di fissarlo
nel viso ma Mario è più lesto a chiedergli 'Scusi, ma lei
è Teddy Reno?' E quello risponde 'Sì'.
Ho le mani in tasca, mi è quindi
facile e istintivo afferrare la macchina fotografica digitale, tirarla
fuori e premere l'avvio per filmare un mostro sacro dello spettacolo.
22 film, 2 commedie musicali, 2 etichette
discografiche a quei tempi create dal nulla, CGD e Galleria del Corso,
cantante 'confidenziale' nel cuore della gente con decine di brani in hit
parade, due festival di Sanremo '53 e '54 (secondo e terzo classificato),
vincitore del Festival di Napoli 1959 con 'Sarrà chissà'
di Murolo, conduttore di programmi televisivi e radiofonici, e poi una
fruttuosa e intelligente attività di talent-scout, che dagli anni
Cinquanta continua ancora oggi, producendo eccellenti esiti attraverso
concorsi inventati da lui stesso, tra i quali il più famoso: la
'Festa degli sconosciuti' di Ariccia, nella cui prima edizione del 1962
conosce e lancia una ragazzina torinese di nome Rita Pavone, che alcuni
anni dopo sposa suscitando un vero e proprio putiferio nazionale per la
grande differenza d'età tra i due e perchè lui è già
sposato con un figlio con Livia Protti, una studentessa milanese che aveva
lui stesso presentato agli italiani nella sua trasmissione televisiva 'Canzoni
al caminetto' nel 1955.
Teddy Reno, triestino di nascita, all'anagrafe
Ferruccio Merk - Ricordi, 83 anni il prossimo 21 luglio, nella sua infinita
carriera lancia un'infinità di artisti: il suo concittadino Lelio
Luttazzi, Gianni Ferrio, Jula De Palma, Giorgio Consolini, Betty Curtis,
Johnny Dorelli, Bruno Lauzi, Claudio Baglioni, Enrico Montesano, Dino,
The Rokes, Edoardo Vianello, e recentemente Francesco Baccini, gli Audio
2.
Ed è per questo che si trova a
Tropea, in vista delle selezioni regionali previste a Ricadi il giorno
successivo, 16 aprile 2009, per la 'Festa degli Sconosciuti' (over 13)
e quella di 'Gian Burrasca' (under 12), accompagnato dalle sue assistenti
di cui la musicista e direttore artistico delle manifestazioni Sylvia Pagni,
che di solito lo accompagna durante i recitals personali (due ore con "60
anni" di stupende canzoni internazionali). Sì perchè Teddy
Reno, l'evergreen, di recente si è ridato alla canzone e non smette
mai di essere in tournè dovunque. E indovinate chi è il suo
manager? E' proprio Rita Pavone. I ruoli si sono invertiti. Certamente
in famiglia Ricordi Pavone non ci si annoia mai...
Ci racconta che qualche minuto prima
aveva inviato a Rita una cartolina con delle parole carine con l'immagine
di 'quel bellissimo castello', indicando il santuario della Madonna dell'Isola.
Che per il mese di agosto il sindaco di Ricadi lo aveva invitato a trascorrere
qualche giorno di vacanza assieme a Rita. Che in quei giorni si potrebbe
quindi organizzare a Tropea qualcosa, un concerto per esempio....
'Teddy Reno, talent-scout, scopritore
di Claudio Baglioni' e lui racconta la storia del cantante romano che non
supera il provino ad Ariccia nel 1966 ma l'anno successivo vince, e sotto
la sua guida, subito dopo, vende in Francia centinaia di migliaia di copie
di dischi.
'Secondo me hai sacrificato la tua vita
artistica dalle grosse potenzialità, per Rita Pavone'. Lui 'Assolutamente
no, prima di Rita mi sono realizzato con i film, le mie case discografiche,
da cantante, da conduttore e poi ho continuato a farlo facendo a tempo
pieno il suo manager...'.
E poi ci dice di aver ricevuto a settantanni
i complimenti da Pavarotti per la sua voce impostata durante il concerto
di Modena. 'Voce che - sottolinea - è andata ancora migliorando
con l'età...'. Poi si guarda intorno, siamo solo noi, E fa partire
quel do di petto che squarcia l'aria e la piacevole brezza che viene da
un mare immobile e cristallino sotto un sole quasi estivo: ' Night and
Day, You Are the One....'. E poi: 'Ragazzi, adesso me venuta fame, andiamo
a magnà'. Scambio dei saluti. 'Ci vediamo ad agosto'. E' stato veramente
un piacere, Teddy... Io e Mario ancora ci guardiamo sbigottiti. 83 anni!
il prossimo 21 luglio...
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