Ricordo di
Umberto Giancani
Tropea 1980. Immagini degli
scavi in Largo Duomo tratte dal filmato di Umberto Giancani
Umberto Giancani, scomparso nel 1992,
ci consegna dopo trent'anni un documento
di rilevante importanza. Un filmato che fa vedere
gli scavi della necropoli scoperta nel 1980 davanti alla Cattedrale.
di Salvatore Libertino
Anni fa era mio intento ricordare la figura di Umberto Giancani (1946 - 1992), un ragazzo come noi cresciuti negli anni Sessanta, un amico che ci regalava ogni giorno un sorriso disarmante, innamorato di Tropea e della musica beat. Oltre al pallino del culturista e del filmmaker che lo faceva assomigliare di più a Jack Palance, aveva il dono di trasportare nella tela i colori del mare smeraldo del suo paese, dei tramonti rosso fuoco con lo sfondo di Stromboli o con il primo piano dell'Isola, degli occhi celestiali della Madonna di Romania, della variopinta contestazione del cantante preferito, Adriano Celentano. Mi ero rivolto al fratello Totò per avere un suo filmato che non tardò a venire e che ci aiuterà a conoscere meglio il carattere gioviale, estroverso di Umberto, del suo struggente amore per la città natale, per la propria famiglia e per quella di sua madre unitamente ai suoi fratelli che lo hanno sempre identificato, nelle piccole situazioni come nei momenti decisivi, cerniera importante e loro irrinunciabile punto di riferimento.
Il filmato, da lui stesso girato e in parte diretto e arricchito in post produzione di un commento sonoro spigliato e molto divertente, oltre a farci vedere Umberto in seno alla propria famiglia e a quella dei numerosi fratelli - lui stesso era undicesimo - ha anche un risvolto culturale rilevante, poiché buona parte delle riprese sono delle vere e proprie tracce documentali uniche. Infatti a Tropea correva l’anno 1980, quando Largo Duomo venne messo sotto sopra per la ripavimentazione a cura del Comune. Durante i lavori emersero strutture medievali e post-medievali e gli immediati scavi raggiunsero livelli di età greca e del bronzo. In particolare, nel settore meridionale del piazzale, tra la porta principale della Cattedrale e il porticato angioino, furono rinvenute appena sotto il manto stradale numerose sepolture tardo antiche da collegare al processo insediativo della città avvenuto in occasione dell’istituzione della già conosciuta massa trapeiana. Il filmato fa vedere la necropoli ormai a cielo aperto e molto probabilmente si tratta delle prime immagini in movimento di quell’avvenimento che molto interesse suscitò in ambito archeologico dentro e fuori il territorio calabrese.
Il prezioso documento fa parte dell’archivio superotto, muto o sonorizzato in presa diretta, custodito dalla famiglia di Umberto, che ringrazio della cortese disponibilità unitamente a Totò che ha fatto da tramite. Nella circostanza, è stato ridotto per motivi tecnici, mantenendo in originale sia la parte degli scavi che quella dei tuffi, vera specialità di Umberto ‘culturista’, dalla piattaforma naturale dello Scoglio S. Leonardo presso la spiaggetta del Cannone, oltre alle altre situazioni che fanno vedere in quel di San Vittore Olona (MI) un paio di rumorose riunioni, delle vere conventions, della famiglia dei ‘Brigadieri’, come vengono chiamati affettuosamente dai tropeani dal benemerito servizio esercitato per una vita dal loro capostipite nell’Arma dei Carabinieri con il grado di Brigadiere.
Le foto, inserite all’inizio del filmato, mi sono state fornite gentilmente da Mariaelena, figlia di Umberto, che ringrazio molto. Immagini che ho voluto sonorizzare con il brano dal vivo ‘Pugni chiusi’, registrato negli anni Sessanta e interpretato da Franco Blasa e dal suo gruppo musicale ‘I Cadetti’, nella cui compagine militava Umberto Giancani impugnando la sua fedele chitarra che lo seguiva ovunque, anche in Larghetto Sannio, quartier generale della moltitudine dei 'Brigadieri' che mi tenevano piacevolmente sveglio durante le notti d'estate.
Il ricordo di Umberto Giancani continua con i contributi che provengono dal cuore di due carissimi amici, non solo perché da ragazzi facevano parte de 'I Cadetti', ma soprattutto perché gli sono stati sempre vicini, in particolar modo nell'ultima fase drammatica della sua vita. Sono l'artista e critico d'arte Franco Migliaccio e l'alto Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri Franco Blasa, che Mariaelena, figlia di Umberto, mi ha scritto di aver eletto 'il mio vice papà'.
Questo ricordo è da considerare 'work in progress' significando che altri eventuali contributi che perverranno da parte degli amici di Umberto saranno aggiunti ai presenti.
Ciao Umberto!
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