Foto di scena del film. Antonio Cotroneo e Zaino
Intervista a Zaino
Eccellenze tropeane
alla 66^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Antonio Cotroneo interpreta se stesso nel film ‘Totò’ di Peter Schreiner
di Salvatore Libertino
Alla 66^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2 – 12
settembre, Direttore Marco Muller) è in lizza il film austriaco ‘Totò’ di Peter
Schreiner. L’opera cinematografica è stata girata in massima parte a Tropea e si
avvale quale protagonista della performance straordinaria di un tropeano che
risiede a Vienna, Antonio Cotroneo, che ne ha curato progetto, scrittura e
sceneggiatura.
Il film, autobiografico, che verrà proiettato in prima mondiale – nell’ambito
della Sezione ‘Orizzonti’
(le nuove correnti del cinema mondiale) - a Ca’ Grande il prossimo 5 settembre
ore 14,00 presso Sala Darsena, affianca in finale altri 23 film con registi
agguerritissimi come l’americano Michael Moore.
La
giuria che dovrà emanare il verdetto, è composta da:
Pere Portabella (sceneggiatore e regista, Spagna) - Presidente
Bady Minck (regista, Lussemburgo)
Gina Kim (sceneggiatrice e regista, Corea del Sud)
Garin Nugroho (regista, Indonesia)
Gianfranco Rosi (regista, Italia)
La trama descrive la vita di Totò, emigrante tropeano che dopo aver voltato le
spalle alla sua casa come un giovane ribelle e dopo decenni di inquiete ricerche
approda a Vienna sua destinazione finale.
Totò vive tra due mondi - con la sua lingua, i suoi sentimenti, e il suo sogno -
tra l'essere un usciere nel Wiener Kon - e il sentirsi ancora nella città natale
nella strada della sua infanzia del "Borgo" che lo trascina verso il mare,
libertà senza fine.
“Il film descrive le fasi della mia lotta politica giovanile – precisa
Totò - la fuga dal paese natale come tanti altri giovani calabresi, i ritorni
al paese problematici dell´emigrante, l´amarezza di vedere una vita e le persone
cambiate in un mondo che sembra ormai evanescente...
Mi nutro quindi della mia infanzia, fatta di spiagge, mare, scogliere, e dei
poveri e semplici conoscenti di un tempo, che rimangono gli unici personaggi -
in una Tropea totalmente cambiata - con cui posso sentirmi, essere ancora Toto',
mentre tutto il resto mi porta via, mi allontana, fino ad un nuovo ritorno.
Antonio Cotroneo, che già porta a casa un successo senza precedenti, è
soddisfattissimo dell’attuale piazzamento.
“Io e Peter siamo felicissimi. Concorrere alla Mostra del Cinema di Venezia a
fianco di validissimi registi internazionali quali Michael Moore è esaltante.
Ciò ci ripaga di tre anni di sacrifici, tanto sono durate le riprese del film.
Un solo rammarico, che ora davvero si fa sempre più pesante, è che nel giro di
promozione che avevamo intrapreso presso le istituzioni locali, compresa la
Regione Calabria, siamo stati letteralmente snobbati. L'Austria invece ci ha
supportati e in questo momento le radio e i giornali non parlano altro che del
nostro piazzamento.”.
Le riprese del film che dura 128’ sono iniziate a marzo 2007 e completate ad
aprile del 2009. La casa produttrice è la viennese Echt. Zeit. Film, il regista
Peter Schreiner , conosciutissimo a Tropea, già vincitore nel 2007 della
‘Diagonale Film’ di Graz con il film ‘Bellavista’. Gli attori sono tutti
tropeani: oltre Totò Cotroneo, figurano Angela Simonelli, Gaetano Dimarzo, Melo
De Benedetto e molti altri. L’opera è stata sponsorizzata dal Ministero della
Cultura austriaco.
Totò ha annunciato l’uscita durante il periodo della Mostra di un suo nuovo
libro di poesie interamente tradotto in tedesco insieme ad alcune foto del film.
Non ci rimane che intrecciare le dita e attendere il verdetto, augurando
affettuosamente a Totò e a Peter tutto quello che in questo momento desiderano.
Nell'attesa, abbiamo incontrato Zaino, un punto di riferimento essenziale
nell'economia e nella produzione del film. Peter e Antonio lo hanno invitato a
Venezia, ma Zaino non ha potuto raggiungerli per motivi di salute. Gli abbiamo
chiesto le impressioni sul film, se ha le carte in regola per arrivare tra i
primi.
E' significativo come i tre eventi tropeani più importanti di quest'anno, l'uscita dei libri di Franco Aquilino "'Nu Paisi" e
"Etnografia di Tropea" di Giuseppe Chiapparo, e del Film "Totò" di Peter
Schreiner, spostano, lontano dai blasoni e dai portali nobiliari della Città, la dovuta attenzione sulle tradizioni popolari, sulla tropeanità non ancora scomparsa ma che sta scomparendo, sul
recupero del dialetto, sulle storie quotidiane degli umili, dei bassi della
povera gente, che finalmente diventa padrona e assoluta protagonista di nuove culture.
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