Tommaso Stigliani

Tommaso Stigliani nacque a Matera nel 1573. Compie gli studi a Napolii, dove conosce il Marino, il Tasso e il Toraldo. Dopo aver vissuto a Roma, Milano, Torino, si stabilì a lungo a Parma, alla corte di Ranuccio Famese ed infine nuovamente a Roma, dove morì nel 1651.
Nel 1600 compose Polifemo,  poemetto in ottace ispirato alla musa di Ovidio e del Sannazaro; nel 1601 una raccolta di Rime e più tardi un Canzoniero, che raccolse l'intera sua produzione poetica in due edizioni del 1605 e del 1623, nel 1628 Il Mondo nuovo,  poema epico dell'impresa di Cristoforo Colombo, divenuto raro e prezioso, il cui originale si trova presso la Biblioteca Provinciale di Potenza. Fu autore, tra l'altro, di un particolare genere di enigmi, in apparenza scollacciati, ma con una "soluzione" del tutto ordinaria, come il seguente:

Femina, e maschio un sopra l'altro stava,
Questo moveasi, e quella era fermata.
Il maschio, in seno à lei, credo, appuntava
Un cotal duro con cima arrossata.
Ed essa gemea sì, che ben mostrava
D'esserne fortemente martellata.
In somma il gioco si condusse à tale,
Che fù lavato il capo à quel cotale.

                       (incudine e martello)
 
 

DALLE RIME DEL SIGNOR TOMMASO STIGLIANI
PARTE PRIMA
Con brevi Dichiarazioni in fronte à Ciascun componimento,
fatte dal Signor Scipione Calcagnini
Venezia, presso Gio. Battista Ciotti,
al segno della Minerva, 1691,
pag. 25.
 
 
 

AL SIG. VINCENZO TORALDO
in lode delle stanze da lui composte
sopra il pianto di Maddalena.

Questa immagin di lagrime, e sospiri,
C'hai tù, Vincenzo, co' tuoi carmi espressa
Non perrà mai, per che l'Età sopr'essa
Con la tacita lima si raggiri.

E dritto è, che dal Ciel, qual vole in Iri,
La bella Peccatrice in tè ristessa
Rida à tai piogge: e vedendo in tè se stessa
Goda ne le tue rime i suoi martiri.

Poi ch'eco fatto del lamento pio
Sì verace il risuoni, e tal ti lagne
Che spetri in pianto ogni gelata voglia.

Che fù vederla viva anzi al suo Dio
Il bel volto rigar di santa doglia,
S'ancor con gli occhi altrui sì dolce piagne.

 
 
VINCENZO TORALDO D'ARAGONA
INDICE:
|  Presentazione  | 
Vincenzo Toralto di G. Ferroni e A. Quondam  | 
I'Ortolano di V. Dolla La Veronica di B. Weinberg  |
|  La Veronica di F. LecercleLa Veronica di G. Parenti  |
Lettera di S. Quattromani   |  Sonetto a G.B, Manso  |
Sonetto di Tommaso Stigliani  |  Sonetto a risposta di G.B. Marino  |