Reggio Calabria 1958.
Da sinistra: l'Arcivescovo Mons. Giovanni Ferro, il Ministro della Cassa
per il Mezzogiorno Giulio Pastore e il Sindaco di Reggio Calabria Vittorio Barone Adesi.

Vittorio Barone Adesi
 

di Salvatore Libertino
 


Vittorio Barone Adesi, nato a Tropea il 14 febbraio 1915, ebbe in Reggio Calabria, che molto predilesse ed amò, la città che lo accolse e dove visse ed operò, attirandosi stima e simpatia in tutti gli ambienti fino a ricoprire più volte la carica di primo cittadino.
Uomo di elevata cultura, ebbe spiccata tendenza per gli studi scientifici in cui si affermò con autorità e prestigio non comuni. Docente di matematica e Fisica nelle Scuole Superiori, fu per molti anni Preside del Liceo Scientifico <<Leonardo da Vinci>> che portò a livelli talmente elevati da essere considerato come uno dei migliori istituti non solo di Reggio ma dell'intero Mezzogiorno. Numerose anche le pubblicazioni di Fisica pura e applicata che portano il suo nome su autorevoli riviste specializzate.
L'Istituto Universitario Statale di Architettura lo ebbe, fin dalla costituzione, apprezzato docente di Fisica Tecnica, recando un contributo di idee maturate attraverso il tempo con lo studio e l'esperienza e che di Lui hanno fatto un punto di riferimento preciso per quanti si avvicinarono alla Scienza.
Animatore instancabile delle migliori iniziative fu tra i più autorevoli promotori della istituzione dell'Osservatorio Geofisico che diresse con scrupolosa meticolosità, riscuotendo plauso ed apprezzamento per la sua opera di valorizzatore di eccezione, avendo saputo, egli, portarlo per l'importanza dei dati raccolti e della funzione espletata nell'area dello Stretto, sul piano nazionale, come servizio di informazioni sismiche e meteorologiche.
Prezioso pure, ai fini statistici e scientifici, il Bollettino dell'Osservatorio, che egli curò e diresse con tanta passione ed in cui venivano annotati e divulgati movimenti e variazioni che servirono tanto agli scienziati italiani per comparazioni, raffronti e deduzioni.
L'opera di Vittorio Barone Adesi fu completata dall'attività politico-amministrativa che dal 1956 al 1980 lo vide impegnato continuamente, riuscendo ad abbinare allo studio ed alla ricerca l'appassionata opera di uomo politico.
Eletto, nella lista della Democrazia Cristiana, al Consiglio Comunale per la prima volta nella consultazione del 1956, venne confermato nel mandato di rappresentante del popolo per ben ventiquattro anni, fino a quando, cioè, per ragioni di salute, si decise ad abbandonare l'attività politica.
Vittorio Barone Adesi fu, nell'arco di quasi un quarto di secolo, uno dei protagonisti più in vista della vita cittadina  e culturale reggina.
Prima di essere chiamato alla carica di Sindaco, fu più volte Assessore alla Pubblica Istruzione, nella quale carica si impegnò per l'avvio a soluzione dei problemi di cui la scuola reggina era travagliata.
Sindaco di Reggio, la prima volta nel 1958, si battè per la istituzione della Corte di Appello ed ebbe la forza ed il coraggio, quando ogni tentativo si rivelò vano, di presentare, assieme all'intero Consiglio Comunale, le dimissioni in segno di vibrata protesta per l'incomprensione verso una giusta aspirazione della Città.


Reggio Calabria 1958. Sala delle adunanze del Consiglio Comunale.
L'Arcivescovo Mons. Ferro benedice il bassorilievo "Devastazione e Ricostruzione"
dello scultore Alessandro Monteleone.
Alle spalle di Mons. Ferro sono il Sindaco di Reggio,
Vittorio Barone Adesi ed il Ministro dei LL. PP. On. Togni

In occasione della commemorazione del cinquantesimo anniversario del terremoto del 28 dicembre 1908, nell'aula consiliare di Palazzo San Giorgio fece sentire la sua voce dicendo, tra l'altro, presente il Ministro dei LL.PP., On. Togni: <<Noi lottiamo ancora per i problemi fondamentali del vivere civile: per le strade, per la casa, per l'acqua, per le fogne>>.
Chiamato una seconda volta, nel gennaio del 1965, alla suprema magistratura della Città, Vittorio Barone Adesi, pur nella brevità dell'incarico, durato poco più di un anno, dimostrò nuovo vigore e nuovo impegno nell'esame delle più importanti questioni che si trovano sul tappeto, creando validi presupposti per la soluzione di alcune di esse.
Da ricordare ancora che l'attività amministrativa proseguì intensa successivamente avendo ricoperto la carica di Assessore, sempre alla Pubblica Istruzione in varie Giunzioni di Vice Sindaco.
Morì il 12 agosto del 1984.