ZAMBRONE
di Francesco Pugliese
A Zambrone è oggi molto noto e frequentato l'incantevole litorale. Il centro abitato non si trova però sul mare ma un poco nell'interno a circa 2 Km dalla costa, sulla strada per Zungri e in collina, a 210 metri s.l.m.. E' comune dal 1811, nei secoli precedenti era stato uno dei casali di Tropea, città demaniale. Con le frazioni San Giovanni, Daffinà, Daffinacello e Madama conta 1902 abitanti, il territorio comunale è di 14,36 Kmq., con 118 abitanti per Kmq. Non si conosce con esattezza l'origine di questo centro. La letteratura storica del secolo scorso, peraltro scarsa, e i <<dizionari>> della Calabria di questo secolo che ad essa si rifanno, vogliono Zambrone fondato da superstiti di Aramoni, i quali in località San Giovannello avrebbero edificato le loro prime case, successivamente però le incursioni piratesche li avrebbero costretti a spostarsi più lontano dal mare e quindi fondare l'attuale Zambrone. Ma non si può certo giurare sulla attendibilità di queste notizie. Torniamo perciò a ben altre fonti. Capo Cozzo Nel 1563 abbiamo menzione di un <<casalis de Zambrone>>. Il Barrio parla di <<...Sabrono con olio e vino eccellenti. In questi villaggi c'è abbondanza di cotone; oltre c'è Gioanno (forse l'attuale San Giovanni). Di lì verso la città c'è Dafina e, nei pressi, Dafina di nuovo (chiaramente uno dei due è l'attuale Daffinacello)>>. Zambrone <<dista dal mare circa mille passi di difficilissimo cammino>> scrive tra l'altro il Sergio agli inizi del XVIII sec. <<In questo borgo si segnala una grande abbondanza di arbusti del cotone, che vengono offerti in vendita in tutta Europa...>>. <<Anticamente - prosegue - tra il promontorio e il borgo si trovava un altro villaggio di nome San Giovanni di Cutridi, che fu distrutto e spopolato dai pirati barbari>>. Quindi le solite lodi dell'agricoltura <<abbonda...di frumento di ogni tipo, di vino, di olio raffinatissimo...di legumi e di frutti finissimi, sia seccati sia colti di fresco dall'albero...di frumento indiano, volgarmente detto panicolo>>. Nel 1722 anche Zambrone è protagonista di questa rivolta dei <<casali di Tropea>> contro il capoluogo e le esazioni fiscali (Di Bella). Marina di Zambrone Alla fine del 1700 il villaggio è così descritto dal Giustiniani <<Zambroni, Casale della Regia Città di Tropea, compreso nella sua diocesi superiore in Calabria Ulteriore, a distanza di tre miglia dalla città ed è abitato da circa 700 individui addetti all'agricoltura ed alla pastorizia. E' situato in collina di buonaria>>. Il Sacco più o meno nello stesso periodo ce lo descrive così <<Casale Regio di Tropea nella provincia di Catanzaro, ed in Diocesi di Tropea, il quale giace sopra una collina, d'aria buona, e nella distanza di due miglia dalla città di Tropea. Sono da notarsi in questo regio casale una Chiesa Parrocchiale di mediocre struttura; ed una Confraternita laicale sotto il titolo dell'Immacolata Concezione. Le produzioni del suo territorio sono grani, frutti, olj, bambagia e gelsi per seta. La sua popolazione ascende a settecento sotto la cura spirituale di un Economo Curato>>. Nel 1783 Zambrone è fortemnete colpito dal terremoto. Vi furono 2 vittime e danni per 20 mila ducati, a Daffinà e Daffinacello vi furono rispettivamente 1 e 2 morti e danni per 40 e 30 mila ducati. Lutti e rovine si ripresentarono ancora col terremoto del 1905 e 1908. All'inizio del XIX secolo (1814) la <<Statistica murattiana>> ci delinea il quadro seguente di Zambrone e frazioni odierne.
Dai dati sulla popolazione di Zambrone e frazioni vediamo che essa dal 1815 al 1891 c'è un balzo a 1711 abitanti, passati a 2.072 dieci anni dopo, a 2.129 (massimo storico) nel 1921. Dai successivi censimenti vediamo che essa oscilla tra i 1900 e i 2 mila abitanti. 1902 nel 1971. Naturalmente anche la popolazione di Zambrone ha dovuto contribuire alle grandi ondate migratorie di questo secolo e di quello passato. Per l'epoca precendente al 1800 abbiamo i seguenti dati da P. D'Agostino:
Un'altra fonte, il Galanti, ci dà questi altri dati alla fine del XVIII sec.: