Su alcuni fossili Miocenici dei dintorni di Tropea
di Michele Lojacono (1901)
I fossili che formano l'argomento del mio modesto lavoro, furono da me raccolti in diverse escursioni nella regione compresa fra Tropea, Santa Domenica, Drapia e Parghelia. Questi quattro paesi sono situati in quella porzione della Calabria media, che viene denominata, talvolta, la regione del Poro, e che si può chiamare anche semplicemente Capovaticano, intendendo però non soltanto la punta di tal nome, ma tutto lo sperone, che, separato dalla grande catena dell'Appennino calabrese, s'avanza in mare quasi come una penisola. Cinto al Nord dal fiume Angitola ed a S. E. dal fiume Mesima, questo sperone ha la sua cresta di vette più elevate, chiamate Pori, (Poro di Coccorino, Poro di Nicotera, Poro di Spilinga, Poro di Mileto) dei quali il più elevato è quello di Coccorino, che arriva a 708 metri sul livello del mare. Il Capo Vaticano è costituito da rocce di età diversissima, ma tutte interessanti. L'ossatura risulta formata di rocce cristalline, rappresentate specialmente dallo gneiss. Questa roccia, nella suddetta regione, rappresenta una zona di una estensione relativamente considerevole, e, salvo nella porzione orientale, verso terra, comparisce lungo la spiaggia e nei poggi sotto a terreni relativamente recentissimi. Gli strati, in quasi tutta la massa del Capo Vaticano, pendono con uniformità notevole verso sud-sud-est e sud-est. Soltanto nell'estremità Nord-Ovest del Capo stesso, cioè sotto Parghelia e verso Tropea, pare che si noti una tendenza a cambiare direzione ed a girare verso Est-Nord-Est. Gli strati che in questo punto compariscono, sono, a giudizio dell'illustre prof. C. De Stefani, gli strati più antichi del Capo, e forse dell'intera penisola, poco differenti però dagli altri strati soprastanti. Queste rocce gneissiche contengono abbondante feldspato, che può essere sia l'ortoclasia, sia l'oligoclasia, tanto che il prof. De Stefani, nel suo magistrale studio geologico, ne ha distinto opportunamente due tipi, vale a dire il gneiss ortoclasifero o granitoide, ed il gneiss oligoclasifero o tonalitico. Spesso il feldspato del suddetto gneiss è caolinizzato, ed allora viene attivamente scavato per mandarlo alle fabbriche di terraglie. I giacimenti più importanti del caolino, che è detto volgarmente gilzo, sono appunto nel Capo Vaticano, presso Parghelia, Fitili, Drapia e Tropea, ma se ne trovano poi anche in Scilla, a Calanna, presso Cittanova, ed anco in qualche altro posto. La caolinizzazione del feldspato è poi la causa delle frequenti e numerose frane che si verificano in quelle regioni. In alcuni luoghi però, scavando ad una certa profondità, il gneiss è solido e compatto, talchè riesce adattissimo come pietra di costruzione, e viene adoperato, benchè non troppo di frequente, appunto per questo scopo. Degne di nota sono precisamente le cave del gneiss granitoide ortoclasifero di Parghelia, che il prof. De Stefani giudica essere molto antiche. Mi piace anche ricordare che in entrambi i tipi di gneiss considerati dal De Stefani, si trova abbastanza frequentemente il granato rosso, almandino, il quale forma spesso delle macchie nella roccia, ovvero dei cristalli icositetraedrici d'una grandezza che può variare da una testa di spillo ad una grossa mela; come si osserva appunto nel gneiss ortoclasico del Capo Vaticano, a Drapia, presso Tropea. Questi cristalli prendono all'esterno una tinta ferruginosa ed hanno un colore giallo-rossastro, mascherato superficialmente dalla biotite, che si trova in pagliette pur nell'interno. Sulo gneiss si adagia direttamente il Miocene medio, e su questo il Miocene superiore. Il Pliocene si trova sviluppato più nel versante Est, cioè lungo la valle del Mesima, che nel mare, qui vediamo solo, in alcuni punti il Pliocene inferiore, mentre là abbiamo anche il Pliocene superiore. Il Quaternario poi appare spessissimo sulle pareti pianeggianti. Dal mare salendo alla Crista, che è il punto più elevato delle vicinanze, e che potrebbe anche chiamarsi il Poro di Parghelia, s'incontrano quattro terrazzi, che vanno dal Capo Cozzo (o Zambrone) al Capo Vaticano propriamente detto. Dopo una ripida costa granitica di circa 50 m. di altezza, troviamo il primo di questi terrazzi, che è largo circa mezzo chilometro, e si eleva dolcemente dai 50 ai 100 metri sul mare; si potrebbe anche chiamarlo l'altipiano di Parghelia. Esso è ricoperto di ghiaje e di sabbie argillose, rossastre, del Quaternario. Sulla continuazione di questo terrazzo, che arriva, verso Ovest, fino ai petti di Coccorino, si trovano appunto Tropea e Santa Domenica. Segue un'altra ripida costa, di roccia granitica, che si innalza dai 100 ai 250 metri, e qui incomincia il secondo terrazzo, che si può pure chiamare l'altipiano di Fitili. Esso è di varia larghezza, infatti a Fitili è di circa 400 metri, mentre a Drapia è molto di più, s'innalza dai 250 ai 350 metri, ed è pure coperto dal quaternario. Dopo questo terrazzo abbiamo un altro gradino, formato da una costa di arenaria calcarea e di calcari del Miocene medio. Queste rocce contengono abbondantissimi fossili, soprattutto Clypeatsri, Pecten, ostriche, Terebratule, ecc. e posano direttamente sullo gneiss, con l'intermezzo d'una sottile zona di conglomerato e di ciottoli granitici arrotondati. E' appunto in queste rocce che io ho trovato buona parte dei fossili che mi hanno fornito il materiale per il mio studio. Questi terrazzi adunque sono quattro, secondo le osservazioni dell'ing. Cortese; sicchè un terzo forma i piani di S. Giovanni, Caria e Spilinga, fra i 430 e i 450 metri; il quarto finalmente copre la Crista ed i piani del Poro, si riattacca a quello di Monteleone e va dai 500 metri in su; ma di essi soltanto i due primi ci interessano più direttamente. Come si vede adunque dall'elenco delle specie che darò più innanzi, gli esemplari da me studiati a preferenza, appartengono ai molluschi gasteropodi e lamellibranchi ed agli echinodermi. Vi è poi anche qualche brachiopodo, qualche briozoo, qualche crostaceo cirripede e qualche anellide tubicolo, quantunque dubbio specificamente. Le specie spettano quasi tutte al Miocene superiore, e precisamante al piano tortoniano, che è quello meglio rappresentato nella regione di cui io mi occupo: solo qualcuno appartiene al quaternario. Esse sono in numero di cinquantotto, delle quali però, diciannove dubbiose, e sono ripartite in trentadue generi, distribuiti, alla loro volta, in trenta famiglie differenti, che sono per tal modo rappresentate nella discreta caratteristica forma dei terreni da me studiati. Credo utile avvertire che in questo mio lavoro, ho distribuito le specie nell'ordine puramente zoologico, seguendo nella massima parte, la magnifica opera della Zittel. Ecco dunque, senz'altro, il seguente
ELENCO DELLE SPECIE
Tipo Vertebrati
Classe Mammiferi. Ordine Cetacei. Denti di cetaceo (in frammenti). Località: Riace, presso Drapia
Tipo Molluschi. Classe Gasteropodi
Famiglia Patellidaee, Carpenter. Genere Patella, Lin. Patella vulgata, Lin. Riferisco a questa specie un discreto esemplare. Località: Parghelia
---..---
Famiglia Trochidaee, D'Orbigny. Genere Trochus, Lin. Trochus filosus, Philippi. Un unico esemplare, allo stato di modello interno. Località: Parghelia
Trochus rugosus, Lin. Posseggo di questa bella specie sette buoni esemplari, tutti caratteristici, ed in ottimo stato di conservazione. Località: Parghelia
Famiglia Vermeridaee, Adams. Genere Vermetus. Vermetus arenarius, Lin. Un discreto esemplare, abbastanza ben definibile. Località: Parghelia
----..---
Famiglia Cyclostomidaee, (Meuke) Claus. Genere Cyclostoma, Drap. Cyclostoma elegans, Lamarck. Sei belli esemplari, in buono stato di conservazione. Località: Riace, presso Drapia
Famiglia Cypraeidaee. Gray Genere Cypraea, Lin. Cypraea Amigdalina, Broc. Un modello interno, incompleto ed altro frammento. Località: Santa Domenica
Famiglia Doludaee, Adams. Genere Dolium, Lamark. Dolium pomum, Lamark. Un esemplare, allo stato di modello interno, ed altri frammenti. Località: Riace, presso Drapia
Famiglia Buccinidaee, Adams. Gemere Buccinum, Lin. Buccinum baccatum, Bart. Un modello interno, incompleto. Località: Riace, presso Drapia
Genere Nassa, Martini. Nassa semistriata, Brocchi. Riferisco a questa specie un bello esemplare, molto ben conservato. Località: Parghelia
Famiglia Muricidaee, Tryon. Genere Murex, Lin. Murex brandaris, Lin. Quattro esemplari allo stato di modello interno ed altri frammentati. Località: Riace, presso Drapia
Famiglia Volutidaee. Gray Genere Voluta, Lin. Voluta affinis, Breng. Un modello interno incompleto, e frammenti di altro esemplare Località: Santa Domenica
Famiglia Olividaee. (D'Orbigny) Troschel. Genere Oliva, Brugnière. Oliva cilindracea, Borson. Tre modelli interni e frammenti di esemplare incompleti. Località: Santa Domenica
Famiglia Pleurotomidaee, Stolieska. Genere Pleurotoma, Lamark. Pleurotoma (Drillia) nodulifera, Philippi. Riferisco a questa specie un bello esemplare molto bene conservato. Località: Parghelia
Famiglia Conidaee, Adams. Genere Conus, Lin. Conus fuscocingulatus, Broun. Trentasette esemplari, grandi e piccole, alcuni interi, altri incompleti, ma tutti allo stato di modello interno. Località: Santa Domenica
Conus Bergausi, Michelotti. (Michelotti G... Description des fossiles des terrains miocénes de l'Italie semptentrionale. Leide, 1847 pag. 342, tav. XIII fol. 9). Riferisco a questa specie un unico esemplare, anche allo stato di modello interno. Località: Santa Domenica
Conus Brocchii, Bronin. Sette esemplari, allo stato di modello interno di cui qualcuno ben conservato. Località: Riace, presso Drapia
Conus Puschii, Micht. Un pezzo di modello interno della sola parte apicale, appartenente ad un grande individuo, ed altri frammenti di altri esemplari in buono stato di conservazione. Località: Riace, presso Drapia
Conus pyrula, Brocchi. (Brocchi G. B., Conchiologia fossile subappennina vol. II, Milano, 1843, pag. 56, tav. II, fig. 8). Riferisco a questa specie quattro discreti esemplari, in buono stato di conservazione. Località: Parghelia
Famiglia Stenogyridaee. Genere: Stenogyra, Shuttlcovosth. Stenogyra decollata, Lin. Sette esemplari, tutti ben conservati. Località: Riace, presso Drapia
Famiglia Pupidaee. Genere: Buliminus, Ehremberg. Buliminus pupa, Lin. Un solo esemplare abbastanza ben caratteristico. Località: Riace, presso Drapia
Famiglia Helicidaee, Kefertein. Genere: Helix, Lin. Helix variabilis, Drapar. Quattro esemplari, ben conservati. Località: Riace, presso Drapia
Helix cantiana, Montag. Un solo esemplare aderente alle rocce. Località: Riace, presso Drapia
Helix cespitum, Drap. Un bell'esemplare, ma un pò rotto - Aderente alla roccia - Località: Riace, presso Drapia
Classe Lamellibranchi. Famiglia Ostreidaee, Lamarck. Genere: Ostrea, Lin. Ostrea plicatula, (Lin.) Gmelin. (M. Hoernes-Die fossilen Mollusken des tertiaer Beckens von Vien. II Band pag. 439, tav. LXXII, fig. 3-8 Wien, 1870). Tre valve sinistre, isolate, abbastanza ben caratteristiche. Località: Riace, presso Drapia
Ostrea lamellosa, Brow. (M.Hoernes -Die fossilen Mollusken des tertiaer Beckens von Wien- II Band pag. 444, tav. LXXI, fig. 1-4 e tav. LXXII fig. 1 e 2 Wien, 1870). Quattro valve isolate, destra e sinistra appartenenti però ad individui diversi; una è incompleta. Località: Riace, presso Drapia
Ostrea corrugata, Br. Alcuni frammenti in buono stato di esemplari incompleti. Località: Riace, presso Drapia
Ostrea cochlear, Poli. (M. Hoernes -Die fossilen Mollusken des tertiaer- Berckens von Wien II Band, pag. 435 tav. LXVIII, fig. 1-3). Rapporto a questa specie una valva isolata abbastanza ben caratteristica. Località: Santa Domenica
Ostrea digitalina, Dubois. (M. Hoernes -Op. cit. II Band pag. 447 tav. LXXIII). Riferisco a questa specie una valva superiore, in buono stato di conservazione. Alla superficie interna aderiscono alcuni pezzi di colonie della Lepralia pyriformis. Località: Santa Domenica
Famiglia Pectimidaee, Lamarch. Genere Pecten. Pecten latissimus Brocchi sp. (ostrea). (Hoernes, Op. cit. pag. 395, tav. LVI, fig. 2, e tav. LVII fig. I). Rapporto a questa specie una grande valva isolata, ma incompleta. Ciò non ostante, e malgrado ancora essa sia ricoperta in parte, tanto alla superficie interna quanto alla esterma, da conglomerato calcareo, a piccoli elementi, pure è ben definibile e corrisponde con esattezza alle figure da me citate della classica opera dell'Hoernes. Inoltre posseggo della medesima specie frammenti di valve isolate, appartenenti probabilmente, ad individui diversi. Quantunque trattisi di semplici frammenti, pure essi sono sufficientemente identificabili, in modo da non farmi dubitare in nessuna guisa del loro riferimento specifico. Località: Riace, presso Drapia
Pecten solarium, Lamarck. (M. Hoernes, Die fossilen Mollusken des tertiaer - Beckens von Wien - II Band pag. 403 tav. LXI fig. I Wien 1870). Una grande valva completa, ma aderente internamente per la superficie esterna alla roccia, risultante costituita da arenaria calcarea, in modo che non si può tener calcolo che dei soli caratteri della superficie interna. A questa è aderente qualche pezzo di colonia della Lepralia pyriformis. Località: Riace, presso Drapia
Pecten Besseri, Andezejovski. (M. Hoernes -Die fossilen Mollusken des tertiaer- Beckens von Wien II Band, pag. 404 tav. LXII e LXIII, figure 1-3). Riferisco a questa specie un solo frammento di valva isolata. Località: Riace, presso Drapia
Pecten (Chlamys) scabrellus, Lamarck. Riferisco a questa specie sette esemplari, dei quali alcuni sono completi, altri rappresentati da una valva soltanto ripiena della roccia. Una valva sola, raccolta a Riace, presso Drapia, molto ben caratteristica, è libera completamente della roccia. Località: Riace, presso Drapia e Santa Domenica
Pecten opercularis, Lam. Quattro frammenti di valve inferiori, in buono stato. Locanità: Riace, presso Drapia
Pecten subarcuatus, Doderlein. Riferisco a questa specie quattro valve isolate appartenenti ad individui diversi, tutte ben caratteristiche. Località: Riace, presso Drapia
Pecten Chlamys substriatus. D'Orbigny. (Hoernes, op. cit. pag. 408 tav. LXIV fig. 2) Rapporto a questa specie un modello interno di una valva isolata. Località: Santa Domenica
Genere Janira, Shumacher. Janira subradiata, Seguenza. (G. Seguenza. Le formazioni terziarie nella provincia di Reggio Calabria. Memoria della R. Accademia dei Lincei Serie III vol. VI anno 1879-80 pag. 75 tav. VII, fig. 12). Riferisco a questa specie del compianto prof. Seguenza diciassette valve isolate destre e sinistre, delle quali però alcune sono incomplete, ma tutte ben caratteristiche. Anche il Seguenza raccolse gli esemplari di questa specie a valve disgiunte (op. cit. pag. 75), quantunque in diverse località della Calabria meridionale, ma pure nell''Elvezano. Località: Riace, presso Drapia
Janira calabra, Seguenza. (Seguenza, op. cit. pag. 75, tav. VII fig. 13). Un esemplare con le valve riunite, che riporto a quest'altra specie di Janira, istituita dal Seguenza. Esso è assai ben caratteristico, quantunque, disgraziatamente, sia un pò rotto. La particolarità della valva inferiore sopratutto, si osservano assai bene, e corrispondono perfettamente alla descrizione che ne dà il Seguenza; non così quella della valva superiore, che, oltre alla rottura cui ho accennato, è anche alquanto incrostata di arenaria calcarea, specialmente verso il margine ventrale. Località: Riace, presso Drapia
Janira jacobaea, Lin. Due valve superiori isolate, incomplete (Quaternario). Località: Riace, presso Drapia
Famiglia Arcidaee. Lamarck. Sottofamiglia Pectunculinaee. Adams. Genere Pectunculus, Lamarck. Pectunculus variabilis, Lowerby. Riferisco a questa specie due esemplari interi però in parte rivestiti dalla roccia, otto valve, appartenenti ad individui diversi, delle quali alcune isolate, altri aderenti alla roccia e riempiti da questa, ed infine un modello interno, attaccato ad una delle valve isolate, ed un modello esterno aderente alla roccia. Località: Parghelia
Pectunculus variabilis, Lowerby. Pectunculus obtusatus, Partsch. Modello interno d'una sola valva della prima specie e numerosi frammenti della seconda. Località: Santa Domenica
Famiglia Lucinidaee, Deshayes. Genere Lucina, Bruguière. Lucina spirifera, Mont. Un esemplare allo stato di modello interno. Località: Riace, presso Drapia
Lucina miocenica, Micht. Sei modelli interni. Località: Santa Domenica
Famiglia Cardiadaee. Lamarck. Genere Cardium. Lin. Cardium trigonellum, Orbig. Un modello interno di valva isolata. Località: Santa Domenica
Famiglia Veneridaee. Stoliczka. Genere Tapes. Megerle. Tapes vetula, Bart. Ventiquattro esemlari tutti allo stato di modello interno, e rappresentati quasi sempre da una sola valva riempita costantemente dal conclomerato calcareo. Il loro stato di conservazione non lascia dubbio sulla determinazione. Località: Santa Domenica
Famiglia Tellinidaee (Lamarck) Stoliczka. Genere Tellina, Lin. Tellina complanata, Lin Un modello interno e numerosi frammenti. Località: Santa Domenica
Famiglia Solenidaee (Lamarck) Adams. Genere Solecurtus, Blainville. Solecurtus strigilatus, Lin. (Hoernes M. Die foss. Moll. d. tertiaeer Beck, n. Wien II Band pag. 19 tav. I fig. 16-17 Ptammsolen). Riferisco a questa specie un solo esemplare abbastanza ben caratteristico. Vi si osservano esternamente delle forme dentritiche, dovute con molta probabilità, ad ossidi di manganese. Località: Parghelia
Famiglia Maactridaee, Deshayes. Genere Mactra, Lin. Mactra deltoides. Tre modelli interni ed alcuni frammenti nei quali si osserva assai bene la parte angolosa. Località: Santa Domenica
Tipo Artropodi
Classe Crostacei. Ordine Cirripedi. Famiglia Balanidaee, Darwin. Genere Balanus, Lister. Balanus perforatus, Brugnière. Riferisco a questa specie un unico esemplare, incompleto. Località: Riace, presso Drapia
Balanus concavus, Broun. Un grande e bello esemplare rivestito però in qualche punto della roccia. La parte basale è attaccata sopra una valva di Ostrea. sp. alla cui superficie interna, che è libera, sono aderenti bei pezzi di colonie della Lepralia pyriformis. Località: Santa Domenica
Tipo Vermi
Classe anellidi. Sottordine Tubicoli. Genere Ditrupa, Berkeley. Ditrupa ind. Due frammenti indeterminabili specificamente. Località: Riace, presso Drapia
Classe Briozoi. Ordine Gymnolacmata. Sottordine Cheilostomata-Sezione Inarticulata. Famiglia Membraniporidaee. Busk. Genere Lepralia, Johnston. Lepralia pyriformis, S. Wood. (Busk-Crag Polyzoa pag. 51, tav. E fig. 3 (a b). Rapporto alle figure citate dell'opera del Busk diversi pezzi di colonie incrostanti, Ostrea digitalina, Dubois, Pecten solarium, Lamarck e Balanus concavus, Brown. Località: Riace, presso Drapia e Santa Domenica
Classe Brachiopodi-Ordine Opygia. Famiglia Terebratulidiaee, (King) Dairdson. Genere Terebratula, (Sluyd) Klein. Terebratula biplicata, Brocchi. (Brocchi G. B. Conchiologia fossile subappennina. Milano, 1843 vol. II pag. 270 tav. X, fig. 8). Riferisco a questa specie un solo esemplare abbastanza ben caratteristico, quantunque un pò rotto. Località: Santa Domenica
Tipo Echinodemi
Classe Echinoisei-Sottoclasse Euchinoidei. Ordine Irregulares-Sottordine Gnathostomata. Famiglia Clypeastridaee, Agas. Genere Clypeaster, Lamarck. Clypeaster pyramidalis, Michelin. Di questa bella specie posseggo un magnifico esemplare, molto ben conservato. Esso è soltanto un pò incrostato da arenaria calcarea nella parte superiore, nella parte inferiore vi aderisce una vulva superiore di Janira subradiata. Seguenza. Località: Riace, presso Drapia.
Clypeaster sp. ind. Parecchi frammenti non bene determinabili specificamente. Località: Riace, presso Drapia
Clypeaster intermedius, Des Moulius (Michelin H. Monografie des Clypeaster fossiles pag. 128 tav. 31 fig. 1). Riferisco a questa specie due esemplari di mediocri dimensioni, dei quali uno ben conservato, che corrisponde esattamente per tutti i suoi caratteri alla descrizione ed alla figura data dal Michelin nella sua magnifica opera. L'altro più piccolo, è ricoperto in parte dalla roccia, nè è ben conservato, sicchè non ne ho potuto controllare i caratteri specifici con eguale esattezza. Località: Santa Domenica
Clypeaster portentosus, Des Moulius (Michelin, Op. cit., pag. 125, tav. 28). Un magnifico esemplare, soltanto in qualche punto ricoperto dalla roccia. Ho potuto confrontare tutti i suoi caratteri, che corrispondono fedelmente a quelli dati dal Michelin, nella descrizione e nelle figure citate. Nella parte inferiore aderisce qualche individuo di Serpula sp. Località: Santa Domenica
Sottordine Atelostomata. Famiglia Cassidulidaee, Agassiz. Sottofamiglia Echinolampinaee, De Soriel. Genere Echinolampas, Gray. Echinolampas scutiformis, Desmolius. Riferisco a questa specie due piccoli esemplari interi, ma imperfettamente conservati e rivestiti in parte dalla roccia. Località: Santa Domenica
Genere Schizaster. Schizaster Scillae. Un esemplare piccolo in buonissimo stato di conservazione. Località: Santa Domenica