Giovanni Pascoli
       Illustre Signore,
ricevo la Hierosolyma del suo grande zio. L'ho già scorsa qua e là con senso di ammirazione, anzi di stupore. Ma me ne delizierò più a lungo quando tornato da un viaggetto che ora intraprendo. Per ora le significo i miei ringraziamenti dell'aver voluto fare anche a me tale insigne dono.
                                        Sono

        suo
Giovanni Pascoli


Messina, 26 del XX secolo.