PROCURA DELLA REPUBBLICA                                                                          Palermo, 7 marzo 1963
                    presso il
TRIBUNALE CIVILE E PENALE                                                              A      S.E.
             DI PALERMO                                                                                Il Procuratore Generale presso la
               ---------------                                                                                     Corte di Appello di
                   Sez. 1^                                                                                                                    PALERMO.

Prot. N. 1257
 
 
 

OGGETTO: Scrutinio ordinario per la promozione a magistrato di Corte di Appello-Dr. Lo Torto Pasquale- Magistrato di Tribunale con funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica.
 

Con regolare istanza debitamente corredata di tutti i proscritti documenti il magistrato in oggetto ha chiesto di partecipare allo scrutinio ordinario per la promozione a magistrato di Corte di Appello indetto con D.M. 15-1-1963.
Il dott. Lo Torto, nato a Tropea in data 8-10-1916, fu nominato Uditore Giudiziario con D.M. 18-6-1942 e venne assegnato al Tribunale di Roma.
Con R.D. 4-12-19422 venne trasferito al Tribunale di Reggio Calabria.
Nominato Aggiunto Giudiziario con D.M. 1-3 1945 venne destinato alla Pretura di Casteltermini e quindi, nel settembre del 1945, alla Pretura di Laureana di Borrello, ma non prese posesso in alcuno dei detti uffici, e con D.L. 16-11-1945 venne ritrasferito al Tribunale di Reggio Calabria, ove già trovavasi in servizio ed ove rimane sino a quando, con decreto del 4-11-1951, venne trasferito alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Successivamente, con Decreto 12 aprile 1953 del Presidente della Corte di Appello di Catanzaro venne applicato alla Sezione della corte di Appello di Reggio Calabria. Infine, con decreto 19 maggio 1954, venne trasferito a questa Procura della Repubblica, ove in qualità di Sostituto ha prestato e presta tuttavia regolare servizio.
Fin dall'inizio della sua carriera il dott. Pasquale Lo Torto si rivelò magistrato degno di essere tenuto nella massima considerazione per vivacità e prontezza dìingegno, ottima cultura giuridica, sicuro intuito, ammirevole operosità, serietà di carattere e condotta irreprensibile, come venne messo in rilievo nei rapporti 10-11-1943; 22-11-1944 e 3-6-1947 dei Capi del Tribunale di Reggio Calabria, dei quali risulta, inoltre, che i suoi lavori giudiziari, sia in materia civile che penale, erano caratterizzati da acume giuridico, accuratezza e proprietà di linguaggio.
Pertanto il dott. Lo Torto riscosse subito la fiducia dei suoi Superiori che ben presto gli affidarono prima il difficile e delicato incarico di Giudice Istruttore dei processi penali - Ufficio nel quale venne molto apprezzato per capacità, diligenza ed eccezionale operosità e quindi il non meno facile compito, eggregiamente assolto, di impiantare l'ufficio di Procura presso il Tribunale per i minorenni di nuova istituzione in Reggio Calabria, ufficio del quale gli venne anche affidata la reggenza, che egli tenne per circa quattro anni (dal 1946 al 1949) con capacità, zelo ed operosità ammirevoli, partecipando pure alle udienze penali anche per la trattazione di processo per omicidio ed altri gravi reati.
La sopracennata pregevole attività del dott. Lo Torto è testiminiata dagli encomi tributatigli prima dal Presidente della Corte di Appello di Messina con nota del    3 marzo 1947 e poi dal Primo Presidentee della Corte di Appello di Catanzaro con note del 14 aprile 1949 e del 29 luglio 1950.
Passato dalla magistratura giudicante alla requirente anche nel nuovo ufficio il dott. Lo Torto continuò a dar prova delle sua ottimee doti di magistrato intelligente, colto rd operoso, distinguendosi quale brillante rappresentante del P.M. nelle udienze della Corte di Assise, in questa difficile sede, alla trattazione dei processi a lui affidati, egli diede un grande apporto per l'accertamento della verità e la retta applicazione del diritto, anche in processi assai gravi e complessi, mettendo a profitto il suo forte ingegno, il fine intuito, la sua abitudine allo studio accurato dei processi, ed alla valutazione delle prove, e le sue non comuni qualità oratorie, come risulta dagli elogi tributatigli dal Presidente della Corte di Assise di reggio Calabria con nota del 16 luglio 1952 e del 28 aprile 1954.
Sempre nella sede di reggio Calabria, la stima e la fiducia dei Superiori verso il dott. Lo Torto si manifestano anche con la di lui temporanea applicazione all'Ufficio di Procura Generale presso quella sezione distaccata di Corte di Appello di Catanzaro.
Trasferito a sua domanda in questa Procura della Repubblica, ove presta servizio dal 24 giugno 1954. il dott. Lo Torto, giuntovi magistrato ormai maturo per cultura ed esperienza professionale, ha validamente contribuito all'espletamento del lavoro di ufficio, sia nelle udienze penali davanti al Tribunale ed alla Corte di Assise, affermandosi tra i migliori magistrati dell'ufficio, per elevatezza e vivacità d'impegno, vasta cultura giuridica, conoscenza profonda della giurisprudenza più recente, pronto intuito ed affinata capacità di indagine nella ricerca e nella valutazione delle prove, operosità e zelo encomiabili, qualità che costantemente si rivelano in tutta l'attività del dott. Lo Torto, sia relativa all'istruzione dei processi che alla redazione delle requisitorie scitte e dei motivi di impugnazione, come nei dibattimenti penali davanti al tribunale ed alla Corte di Assise, nei quali egli, avvalendosi anche delle sue non comuni qualità oratorie e della sua prontezza polemica, ha saputo ben far valere le ragioni della P. A., anche in cause complesse e difficili, ottenendo decisioni conformi a giustizia.
Dei brillanti risultati ottenuti dal dott. Lo Torto nei dibattimenti in Corte di Assise, oltre ai già ricordati encomi riportati nella sede di Reggio Calabria - fanno testimonianza l'elogio tributatogli dal Procuratore Generale di questa Corte di Appello con nota del 24 novembre 1955 e quello del Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Palermo in data 29 luglio dello stesso anno.
Il dott. Lo Torto si è inoltre distinto per elevato senso del dovere ed eccezionale operosità in occasionee della gravissima rivolta dei detenuti nel carcere giudiziario di Palermo, verificatosi nei giorni 30 e 31 1957, durante la quale egli intervenne prontamente al carcere, passandovi anche la notte, per collaborare col capo della Procura nell'opportuna assistenza alle drammatiche operazioni di repressione da parte delle forze dell'ordine, al fine di garantirne la perfetta legalità; e successivamente, non appena sedata la rivolta, collaborò efficacemente con altri colleghi nell'istruzione del procedimento, senza indugio promosso con rito sommario, per assicurare e raccogliere le prove ed identificare i responsabili dei numerosi e gravi reati che durante la rivolta erano stati consumati, riuscendo, con i colleghi, mediante un'attività intelligente ed indefessa, ad ultimare nel termine di legge l'istruzione sommaria del complesso procedimento, conclusosi col rinvio a giudizio di ben 183 detenuti (Sorbi, Loreto e compagni) imputati di numerosi gravi delitti.
Per tale comportamento il dott. Lo Torto ha riportato un encomio del Procuratore Gernerale presso la Corte di Appello di Palermo, con nota del 23 aprile 1957 comunicata anche al Ministero.
Altro elogio il dott. Lo Torto ha riportato da parte del Capo del suo ufficio, con nota dell'8-6.1957, per avere brillantemente assolto il compito affidatogli di tenere un ciclo di conferenze agli ufficiali ed ai sottufficiali dei carabinieri della Legione di Palermo, sulle norme che regolano l'attività della Polizia Giudiziaria.
Analoghi incarichi egli ha accolto anche negli anni successivi, sempre con risultati lusinghieri.
Nel periodo luglio-agosto 1962 è stato chiamato a reggere temporaneamente la Procura della Repubblicadi Termini Imerese ed anche in quel Foro e nel disimpegno delle funzioni direttive ha dato significative prove delle sue doti di magistrato veramente capace e sotto ogni aspetto ottimo.
recentemente, in seguito a lusinghiera segnalazione del Presidente della Corte di Assise di Palermo - Sezione 2^ - ha avuto rivolto dal Capo dell'Ufficio un alto elogio per le sue non comuni doti di cultura e di serietà, per la sua ineguagliabile laboriosità, per la sua particolare versatilità nel sostenere le ragioni della P.A. anche nei processi più gravi e complicati ed in contraddittorio delle difese più agguerrite.
Và infine rilevato cge il dott. Lo Torto ha tenuto sempre condotta irreprensibile, sia in ufficio che nella vita privata, ed anche per il suo carattere serio e dignitoso gode il rispetto e la stima di tutti.
Il dott. Lo Torto, nell'ultimo quinquennio 1958-1962, presso questa Procura ha proceduto a n. 502 istruttorie sommarie, ha redatto n. 2264 requisitorie, ha proposto 75 impugnazioni, ha partecipato a n. 202 udienze di Tribunale e 440 di Corte di Assise, ha fatto n. 213 richieste d'archiviazione e n. 78 richieste in materia civile, ed infine, ha esaminati n. 4302 tra sentenze e decreti di Preture del Circondario.
Pertanto lo ritengo pienamente meritevole della promozione a magistrato di Corte di Appello, sia per la carriera giudicante che per quella requirente, con idoneità anche alle funzioni direttive.

                                                                                             IL PROCURATORE DELLA REP/CA
                                                                                                         - Dr. Pietro Scaglione -