Prot. N. 1257
OGGETTO: Scrutinio
ordinario per la promozione a magistrato di Corte di Appello-Dr. Lo Torto
Pasquale- Magistrato di Tribunale con funzioni di Sostituto Procuratore
della Repubblica.
Con regolare istanza debitamente corredata di tutti i proscritti
documenti il magistrato in oggetto ha chiesto di partecipare allo scrutinio
ordinario per la promozione a magistrato di Corte di Appello indetto con
D.M. 15-1-1963.
Il dott. Lo Torto, nato a Tropea in data 8-10-1916, fu nominato
Uditore Giudiziario con D.M. 18-6-1942 e venne assegnato al Tribunale di
Roma.
Con R.D. 4-12-19422 venne trasferito al Tribunale di Reggio Calabria.
Nominato Aggiunto Giudiziario con D.M. 1-3 1945 venne destinato
alla Pretura di Casteltermini e quindi, nel settembre del 1945, alla Pretura
di Laureana di Borrello, ma non prese posesso in alcuno dei detti uffici,
e con D.L. 16-11-1945 venne ritrasferito al Tribunale di Reggio Calabria,
ove già trovavasi in servizio ed ove rimane sino a quando, con decreto
del 4-11-1951, venne trasferito alla Procura della Repubblica di Reggio
Calabria.
Successivamente, con Decreto 12 aprile 1953 del Presidente della
Corte di Appello di Catanzaro venne applicato alla Sezione della corte
di Appello di Reggio Calabria. Infine, con decreto 19 maggio 1954, venne
trasferito a questa Procura della Repubblica, ove in qualità di
Sostituto ha prestato e presta tuttavia regolare servizio.
Fin dall'inizio della sua carriera il dott. Pasquale Lo Torto si
rivelò magistrato degno di essere tenuto nella massima considerazione
per vivacità e prontezza dìingegno, ottima cultura giuridica,
sicuro intuito, ammirevole operosità, serietà di carattere
e condotta irreprensibile, come venne messo in rilievo nei rapporti 10-11-1943;
22-11-1944 e 3-6-1947 dei Capi del Tribunale di Reggio Calabria, dei quali
risulta, inoltre, che i suoi lavori giudiziari, sia in materia civile che
penale, erano caratterizzati da acume giuridico, accuratezza e proprietà
di linguaggio.
Pertanto il dott. Lo Torto riscosse subito la fiducia dei suoi Superiori
che ben presto gli affidarono prima il difficile e delicato incarico di
Giudice Istruttore dei processi penali - Ufficio nel quale venne molto
apprezzato per capacità, diligenza ed eccezionale operosità
e quindi il non meno facile compito, eggregiamente assolto, di impiantare
l'ufficio di Procura presso il Tribunale per i minorenni di nuova istituzione
in Reggio Calabria, ufficio del quale gli venne anche affidata la reggenza,
che egli tenne per circa quattro anni (dal 1946 al 1949) con capacità,
zelo ed operosità ammirevoli, partecipando pure alle udienze penali
anche per la trattazione di processo per omicidio ed altri gravi reati.
La sopracennata pregevole attività del dott. Lo Torto è
testiminiata dagli encomi tributatigli prima dal Presidente della Corte
di Appello di Messina con nota del 3 marzo 1947 e poi
dal Primo Presidentee della Corte di Appello di Catanzaro con note del
14 aprile 1949 e del 29 luglio 1950.
Passato dalla magistratura giudicante alla requirente anche nel
nuovo ufficio il dott. Lo Torto continuò a dar prova delle sua ottimee
doti di magistrato intelligente, colto rd operoso, distinguendosi quale
brillante rappresentante del P.M. nelle udienze della Corte di Assise,
in questa difficile sede, alla trattazione dei processi a lui affidati,
egli diede un grande apporto per l'accertamento della verità e la
retta applicazione del diritto, anche in processi assai gravi e complessi,
mettendo a profitto il suo forte ingegno, il fine intuito, la sua abitudine
allo studio accurato dei processi, ed alla valutazione delle prove, e le
sue non comuni qualità oratorie, come risulta dagli elogi tributatigli
dal Presidente della Corte di Assise di reggio Calabria con nota del 16
luglio 1952 e del 28 aprile 1954.
Sempre nella sede di reggio Calabria, la stima e la fiducia dei
Superiori verso il dott. Lo Torto si manifestano anche con la di lui temporanea
applicazione all'Ufficio di Procura Generale presso quella sezione distaccata
di Corte di Appello di Catanzaro.
Trasferito a sua domanda in questa Procura della Repubblica, ove
presta servizio dal 24 giugno 1954. il dott. Lo Torto, giuntovi magistrato
ormai maturo per cultura ed esperienza professionale, ha validamente contribuito
all'espletamento del lavoro di ufficio, sia nelle udienze penali davanti
al Tribunale ed alla Corte di Assise, affermandosi tra i migliori magistrati
dell'ufficio, per elevatezza e vivacità d'impegno, vasta cultura
giuridica, conoscenza profonda della giurisprudenza più recente,
pronto intuito ed affinata capacità di indagine nella ricerca e
nella valutazione delle prove, operosità e zelo encomiabili, qualità
che costantemente si rivelano in tutta l'attività del dott. Lo Torto,
sia relativa all'istruzione dei processi che alla redazione delle requisitorie
scitte e dei motivi di impugnazione, come nei dibattimenti penali davanti
al tribunale ed alla Corte di Assise, nei quali egli, avvalendosi anche
delle sue non comuni qualità oratorie e della sua prontezza polemica,
ha saputo ben far valere le ragioni della P. A., anche in cause complesse
e difficili, ottenendo decisioni conformi a giustizia.
Dei brillanti risultati ottenuti dal dott. Lo Torto nei dibattimenti
in Corte di Assise, oltre ai già ricordati encomi riportati nella
sede di Reggio Calabria - fanno testimonianza l'elogio tributatogli dal
Procuratore Generale di questa Corte di Appello con nota del 24 novembre
1955 e quello del Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise
di Palermo in data 29 luglio dello stesso anno.
Il dott. Lo Torto si è inoltre distinto per elevato senso
del dovere ed eccezionale operosità in occasionee della gravissima
rivolta dei detenuti nel carcere giudiziario di Palermo, verificatosi nei
giorni 30 e 31 1957, durante la quale egli intervenne prontamente al carcere,
passandovi anche la notte, per collaborare col capo della Procura nell'opportuna
assistenza alle drammatiche operazioni di repressione da parte delle forze
dell'ordine, al fine di garantirne la perfetta legalità; e successivamente,
non appena sedata la rivolta, collaborò efficacemente con altri
colleghi nell'istruzione del procedimento, senza indugio promosso con rito
sommario, per assicurare e raccogliere le prove ed identificare i responsabili
dei numerosi e gravi reati che durante la rivolta erano stati consumati,
riuscendo, con i colleghi, mediante un'attività intelligente ed
indefessa, ad ultimare nel termine di legge l'istruzione sommaria del complesso
procedimento, conclusosi col rinvio a giudizio di ben 183 detenuti (Sorbi,
Loreto e compagni) imputati di numerosi gravi delitti.
Per tale comportamento il dott. Lo Torto ha riportato un encomio
del Procuratore Gernerale presso la Corte di Appello di Palermo, con nota
del 23 aprile 1957 comunicata anche al Ministero.
Altro elogio il dott. Lo Torto ha riportato da parte del Capo del
suo ufficio, con nota dell'8-6.1957, per avere brillantemente assolto il
compito affidatogli di tenere un ciclo di conferenze agli ufficiali ed
ai sottufficiali dei carabinieri della Legione di Palermo, sulle norme
che regolano l'attività della Polizia Giudiziaria.
Analoghi incarichi egli ha accolto anche negli anni successivi,
sempre con risultati lusinghieri.
Nel periodo luglio-agosto 1962 è stato chiamato a reggere
temporaneamente la Procura della Repubblicadi Termini Imerese ed anche
in quel Foro e nel disimpegno delle funzioni direttive ha dato significative
prove delle sue doti di magistrato veramente capace e sotto ogni aspetto
ottimo.
recentemente, in seguito a lusinghiera segnalazione del Presidente
della Corte di Assise di Palermo - Sezione 2^ - ha avuto rivolto dal Capo
dell'Ufficio un alto elogio per le sue non comuni doti di cultura e di
serietà, per la sua ineguagliabile laboriosità, per la sua
particolare versatilità nel sostenere le ragioni della P.A. anche
nei processi più gravi e complicati ed in contraddittorio delle
difese più agguerrite.
Và infine rilevato cge il dott. Lo Torto ha tenuto sempre
condotta irreprensibile, sia in ufficio che nella vita privata, ed anche
per il suo carattere serio e dignitoso gode il rispetto e la stima di tutti.
Il dott. Lo Torto, nell'ultimo quinquennio 1958-1962, presso questa
Procura ha proceduto a n. 502 istruttorie sommarie, ha redatto n. 2264
requisitorie, ha proposto 75 impugnazioni, ha partecipato a n. 202 udienze
di Tribunale e 440 di Corte di Assise, ha fatto n. 213 richieste d'archiviazione
e n. 78 richieste in materia civile, ed infine, ha esaminati n. 4302 tra
sentenze e decreti di Preture del Circondario.
Pertanto lo ritengo pienamente meritevole della promozione a magistrato
di Corte di Appello, sia per la carriera giudicante che per quella requirente,
con idoneità anche alle funzioni direttive.
IL PROCURATORE DELLA REP/CA
- Dr. Pietro Scaglione -