Il Mercatino, ultima scoperta del turista
 

di Salvatore Libertino






 

Veramente, sono state delle persone originarie di Spilinga che vivono in America - a New York ve ne sono 2000 - che ci hanno chiesto se era possibile allestire una "vetrina" virtuale dei prodotti della loro terra d'origine, ormai da lunghi anni divenuti "oggetto dei desideri".
E non c'era di meglio che andare a procurarci le immagini proprio tra le bancherelle del mercatino di frutta e verdura che si tiene ogni mattina a Tropea in una piccola piazza fuori dal centro storico, davanti alla Biblioteca Comunale. Vale la pena di ricordare che una ventina di anni fa il mercatino si svolgeva, a Porta Nuova, in Largo S. Michele.


Il mitico mercato di Largo S. Michele

Occorre dire che negli ultimi anni, questo luogo, punto d'incontro di voci, colori, profumi, sapori, umori, che Albino Lorenzo seppe cogliere e trasferire magistralmente nei suoi dipinti, è l'ultima "scoperta" dei turisti che ogni anno in estate invadono il corso e le stradine della città.
Non perchè il turista abbia bisogno di fare la spesa: ormai quello "perfetto" sceglie il pacchetto che prevede il vitto e alloggio compresi nel prezzo, ma perchè viene attratto da questo straordinario scenario variopinto, animato dalla gente del luogo, egli decide di fargli visita, rendergli omaggio, come si concede ad un antico monumento, per gustare gli impareggiabili umori e per estasiarsi davanti ad un così grandioso spettacolo, con la stessa attenzione di come si sta davanti ad un palcoscenico, di fronte alla interpretazione straordinaria delle più belle e appetitose risorse commestibili sparse sui banchi con in sottofondo l'allegro vociare delle massaie e dei venditori sotto la sapiente regia di una generosa madre natura.
Finalmente qualche guida turistica "onesta" incomincia ad occuparsi di questo incantevole posto, consigliandolo come tappa fondamentale durante il tour dedicato alle bellezze di Tropea.
Solo quindi per curiosare, contemplare e gustare i profumi, il turista si avvicina al mercatino. E perchè no, talvolta è anche tentato di acquistare un grappolo d'uva oppure la cipolla rossa per portarla al paese dove risiede o per gustarla all'istante - come la gente del luogo usava nei tempi andati - sopra una fetta di pane ancora caldo, in barba al rigido regolamento del turista "perfetto".
Non sappiamo che effetto farà ai Spilinghesi di Oltreatlantico la "vetrina" che abbiamo approntato. Senza dubbio vedranno un sacco di cose veramente buone ma non potranno mai sentire il sapore o respirare il loro profumo che sicuramente è l'unica cosa ancora che in Internet non si riesce a convertire in "virtuale".