A Tropea è
Festa di Primavera
 
 

di Salvatore Libertino
 
 




I comportamenti e le maniere della gente tropeana non hanno mai tradito la nobile origine di un popolo che ancora oggi tira fuori al momento giusto i più manierati convenevoli e i più gentili e convincenti "modi di fare". E' dai tempi di quando il quadro della Madonna della Romania fu fatto sbarcare dalla nave che non andava nè avanti e nè indietro.... con il risultato che l'icona è rimasta a Tropea. Da allora ogni scusa è sempre stata buona. Anche le due statue di San Paolo e San Pietro che si ammirano sotto il porticato della cattedrale sono state fatte sbarcare "con i dovuti modi gentili" dalla nave e furono collocati in un primo tempo davanti all'altare maggiore all'interno della cattedrale. Che grande privilegio se è vero che le statue erano destinate a Roma, a piazza San Pietro. Eravamo nel 1582. Oggi, nel 2003, che cosa si sono inventati i tropeani? Data la penuria invernale turistica che si abbatte ogni anno sulla città e dato che nel litorale, da Pizzo fino a Nicotera, si vede qualche cenno di attività grazie agli alberghi attrezzati per i mesi invernali, ed ai pacchetti destinati alla terza età tedesca, allora la fantasia comincia a galoppare e i cervelli ad aguzzarsi: "Perchè non andiamo a prenderli noi quei turisti e li portiamo a Tropea?"
"Ma che cosa aspettiamo?". Ed è presto fatto. La scelta cade per la giornata di sabato, per nove sabati consecutivi, a partire dal 22 marzo. Le diaboliche leve si mettono in moto: con a capo tanto di comitato "pro accoglienza" (Ettore Stella, Enzo Nesci e Pasquale Tropeano), e tanto di assessore al turismo (Bernardo Giroldini). Ed ecco il piano altrettanto diabolico, sponsorizzato dalla maggior parte dei commercianti. Ogni sabato parte la carovana di una trentina di pulman, setaccia tutta la zona a caccia di tardone/i tedeschi. Poi la stessa carovana ritorna con il prezioso carico dei vacanzieri e la Città si lascia invadere, come avviene ad agosto, sia pure per un solo giorno, anche se da centinaia di nonnine e nonnetti dai capelli bianchissimi, frastornatissimi per l'attenzione loro riservata ma che dopo mezz'ora di strada sono già a caccia di un posto a sedere e di una toilette nei vari bar, aperti dalle sei di mattina.
L'hanno chiamata "Festa di Primavera". E' una prova generale per l'estate che sta bussando alla porta. C'è la banda (non quella dei tre già nominati ma quella che suona davvero), ci sono i Giganti (quelli veri!), ci sono le "pagnottine brusche" (da leccarsi le dita) di Nino Filardi. E ci sono loro, millecinquecento "invitati" che stanno volentieri al gioco e che appaiono oltremodo divertiti. Lo sono meno i giovani paesani (ed anche i meno giovani) abituati in estate a convivere con le turiste tedesche e molto e di più giovani. Ora è questo che passa il governo. Ora, per fare cassa, il piccolo sacrificio si può fare, sperando che fra qualche mese arriveranno le nipotine dai capelli biondi.
Qualcuno si azzarda a far osservare che i pulman avrebbero fatto meglio ad andare nei paesi vicini e caricare 1500 persone del posto. Cosa sarebbe avvenuto? Niente di diverso dal punto di vista della Festa. Però si sarebbero fatti più affari, dal momento che si sarebbe potuto scegliere un certo numero di persone con taglie giovani proprio per quei negozi d'abbigliamento (e non solo) che con i tedeschi non hanno fatto neppure un centesimo.
Scherzi a parte si tratta di una lodevole iniziativa che potrebbe innescare un processo virtuale nella mentalità del tropeano sia nel campo organizzativo sia in quello strategico nel proporre un prodotto turistico diverso. Vivissimi complimenti agli organizzatori che promettono che più in là arriveranno anche gli "eventi culturali" e quelli tradizionali come la festa dei "tri da cruci" che non si fa più da almeno cinque anni: è come immaginare che un bambino di cinque anni non abbia mai visto ballare "u camiu" in vita sua......
L'indaffaratissimo Enzo Nesci, cellulare in una mano e nell'altra la solita cartellina verde, ci dice "Sta andando benissimo. Stiamo accogliendo gli ospiti che arrivano dalla Germania. Oggi è il secondo evento. Per il momento non abbiamo alcun tipo di problema. Crediamo di migliorare questo prodotto sabato per sabato. Ci stiamo lavorando sopra. Ci rendiamo conto che il merito principale è dei commercianti che hanno aderito all'iniziativa con un libero contributo in danaro. Per loro è stato possibile fare questo. Ci rendiamo anche conto che solo per alcuni tipi di categorie c'è una immediata ricaduta economica positiva. Sicuramente a lungo respiro la stessa interesserà tutto il paese. Noi come Comitato pro Accoglienza abbiamo in testa anche di arrivare a formare l'associazione dei commercianti che manca a Tropea. Ci stiamo lavorando sopra pian piano. Questo è un momento di incontro. Spero che fra qualche settimana potremo portare ai commercianti questa nuova notizia, augurandoci che loro ci seguano sotto questo aspetto che si rivela essenziale per il bene di Tropea. Solo così si potranno scegliere con la voce di tutti le più adeguate strategie per un turismo di qualità. ".

Qualche opinione ed alcuni momenti della Festa
(29 marzo 2003)


Qualche liquore. qualche vasetto di marmellata di cipolla, qualcosina ma poco.

Malissimo. Non ho venduto nulla. Ho dato 180 Euro che non sono mai ritornati.
Sono articoli che non vanno per quell'età.

L'altro sabato non ho venduto nulla. Fino ad ora è la stessa cosa.

E' un buon trampolino di lancio per altre iniziative.

La mia è un'attività che non va per questa manifestazione. Ho voluto premiare lo stesso l'iniziativa che mi pare sia valida.

Nessuna difficoltà. Siamo organizzati in un modo veramente  impeccabile.

Abbiamo avuto un ottimo riscontro. La pizza con i prodotti tipici del posto ('nduja e cipolla) è stata la più richiesta.

Un pò di difficoltà c'è per la molta gente. Il paese lo puliamo bene lo stesso.

E' una manifestazione abbastanza valida per smuovere la situazione invernale. C'è stato un ottimo riscontro.

Penso che tutto ciò che serve per promuovere Tropea va bene. Soprattutto è giusto tutto ciò che porta all'essere l'immagine di una Calabria così come è e non così come si vuole far apparire. Che avvengano tantissime manifestazioni di questo tipo.

Sto lavorando moltissimo. Partecipo in prima persona a far conoscere una specialità doc tropeana "i pagnottini bruschi" che vengono offerti dall'organizzazione agli ospiti.

Il primo sabato è andato male, questo sabato sembra che risponda bene.

Sono troppo vecchie

Gli affari si sono incamminati bene. Questo vale anche per sabato scorso.

Se riusciremo a fare l'associazione dei commercianti, Tropea avrà fatto 
un salto di qualità.